Con il 2022 abbiamo dovuto dire addio a moltissimi bonus famiglia, soprattutto gli incentivi nazionali che sono stati tagliati duramente anche per dare spazio e risorse all’Assegno unico. In compenso però sopravvivono molti contributi regionali dedicati ai nuclei familiari dove sono presenti figli a carico.
Tra questi esiste un bonus famiglia da 400 euro spesso dimenticato e introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 (160/2019), noto con il nome di “bonus latte”.
Questo incentivo si rivolge alle famiglie con figli appena nati entro ed entro il sesto mese di età, a cui in presenza di alcune condizioni regala fino a 400 euro per nucleo.
Si tratta di un bonus particolare e dedicato ai più piccoli poiché l'importo dovrà essere speso per acquistare latte artificiale, quando la madre è impossibilitata all'allattamento. In caso di decesso di quest’ultima può essere richiesto dal padre o da un tutore.
Facendo parte degli incentivi regionali questo bonus va richiesto alle ASL locali, pur essendo stato attivato in tutte le zone d'Italia e con i medesimi requisiti di accesso. Vediamo quindi come richiedere ed utilizzare questi 400 euro di bonus famiglia.
Nuovo Bonus da 400 euro alle famiglie con figli entro questa età. Solo con domanda alla Regione
La Legge di Bilancio 2020 ha stabilito che le madri che, a causa di patologie mediche, non possano allattare al seno naturalmente possano richiedere alla regione un contributo di 400 euro da utilizzare per acquistare latte artificiale.
Perché si possa avere accesso al contributo la madre del bambino deve essere affetta da patologie certificate che ne impediscono l’allattamento. In caso la madre sia deceduta può richiedere il contributo anche l’altro genitore o chi svolge il ruolo di tutore legale del bambino.
Altro requisito per accedere ai 400 euro di bonus famiglia è che l’ISEE del nucleo familiare non superi i 30.000 euro all’anno.
Per quanto riguarda l’assegnazione, per il rinnovo di tale contributo quest’anno il governo ha stanziato altri 5 milioni di euro specificando però che tale dotazione non sarà arricchita di ulteriori finanziamenti. L'accordo del beneficio è perciò vincolato alla sussistenza delle risorse disponibili regione per regione. Alle autorità locali è concessa anche la facoltà di decidere, se i fondi non fossero sufficiente per tutti gli aventi diritto, come procede nell'erogazione, cioè se ridurre l'importo massimo del beneficio o stilare una graduatoria di beneficiari.
Requisiti di accesso e condizioni di mantenimento del Bonus Famiglia da 400 euro
Per quanto riguarda l'elenco delle patologie che impediscono l’allattamento e danno diritto ai 400 euro di bonus bisogna fare riferimento al Decreto Legge n. 154 del 2001. Ovviamente, le patologie devono essere attestate e certificate dall’ASL di riferimento.
Nel caso l'impossibilità all'allattamento sia soltanto temporanea e non permanente i nuclei familiari hanno comunque diritto al bonus. In questo caso però sarà richiesta una verifica mensile delle condizioni di salute per sapere se sussistono ancora i requisiti per il diritto al bonus latte.
Ancora, non è un bonus famiglia rivolto esclusivamente alle donne, perciò nella situazione in cui la madre sia deceduta in questo caso il tutore legale o il padre possono farne richiesta. Sempre tenendo conto di qual è l’altro requisito di accesso e condizione di mantenimento del beneficio e cioè un ISEE del nucleo familiare inferiore o uguale a 30.000 euro.
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Istruzioni per inoltrare domanda di richiesta e ricevere i 400 euro di Bonus Famiglia
Il contributo può essere comunque usato e richiesto solo entro il sesto mese di vita del bambino, tempo cioè dopo cui si può iniziare lo svezzamento.
Ovviamente, se a richiedere il bonus famiglia da 400 euro sia una donna affetta da patologia che impedisce solo in via temporanea l’allattamento, qualora l’ASL certifichi che la madre è in grado di allattare, il beneficio viene sospeso.
Per quanto riguarda la modalità di richiesta, questo contributo viene gestito dalle regioni che ne determinano il meccanismo di inoltro della domanda, perciò per verificare come accedervi bisogna consultare i siti web delle autorità locali o dell’ASL locale.
Diversamente, i requisiti sono identici in tutte le zone d'Italia poiché questo aspetto è stato deciso dal governo centrale.
In ogni caso, la domanda sarà inviata direttamente all’ASL di zona e oltre alla certificazione che attesti l'impossibilità ad allattare, per presentare richiesta sarà necessaria anche la certificazione INPS relativa all’ISEE che ricordiamo non può superare i 30.000 euro all’anno.
Veniamo all’utilizzo dei 400 euro di bonus che non consiste in una detrazione Irpef o un credito d’imposta, ma nemmeno in un versamento sul conto corrente.
Divenuti cioè beneficiari del bonus famiglia non riceverete 400 euro sul conto, ma un credito a scalare che potrete usare in farmacia o all’ASL soltanto per l'acquisto del latte artificiale.