Bonus 470,83 euro in busta paga per un anno, gioia per questi i fortunati solo con 1 requisito

Bonus 470,83 euro al mese, per un intero anno, direttamente in busta paga. E’ questa l’ultima novità riservata a specifici lavoratori appartenenti al comparto pubblico introdotta dal Decreto Aiuti bis. Ecco chi sono questi fortunati che riceveranno l’aumento di stipendio per un ammontare complessivo di 5.650 euro rispettando solo un requisito.

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Bonus 470,83 euro al mese, per un intero anno, direttamente in busta paga. E’questa l’ultima novità riservata a specifici lavoratori appartenenti al comporto pubblico introdotta dal Decreto Aiuti bisVediamo subito chi sono i fortunati che riceveranno l’aumento di stipendio per un ammontare complessivo di 5.650 euro rispettando un solo requisito.

Ormai non è un mistero. Sulla spinta della crisi economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 poi resa più acuta dalla guerra Russia Ucraina, il Governo italiano si è trovato stretto nella morsa di concedere una serie di aiuti economici urgenti per consentire almeno alle famiglie in evidente stato di difficoltà di far fronte ai rincari dell’ultimo periodo.

Basti pensare al Bonus bollette, voluto per venire incontro alle famiglie con reddito ISEE basso (sotto 12.000 euro), erogato direttamente in bolletta senza la necessità di presentare alcuna domanda. Questa non è però l’unica misura su cui i cittadini possono contare

Solo qualche giorno fa è arrivata l’approvazione del Decreto Aiuti bis contenente nuove misure urgenti in materia di politiche, sociali, industriali, di emergenza idrica e energetica.

Per la precisione, grazie al comunicato stampa numero 92 del Consiglio dei Ministri  dello scorso 4 agosto sono state descritte le misure di nuova introduzione e le risorse economiche stanziate per la copertura delle stesse. 

Tra le tante agevolazioni una in particolare garantisce a specifici lavoratori un aumento in busta paga, sotto forma di Bonus mensile di 470,83 euro, per un ammontare annuo di 5.650 euro.

Volendo essere più chiari, complice la nuova misura introdotta dall’esecutivo italiano, sulla busta paga di alcuni lavoratori pubblici arriveranno mensilmente quasi 500 euro in più.

Ma vediamo subito chi sono i fortunati che potranno accedere al Bonus di 470,83 euro, qual è i il solo requisito da possedere per beneficiare dell’aumento dello stipendio e come lieviterà lo stesso.

Anticipiamo sin da subito che mentre i diretti interessati hanno accolto con gioia la notizia del Bonus in più sulla busta paga, non sono mancate le polemiche da parte dell’opinione pubblica sull’aumento dello stipendio indirizzata alla categoria di per sé già agevolata in termini economici. 

Ecco tutte le novità e gli ultimi aggiornamenti a riguardo.

Bonus 470,83€ in busta paga per 1 anno, gioia per questi i fortunati solo con 1 requisito

In apertura di articolo non ci siamo fatti sfuggire nulla, ma a questo punto è necessario fornire delle indicazioni sulla categoria di lavoratori agevolata dalla misura inserita nel Decreto Aiuti bis. 

Occorre, quindi, dare una risposta al seguente quesito: chi sono questi fortunati che con gioia potranno percepire un Bonus di 470,83 euro mensile direttamente in busta paga per un anno intero?

La risposta non è così scontata: a ricevere quasi 500 euro in più in busta paga saranno i docenti di ruolo esperti. Viene da sé fornire qualche informazione in più sulla categoria. 

Per chi non lo sapesse il docente esperto si differenzia dal classico insegnante sotto il profilo delle competenze.

Volendo riassumere, tale qualifica viene attribuita a chi dedica anima e corpo all’insegnamento, solo se si rispetta un solo requisito.

Come prima cosa, il Bonus mensile di 470,83 euro andrà ad arricchire esclusivamente la busta paga dei docenti che avranno frequentato percorsi di formazione di durata triennale conclusi con una valutazione positiva.

Gli insegnanti che frequenteranno questi corsi e riceveranno 3 valutazione positive saranno investiti della qualifica di “docente esperto”. Solo questi potranno infatti usufruire dell’assegno di 470,83 euro al mese, per 5.650 euro in un anno, da sommare alla normale retribuzione. 

Leggi anche: Dl Aiuti bis, ok aumento Stipendio insegnanti: 5.650 euro in più all’anno. Come

470,83 euro in più di Bonus in busta paga per un anno: quali sono i vincoli da rispettare 

Come visto nel precedente paragrafo, il principale requisito da rispettare per accedere al Bonus mensile di 470,83 euro in busta paga riguarda la formazione del docente interessato alla misura. 

Solo dopo una valutazione positiva ottenuta su corsi di formazione a durata triennale potranno ricevere l’aumento in busta paga da sommare alla classica retribuzione.

Non mancano, però, i vincoli. Già, perché il Bonus annuo di 5.650 euro non spetterà indistintamente a tutti gli insegnanti. Tanto basta a far placare la gioia dell’intera categoria.

Tale opportunità è riservata, infatti, solo a 8.000 docenti per gli anni scolastici che vanno dal 2032/2033 fino al 2036/2037. 

Altro vincolo riguarda i corsi formativi da seguire per conseguire la qualifica di “docente esperto”: tali percorsi danno accesso al Bonus di 470,83 euro in busta paga solo se consecutivi e non sovrapponibili. 

Una volta ottenuta la qualifica, è fatto divieto ai docenti esperti di abbandonare l’istituzione scolastica per almeno tre anni. Allo stesso modo, non dovranno svolgere mansioni in più rispetto a quelle richieste dal normale insegnamento.

Bonus 470,83 euro ai docenti in busta paga, spunta la petizione online per abolirlo

Mentre molti docenti hanno accolto con gioia la conferma della figura del docente esperto introdotta dal Decreto Aiuti bis, c’è chi ha già lanciato una petizione online per richiedere l’abolizione del Bonus di 470,83 euro mensile in più in busta paga per un anno, per complessivi 5.650 euro.

I numeri sulle firme raccolte sono già sorprendenti: in meno di 24 ore sono stati arrivati più 10.000 consensi. 

Diverse sono le motivazioni per cui se ne chiede l’abolizione, tutte consultabili dal sito change.org utilizzato per lanciare la petizione “Stralciare la norma sul "docente esperto", lede la dignità della professione docente” a cura di Salvo Amato.