È fatta: Draghi cancella il Bollo Auto! Ecco quando!

Il Bollo Auto fra poco non sarà più un problema. Diventano esecutivi alcuni provvedimenti esecutivi del Governo Draghi interessanti anche la tassa più odiata dagli italiani. Vediamo chi potrà godere di questi vantaggi e quando verrà cancellato il tributo.

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Il Bollo Auto fra poco non sarà più un problema. La tassa più odiata dagli italiani finirà per essere l’incubo di molti contribuenti. Una buona fetta avrà da festeggiare sul finire del mese di ottobre 2021. Il motivo è abbastanza semplice: diventano esecutivi alcuni provvedimenti che prevedono l’esenzione dal pagamento del tributo.

È Il Decreto Sostegni varato dal Governo capitanato dall’ex Governatore della Banca Centrale Europea (BCE), Mario Draghi, a stabilire la cancellazione dei carichi pendenti, debiti da Bollo Auto compresi, per quota parte dei contribuenti italiani.

I decreti successivi hanno portato alla definizione di un percorso di estinzione delle pendenze articolato in più tappe, con termine ultimo di cancellazione il 30 ottobre 2021.

Dunque, dal 30 ottobre 2021 si potrà dire definitivamente addio alla tassa automobilistica.

Agli interessati a conoscere le ultime novità in tema Bollo Auto 2021 consigliamo la visione di un interessante video YouTube del canale Automobile.it.

 Nei paragrafi a seguire illustreremo quali soggetti potranno godere di tale agevolazione e cosa prevede il calendario dei provvedimenti esecutivi, senza tralasciare le decisioni intraprese in autonomia dalla Regioni in merito all’esenzione dal pagamento del Bollo Auto, la rateizzazione degli importi da versare e le eventuali sospensioni decise, giusto per avere un quadro completo della situazione.

Bollo Auto: in cosa consiste?

Prima di entrare nel cuore dell’articolo bisogna capire cos’è il Bollo Auto.

La “tassa automobilistica” altro non è che un tributo sulla proprietà di un veicolo a motore.

Per meglio intenderci, chi ha un’automobile, per il semplice fatto di esserne proprietario, è tenuto al pagamento della tassa a prescindere dall’utilizzo o meno del mezzo.

Se si hanno più veicoli si dovrà pagare il Bollo Auto per ciascuno di essi. Da pagare sia sui motoveicoli, sia sugli autoveicoli, la competenza sul suo pagamento spetta alle Regioni.

L’importo da versare viene calcolato prendendo in considerazione alcune caratteriste del veicolo come la classe ambientale, la potenza e l’anno di immatricolazione.

Dall’incrocio tra queste variabili scaturisce un valore che dovrà poi essere moltiplicato per un coefficiente variabile da una Regione all’altra.

Questa spiega come mai chi dispone della stessa auto, di egual potenza, anno di immatricolazione e classe ambientale si ritroverà a pagare rate di Bollo Auto diverse. Differente, infatti, è il coefficiente applicato a secondo della Regione di residenza del proprietario della vettura.

Esistono dei casi di esenzione dal pagamento del Bollo Auto. Da diversi anni lo Stato italiano ha escluso dal versamento della tassa le automobili e i veicoli ad alto valore storico. Chi possiede una vettura storica, quindi, non è tenuto al pagamento annuale del tributo o può godere di una serie di agevolazioni come il taglio dell’importo da versare.

Bollo Auto cancellato da Draghi: chi sono i beneficiari?

Come anticipato in apertura di articolo, la cabina di regia del Governo Draghi per mezzo del Decreto Sostegni ha sancito la cancellazione del Bollo Auto per alcune categorie di contribuenti.

I beneficiari di tale sorta di “agevolazione” sono esclusivamente coloro che soddisfano le condizioni necessarie per l’accesso alla Pace Fiscale, una serie di misure che permettono ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con il Fisco.

L’intento di liberare l’Agenzia delle Entrate dal recupero di quei crediti ormai non più riscuotibili ha aperto la strada alla cancellazione delle cartelle esattoriali sotto i 5.000 euro, notificate negli anni che vanno dal 2000 al 2010.

Tra queste anche quelle riferite ai debiti da Bollo Auto. Insomma, un mini condono, come ama definirlo il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, a vantaggio di chi rispetta i requisiti sopra elencati, titolari di un reddito ISEE non superiore alla cifra dei 30.000 euro

Bollo Auto: quando verrà cancellato?

Per essere ancora più chiari, la cancellazione del Bollo Auto non riguarda indistintamente tutti ma solo quanti rientrano nella soglia ISEE definita dal Decreto, con carichi pendenti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate di ammontare non superiore ai 5.000 euro, accumulati nel decennio 2000/2010.

Ci pensano una serie di provvedimenti successivi al Decreto Sostegni a definire il calendario di regolamentazione della misura. Sia l’Agenzia delle Entrate, sia i contribuenti titolari di cartelle ammesse a cancellazione dovranno muoversi nel rispetto delle tempistiche stabilite affinché si possa concretizzare l’eliminazione delle pendenze.

Quest’ultima, come anticipato in apertura di articolo, avverrà entro e non oltre il 30 ottobre 2021, anche per i debiti da Bollo Auto.

Lo scorso 20 agosto, infatti, è scaduto il termine per redigere la lista dei contribuenti italiani titolari di cartelle esattoriali potenziali beneficiari del mini condono introdotto dal Decreto Sostegni, poi inoltrato all’Agenzia delle Entrate.

Quest’ultima, dopo aver effettuato tutti i controlli del caso, ha provveduto a comunicare all’agente incaricato della riscossione la lista dei contribuenti in possesso dei requisiti reddituali e non (ISEE in corso di validità non superiore ai 30 mila euro) previsti per il riconoscimento del condono.

In verità, sono molte le date da segnare in rosso sul calendario.

Entro il 15 novembre 2021 il concessionario, a cui è demandato la gestione dell’operazione, dovrà comunicare al Ministero dell’Economia e Delle Finanze l’ammontare dell’importo dovuto alla cancellazione delle pendenze non più a carico dei contribuenti.

A distanza di quindici giorni, entro e non oltre il 30 novembre 2021, il MEF dovrà inviare l’elenco dei cittadini che hanno diritto alla cancellazione della cartelle esattoriali, comprese quelle per mancato versamento del Bollo Auto.

Tale passaggio è indispensabile affinché dalle voci di bilancio siano cancellati i riferimenti alle pendenze ammesse al condono.

Il rimborso dei costi supportati dai concessionari incaricati della riscossione avverrà in due tranche. Una entro la fine del 2021, per l’altra c’è tempo fine al 30 giugno del 2022.

Al via il rimborso del Bollo Auto

La cancellazione del Bollo Auto, o meglio delle sue pendenze, contemplata nel condono previsto dal primo Decreto Sostegno, non è la sola opportunità per schivare il pagamento della tassa automobilistica

Un’altra fetta di contribuenti, infatti, non solo ha potuto godere dell’esenzione dal versamento del Bollo Auto ma potrà ottenere la restituzione di quanto pagato nel 2020.

Il riferimento è ai cittadini residenti nella Regione Lombardia che, proprio lo scorso anno, sono stati colpiti duramente dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 poi dilagata su tutto il territorio della penisola.

Nello specifico, la regione della Madonnina ha deciso di sospendere il pagamento del Bollo Auto per i cittadini che svolgono un’attività lavorativa servendosi di un automobile. Questi sono stati esonerati dal tributo per tutto il 2020.

Se consideriamo le perdite subite dai lavoratori appartenenti a questa categorie, a causa delle disposizioni limitative agli spostamenti imposte dal Governo per porre un freno all’avanzare dei contagio, sospendere il pagamento del Bollo Auto era il minimo da fare in una situazione già critica di suo.

Nello specifico, l’agevolazione è stata voluta per risollevare le sorti economiche degli intermediari di commercio

Per quelli che, invece, erroneamente hanno onorato il pagamento delle rate di Bollo Auto 2020 la Regione ha sancito il rimborso delle quote versate purché fossero rispettati alcuni requisiti: essere residenti in Lombardia, regolarmente iscritti al Registro delle Imprese regionale, essere un’impresa di piccole dimensioni con un ammontare di fatturato non eccedente i 2 milioni di euro, avere un numero di dipendenti superiore alle 10 unità.

Bollo Auto 2021: cosa hanno stabilito le Regioni?

Sono tante le Regioni che hanno optato per la proroga delle scadenze del Bollo Auto allo scopo di andare incontro ai cittadini già piagati da una crisi economica non dai blandi effetti.

La regione Veneto, al fine di alleggerire il carico impositivo, ha posticipato il termine di pagamento del Bollo Auto al 1° settembre 2021.

In Campania il Governatore Vincenzo De Luca ha optato per uno slittamento dei termini fino al 31 maggio 2021. La proroga, però, è stata concessa per le rate di Bollo Auto di scadenza anteriore al 19 gennaio 2021.

Fra tutte, l’Emilia-Romagna si è dimostrata più magnanime. La Regione ha rimandato il pagamento della tassa automobilistica alla fine di luglio 2021, per le rate di Bollo Auto scadenti entro l’ultimo giorno di giugno.

Altre regioni, invece, hanno adottato dei veri e propri provvedimenti di esenzione dal pagamento del tributo. La prima a disporre lo stop al versamento del Bollo Auto, più volte rinnovato nel tempo, è stata la Lombardia.

Stando agli ultimi aggiornamenti, la Regione ha sospeso dal pagamento del Bollo Auto 2021 le imprese del settore trasporto.

Seguono a ruota le Marche, con un esenzione valevole per i proprietari di veicoli con motore ibrido, e il Piemonte. Quest’ultima regione ha previsto l’esenzione per i privati cittadini proprietari di un’auto Euro 6 immatricolata nel 2020.

Chiude l’elenco la Sicilia. L’Ente territoriale ha disposto l’esenzione dal Bollo Auto per i titolari di reddito inferiore ai 15 mila euro, proprietari di un’autovettura vecchia di almeno 10 anni e con potenza inferiore ai 53 kw.

Come verificare la cancellazione del Bollo Auto

La cancellazione o meno delle cartelle esattoriali, comprese quelle da Bollo Auto, si può verificare sul sito internet ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

Nella sezione dedicata al cassetto fiscale si può prendere visione dello stato delle proprie pendenze, ammesse a cancellazione o meno.

Come prima cosa bisogna loggarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate tramite SPID, Carta Nazionale dei Servizi, Carta d’Identità Elettronica.

Nel caso in cui non si abbia molta dimestichezza con la tecnologia ci si può affidare ad un patronato ad un Caf, un commercialista o altri professionisti.