Bollo auto: dal 2022 lo paghi di meno! Ecco dove costa zero

In diverse regioni italiane il bollo auto dal 2022 è praticamente gratis, grazie ad esenzioni e riduzioni varie. Ecco dove costa praticamente zero.

Bollo auto gratis?

Sembra impossibile, e invece è la realtà, visto che con l’aumento delle vendite nel mercato automobilistico green molte regioni stanno facendo a gara a sostenere questa tendenza, a colpi di esenzioni e agevolazioni varie.

Per saperne di più ti suggerisco l’ultimo video di Automobile.it, disponibile su Youtube e sul suo canale.

Semmai bisogna vedere in quali regioni si può accaparrare il massimo da questa situazione, tipo avere un’esenzione anche sessennale e dover pagare fino al 75% in meno rispetto alle altre macchine. Purtroppo non tutte vanno di pari passo. 

In questo articolo faremo il punto della situazione, e vedremo quali sono le ultime novità sul bollo auto e in quali regioni è praticamente a costo zero.

Bollo auto 2022: ecco cosa cambia quest’anno

Da quest’anno il bollo auto avrà la conferma di diverse esenzioni e di agevolazioni per i proprietari di macchine a basse emissioni di anidride carbonica.

Il bollo potrebbe anzi venire a costare zero per chi ha una macchina con motore a GPL, ibrida o elettrica, proprio per le esenzioni previste in diverse regioni italiani.

Sono tutte disposizioni che erano già disponibili l’anno scorso, ma quest’anno, anche in vista della conferma di altre riforme green, a favore del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), sono state riconfermate, anche per sostenere l’espansione del mercato automobilistico.

E si parla di un mercato che ha subìto nel 2020 e nel 2021 un calo vistoso delle immatricolazioni, oltre che delle vendite complessive.

Lo stesso calcolo del bollo, nel corso degli anni, s’è indirizzato verso parametri relativi all’emissione di CO2.

Bollo auto 2022: occhio al calcolo!

Il bollo auto è calcolato ogni anno dalle proprie amministrazioni regionali, e viene riscattato dall’Automobile Club Italia, ente pubblico che gestisce e regolamenta i tributi relativi al possesso e alla circolazione degli autoveicoli sul suolo pubblico nazionale.

Negli ultimi anni hanno aggiunto come parametro al calcolo, oltre al KW (kilowatt), l’appartenenza del tuo veicolo ad una determinata categoria Euro.

Per Euro si intende una classe di consumo ed emissioni di anidride carbonica. Ce ne sono sei, e il numero è inversamente proporzionale all’emissione che genera il veicolo.

In questo caso, il calcolo prevede due scaglioni: veicoli che hanno meno di 100 KW, e veicoli che hanno più di 100 KW di potenza.

Per i veicoli con meno di 100 KW di potenza si richiede, per ogni KW:

  • 3,00 euro nel caso di macchine Euro 0,
  • 2,90 euro nel caso di macchine Euro 1,
  • 2,80 euro nel caso di macchine Euro 2,
  • 2,70 euro nel caso di macchine Euro 3, 
  • 2,58 euro nel caso di macchine Euro 4,5,6.

Per i veicoli con più di 100 KW di potenza si richiede, per ogni KW:

  • 4,50 euro nel caso di macchine Euro 0,
  • 4,35 euro nel caso di macchine Euro 1,
  • 4,20 euro nel caso di macchine Euro 2,
  • 4,05 euro nel caso di macchine Euro 3, 
  • 3,87 euro nel caso di macchine Euro 4,5,6.

Se già la tua macchina appartiene alla categoria Euro 4, hai già la garanzia della minima. E bene o male, passare da pagare, nel caso di una macchina a 101 KW di potenza, da 454 euro a 390 circa non è mica male.

E ancora meglio se puoi addirittura ritrovarti con un taglio netto grazie a qualche esenzione o agevolazione.

Bollo auto: ecco tutte le esenzioni per le auto elettriche

Se possiedi un auto elettrica, a seconda della regione in cui abiti puoi avere un’esenzione del bollo auto generosa che va dalla totale esenzione permanente fino ad una che va dai cinque ai sei anni, con relativo taglio del costo negli anni successivi.

Questa misura è stata disposta non solo per supportare le politiche green degli ultimi anni, specie quelle promosse dal programma Next EU Generation, ma anche per stimolare l’acquisto di macchine a basse emissioni di anidride carbonica da parte dei propri residenti.

Per esempio, in quasi tutto il Nord Italia vige la possibilità, per chi ha una macchina elettrica, di non dover pagare più il bollo auto. In particolare, in Lombardia vide l’esenzione permanente, anche per chi ha macchine a idrogeno o ibride.

Mentre per tutte le altre c’è una riduzione del 15% se hai la domiciliazione bancaria per il pagamento annuale del bollo. Praticamente il 5% in più di quanto previsto in Campania, sempre se sei residente e hai la domiciliazione bancaria.

Anche il Piemonte garantisce un’esenzione permanente, e anche lì non è solo per le elettriche, ma anche per ibride e bifuel, mentre per le restanti si può non pagarlo per almeno cinque anni, come già accade in Veneto e in Friuli.

Addirittura, se rottami una macchina Euro 0,1,2 puoi avere un’esenzione generale per tre anni, a patto che la nuova macchina abbia un’immatricolare recente.

Bollo auto: ecco tutte le esenzioni per le auto ibride, GPL e metano

Nel caso in cui tu non abbia una macchina elettrica ma ibrida, GPL o metano, è possibile comunque beneficiare di alcune esenzioni e agevolazioni per il pagamento del bollo auto.

Non saranno come quelle delle elettriche, con esenzioni anche permanenti, ma anche per le ibride è possibile qualcosa.

Per la stragrande maggioranza delle regioni italiane, è disponibile una riduzione del 25% del costo del bollo se hai anche una macchina ibrida, metano o GPL. Addirittura per queste ultime, in Centro Italia è possibile pagare solo il 25% del bollo.

Mentre in alcune regioni, tipo Marche, Abruzzo e Lazio, non conta tanto l’emissione di anidride carbonica quanto l’immatricolazione della macchina. 

Se è stata immatricolata tra il 2019 e il 2020, puoi avere un’esenzione di cinque anni se sei residente in Abruzzo. E sei anni se sei residente nelle Marche, ma con immatricolazione tra il 2017 e il 2019.

In Lazio invece vige il taglio netto per le neo-immatricolate, ma con immatricolazione dal 2018 in poi.

Pure al Sud sono disponibili queste offerte, che vanno dall’esenzione triennale per le immatricolate 2019-2021, se anche plug-in, full hybrid e con alimentazione esclusiva a idrogeno, fino alla riduzione del 75% del bollo auto in caso di macchina GPL o metano.

Oltre a queste il bollo auto è evitabile solo se la tua macchina ha un’immatricolazione molto vetusta.

Bollo auto con 20 anni di immatricolare? Ecco chi non lo paga

Se la tua macchina ha un’immatricolazione superiore ai 20 anni puoi avere una riduzione del bollo auto, ma non la sua cancellazione.

Secondo quanto dichiarato da quattroruote.it, il pagamento del bollo auto è possibile solo se la macchina ha più di trent’anni, e non più vent’anni.

Potrai avere una riduzione progressiva del pagamento, ma solo una volta raggiunta quota 30 potrai limitarti a pagare la semplice tassa di circolazione. E’ una tassa fissa, priva di scaglioni e calcoli, che costa generalmente poco, rispetto alla sborsata che bisogna fare ogni volta col bollo auto.

A meno che la tua macchina non appartenga al Registro delle Auto Storiche. In quel caso potresti beneficiare del taglio netto del bollo, anche se la macchina ha poco più di vent’anni.

Se vuoi scoprire se la tua auto rientra tra le macchine storiche, puoi consultare uno dei seguenti registri storici:

Un’eventuale esenzione sulle auto in sé è prevista solo per le macchine che sono al servizio dello Stato, o meglio della Pubblica Amministrazione, tipo i mezzi delle istituzioni, o dei servizi di sicurezza e di tutela (Vigili del Fuoco, Carabinieri…).

Altrimenti tocca pagare, e anche alla svelta, visto che la scadenza è imminente. E siamo in tempo di cartelle esattoriali, dato che dal 1 gennaio 2022 sono ricominciati i pagamenti, anche se con 180 giorni di tempo.

Bollo auto: scadenza in arrivo! Ecco dove pagare

Il bollo auto permette due scadenze. La prima scadenza è quella relativa alla macchina, e la seconda è quella relativa al pagamento del bollo stesso.

Se mettiamo caso il bollo auto 2021 scade il 31 novembre 2021, hai tempo fino al 31 dicembre 2021 per provvedere al pagamento del bollo scaduto.

E questo vale per tutti i mesi, pertanto chi ha avuto la scadenza del bollo a gennaio 2022 ha tempo entro fine febbraio 2022 per provvedere al pagamento.

Lo può fare in due modi, anche se consiglio sempre il secondo. Il primo è quello “tradizionale”, cioè andare a pagare tramite bollettino o pagamento fisico presso uno dei seguenti punti:

  • tutti i tabaccai aderenti al circuito Lottomatica.
  • Sportelli bancari o quelli delle Poste Italiane.
  • tutti i ricevitori che possono provvedere al PagoPA.

Il secondo invece, che consiglio, è quello del pagamento online presso il sito dell’Automobile Club Italia. Oppure i  servizi quali TeleBollo o BolloNet ACI, oppure quelli di Home banking della tua banca. Basta solo accedere all’area riservata tramite uno dei vari strumenti di identificazione digitale, quali:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale),
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica), 
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Puoi anche procedere direttamente anche via App IO, l’app della Pubblica Amministrazione di questo paese. Basta accedere con lo SPID e andare alla finestrella relativa ai servizi online di pagamento.

Perché scegliere il pagamento online? Perché eviti di dover andare in uno sportello e dover esibire il Green Pass. Non sarebbe un problema per chi ce l’ha già, ma per chi ancora non è provvisto gli toccherebbe accedere allo sportello con un tampone, se non è vaccinato.

Quindi oltre a pagare il bollo auto dovresti pagare anche per il tampone. E se scegli quello molecolare praticamente è come pagare due volte il bollo.

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