Bonus 480 euro senza ISEE: domanda al 30/06. Come averlo?

Spunta un nuovo bonus 480 euro senza ISEE, ma non sarà per tutti: chi può ottenerlo? Il Governo ha confermato fino al 30 giugno 2022 la possibilità di risparmiare su alcune spese: la tua famiglia ha diritto al bonus 480 euro senza ISEE. Scopriamo insieme i requisiti, gli importi e come presentare la domanda. Guida completa.

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Si avvicina la scadenza di un importantissimo bonus 480 euro senza ISEE che non tutti conoscono: di che cosa si tratta? Le agevolazioni da non perdere sono ben tre e permettono di risparmiare sulle spese per la dotazione di un bancomat e sulle commissioni relative all’accettazione dei pagamenti elettronici.

Introdotto dal decreto che ha sospeso il cashback di Stato, il bonus fino a 480 euro senza ISEE si rivolge, in particolare, a una ristretta cerchia di cittadini che svolgono determinate attività. Nonostante si tratti di una serie di bonus senza ISEE, non tutti potranno ottenere le agevolazioni.

Il bonus 480 euro senza ISEE si divide in due crediti di imposta: il primo fino a 160 euro, mentre il secondo può arrivare fino a 320 euro. È stato introdotto in relazione alle nuove sanzioni previste dal 1° luglio 2022. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capite di che cosa stiamo parlando…

Ecco una guida completa al bonus 480 euro senza ISEEa chi spetta, come funziona, e come richiederlo entro il 30 giugno 2022. Ultime notizie.

Bonus 480 euro senza ISEE: cos’è e come funziona?

A partire dal 1° luglio 2022 alcuni commercianti saranno costretti a dotarsi di dispositivi utili per accettare i pagamenti elettronici, per non incorrere in pesanti e spiacevoli sanzioni. Tuttavia, esistono ben tre bonus fino a 480 euro senza ISEE che permettono di risparmiare sulla dotazione dei dispositivi. Come funzionano?

Come previsto dal decreto numero 99 del 30 giugno 2021, è istituito:

un credito d'imposta per l'acquisto, il noleggio o l'utilizzo di strumenti che consentono forme di pagamento elettronico e per il collegamento con i registratori telematici.

Al tempo stesso, con il medesimo decreto, era rimasto sospeso il cashback di Stato limitatamente a 6 mesi. Il Governo decise poi di non rinnovare la misura nel 2022, puntando esclusivamente su altri strumenti per il contrasto all’evasione fiscale. Uno di questi è proprio l’anticipo delle sanzioni previste per chi non accetta i pagamenti elettronici.

Dunque, se non lo hai ancora acquistato, fino al 30 giugno 2022 puoi godere di alcuni crediti di imposta per la dotazione del bancomat, oltre a godere dell’azzeramento delle commissioni sul POS.

Ma scendiamo più nel dettaglio e scopriamo quali sono le tre agevolazioni e i bonus 480 euro senza ISEE che puoi richiedere per risparmiare sulle spese.

Bonus 480 euro: tutti gli importi dell’agevolazione

Non esiste un’unica agevolazione, ma un pacchetto di misure e bonus fino a 480 euro senza ISEE che tutti possono richiedere per risparmiare sulle spese di dotazione di un dispositivo utile per l’accettazione dei pagamenti elettronici. 

Vediamo quali sono le tre misure approvate e confermate dal Governo fino al 30 giungo 2022:

  • Credito di imposta relativo alle commissioni sui pagamenti – fino al 100%;
  • Credito di imposta per l’acquisto, il noleggio e l’utilizzo del dispositivo – fino a 160 euro;
  • Credito di imposta per l’acquisto di strumenti tecnologici avanzati in grado di consentire i pagamenti elettronici, oltre alla memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi direttamente all’Agenzia delle Entrate – fino a 320 euro.

Ognuno di questi bonus bancomat prevede dei requisiti e delle modalità di ottenimento differenti: scopriamole nel dettaglio nei prossimi paragrafi.

Bonus 160 euro senza ISEE: credito di imposta per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo

Il primo bonus confermato dal Governo per la dotazione di strumenti utili per accettare i pagamenti elettronici riguarda l’erogazione di un credito di imposta fino a 160 euro – ovvero per coprire la spesa fino al 70% – per l’acquisto, il noleggio e l’utilizzo di questi strumenti.

La percentuale di rimborso della spesa può arrivare fino al 70%, ma viene determinata in base ai ricavi complessivi conseguiti nel corso dell’anno:

  • ricavi (relativi all’anno d’imposta precedente) inferiori a 200.000 euro – copertura delle spese fino al 70%;
  • ricavi (relativi all’anno d’imposta precedente) compresi tra 200.000 euro e 1 milione di euro – copertura delle spese fino al 40%;
  • ricavi (relativi all’anno d’imposta precedente) compresi tra 1 milione di euro e 5 milioni di euro – copertura delle spese fino al 10%.

La scadenza utile per ottenere questa agevolazione è fissata al 30 giugno 2022.

Bonus 320 euro senza ISEE: credito di imposta per strumenti tecnologici avanzati

Il successivo bonus confermato dal Governo è relativo a un credito di imposta fino a 320 euro – ovvero fino al 100% della spesa sostenuta – per la dotazione, l’acquisto, il noleggio e l’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati in grado di memorizzare e trasmettere i dati dei corrispettivi, il cui costo è più elevato rispetto alla categoria precedente.

Per capire fino a quale percentuale si possono recuperare le spese sostenute, è bene fare riferimento – di nuovo – ai ricavi e compensi conseguiti nell’anno di imposta precedente:

  • ricavi inferiori a 200.000 euro – credito di imposta al 100%, fino a 320 euro;
  • ricavi compresi tra 200.000 euro e 1 milione di euro – credito di imposta al 70%;
  • ricavi compresi tra 1 milione e 5 milioni di euro – credito di imposta al 40%.

A differenza del precedente bonus 160 euro, questo credito di imposta fino a 320 euro è stato confermato per tutto il 2022.

Bonus 480 euro e zero commissioni: credito di imposta al 100%

Sommando le precedenti agevolazioni, si può ottenere un complessivo bonus 480 euro senza ISEE per la dotazione di strumenti in grado di accettare i pagamenti elettronici. Non solo: esiste anche un’ultima agevolazione da richiedere. Quale?

Lo stesso decreto citato in apertura (il numero 99 del 30 giugno 2021) ha previsto la possibilità di godere di zero commissioni sulle transazioni, ovvero un rimborso fino al 100% dei costi sostenuti per l’accettazione di tali pagamenti.

Tuttavia, questa interessante agevolazione si potrà ottenere solo fino al 30 giugno 2022: a partire dal 1° luglio verrà nuovamente applicato il regime ordinario (articolo 22 del decreto legge numero 124 del 2019).

Stando alla regola generale, quindi, dal 1° luglio 2022 si potrà ottenere un rimborso pari al 30% delle commissioni sostenute per l’accettazione dei pagamenti elettronici. Ne avranno diritto solo coloro che hanno conseguito compensi – nell’anno di imposta precedente alla domanda – non superiori ai 400.000 euro.

Bonus 480 euro senza ISEE: domanda al 30/06

La domanda per il bonus 480 euro senza ISEE e per l’azzeramento delle commissioni sui pagamenti si può presentare – direttamente all’Agenzia delle Entrate – solo fino al 30 giugno 2022. 

L’unica eccezione riguarda il credito di imposta da 320 euro per la dotazione di strumenti tecnologici avanzati: per quest’ultima c’è tempo fino a fine 2022.

Bancomat, quali sono le sanzioni per chi non accetta i pagamenti elettronici?

Dopo aver parlato chiaramente di tutte le agevolazioni e i bonus bancomat che il Governo ha previsto fino al prossimo 30 giugno, arriviamo a una questione altrettanto importante.

Tutti coloro che non si adegueranno alla normativa, ovvero non si doteranno di dispositivi in grado di accettare i pagamenti elettronici entro la fine del mese di giugno, potrebbero andare incontro ad alcune sanzioni. Quali e a quanto ammontano?

La sanzione prevista per tutti coloro che non rispetteranno la normativa, a partire dal 1° luglio 2022, è doppia:

  • 30 euro fissi per tutti;
  • Sanzione pari al 4% dell’importo di pagamento rifiutato.

Ciò significa che, maggiore sarà l’importo della transazione rifiutata, maggiore sarà la sanzione che verrà corrisposta al titolare dell’attività. 

Meglio sfruttare subito i bonus 480 euro senza ISEE per non incorrere in brutte sorprese…