Bonus 270 euro: l’assegno dello Stato, per mamme in difficoltà!

Lo Stato prevede aiuti fiscali e integrazioni al reddito, in particolar modo per chi ha un Isee basso. I bonus in denaro sostengono in particolar modo chi ha figli, mentre le detrazioni fiscali aiutano chi ha un reddito più elevato, ma che comunque ha diritto ad agevolazioni da parte del Governo. Ecco cosa spetta mensilmente a queste mamme con figli in difficoltà.

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Lo Stato prevede aiuti fiscali e integrazioni al reddito, in particolar modo per chi ha un Isee basso. I bonus in denaro sostengono in particolar modo chi ha figli, mentre le detrazioni fiscali aiutano chi ha un reddito più elevato, ma che comunque ha diritto ad agevolazioni da parte del Governo.

L’altro tipo di sostegno economico che arriva a livello statale, riguarda un’altra categoria di difficoltà, che interessa purtroppo chi si ritrova a fare i conti con una grande prova da affrontare nel quotidiano. Il riferimento è a tutte le famiglie, e in particolare alle mamme in difficoltà, alle prese con un figlio disabile.

Solo chi ha modo (o ha avuto modo) di convivere con un familiare con handicap, può comprendere quanto sia importante poter contare su qualsiasi tipo di aiuto, ovviamente soprattutto morale e gestionale, non solo economico.

In questa sede, il piccolo contributo che possiamo fornire, è solo quello di segnalare i bonus attualmente disponibili per i figli disabili.

Bonus 270€ per figli disabili: l’assegno di base mensile è potenziato

Tutti i genitori sanno ormai che è a loro disposizione un assegno mensile in grado di aiutarli nella gestione delle spese da sostenere per i loro figli.

L’assegno unico e universale prevede infatti un accredito diretto, sul proprio conto corrente, da parte dell’Inps, calcolato in base all’Isee familiare e disposto mensilmente (salvo ritardi, come spesso siamo costretti a sottolineare nei nostri aggiornamenti, come ad esempio attualmente in corso per questo mese di maggio).

Ipotizzando la soglia Isee più bassa prevista, ovvero 15.000€, il contributo previsto per ogni figlio, mensilmente. è di 175€. Il contributo spetta di diritto fino al raggiungimento della maggiore età e, solo in alcuni casi specifici, fino al compimento del ventunesimo anno.

C’è però una condizione particolare che, verificandosi, prevede per le famiglie interessate, un assegno mensile potenziato. Si tratta, per l’appunto, del caso di genitori di figli portatori di handicap.

Lo Stato infatti, con l’entrata in vigore dell’assegno unico, ha previsto un supplemento in media di 95€ mensili, in caso di figlio con disabilità. Una maggiorazione dunque che va a sommarsi all’importo di base previsto ovvero 175€, per un totale, per l’appunto, di 270€.

In realtà, come vedremo nel prossimo paragrafo, gli importi extra variano sulla base del grado di disabilità accertato. Quello che, in questo articolo, stiamo prendendo in considerazione, è la media tra le varie somme che è possibile percepire.

Bonus 270€ per figli disabili: condizioni e requisiti per la maggiorazione

Come è noto, la base dell’assegno mensile previsto dall’Inps in favore dei figli minori è variabile a seconda dell’Isee, oscillando tra i 175€ previsti al di sotto dei 15 mila euro e i 50€ al di sopra dei 40 mila euro.

Anche l’extra da prendere in considerazione per i figli con disabilità, non è uguale per tutti bensì commisurato al grado di handicap presentato dal figlio.

Se il minore è affetto da una disabilità «media», sarà previsto un incremento della misura di 85 euro mensili che passa a 95 se «grave» per poi arrivare a 105 euro nel caso in cui il figlio minore sia «non autosufficiente».

In questo articolo dunque, per presentare l’assegno mensile a cui una mamma in difficoltà col proprio figlio disabile ha diritto, abbiamo preso in considerazione il valore medio disponibile per far fronte a questa difficoltà.

Ecco allora che, procediamo con i calcoli e gli esempi concreti, come siamo soliti fare, sommando l’importo massimo spettante per il figlio minore con Isee basso, al contributo extra, di cui è possibile beneficiare in caso di figlio con disabilità, ecco il totale mensile da poter mettere in conto, nel budget familiare:

una famiglia composta da genitori e un figlio minore con diritto all’indennità di accompagnamento (ai fini Isee è «non autosufficiente»), se con Isee inferiore a 15mila euro, ottiene un assegno unico di 280 euro mensili (175+105).

In questo caso, è la somma massima spettante. Per la disabilità media, il totale è 175€+85€=260€, mentre per la disabilità grave è 175€+95€=270€.

Bonus 270€ per figli con disabilità: cosa cambia quando il figlio diventa maggiorenne

La regola generale, che disciplina l’erogazione dell’assegno unico spettante a tutte le famiglie con figli, è che il beneficio si perde, nel momento in cui il figlio raggiunge la maggiore età.

Eccezione a tale regola vuole che, tra i 18 e i 21 anni di età, se il figlio è impegnato ad esempio negli studi o è tirocinante, allora può ancora percepire un minimo di contributo che, sempre in base all’Isee, oscilla tra i 25€ e gli 85€ al massimo.

Per quanto riguarda un figlio disabile, le condizioni variano leggermente. Al compimento del diciottesimo anno di età -e indipendentemente dal grado di disabilità da cui è afflitto- il contributo massimo che è possibile ottenere come extra è di 80€ al mese.

Questo trattamento economico nei confronti di tutti i figli disabili, con almeno il grado “medio” di handicap accertato, è così previsto, su base mensile, fino alla soglia massima di 21 anni di età.

A partire da questo momento in poi infatti, la disciplina dell’assegno unico per figli disabili cambia nuovamente. Ecco come.

Bonus 270€ per figli con disabilità: a partire da 21 anni di età, cambia tutto!

Ebbene, nel momento in cui il ragazzo disabile compie il ventunesimo anno di età, lo Stato non prevede più maggiorazioni di tipo economico, per sostenere il suo handicap.

La regola generale vede scomparire del tutto il contributo per assegno unico per i figli con oltre 21 anni di età.

Per chi invece è portatore di handicap, è comunque previsto un sussidio a vita. In tal caso però non si tratta di una indennità extra legata, per l’appunto, alla disabilità, bensì al reddito Isee e oscilla, come avviene normalmente per i beneficiari tra 18 e 21 anni di età, tra 85€ e 25€ mensili.

Ma c’è di più. Infatti, pur in assenza di extra in accredito sul conto, lo Stato prevede che sia possibile cumulare 

l’assegno unico con la detrazione per familiari a carico (articolo 12 del Tuir) come di recente confermato dalla circolare 4/E del 2022.

Ricordiamo che ciò non è più possibile, in via generale, dall’entrata in vigore dell’assegno unico, a partire dal 1° marzo 2022.

Quindi, solo per le famiglie in cui un figlio presenti disabilità, è possibile usufruire nuovamente delle detrazioni fiscali per figlio a carico, a partire però dal suo ventunesimo anno di età.

Bonus 270€ e altri aiuti per mamme in difficoltà: cosa prevede lo Stato

Una mamma con figlio disabile è sicuramente in difficoltà, dal momento che non si può neppure immaginare quali siano i problemi da affrontare giorno dopo giorno, sotto vari punti di vista.

Spesso però, a queste situazioni già complicate di per sé, vanno ad aggiungersi altre criticità, come ad esempio la mamma che, proprio a fronte di una difficoltà del genere rimane sola o senza lavoro.

Per tutte le agevolazioni 2022 previste per le mamme single, rimandiamo all’articolo di approfondimento qui linkato.

In questa sede, ci limitiamo ad elencare quelli che sono gli aiuti principali come, ad esempio:

  • assegno per mamme single vedove
  • assegno comunale per ragazze mamme single
  • diritto di inserimento in casa famiglia
  • bonus luce e gas 2022

A proposito di bonus elettrico, in caso di figlio con disabilità che abbia bisogno di un'apparecchiatura elettromedicale, ricordiamo che è possibile beneficiare anche del cosiddetto bonus elettrico per disagio fisico, previo ottenimento di specifico certificato Asl.