Bonus 110: sorpresa da Draghi! Ora la proroga è in bilico!

Il bonus 110 ora ha la proroga, ma è già in bilico, a causa delle ultime proposte del Governo Draghi, in particolare per la fascia ISEE richiesta per accedere a questa posticipazione della scadenza. La novità principale è nel garantire anche per case e villette la scadenza entro fine 2023, ma solo se si rimane entro alcuni requisiti.

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Il bonus 110 ha già la proroga, ma in bilico. E questo grazie alla proposta del Governo Draghi di garantire la scadenza entro fine 2023 anche per le case unifamiliari e le villette private.

Con questa nuova data non saranno solo i condomini e le case popolari, cioè quelle di proprietà degli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) o di enti pubblici relativi all'house providing, ma anche i proprietari o i locatari di case uni-, bi-, tri-, quadrifamiliari.

Ma questa proroga ha un suo costo, e cioè nell'esacerbamento dei requisiti d'accesso, in particolare per quanto concerne l'attestazione ISEE, che da ora in poi dovrà essere presentata, come se fosse un bonus governativo come il Bonus TV Decoder.

Oltre a ciò, si sono aggiunti delle documentazioni extra, paradossalmente come forma di snellimento burocratico per tutto l'iter amministrativo. Anche perché ancora il superbonus 110 detiene un grande successo nel fatto di avere una moltitudine di documenti da presentare.

Se vuoi sapere di più sulla documentazione, o su come ottenere ulteriori dati in merito alla fascia ISEE, non hai che da seguire i rispettivi articoli. 

Se vuoi invece qualche ulteriore approfondimento sul superbonus 110, c'è il video di Soluzioni Green.

In questo articolo cercheremo di fare il punto della situazione sia per le proroghe, sia per l'attestazione ISEE richiesta dal Governo Draghi, e anche questi nuovi documenti richiesti.

Bonus 110: ecco la proroga di Draghi! Ma come funziona?

Il Bonus 110 con la proroga del 2022 si riconferma come il principale supporto fiscale o creditizio per chi vuole fare vari interventi di efficientamento energetico per la propria dimora, o in collaborazione con altri abitanti se si tratta di pluri-familiari o condomini.

Nato all'indomani dello sviluppo del Recovery Fund e dei vari incentivi promossi dall'Unione Europea nell'ambito delle politiche green, ha avuto diversi problemi a causa delle notevoli richieste e delle difficoltà sopraggiunte per presentare tutta la documentazione in tempi brevi.

Come strumento rimane comunque lo stesso autorizzato nel 2020 dal precedente Governo Conte II, e cioè:

  • una detrazione fiscale dell'IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) fino al 110%;
  • una cessione del credito previo accordo bancario, sempre con massimo il 110%.

Il superbonus 110 funziona in particolare se accetti di avere la detrazione o il credito dilazionato per cinque anni. E se ti limiti a soli lavori trainanti o trainati.

Anche perché non si possono fare tantissimi interventi col superbonus 110, ma solo quelli relativi alla semplice efficienza energetica dell'edificio.

Bonus 110: ecco cosa comprende tra i lavori nella proroga del 2022!

Il bonus 110 prevede con la sua proroga la cessione del credito o la detrazione fiscale solo se si riescono a fare in tempi utili una serie di lavori specifici, tra cui quelli trainanti e trainati, cioè quelli che si possono fare in totale indipendenza con altri interventi, e quelli che prevedono una complementarietà con altri lavori.

Volete un esempio? I principali interventi che il superbonus 110 comprende al suo interno sono:

  • la costruzione di impianti centralizzati a condensazione; 
  • la costruzione di impianti centralizzati a pompa di calore;
  • l'adeguamento sismico;
  • l'installazione di impianti solari fotovoltaici collegati alla rete elettrica;
  • l'installazione di impianti solari comprensivi di sistemi di accumulo;
  • colonnine per veicoli elettrici.

Questi sono quelli che in genere prevedono sia la detrazione fiscale sia la cessione del credito, anche se per quest'ultimo è possibile fare anche la manutenzione (stra)ordinaria, o il restauro e risanamento conservativo della dimora.

Semmai un particolare è in una serie di interventi prima non disponibili.

Bonus 110: dalle barriere architettoniche alla ristrutturazione! Ecco le novità

Il Bonus 110 prevede ora tre nuovi lavori, tra cui quello per l'abbattimento delle barriere architettoniche, cosa in realtà non prevista in nessuno degli interventi concordati col MISE (Ministero dello Sviluppo Economico). 

In realtà il Governo Draghi s'è deciso di aprire alla demolizione di queste barrirere solo per una ristretta platea, cioè quella avente almeno all'interno del proprio nucleo familiare un sessantacinquenne. 

Sempre tra i lavori previsti tra le novità della proroga, c'è anche l'installazione dei pannelli solari, previsti per tutte le case meno che per quelle situate nella zona A, cioè il centro storico.

Ecco, ora è possibile anche per la zona A la loro installazione.

Inoltre, sarà possibile utilizzare il superbonus 110 anche nei casi in cui la casa sia in costruzione o in fase di ristrutturazione, a patto che i richiedenti abbiano un mutuo agevolato all'attivo

Probabilmente questa apertura è dovuta all'impegno garantito da questo tipo di richiedente, visto il mutuo che hanno già stabilito.

Anche perché in fin dei conti, la platea non è proprio ampia di per sé.

Bonus 110: ma a chi spetta con la proroga di Draghi?

Come abbiamo visto, la proroga del bonus 110 ora garantisce l'accesso anche ai richiedenti con persone di oltre sessantacinque anni presenti nel proprio nucleo abitativo, e a chi ha alle sue spalle un mutuo agevolato nel caso di case in costruzione o in ristrutturazione.

Oltre a loro, la platea si riconferma nel 2022 con i vari edifici familiari da uno a quattro unità abitative, più i vari condomini e complessi residenziali sotto amministrazione degli IACP (Istituti Autonomi Case Popolari), più le cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

Proprio le prime, cioè gli edifici familiari, erano a rischio di non venire prorogati in tempo, dato che fino a poco tempo fa la loro scadenza naturale era entro metà 2022

Invece con la nuova proroga, le date sono diventate tutte più accessibili, anche a chi è ancora in alto mare con la documentazione e con l'Attestazione ISEE.

Bonus 110: sorpresa da Draghi! Ecco quando scade la proroga nel 2022

Fino a qualche settimana fa, il Governo Draghi aveva stabilito come scadenza per i lavori relativi agli edifici familiari e residenziali entro e non oltre il 30 giugno 2022.

Invece ora è cambiato, dato che la nuova disposizione è entro 31 dicembre 2022. Praticamente la stessa scadenza prevista per i condomini.

In realtà per condomini e IACP sono previste due date diverse:

  • per i condomini la data di scadenza è entro il 31 dicembre 2022, ma raggiunto almeno il 60% dei lavori, la scadenza è prorogata fino al 30 giugno 2023;
  • per i complessi residenziali sotto amministrazione IACP la prima scadenza è entro il 30 giugno 2023, ma raggiunto almeno il 60% dei lavori, viene prorogato fino al 31 dicembre 2023.

Ti sembra tanto tempo per i lavori? Considera che c'è anche da presentare tutta la documentazione necessaria, altrimenti non arriverai mai a fare il 60% dei lavori entro la prima scadenza.

In più, questa proroga è prevista solo se garantisci adesso una nuova attestazione ISEE. Ora capirete perché la proroga è in bilico.

Bonus 110: proroga in bilico! Serve l'ISEE! Ecco quanto

Per il bonus 110 ora serve un'attestazione ISEE, cosa precedentemente non prevista prima.

In questo caso, serve che il richiedente, per accedere alla proroga per il 2022, attesti di avere un ISEE inferiore a 25.000 euro.

Altrimenti dovrai fare almeno il 60% dei lavori entro e non oltre il 30 giugno 2022. 

La scelta dell'ISEE è probabilmente un modo per ridurre l'accesso ad una platea che, proprietaria di villette o case private, vede nella proroga una possibilità in più per sfruttare il buono limitando le spese e ottenendo anche un potenziale "ritorno".

Però va detto che sarà difficile fare degli abusi edilizi col superbonus 110, anche perché Draghi ha fatto di tutto per prevenirli.

Bonus 110 con abusi edilizi? Ecco a chi spetta di avere la proroga in bilico!

Il Bonus 110 con gli abusi edilizi sarebbe un sogno per chi vuole frodare lo Stato, ma in realtà alla fine gli converrà lasciar perdere e fare quanto previsto dal MISE.

Anche perché, oltre alla lunga schiera di documenti richiesti, ora è prevista anche la comunicazione di inizio lavori asseverata, e già dal 30 settembre 2021 dovevi averla presentata.

Altrimenti si parte già col piede sbagliato, costatando che è stata rilasciata pure una versione semplificata della CILA per ridurre i tempi burocratici se sei un richiedente per una demolizione e ricostruzione edilizia.

Inoltre, se pensi di avere vita facile una volta consegnati tutti i documenti, sappi che comunque non puoi spendere più di un tot di migliaia di euro per gli interventi. 

Perché il Governo Draghi ha ristabilito dei limiti, già previsti dal Governo Conte II, in merito al tetto spese.

Se questo tetto spese, o i valori del MISE stessi, vengono superati, perdi automaticamente sia la detrazione IRPEF, sia la cessione del credito.

Aggiungi anche che, verso la fine dei lavori:

  • dovrai assumere un professionista per farti rilasciare l'asseverazione tecnica e il visto di conformità;
  • dovrai confermare un evidente miglioramento delle classi energetiche, di almeno due classi o entro la classe A.

Sennò perdi il superbonus 110.

E se scoprono che hai fatto il furbetto, ti becchi anche fino a 15.000 euro per dichiarazione mendace.

O peggio anche la denuncia dal proprietario, se stai in appartamento e non hai avuto il suo consenso per i lavori.

Bonus 110: ecco a chi rivolgersi per la proroga

Se vuoi saperne di più sulla proroga del bonus 110 ti consiglio di seguire il sito dell'Agenzia delle Entrate, o rispettivamente quello del Ministero dello Sviluppo Economico.

Mentre per avviare le procedure puoi rivolgerti ad uno studio professionale per avviare la documentazione, o rivolgerti presso un ufficio preposto alla consulenza per il Superbonus 110.

Io ti consiglio caldamente di rimanere aggiornato sull'argomento, anche perché le soprese non mancano visti i tempi in cui viviamo, tra Green Pass e nuove Quote pensionistiche.

Non sia mai che alla fine della Legge di Bilancio 2022 non decidano di aumentare la fascia ISEE per restringere ancora di più la platea. Non sarebbe la prima volta.