Bonus 2400 euro, l'INPS si sbilancia: ecco quando arriva!

Il Governo ha approvato nel Decreto Sostegni una forma di aiuto ai lavoratori, il cosiddetto bonus 2400 euro. I soldi tardano però ad arrivare, anche se sembra che finalmente ci sia una data (o almeno un riferimento) dato dall’INPS stessa. Vediamo insieme che cosa ci attende.

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Il Decreto Sostegni ha definito diverse forme di aiuto da parte del Governo ai lavoratori ed alle famiglie che più hanno subito l’impatto delle ennesime restrizioni dovute alla pandemia. Infatti, nel Decreto del 22 marzo 2021, si prevedevano diversi bonus che sono ora in discussione per rientrare anche nel Decreto Sostegni Bis, ormai ribattezzato Decreto Imprese.

Nel frattempo, però, i soldi tardano ad arrivare ed il cosiddetto bonus 2400 euro ancora non si è visto. Molte sono le motivazioni, ma era difficile pensare che una forma di aiuto urgente venga effettivamente erogata dopo due mesi da quando è stata definita. Un ritardo dell’INPS? Sì, ma non solo.

Ecco che arriva la novità: l’INPS ha definito quando verrà finalmente erogato il bonus ed ha dato indicazioni che, seppur non siano estremamente precisa, sembra che stavolta verranno davvero rispettate. I beneficiari del bonus 2400 possono quindi gioire, o almeno così pare, perché la data è piuttosto imminente. 

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Bonus 2400 euro: per chi è?

Ecco innanzitutto la lista dei lavoratori che potranno beneficiare di questo prezioso bonus:

  • Lavoratori stagionali, lavoratori a tempo determinato e lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
  • Lavoratori stagionali e in somministrazione di settori diversi dai settori del turismo e degli stabilimenti termali;
  • Lavoratori intermittenti;
  • Lavoratori autonomi occasionali;
  • Lavoratori incaricati delle vendite a domicilio;
  • Lavoratori dello spettacolo.

Bonus 2400 euro: quando si può fare domanda?

C’è innanzitutto da fare una distinzione in caso di beneficiari di bonus precedenti previsti dal Decreto Ristori: chi, infatti, fa parte di questa categoria non deve presentare domanda all’INPS, ma rimarrà valida quella già presentata e dovrà solo attendere l’erogazione.

Se invece si tratta di lavoratori che non hanno fatto domanda per il Decreto Ristori (o la cui domanda sia stata rifiutata per mancanza dei requisiti), si può inoltrare la documentazione entro il 31 maggio 2021. La data di apertura di presentazione della domanda era il 23 aprile 2021, dunque ci sarà anche da capire se vi sarà un criterio cronologico nell’erogazione del bonus oppure no.

Bonus 2400 euro: come si può fare domanda?

Per quanto riguarda la presentazione della domanda, si può fare solo in via telematica attraverso il portale INPS da parte dei privati o da parte degli Enti di Patronato.

In ogni caso, per fare domanda è necessario possedere:

  • PIN INPS (si ricorda che l’INPS non rilascia più nuovi PIN a decorrere dal 1° ottobre 2020);
  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS).

Vi è in realtà un’alternativa al portale INPS, ovvero quella di utilizzare il numero verde 803 164 da rete fissa oppure il numero 06 164164 da rete mobile, rivolgendosi al Contact Center Integrato.

Ricordiamo dunque la scadenza, già citata in precedenza, del 31 maggio 2021 per la presentazione della domanda e rimandiamo al sito dell’INPS per quanto riguarda qualsiasi ulteriore specifica tecnica.

Bonus 2400 euro: arrivano i soldi?

Eccoci arrivati al nocciolo della questione: quando arriveranno effettivamente i soldi dall’INPS? I tempi si sono allungati, un po’ per gli step burocratici previsti per l’effettiva approvazione del Decreto Sostegni, un po’ per le (purtroppo solite) lungaggini dell’INPS stessa ed in generale della burocrazia. Due mesi (e forse più) per erogare effettivamente il bonus sono troppi, soprattutto se si considera la misura, come Draghi stesso ha fatto intendere, urgente ed immediata. 

Ecco che però la data è arrivata: dal 21 maggio l’INPS conta di cominciare ad erogare i primi bonus (in ordine cronologico di presentazione di domanda? Non si sa). Un’altra informazione che l’INPS stessa ha reso nota, rispondendo sui propri canali social agli utenti che hanno posto domande, è che in ogni caso non verrà superato il termine del mese. Chi ha già fatto domanda può serenamente ritenere che la cifra entrerà nel proprio conto corrente entro maggio ed in nessun caso a giugno.

La speranza è naturalmente quella che l’INPS mantenga le proprie promesse ed i lavoratori stagionali, lavoratori a tempo determinato e lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali possano finalmente ricevere quanto gli spetta. Soprattutto in relazione al fatto che alcuni di questi soggetti non hanno ricevuto altri bonus e sono quindi in attesa da molto più tempo, con entrate ridotte rispetto alla normalità ed una serie di incertezze trapelate nei mesi.

Bonus 2400 euro e Decreto Sostegni Bis: che succede?

Nel frattempo, il Governo sta duramente lavorando per far approvare il Decreto Sostegni Bis, ribattezzato Decreto Imprese, entro la fine della settimana ed in ogni caso entro la settimana prossima.

Tra le tante questioni al vaglio di Governo e Ministri, c’è anche quella relativa proprio al bonus 2400 euro. Quale sarà la sua sorte? Una domanda a cui è difficile, se non impossibile, rispondere con chiarezza. Ad ora ci sono diverse ipotesi, così riassumibili:

  • Rinnovo del bonus 2400 euro nella stessa forma. Ciò comporterebbe poche differenze rispetto a quanto previsto dal Decreto Sostegni e ciò velocizzerebbe anche l’acquisizione delle domande e la conseguente erogazione da parte dell’INPS (così si spera, naturalmente);
  • Rinnovo del bonus ma per un importo di 1600 euro. Ciò perché nel frattempo le riaperture sono ormai numerose e dunque il bonus corrisponderebbe indicativamente a due mesi (800 euro al mese per due mesi, anziché tre), mantenendo però i requisiti del bonus 2400 euro;
  • Terza ed ultima ipotesi, un bonus una tantum da 1000 euro. Naturalmente è l’ipotesi meno apprezzata, in quanto metterebbe nelle tasche dei richiedenti una cifra minore, ma la motivazione è la medesima della seconda opzione. Si va verso una serie di riaperture e dunque si conta che i soggetti interessati possano tornare a lavorare a pieno regime (o quasi), senza quindi più un bisogno così impellente dei sostegni.

Diventa superfluo sottolineare che i beneficiari del bonus si augurano che venga approvata la prima versione, quella quindi da 2400 euro. In realtà l’auspicio migliore è che si possa tornare alla tanto agognata normalità, rendendo questi bonus non più vitali per tanti soggetti che potranno tornare a fare il proprio lavoro a pieno regime. Si vedrà, naturalmente anche in funzione dell’andamento dei contagi da covid-19 in seguito proprio alle riaperture ed all’andamento della campagna vaccinale.

Decreto Sostegni Bis: cos’altro?

Nel Decreto Sostegni Bis sono al vaglio del Governo moltissime questioni differenti, non certo solo quella relativa al bonus 2400 euro, anche perché si tratta di una manovra da 40 miliardi ed i nodi sono molti. Proprio questo è uno dei motivi per cui il Decreto tarda ad arrivare: era previsto per settimana scorsa ed invece bisognerà attendere ancora qualche giorno (almeno). Questi alcuni punti importanti che dovrebbero essere affrontati nel Decreto Sostegni Bis:

  • Sono previsti ancora bonus per le imprese che hanno subito un calo del fatturato del 30% almeno nel 2020 rispetto al 2019;
  • Viene rinnovato il Reddito di Emergenza, in particolare sono in arrivo due nuove mensilità
  • Stop alle cartelle esattoriali fino a fine maggio;

La data chiave sembra essere il 13 maggio, quando il Consiglio dei Ministri dovrebbe arrivare ad una quadra definitiva proprio per il Decreto Sostegni Bis, già previsto per settimana scorsa ma rimandato per alcune questioni su cui le forze di maggioranza ancora si stanno confrontando.