Bollo auto, IMU e multe: arriva la procedura per non pagare!

In seguito allo stralcio delle cartelle esattoriali introdotto da parte del Governo Draghi in seguito alla legge di conversione del Decreto Sostegni bis, è finalmente arrivata online la procedura telematica dell’Agenzia delle Entrate per verificare il condono dei pagamenti relativi al bollo auto, IMU e le multe, per evitare di pagarle.

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In seguito alla dichiarazione ufficiale dell’emergenza sanitaria provocato dal Coronavirus avvenuta da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, anche detta OMS, durante i primi mesi dello scorso anno, si sono susseguiti vari decreti-legge nel tempo.

Si tratta di leggi e provvedimenti che risultano essere stati introdotti da parte dell’esecutivo prima guidato da Giuseppe Conte e successivamente da Mario Draghi, con l’obiettivo di supportare maggiormente quei nuclei familiari e quei cittadini che sono stati particolarmente segnati dalle conseguenze disastrose provocate dalla diffusione del Covid-19.

In questo senso, tra le varie misure e i diversi provvedimenti che sono stati avviati in seguito alla recente formazione della nuova squadra di Governo alla cui guida vi è l’attuale Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è stato introdotto anche il cosiddetto stralcio delle cartelle esattoriali, grazie all’approvazione della pace fiscale che sarà attuata per l’intero anno 2021.

A questo proposito, una delle principali conseguenze della pace fiscale è proprio quella della possibilità offerta a tantissimi cittadini e nuclei familiari residenti sul territorio nazionale di evitare di effettuare i versamenti mancati legati al bollo auto, all’IMU e alle multe relativi ad un determinato periodo di tempo.

È proprio per questo motivo che, nel corso dell'articolo sarà descritto dettagliatamente il funzionamento posto alla base dello stralcio delle cartelle esattoriali, specificando a quali cittadini è indirizzata questa opportunità, quali sono i requisiti richiesti per poter accedere a tale condono delle cartelle esattoriali.

In questo senso, saranno anche approfonditi gli aspetti relativi ai pagamenti legati al bollo auto e alla tassa dell’IMU oltre che della procedura telematica recentemente messa a disposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate, al fine di comprendere se si ha effettivamente la possibilità di accedere a tale esenzione dei pagamenti, senza andare incontro ad alcun tipo di sanzione amministrativa.

Saldo e stralcio per il bollo auto, IMU e multe: le novità 

In seguito all’approvazione e alla relativa entrata in vigore della cosiddetta legge di conversione relativa al Decreto Sostegni-bis, ovvero nello specifico la legge numero 106 resa nota durante la prima metà dell’anno 2021, sono stati riscritti i termini necessari per quanto riguarda il versamento relativo alle rate 2020 in riferimento alla “rottamazione-ter” e al “saldo e stralcio” dei pagamenti ancora dovuti.

A questo proposito, come disposto da parte della squadra dell’esecutivo di Mario Draghi, il decreto Sostegni bis concede ai contribuenti l’opportunità di provvedere al versamento del pagamenti differenziati in più mesi, senza dover perdere tutte le agevolazioni che erano state precedentemente previste. 

Nello specifico, sono state previste le seguenti scadenze differenziate per quanto riguarda i pagamenti ancora dovuti: 

  • 31 luglio 2021: per le rate scadute nel 28 febbraio 2020 (con la rottamazione-ter) e nel 31 marzo 2020 (con il saldo e stralcio); 
  • 31 agosto 2021: per le rate scadute nel 31 maggio 2020 (con la rottamazione-ter); 
  • 30 settembre 2021: per le rate scadute nel 31 luglio 2020 (con la rottamazione-ter e con il saldo e stralcio); 
  • 31 ottobre 2021: per le rate scadute nel 30 novembre 2020 (con la rottamazione-ter).

Tuttavia, occorre ricordare che secondo quanto previsto dalla legge, tutti i pagamenti relativi alle rate che risultano essere in scadenza durante l’anno in corso, il 2021, è necessario che vengano versati entro il giorno 30 novembre. 

In cosa consiste lo stralcio delle cartelle per bollo auto e IMU

Secondo quanto previsto all’interno del testo del Decreto Sostegni, all’articolo 4 del commi da 4 a 9, è stata disposta anche l’introduzione del cosiddetto stralcio delle cartelle esattoriali.

Si tratta, effettivamente, dell’annullamento automatico per quanto riguarda tutti quei versamenti non ancora effettuati da parte dei cittadini e dei nuclei familiari, che corrispondono a debiti di importo fino ad un massimo di 5.000 euro, comprensivi anche di eventuale capitale, oppure interessi a causa di ritardata iscrizione a ruolo e di sanzioni pecuniarie, che si riferiscono al periodo compreso tra il primo gennaio 2000 fino a non oltre il giorno 31 dicembre 2010.

Per quanto riguarda, invece, lo stralcio delle cartelle esattoriali si riferisce ai debiti, il cui ammontare complessivo del debito è calcolato alla data del 23 marzo 2021, ovvero il giorno in cui è entrato effettivamente in vigore il cosiddetto Decreto Sostegni. 

A questo proposito, i debiti compresi nel saldo e stralcio delle cartelle esattoriali si riferiscono non soltanto a quelli legati al pagamento dell’IMU ma anche verso il bollo auto, TASI, multe ed eventuali altre cartelle per cui si è aderito alla rottamazione o anche al saldo o stralcio. 

In questo senso, risulta essere particolarmente utile ed interessante approfondire l'argomento con il video messo a disposizione da Procida Vivone & Partners:

 

La procedura per verificare lo stralcio per bollo auto e IMU

Il Decreto Sostegni ha dunque provveduto al riconoscimento di una grande opportunità che ha caratterizzato la pace fiscale per l’anno 2021, che comprende dunque la possibilità di ottenere la Rottamazione ter oltre che il saldo e lo stralcio delle cartelle esattoriali dall’importo massimo di 5.000 euro e che si riferiscono al periodo compreso tra il primo gennaio del 2000 ed il 31 dicembre del 2010.

In questo senso, l’annullamento delle cartelle esattoriali che rientrano nella possibilità di ottenere il saldo e lo stralcio avverrà in maniera automatica.

Tuttavia, è stata finalmente resa disponibile la procedura da parte dell’Agenzia delle Entrate - Riscossione, che consente effettivamente ad ogni singolo cittadino di poter verificare autonomamente se si hanno i requisiti necessari per poter beneficiare di tale possibilità.

Infatti, mediante l’accesso alla procedura telematica dell’Agenzia delle Entrale è possibile accedere al proprio piano di pagamento relativo alla Rottamazione-ter e al saldo e stralcio, così da controllare e verificare l’effettiva presenza per quanto riguarda i debiti che potrebbero effettivamente rientrare nello stralcio  delle cartelle 2021.

Il servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate, infatti, consente ad ogni contribuente italiano di poter vedere e valutare la propria posizione debitoria e verificare se ci sono eventuali debiti che possono essere oggetto di stralcio.

Tuttavia, è necessario inserire all’interno del modulo online presente nel sito dell’Agenzia delle Entrate, occorre avere a disposizione i seguenti documenti: codice fiscale, e-mail di riferimento, numero relativo alla comunicazione che è stata inviata da parte dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, oltre che la data della comunicazione.

A questo proposito, è necessario collegarsi innanzitutto sul sito istituzionale relativo all’Agenzia delle Entrate e successivamente effettuare l’accesso alla sezione dedicata alla “Verifica lo stralcio debiti nella tua Definizione agevolata”.

Chi può richiedere la cancellazione di bollo auto e IMU

Dunque, come sottolineato in precedenza in seguito all’entrata in vigore del Decreto Sostegni bis, i cittadini italiani potranno richiedere lo stralcio delle cartelle esattoriali che consiste nell’annullamento automatico dei debiti relativi ai versamenti mancati in riferimento al bollo auto, IMU, TARI e multe.

Tuttavia, è necessario rispettare alcune condizioni specifiche che si riferiscono innanzitutto al periodo di imposta dell’anno 2019, in cui è necessario aver effettivamente conseguito un reddito imponibile ai fini delle imposte che dovrà risultare inferiore ai 30 mila euro, per quanto riguarda i debiti legati alle persone fisiche.

Mentre, per quanto riguarda i soggetti diversi dalle persone fisiche, in questo caso, il requisito essenziale si riferisce al periodo di imposta in corso rispetto alla data relativa al 31 dicembre 2019, in cui dovrà essere stato registrato un reddito imponibile ai fini delle imposte dal valore massimo di 30 mila euro. 

Proprio in questo senso, nei casi in cui sussistano effettivamente tutte le condizioni ed i requisiti reddituali, il cittadino debitore potrà ritrovare all’interno del sistema telematico dell’Agenzia delle Entrate - Riscossione l’intera sua situazione, così da stampare autonomamente i moduli di pagamento aggiornati, che potrebbero potenzialmente essere interessati dallo stralcio delle cartelle esattoriali. 

Cos’è il bollo auto e quando si paga

È chiaro quindi che lo stralcio delle cartelle esattoriali conseguente all’approvazione e all’entrata in vigore della cosiddetta pace fiscale 2021, riguarda effettivamente non soltanto i pagamenti non versati ancora da parte dei cittadini durante il periodo tra il 2000 ed il 2010 verso le tasse dell’IMU, TASI e altre multe, ma anche verso i pagamenti legati all’imposta sull’automobile, che prende il nome di bollo auto.

A questo proposito, occorre sottolineare che il bollo auto si pone come un’imposta relativa al possesso di una qualsiasi autovettura a motore, ad esclusione di alcuni casi particolari, che comprendono alcune categorie di automobili che rientrano in quelle potenzialmente meno nocive per l’ambiente, dunque quelle elettriche e ibride, o anche quelle storiche; ma anche verso alcune tipologie di automobilisti.

Nello specifico, la gestione dei pagamenti effettuati da parte dei cittadini italiani in riferimento al pagamento del bollo auto, è affidata alle singole Regioni italiane, fatta eccezione del Friuli Venezia Giulia e della Sardegna. 

Chi è tenuto a pagare l’IMU e la TASI

Il saldo e lo stralcio delle cartelle esattoriali avviato in seguito all’approvazione del Decreto Sostegni bis ha portato anche alla cancellazione dei debiti relativi all’IMU e alla TASI nei confronti di numerose famiglie italiane.

A questo proposito, per IMU si intende l’imposta municipale propria, conseguente alla manovra Salva Italia proposta da parte del Governo Monti nel 2011, la quale consiste nel pagamento a livello comunale di una tassa relativa al possesso di beni immobiliari.

In questo contesto, tale versamento dell’IMU è dovuto da parte di tutti coloro che sono possessori di immobili, tra cui fabbricati, terreni agricoli e aree fabbricabili, fatta eccezione di quegli immobili che costituiscono l’abitazione principale.

La TASI, invece, era una tassa rimasta in vigore fino al giorno 31 dicembre 2019, compresa nella cosiddetta IUC, ovvero l’Imposta Unica Comunale, e faceva riferimento alla fruizione dei servizi chiamati indivisibili, legati all’illuminazione e al decoro urbano dei proprio Comune.