Bollette, la truffa: come riconoscere i rincari illeciti e farsi rimborsare

L’Antitrust ha stabilito che molti dei rincari, subiti in bolletta dagli Italiani, sono illeciti. Ma quali sono le società coinvolte? E cosa fare ora?

L’Antitrust ha già stabilito che molti dei rincari, subiti in bolletta dagli Italiani, sono illeciti. La legge stabilisce, in questi casi, che il rimborso sia automatico, però è senza dubbio consigliabile inviare un sollecito, a scanso di equivoci.

Sono ben sette le società note che hanno applicato aumenti assolutamente non leciti alle bollette dei propri utenti, per un totale di 2,6 milioni di clienti truffati.

In pratica, stando alle ultime evoluzioni della situazione internazionale e nazionale, queste compagnie non erano legittimate ad aumentare le tariffe, eppure hanno proceduto impunemente, nonostante il divieto previsto nel Decreto Aiuti del 9 agosto scorso.

Le società di fornitura energetica colpevoli di truffa hanno già ricevuto i primi provvedimenti cautelativi, per aver ignorato la legge che si occupa di tutelare le utenze.

Ma quali sono le società coinvolte? E come deve comportarsi l’utente che ha ricevuto le bollette rincarate ingiustamente?

Bollette, la truffa: perché questi rincari sono illeciti e vanno contestati

La cattiva notizia è che le società coinvolte nei rincari illegittimi a danno dei consumatori sono tra le più conosciute. Sette, nella fattispecie, ma che purtroppo rappresentano l’80% del mercato. Si tratta di:

  • Enel

  • Eni

  • Hera

  • A2A

  • Edison

  • Acea

  • Engle.

In pratica si tratta di sette milioni e mezzo di persone che hanno ricevuto, da parte delle suddette società, delle comunicazioni di modifica unilaterale, riguardante appunto l’aumento del prezzo della luce e del gas.

I 2,6 milioni di utenti truffati, a cui abbiamo accennato in apertura dell’articolo, hanno già concretamente ricevuto gli aumenti in fattura ed è a questo punto che interviene l’Antitrust.

Infatti, l’autorità garante delle concorrenza e del mercato intima che

le imprese dovranno sospendere l’applicazione delle nuove condizioni economiche, mantenendo o ripristinando i prezzi praticati prima del 10 agosto 2022.

Infatti, il decreto legge Aiuti bis (quello del 9 agosto che poi è stato convertito nella legge n.142 del 21 settembre 2022) sospende in maniera esplicita, fino al 30 aprile 2023, qualsiasi tipo di clausola che permetta alla società in questione di modificare il prezzo di vendita dell’energia fornita.

Solo in caso di comunicazione che precede la data del 10 agosto, allora è possibile legittimare la compagnia di fornitura energetica al rincaro presentato in bolletta. Per la precisazione, sono nulle tutte le comunicazioni inviate dopo il primo maggio, dal momento che l’Arera prevede che siano obbligatori tre mesi prima che tale provvedimento si perfezioni.

Alle sette già presentate, si aggiungono alla lista nera dell’Antitrust, anche altre quattro società ovvero:

  • Iren

  • Dolomiti

  • E.On

  • Iberdrola.

Il totale complessivo delle compagnie che l’autorità garante ha indagato sono 25 e soltanto la metà di queste si è dimostrata essere in regola con le disposizioni legislative.

Bollette, la truffa dei rincari: a quanto ammontano gli aumenti

Una precisazione è d’obbligo, nel momento in cui si segnalano rincari illeciti. Infatti, la lettera di rinnovo che aumenta la tariffa, e arriva a ridosso della scadenza di contratto, è da considerarsi assolutamente legittima.

Se però il termine di scadenza è lontano e arriva una comunicazione di aumento, allora si cade nell’illegittimità.

Può darsi il caso anche di un utente che, a seguito proprio di questa comunicazione di aumento, abbia deciso di cambiare gestore. Ora, alla luce delle nuove disposizioni dell’Antitrust può essere che riceva una lettera in cui si offre di ritornare alle condizioni precedenti.

Ovviamente è l’utente che decide in totale autonomia.

Bollette, la truffa dei rincari illegittimi. Come chiedere i rimborsi

Il primo passo che ora le società coinvolte nella truffa sono chiamate a compiere è di sospendere nell’immediato le nuove condizioni di prezzo applicate in maniera illegittima.

In pratica, ciò si traduce in un ripristino delle tariffe applicate prima del 10 agosto 2022, con l’obbligo di darne comunicazione all’Antitrust.

Dal canto loro, le società possono comunque presentare ricorso, se pensano di essere nel giusto, nel tempo massimo concesso di sette giorni. A questo punto, è l’Antitrust che stabilisce se confermare il provvedimento cautelare oppure no.

E i consumatori? Secondo la legge, in queste circostanze, il rimborso di quanto addebitato in maniera illecita, avviene in automatico. Però, tutte le associazioni dei consumatori consigliano di inviare comunque un sollecito a proprio nome, per far sì che la richiesta venga ufficializzata.

Se la società incolpata non invia alcuna comunicazione per annullare il rincaro, allora il primo passo da fare è di contattare il servizio clienti.

Se infatti la comunicazione che attestava l’avvenuto rincaro delle bollette è datata dopo il 10 agosto, allora si rientra tra gli utenti illegittimamente vessati da parte delle società di energia elettrica e della fornitura di gas.

Il tempo da attendere, tanto per avere un’idea, per il ripristino dello status quo, è di circa 30-40 giorni. La società di riferimento allora fa pervenire la comunicazione che annulla l’aumento e ripristina la tariffa precedente, provvedendo al rimborso di quanto pagato in eccesso.

Se però ciò non si verifica, è bene effettuare un reclamo, contattando per l’appunto il servizio clienti.

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Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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