Spettano 1700 euro al mese ai giovani che lasciano casa dei genitori per costruirsi un futuro

Spunta un bonus 1.700 euro per tutti i giovani che lasciano la casa dei genitori per costruirsi un futuro: ecco cos'è e come funziona il nuovo reddito di base.

Per tutti i giovani lasciare la casa dei genitori non è sempre facile: l’incertezza del lavoro, le difficoltà economiche, la paura che qualcosa non possa andare per il verso giusto sono tutti pensieri che passano nella mente di ognuno di noi. All’età di 18 anni soprattutto, quando si cerca la propria strada e si vuole costruire il proprio futuro, è bene poter contare su un adeguato sostegno economico.

Ed è così che è nato il bonus 1.700 euro al mese per tutti i giovani che lasciano la casa dei genitori per costruirsi un futuro, o meglio per cercare la propria indipendenza. Di che cosa si tratta?

Ecco come funziona il bonus 1.700 euro per i giovani: un nuovo reddito di base attivo già dal 1° luglio 2022.

Pronti 1.700€ al mese ai giovani che lasciano la casa dei genitori: come averli

La nuova iniziativa è stata ribattezzata come reddito di base universale – in virtù della petizione appena conclusa in tutta Europa – e si configura come un sostegno economico pari a 1.700 euro al mese garantito a tutti i giovani che hanno deciso di lasciare la casa dei genitori per costruirsi il proprio futuro. 

L’indipendenza e la stabilità sono il sogno di tutti i giovani: raggiungere entrambi e in breve tempo è assai difficile. Ma esistono delle iniziative a livello locale che permettono di sfruttare un trampolino di lancio per raggiungere il proprio posto nel mondo.

Una di queste è attiva già dal 1° luglio 2022 e consiste nell’erogazione di un reddito di base a tutti i ragazzi che hanno compiuto almeno 18 anni di età e che hanno deciso di lasciare la casa dei genitori per ottenere e inseguire la propria indipendenza.

Grazie a questo bonus da 1.700 euro al mese, quindi, si potranno accantonare fino a 20.400 euro all’anno, ma solo per 12 mesi: come averli? 

Bonus 1.700 euro al mese ai giovani che lasciano casa: a chi spettano

Il nuovo reddito di base, ovvero il contributo da 1.700 euro al mese per un anno spetta a tutti i giovani che hanno lasciato la casa dei genitori per costruirsi un futuro: l’obiettivo è quello di fornire un sostegno iniziale alle nuove generazioni per poter dare la giusta spinta per la ricerca dell’indipendenza economica e sociale.

L’iniziativa sin qui descritta è attiva dal 1° luglio 2022 ma solo in Galles e spetta unicamente ai giovani che hanno compiuto almeno 18 anni di età.

La sperimentazione ha coinvolto un gruppo di appena 500 ragazzi, ai quali verranno “regalati” 1.600£, ovvero circa 1860€ al mese per un intero anno. In tal modo, senza alcun vincolo reddituale o di spesa, i giovani potranno decidere in autonomia come spendere il denaro per investire nel proprio futuro.

L’intento del Governo è quello di vedere utilizzati questi soldi per trovare un nuovo lavoro, per prendere in affitto una casa, oppure per dedicarsi ai propri hobby e alle proprie passioni. Insomma, una sorta di esperimento sociale che potrebbe dare risultati promettenti.

Bonus 1.700 euro al mese ai giovani: è il nuovo reddito di base

Il bonus 1.700 euro al mese che il Galles regala ai giovani che lasciano la casa dei genitori per costruirsi un futuro non è altro che l’introduzione e la sperimentazione di un reddito di base sotto una forma completamente diversa.

Già sappiamo che il reddito di base è un’iniziativa promossa a livello europeo dai cittadini attraverso una petizione scaduta il 25 giugno scorso.

Nonostante non sia stato aggiunto il numero minimo di firme necessarie per avviare il dibattito europeo sulla misura (ne servivano almeno 1 milione in tutta l’Europa), diverse iniziative locali si stanno diffondendo nel Vecchio Continente e oltre i suoi confini.

Quella del Galles è solo la prima di una serie di sperimentazioni del reddito di base che, se dovesse dare ottimi risultati, potrebbe essere inseguita anche da molti altri Stati europei.

In Italia la richiesta del reddito di base ha superato il 110% delle firme necessarie, motivo per cui i cittadini stanno richiedendo a gran voce un contributo minimo garantito a tutti e senza alcuna distinzione di reddito o altro.

Bonus 1.700 euro e reddito di base: nuove iniziative in tutto il mondo

Come abbiamo visto, il Galles è solo uno degli esempi di sperimentazioni del reddito di base attualmente attive, ma anche in passato si sono susseguite numerose agevolazioni simili per combattere le disuguaglianze e valutare l’impatto sociale delle stesse.

In Spagna, nel 2017, era stato introdotto il B-mincome ovvero un reddito garantito pari a 1.675 euro al mese per 1.000 famiglie in condizioni di difficoltà economica. 

Sempre nel 2017, anche nei Paesi Bassi era stata avviata la sperimentazione del reddito di base su due gruppi di persone: il primo avrebbe continuato a ricevere il contributo accettando proposte di lavoro, mentre il secondo gruppo avrebbe ottenuto lo stesso contributo ma in mod incondizionato.

Ulteriori sperimentazioni sono state registrate anche in Uganda, Namibia, Kenya, Cina, Giappone, Corea del Sud e India.

C’è speranza dell’arrivo di un reddito di base universale anche in Italia? Per il momento, nonostante i risultati della petizione e tutte le difficoltà economiche della popolazione, non ci sono proposte in tal senso…

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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