Bonus 400 euro per le donne ogni mese: chi può averlo e come

Bonus da 400 euro ogni mese per le donne grazie a un incremento delle risorse a disposizione delle Regioni.

Bonus da 400 euro ogni mese per le donne grazie a un incremento delle risorse a disposizione delle Regioni, come comunicato a marzo dall’INPS, con l’obiettivo di permettere alle donne vittime di violenza di riacquistare la propria libertà. 

Il contributo, infatti, prende proprio il nome di reddito di libertà: 400 euro ogni mese per un periodo massimo di un anno, con i quali provvedere all’affitto e, per chi ha figli minori, per garantire il proseguimento del percorso scolastico. 

Il bonus è stato introdotto con il decreto Rilancio nel 2020, con l’obiettivo di tendere una mano alle donne vittime di violenza e in difficoltà, tenendo conto anche delle conseguenze economiche derivanti dalla pandemia da Covid-19. 

A marzo di quest’anno, inoltre, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha annunciato un’ulteriore possibilità per incrementare le risorse a disposizione. Regioni e province autonome possono, dunque, richiedere l’aumento del budget a disposizione per riconoscere 400 euro ogni mese alle categorie interessante. 

Anche nel 2022 le donne seguite dai centri anti violenza riconosciuti dalle Regioni potranno ottenere il reddito di libertà. Vediamo in che modo (quali sono le modalità per farne richiesta) e quali sono i requisiti per ottenere 400 euro tutti i mesi per un anno, nonché le compatibilità con altre misure e i casi di revoca. 

Bonus 400 euro alle donne: cos’è, come funziona e quando si può richiedere il reddito di libertà

Il reddito di libertà non è una misura “nuova”, bensì è stato introdotto nel 2020, con il decreto Rilancio, con due principali obiettivi: 

offrire un sostegno concreto per le donne vittime di violenza che potesse aiutarle a ritrovare la propria autonomia e la propria libertà; venire incontro alle esigenze delle donne vittime di violenza tenendo conto della condizione di povertà, creata o aggravata in seguito alle misure restrittive per il contenimento dei contagi da Covid-19. 

La Legge di Bilancio 2022 ha inoltre rifinanziato il Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza e nel mese di marzo di quest’anno, l’INPS ha dato comunicazione di un ulteriore incremento del budget messo a disposizione delle diverse Regioni e province autonome. 

Insomma, anche per quest’anno sarà possibile ottenere il reddito di libertà: si tratta di un bonus da 400 euro che le donne vittime di violenza potranno ottenere mensilmente, fino a un periodo massimo di 12 mesi. 

Chi può richiedere il bonus da 400 euro: requisiti per l’aiuto senza ISEE

Come abbiamo visto, il bonus da 400 euro non è un contributo erogato a tutte le donne, ma include una platea piuttosto ridotta. Per prima cosa, però, va specificato per richiedere e ottenere il contributo, le potenziali beneficiarie non devono presentare il modello ISEE, strumento largamente utilizzato in Italia per definire le barriere di accesso a diversi incentivi, agevolazioni, prestazioni e bonus statali. 

Nessun limite legato al reddito e al patrimonio del nucleo familiare, dunque, ma ovviamente altri tipi di requisiti. In particolare, il bonus 400 euro viene riconosciuto alle donne: 

che sono vittime di violenza e che, per questo motivo, sono seguite da centri anti violenza riconosciuto dalle Regioni; che risiedono in Italia (oppure, per cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di permesso di soggiorno); che hanno figli minori (ma la misura è riconosciuta anche a coloro che non hanno figli). 

Gli obiettivi della misura, infatti, sono aiutare queste donne a riconquistare la propria libertà e autonomia: grazie ai 400 euro mensili, infatti, si aprono maggiori possibilità di pagare un eventuale affitto, ma anche, nel caso di madri con figli minori, come supporto economico per garantire il conseguimento di un regolare percorso scolastico. 

Bonus 400 euro per le donne ogni mese fino a un anno: compatibilità con altre prestazioni e agevolazioni

Come abbiamo visto, il bonus di 400 euro mensili per un periodo massimo di un anno è riservato a coloro che vengono seguite da dai centri anti violenza. È chiaro, però, che sorgano domande riguardo alla compatibilità o meno con altri aiuti erogati dallo Stato. Considerando, infatti, che si tratta anche di un aiuto in favore delle donne in maggiori difficoltà economiche, è possibile che tali potenziali beneficiarie stiano già percependo altri tipi di agevolazioni contro la povertà. 

Primo fra tutti il reddito di cittadinanza che, però, con il bonus 400 euro per le donne vittime di violenza non mostra alcuna incompatibilità. Anche qualora la donna invii domanda per il reddito di libertà, pur percependo già il reddito di cittadinanza, infatti, le due misure rimangono cumulabili. 

Come specificato anche dalla circolare 166 dell’INPS, inoltre, si può beneficiare del bonus di 400 euro anche qualora si abbia diritto all’indennità di disoccupazione (Naspi) o ad altri sussidi economici come gli ANF o cassa integrazione guadagni. 

Bonus 400 euro per le donne, nuovi fondi a disposizione: aiuti anche nel 2022

Con l’avviso dell’8 marzo 2022, l’INPS ha comunicato la possibilità, per le Regioni, di richiedere un incremento del budget per il bonus da 400 euro, in modo da assicurare questo aiuto anche alle donne residenti nelle diverse Regioni e che non hanno potuto beneficiarne a causa dell’esaurimento dei fondi a disposizione. 

Il contributo economico, infatti, viene erogato dagli enti locali e le domande gestite direttamente dall’Istituto di Previdenza. Le risorse attribuite a ciascuna Regione possono poi ottenere un incremento con risorse proprie, inviando un’apposita istanza. 

Come richiedere il bonus 400 euro: domanda online e modulo di richiesta 

Abbiamo visto in cosa consiste il bonus 400 euro per le donne vittime di violenza, a chi viene riconosciuto e come funziona l’incremento dei fondi anche per l’anno in corso. Ma come richiedere il contributo e come ottenerlo?

La domanda per il reddito di libertà va presentata ai Comuni di residenza compilando il modello apposito, che si trova in allegato nella circolare e che può essere scaricato e stampato, in cui vanno inserite poche, necessarie informazioni:

nome e cognome della richiedente e indicazione del centro anti violenza riconosciuto dalla Regione che l’ha presa in carico. 

Inoltre, nel modello di domanda, la richiedente dovrà inserire altre informazioni come il codice fiscale, la data di nascita, l’indirizzo di residenza, il numero della carta d’identità. Inoltre, nella domanda va indicato anche l’IBAN: il bonus da 400 euro viene, infatti, accreditato sul conto corrente, carta prepagata ecc.

Sono i Comuni ad avere accesso all’esito dell’istruttoria (la domanda può risultare accolta, non accolta a causa di insufficienza delle risorse stanziate, accolta in attesa di IBAN, qualora vengano rilevate difformità). Il Comune può, dunque, procedere con la stampa all’occorrenza e può comunicare l’esito della richiesta mettendosi in contatto con la richiedente attraverso le informazioni da lei indicate al momento della domanda (per esempio, tramite l’e-mail).

Bonus 400 euro per le donne, può essere revocato? Tutti i casi di revoca 

Le domande per il bonus di 400 euro potranno essere accolte o meno, a seconda di quelle che sono le informazioni riportate dalla richiedente e dalla veridicità delle stesse. 

Anche una volta ottenuto l’esito positivo della domanda, è bene ricordare che c’è il rischio di perdere il bonus 400 euro se la situazione della richiedente dovesse cambiare durante il periodo di percezione del beneficio. Per esempio, qualora la donna dovesse abbandonare il percorso di autonomia intrapreso presso il centro anti violenza, il bonus potrebbe essere revocato. 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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