Bonus acqua 2022: da 500 va a 2500 euro! Ma occhio ai requisiti!

Ora il bonus acqua 2022 passa da 500 a 2500 euro! Ma non tutti potranno avere questo nuovo importo, specie con questi requisiti! Ecco chi saranno i fortunati!

Il bonus acqua 2022 ora passa da 500 a 2500 euro di sconto!

A seguito delle ultime disposizioni, questo bonus per i lavori di miglioramento dell’acqua domestica ora prevede un nuovo credito d’imposta, con un importo quintuplicato rispetto a prima. 

Per tutte le spese relative al miglioramento della potabilità dell’acqua ora si potrà beneficiare addirittura di un massimale di spesa più ricco, anche se questa fortuna non sarà prevista per tutti.

Lo stesso vale anche per il famoso bonus idrico, che ha subìto di recente ulteriori modifiche in merito anche all’accesso alla piattaforma MISE. Ma lo vedremo meglio nel corso dell’articolo, assieme a tutti i requisiti previsti per l’accesso a questo bonus. Più tutte le potenziali agevolazioni richiedibili in accumulo, come il citato bonus idrico.

Inoltre vogliamo segnalare alla fine dell’articolo una novità in merito alla percentuale del credito d’imposta, forse una delle tante spie relative al possibile cambio di manovra del Governo Draghi.

Bonus acqua 2022: ecco a quanto ammonta il nuovo credito d’imposta!

Il bonus acqua 2022 non prevede più solo 500 euro di credito d’imposta per l’acquisto di dispositivi per il miglioramento della potabilità dell’acqua. Da quest’anno, se sei un esercente, potrai richiederlo per il tuo negozio, e avere in cambio un credito d’imposta fino a 2.500 euro.

Il calcolo è semplice. L’Agenzia delle Entrate ha disposto una detrazione fiscale al 50% per tutti gli acquisti inerenti al miglioramento dell’acqua potabile, domestica o in loco (negozio, ufficio ecc.).

Se per tutti i beneficiari domestici è previsto un massimale di spesa pari a 1.000 euro, per gli esercenti si potrà avere il nuovo credito d’imposta spendendo fino a 5.000 euro.

Il motivo per cui gli esercenti possono godere di questo aumento è dettato dall’esigenza di ridurre il consumo idrico delle bottigliette non solo in ambito domestico, ma anche in ambito aziendale. 

Secondo Legambiente, tutt’oggi il consumo di bottigliette di plastica ha raggiunto in Italia l’impressionante cifra di 7 miliardi. Mi sembra ovvio che questo spreco debba venire ridotto al più presto.

Ovviamente non tutti potranno accedervi, e non tutte le spese sono garantite se non si rispettano certi requisiti.

Bonus acqua 2022: ecco per chi! Occhio a tutti i requisiti! 

Il bonus acqua 2022 può essere richiesto sia dal contribuente medio, sia dal titolare di un’attività commerciale o non.

Precisiamo meglio questo punto. Per attività commerciale si intende un’attività svolta da un esercente appartenente ad Arti, Ordini Professionali, oppure titolari di attività d’impresa.

Nel caso di enti non commerciali, ci si riferisce non solo agli Enti del Terzo Settore (associazioni, cooperative sociali, fondazioni ecc.) ma anche ad enti religiosi civilmente riconosciuti.

Tutti i contribuenti potranno avere fino al 50% di sconto su un massimale di spesa fino a 1000 euro, mentre tutti gli esercenti commerciali e non potranno averlo su un massimale di 5000 euro.

Inoltre, tra i requisiti richiesti, si dovrà rispettare il fatto che le spese dovranno riguardare solo l’acquisto di prodotti che siano progettati per la mineralizzazione, il filtraggio e/o l’addizione di anidride carbonica alimentare. In pratica tutti dispositivi che rendano l’acqua di casa perfettamente potabile.

Ricordiamo che per avere questo bonus acqua 2022 dovrai provvedere a comunicare le spese presso l’Agenzia delle Entrate, in modo da ricevere in tempo l’assegno.

Bonus acqua 2022: ecco come richiederlo all’Agenzia delle Entrate! 

Il bonus acqua 2022 è richiedibile solo tramite comunicazione ufficiale all’Agenzia delle Entrate, grazie all’apposito modulo, in cui dovrai riportare tutte le spese previste.

Tra i requisiti fiscali, l’ADE richiede che la tua comunicazione debba essere documentata tramite uno dei seguenti documenti:

E da qui scattano le tempistiche. Per prima cosa, l’accesso al bonus acqua non sarà disponibile oltre il 28 febbraio 2022. Potrai richiederlo solo entro questa finestra temporale, che va dal 1 al 28 febbraio.

Ma questa richiesta avrà come riferimento le spese dell’anno precedente, pertanto chi ha fatto domanda entro il 28 febbraio dovrà limitarsi a contabilizzare le spese del 2021.

Inoltre, ci vogliono in media dai cinque ai dieci giorni per la presa in carico della domanda. Una volta confermate le spese, il beneficiario potrà utilizzare il credito d’imposta per ridurre il carico fiscale in sede di pagamenti, così come compensare eventuali debiti nei confronti dell’erario.

Se vuoi avere ulteriori informazioni sulla tua situazione fiscale, dal 23 maggio è disponibile il pre-compilato del Modello 730 sulla tua area riservata presso il sito dell’Agenzia delle Entrate. Basterà accedere con uno dei tanti sistemi di identificazione digitale, quali SPID, CIE o CNS.

Oltre a questo bonus acqua 2022, si possono richiedere in contemporanea un altro tipo di bonus, ovvero il bonus idrico. Simile al bonus acqua, prevede solo un importo totalmente diverso.

Bonus acqua 2022 o bonus idrico: ecco come funzionano e quali sono i requisiti

Il bonus acqua 2022 può essere richiesto assieme al bonus idrico, ovvero all’agevolazione fiscale prevista per l’acquisto, la sostituzione e l’installazione di sanitari (es. vasi di ceramica), soffioni, colonnine doccia, miscelatori e rubinetti.

Come il bonus acqua 2022, anche il bonus idrico ha un obiettivo ecologista: ridurre il consumo idrico domestico.

Infatti i rubinetti e miscelatori che avrai acquistato dovranno garantite una portata d’acqua massima di sei litri al minuto, mentre nel caso di soffioni e colonnine doccia è consentita una portata di nove litri al minuto.

Se fatta richiesta entro il 30 giugno 2022, potrai ricevere un bonus di 1000 euro, a patto che le spese siano state fatte tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2021.

Purtroppo il bonus idrico non ha ancora avuto conferma di un’eventuale proroga per il 2023, a differenza del bonus acqua, disponibile fino al 2023 compreso.

Va detto che questa proroga potrebbe costare molto ai richiedenti, forse una riduzione del credito d’imposta, come già alcuni hanno intravisto per le spese del 2021.

Bonus acqua 2022: per le spese del 2021 cambia il credito d’imposta! Ecco a quanto ammonta

Il bonus acqua 2022 garantisce un credito d’imposta del 50%, e questo varrà per tutti coloro che vorranno acquistare e installare dispositivi per il miglioramento della potabilità dell’acqua tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023.

Ma questo sembra più ormai sulla carta che dal vero. Secondo quando riportato da altroconsumo.it, per le spese del 2021 il fondo stanziato dal Governo Draghi si è rilevato totalmente insufficiente.

L’ADE s’è trovata davanti richieste per un totale di 16 milioni di euro, a fronte di un fondo di 5 milioni di euro stanziati.

Davanti ad una domanda tre volte superiore rispetto al fondo stanziato, l’Agenzia ha dovuto ricalcolare il credito d’imposta, facendolo scendere a 30,3745%.

E questo nella più rosea delle situazioni: c’è chi ha avuto addirittura poco più del 15%.

Significa che per molti non sono arrivati 500 o 2500 euro di sconto, ma a malapena 150 o 750 euro, davanti a 1000 o 5000 euro di spesa!

Sfortunatamente, molti bonus funzionano o per scadenza o per esaurimento fondi. E questo è quello che succede quando si esaurisce un fondo.

Inoltre, questo potrebbe essere una spia di una “ritirata” da parte del Governo in merito a tutti questi bonus fiscali.

Il presentimento c’era da tempo. Già dal 2021 sui bonus Casa il Governo aveva pensato di passare in futuro ad introdurre un tetto massimo di detrazione fiscale, intorno al 75%, così da limitare definitivamente ogni eventuale bonus 110% o bonus 90%, come i famosi Superbonus e bonus facciate

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