Bancomat: multe e sanzioni per chi non prevede l'uso del POS

Bancomat, in arrivo multe e sanzioni per i commercianti che non accetteranno pagamenti con carte di credito o forme di pagamento elettronico. Ma non sono le uniche novità, nel 2022 potrebbe esserci una rivoluzione del sistema delle commissioni riguardo i prelievi di denaro con carte bancomat che potrebbe portare a nuove abitudini, si potrà infatti ritirare denaro presso benzinai, tabaccai e supermercati.

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Bancomat, in arrivo multe e sanzioni per i commercianti che non accetteranno pagamenti con carte di credito o forme di pagamento elettronico.

Questo in sintesi è quanto previsto da un emendamento introdotto nel PNRR.

Si prospettano tempi duri per tutti quegli esercenti contrari all'uso del Pos, per chi non lo introdurrà nella propria attività multe previste di 30 euro.

Ma per quanto riguarda il tema bancomat, le novità non sono finite qui.

Prevista infatti una vera e propria rivoluzione che riguarderà la rivisitazione del sistema di commissioni, stiamo parlando di quel piccolo importo che dobbiamo pagare ogni qual volta decidiamo di effettuare un prelievo.

Senza scendere nei dettagli, non è infatti questo l'oggetto del nostro articolo, la revisione del sistema di commissioni potrebbe portare all'installazione di Atm e quindi la possibilità di ritirare contanti, all'interno di supermercati, tabaccai e benzinai.

Ma torniamo a parlare di cosa realmente cambierà con l'ultimo emendamento inserito nel PNRR che prevede multe per quelle attività che si rifiuteranno di accettare pagamenti con bancomat e carte di credito.

Bancomat: l'emendamento che obbliga gli esercenti ad accettare i pagamenti elettronici

Nell'era digitale in cui tutto è più veloce, immediato, dove si può decidere di acquistare un qualsiasi oggetto, che sia un televisore, un weekend in un centro termale, comodamente seduti dal divano della propria casa, forme di pagamento elettronico come bancomat e carte di credito stanno raggiungendo la massima diffusione facendo diventare il contante obsoleto.

Circa l'80% della popolazione preferisce fare acquisti con metodi di pagamento elettronico.

L'obbligo da parte dei negozianti di offrire ai clienti la possibilità di pagamento con il Pos esiste da diversi anni il fatto è che fino ad oggi non prevedeva la notifica di una multa per coloro che non rispettavano questa legge.

Il nuovo emendamento a firma di Rebecca Frassina, deputata della Lega e di Stefano Fassina (Leu) non è altro che lo stesso vecchio testo con l'aggiunta di una sanzione per coloro che non si adegueranno a quanto previsto dal testo.

L'emendamento dunque è stato accolto favorevolmente dal governo e con molta probabilità sarà approvato in tempi brevissimi.

Per chi fosse interessato al tema un interessante video pubblicato dal canale You tube Carte prepagate, in cui vengono spiegate le accortezze daprendere prima di partire per un viaggio al di fuori dei confini italiani affinchè il proprio bancomat continui a funzionare regolarmente.

Bancomat: Multe e sanzioni per gli esercenti che non si muniranno di Pos 

La novità dunque che punirà gli esercenti che non si muniranno di Pos è attiva a partire da gennaio 2022.

La nuova legge verrà applicata sia alle attività commerciali, ma anche a chi vende servizi, compresi quelli forniti da categorie professionali, come ingegneri, avvocati, architetti, ecc.

La multa per chi non darà la possibilità alla clientela di poter effettuare il pagamento con bancomat o carte di credito partirà da un minimo di 30 euro aumentata del 4% del valore della transazione.

Ciò significa che l'entità della sanziona sarà molto più significativi per acquisti di importo rilevante.

In pratica se per un'acquisto per un paio di scarpe da 50€ l'esercente andrà incontro ad una multa da 32 euro, nel caso di una transazione da 1.000 euro per l'acquisto di uno smartphone l'ammenda salirà 70 euro.

Controlli e sanzioni potranno essere eseguiti dalle forze dell'ordine come Polizia municipale, carabinieri e Guardia di finanza, eventuali rapporti dei verbali verranno inoltrati al Prefetto designata come autorità competente.

Prelevare denaro con il bancomat da gennaio costa di meno ! Siamo sicuri?

Le novità per quanto riguarda il bancomat non finiscono qui.

Tutti sappiamo che prima ancora che per effettuare i pagamenti la carta bancomat è nata con lo scopo di ritirare denaro contante direttamente in strada, nei centri commerciali e nelle piazze delle nostre città tramite gli sportelli Atm installati dalle varie banche.

Bene nei prossimi mesi questa abitudine consolidata potrebbe subire ulteriori cambiamenti nel caso in cui l'Antitrust dia il via libera al nuovo sistema di commissioni.

Ad oggi il sistema prevede che il costo del prelievo eseguito dall'utente sia definito dalla banca emettitrice della carta, mentre il proprietario dell' Atm-nel caso in cui sia di un istituto bancario differente-venga remunerata con una commissione interbancario fissa.

L'amministratore delegato del circuito Bancomat Alessandro Zollo ha chiesto il superamento di tale sistema con un nuovo processo che vede il proprietario dello sportello decidere il costo della commissione per i prelievi effettuati da carte emesse da istituti differenti da quello titolare dell' Atm fino ad un massimo di 1,5 euro.

Ora le conseguenze reali di tale cambiamento sulle tasche dei consumatori non si conoscono ancora e molto dipenderà dalle decisioni strategiche delle banche.

Molta incertezza ci sarà sul comportamento di quelle banche on-line che ad oggi offrono il prelievo gratuito su tutti gli sportelli.

Comunque per i prelievi che avverranno presso gli sportelli Atm della stessa banca emettitrice della carta rimarrà tutto invariato con i prelievi che continueranno ad essere gratuiti.

Rivoluzione bancomat: sarà possibile prelevare denaro contante anche da tabaccai e benzinai 

Rispetto a quanto descritto nel paragrafo precedente una conseguenza concreta sarebbe la possibilità di effettuare prelievi con la carta bancomat anche presso benzinai, tabaccai e supermercati.

E' sempre Alessandro Zollo ad affermare che questo sarebbe possibile grazie ad un semplice aggiornamento del software dei sistemi già in essere.

Così facendo alcune categorie di esercenti potrebbero offrire questo servizio alla propria clientela a fronte ovviamente di una commissione che spetterà all'esercente titolare del servizio.

L'obiettivo continua Zollo è quello di ampliare la rete cittadina dei punti dove poter ritirare denaro contante, dare chiarezza sulle commissioni per il consumatore, e remunerare in modo adeguato chi fornisce il servizio.

In questo modo verranno eliminati tutti i dubbi e i costi nascosti poichè sarà l'esercente stesso ad informare chi preleverà il denaro sulle commissioni dell'operazione.

Zollo conclude il suo intervento con la certezza che tale cambiamento porterà ad azzerare le commissioni interbancarie di 49 centesimi, oltre che a far abbassare le commissioni pagate dai consumatori previste per il prelievo.

Prelievo bancomat: diminuisce il numero di Atm nel nostro paese

La possibilità di prelevare contante tramite la carta bancomat presso alcune categorie di esercenti potrebbe risolvere un problema che in Italia sta diventando di ano in anno sempre più evidente.

Mi riferisco ad uno strano fenomeno che vede ridursi sempre di più il numero di Atm installati dalle banche sul territorio.

E' chiaro che questo fenomeno italiano, crea disagi al consumatore, con molti cittadini -soprattutto in zone più isolate e periferiche-che hanno difficoltà nel prelevare denaro contante.

Questo è evidente soprattutto tra gli anziani poco propensi a forme di pagamento elettronico e storicamente affezionati allo storico biglietto verde.

Semplici e giornaliere operazioni come, pagare per fare la spesa, pagare le bollette presso l'ufficio postale potrebbero trasformarsi in scogli insormontabili.

In queste zone la presenza di uno sportello Atm che consenta anche di prelevare denaro svolge anche una funzione sociale.

Alla luce di questo il nuovo meccanismo commissionale che vede il titolare dell' Atm decidere il costo della commissione e non più l'istituto emettitore della carta potrebbe portare maggiori introiti al proprietario dello sportello incentivandolo a mantenerlo sul territorio.