Bonus acqua potabile, proroga al 2023. Ecco chi può recuperare 500 euro dalle spese

C’è ancora tempo per dotarsi di un sistema di filtraggio domestico dell’acqua, potendo recuperare fino a 500 euro delle spese. Ecco come fare.

La Legge di Bilancio 2022 ha ufficialmente prorogato il bonus acqua potabile fino al 2023. Ragione per cui c’è ancora tempo per dotarsi di un sistema di filtraggio domestico dell’acqua, potendo contare sulla possibilità di recuperare fino a 500 euro delle spese sostenute a tale scopo.

Senza dubbio si tratta di un’opportunità di cui tenere conto, magari approfittando del periodo estivo per eseguire i lavori, visto l’aumentato fabbisogno di acqua di cui naturalmente abbiamo bisogno, per contrastare il caldo.

L’acquisto di pesanti fardelli di acqua in bottiglia di plastica è una vera e propria incombenza, che alla lunga appesantisce chi se ne fa carico. Allo stesso modo di chi si reca regolarmente a fare rifornimento presso le fontane di acqua alla spina. 

Ma non è tutto. Chi ad esempio attinge l’acqua domestica da cisterne oppure autoclavi, ha sempre il timore che possa risultare contaminata da agenti inquinanti e batteri, essendo costretto ad utilizzarla per lavare frutta e verdura ad esempio oppure per cuocere la pasta.

Inoltre, l’altro fattore di rischio da non sottovalutare è che l’emergenza idrica e ambientale rappresenta ormai un problema da risolvere in maniera tempestiva e non più prorogabile.

Munirsi di un impianto di questo genere in casa significa, a livello personale, ottenere il vantaggio di non dover più pensare all’acquisto di bottiglie di plastica per la fornitura di acqua, né ovviamente di doverle trasportare. Per l’ambiente, questo significa un notevole risparmio di plastica monouso altamente inquinante nonché riduzione degli sprechi.

Ecco a seguire, tutte le informazioni indispensabili per comprendere in cosa consiste tale agevolazione e come poterne usufruire.

Chi ha diritto al bonus acqua potabile 2022

Questa agevolazione spetta a tutti i cittadini che vogliono dotarsi di un impianto per il filtraggio e la mineralizzazione dell’acqua potabile, da installare in cucina.

Si tratta di un credito d’imposta, pertanto non si richiede il rispetto di alcun requisito specifico, come di solito avviene per quello reddituale, legato quindi alla presentazione dell’Isee.

In realtà il bonus si rivolge anche alle aziende, seppur con limiti superiori di spesa previsti.

Per ciò che concerne i privati cittadini, lo Stato permette di detrarre il 50% dei costi affrontati, fino a un massimo contemplato di 1.000€. Questo significa che, spendendo questa cifra, il cittadino potrà rifarsi, in fase di dichiarazione dei redditi, ottenendo 500€ di credito d’imposta, da togliere quindi dall’importo totale delle tasse da pagare.

Le spese agevolabili, prorogate per il 2022-2023, sono quelle legate all’acquisto e installazione di sistemi per il miglioramento della qualità dell’acqua potabile.

Nella fattispecie, si tratta di filtri, depuratori o gasatori ovvero sistemi che permettono di purificare l’acqua ma anche raffreddarla all’occorrenza nonché mineralizzata, ad esempio con l’aggiunta di anidride carbonica alimentare.

Come funziona il bonus acqua potabile 2022

Veniamo ora all’iter da seguire per poter ottenere il bonus qui presentato. 

Il primo passo, a seguito dell’avvenuta installazione dell’impianto, è quello di inviare tutte le relative informazioni all’Enea.

In seguito, è necessario inviare il modulo della richiesta all’Agenzia delle Entrate. Per farlo, si esegue l’accesso alla propria area riservata e si procede con la compilazione, inserendo tutte le informazioni richieste.

dati del beneficiario del credito d’imposta, con relativo codice fiscale o rappresentante firmatario della comunicazione.

Nell’arco di 10 giorni, è proprio l’Agenzia delle Entrate che rilascia la ricevuta, se conferma l’avvenuta presa in carico, oppure comunica che la richiesta è stata scartata.

In caso di accoglimento, ecco che sarà possibile allora portare in detrazione la spesa, al momento della dichiarazione dei redditi.

Ricordiamo che, per tutte le spese affrontate nel corso del 2022, la domanda va inviata all’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio 2023.

Come viene rimborsato il bonus acqua potabile

Come abbiamo già avuto modo di specificare, l’agevolazione prevista dall’ultima Legge di Bilancio prevede la possibilità di usufruire di un credito d’imposta, in grado di compensare gli importi a debito dovuti al Fisco. In sostanza, tramite questo sistema, si riesce a pagare meno tasse.

Va da sé che in molti preferirebbero comunque il contributo in denaro, da finalizzare all’acquisto, oppure uno sconto diretto in fattura, in maniera tale da ottenere l’impianto e l’installazione dello stesso, in modo gratuito.

Spesso però l’erogazione in denaro è vincolata al reddito basso, motivo per cui molte famiglie resterebbero escluse dal beneficio.

La soluzione della detrazione fiscale, in quanto bonus senza Isee, consente invece di aprire le porte a tutti, senza tenere conto della discriminante dell’Isee.

A questo punto vale la pena precisare però che esistono anche bonus senza Isee che in realtà prevedono bonifici e rimborsi, direttamente sul conto corrente.

Per concludere dunque, è l’Agenzia delle Entrate, che si occupa della gestione diretta della misura, la quale risulta disciplinata dal provvedimento del 16 giugno 2021.

È proprio in quella sede che l’ente ha definito criteri e modalità di fruizione del beneficio, stabilendo per l’appunto che il bonus acqua potabile si concretizzi in un credito d’imposta pari al 50%, per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, in favore sia di privati cittadini (quindi per ciò che concerne gli impianti domestici), sia le imprese (dunque con gli impianti di distribuzione dell’acqua aziendali).

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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