Bond Update: Draghi ignora il boom economico

La BCE ha mantenuto prossimo allo zero il rendimento dei bond governativi a breve termine per più di cinque anni.

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  • La BCE ha mantenuto prossimo allo zero il rendimento dei bond governativi a breve termine per più di cinque anni.
  • Nonostante il boom economico, i tassi potrebbero essere mantenuti bassi.

Il presidente della Banca Centrale Mario Draghi ignorerà di nuovo il boom economico? Continuiamo a ritenere che la BCE debba abbandonare la sua attuale politica monetaria, che per più di cinque anni ha visto mantenere prossimi allo zero i rendimenti di breve termine dei bond governativi. La data fissata per il prossimo incontro è l’8 giugno. Le recenti dichiarazioni sembrano confermare che non ci sia fretta di reagire ai migliori fondamentali economici, seguendo quindi la direzione della Federal Reserve.

Forte crescita

Per anni, l’Europa ha vissuto una crescita stagnante. Sembra però che le recenti politiche aggressive della BCE stiano portando i loro frutti.

Il Purchasing Managers' Index (PMI) sta toccando il punto più alto degli ultimi cinque anni in diversi Paesi, ma anche nell’Europa nel suo complesso.

L’opposizione tedesca

Le politiche della BCE non hanno accolto i favori di tutti. In particolare i banchieri tedeschi sono sempre stati espliciti nella loro critica alle recenti politiche monetarie. Le richieste alla Bce di interrompere o quantomeno rallentare il quantitative easing da parte della Bundesbank si sono intensificate negli ultimi mesi.

Inflazione vs. crescita

Finora però, né i dati economici né l’insurrezione tedesca sono riusciti a smuovere il presidente Draghi: l’obiettivo di fondo della Bce rimane l’inflazione al 2%. Draghi ha recentemente confermato che rimane “per rafforzare le pressioni interne sui prezzi, abbiamo ancora bisogno di condizioni finanziarie (politiche monetarie) molto accomodanti”. Il forte sviluppo macroeconomico dovrebbe portare ad una maggiore pressione inflazionistica. Ciò che è innegabile è che la divergenza tra i rendimenti di mercato attuali e la crescita economica stia toccando livelli record e uno dei due – prima o poi – dovrà necessariamente cedere il passo.