Bonus affitti, fino a 2.500 euro di sconto su nuova locazione!

Due bonus affitti, utili soprattutto per i giovani che hanno intenzione di mettere su famiglia o semplicemente di rendersi autonomi. Eccoli!

Le finalità di un bonus affitti, da parte del Governo, sono molteplici. In alcuni casi, a essere favoriti ci sono i giovani, che quindi trovano in un’agevolazione di questo genere, uno stimolo per andare a vivere da soli e rendersi autonomi.

In altri casi invece, l’incentivo punta a motivare i diretti interessati a trasferirsi, come avviene nel caso dei lavoratori dipendenti che oggi hanno la possibilità di andare a vivere in comuni montani e quindi usufruire dei relativi aiuti statali messi a disposizione.

Nel corso di questo articolo, presentiamo dunque queste due agevolazioni, utili per tutti ma soprattutto per i giovani che hanno intenzione di mettere su famiglia o semplicemente di rendersi indipendenti, dal punto di vista economico, rispetto al proprio nucleo familiare di origine.

Ecco nel dettaglio di cosa si tratta.

Bonus affitti 2022, le novità di Draghi per trasferirsi in montagna

Le nuove disposizioni sul bonus per le zone montane prevedono diverse novità, per quanto concerne le agevolazioni per gli affitti.

In sostanza, la misura si concretizza nella possibilità, messa a disposizione del Governo, di trasferirsi in zone di montagna, in maniera tale da salvaguardarne la densità di popolazione  o favorirne il ripopolamento.

Le agevolazioni riguardano sia i nativi del posto, che quindi decidono di non abbandonare il loro paese di origine, sia tutti coloro che invece non vedono l’ora di scappare dalla città per trasferirsi in zone più tranquille, a misura d’uomo e in contatto con la natura.

Gli incentivi principali riguardano tutti i dipendenti statali, impiegati in ambito medico e scolastico. Infatti, per medici, infermieri e insegnanti è prevista la possibilità di trasferirsi in uno dei comuni previsti in elenco, per ottenere diversi benefici, in primis per quanto concerne la possibilità di prendere in affitto un’abitazione.

Innanzitutto, per quanto riguarda i dipendenti statali (medici, infermieri o insegnanti), il Governo prevede fino a 2.500 euro di sconto in affitto, per trasferirsi nelle strutture ospedaliere o scolastiche montane.

I vantaggi derivanti da questo genere di decisione non si limitano, comunque, alle sole agevolazioni in materia di affitto. Ad esempio per chi insegna, si prevede anche l’attribuzione di un punteggio extra, nel momento in cui si stabilisce la propria residenza in uno di questi comuni.

In cosa si concretizza questo sconto per l’affitto di immobili a uso abitativo, in montagna? Si tratta in sostanza di un credito d’imposta in percentuale del 60%, da ammortizzare sul canone annuo, per un valore totale di 2.500 euro all’anno.

Altre misure a favore del trasferimento in montagna riguardano gli incentivi per l’acquisto della prima casa, le agevolazioni sul mutuo e il potenziamento della connessione internet e delle infrastrutture, per agevolare i freelance a svolgere la propria attività lavorativa in proprio.

Rimandiamo alla lettura di quest’articolo sul tema, per ulteriori approfondimenti riguardanti i bonus per chi vuole trasferirsi, in particolare per i giovani alla ricerca di lavoro e di una casa in cui andare a vivere, per rendersi autonomi.

Bonus affitti giovani under 31: ecco come ottenere 2 mila euro di sconto sul canone di locazione

La somma prevista per l’agevolazione è inferiore, rispetto a quella stabilita per il trasferimento in montagna. 

Nel caso del bonus affitti per i più giovani infatti, tutti coloro che non hanno ancora compiuto 31 anni e desiderano prendere casa in affitto, per andare a vivere da soli, hanno diritto a ricevere una detrazione pari a 2 mila euro, nell’arco dei quattro anni previsti dal canone di locazione.

Oltre al limite anagrafico dell’età, c’è anche quello fissato da un punto di vista reddituale. Infatti, per poter accedere al beneficio, tutti i giovani al di sotto dei trentuno anni, devono avere un Isee non superiore al valore di 15 mila euro.

Nel caso in cui il passo volesse essere più grande e importante, allora è possibile richiedere gli incentivi anche per l’acquisto della casa. In tali circostanze, il limite dell’età da rispettare si innalza a 36 anni e quello reddituale può giungere a sfiorare i 40 mila euro annui.

Per quanto concerne le date di scadenza, al momento non è fissato alcun limite, per ciò che riguarda la richiesta dei bonus affitti. Va invece specificato che, per quanto attiene all’eventuale acquisto di casa, gli under 36 hanno possibilità di beneficiare dell’

azzeramento delle imposte ipotecaria, catastale e di registro, e alla riduzione del 50% sugli oneri notarili.

solo fino al 31 dicembre 2022.

Bonus affitti, l’Agenzia delle Entrate aggiorna: è possibile anche per la singola stanza

Veniamo ora a una delle novità più recenti che riguardano il bonus affitti, messo a disposizione dal Governo, per quanto riguarda i più giovani.

Infatti, gli ultimi aggiornamenti, da parte dell’Agenzia delle Entrate, nei confronti degli under 31 in procinto di prendere un immobile in locazione, riguardano la possibilità di ottenere l’agevolazione anche se si tratta soltanto di una stanza.

La Legge di Bilancio 2022 infatti ha stabilito che le stesse misure vanno anche a vantaggio di tutti coloro che prendono in affitto una sola stanza e non l’intero immobile. Senza dubbio si tratta di un aspetto da non trascurare, visto che tanti giovani preferiscono condividere un appartamento per spartirsi le spese e quindi far quadrare i conti, alla fine del mese.

La novità è da mettere in rilievo, dal momento che è stata introdotta da poco e infatti non era prevista alla fine dello scorso anno 2021. 

La circolare dell’Agenzia delle Entrate dunque spiega che è possibile ottenere la detrazione anche solo per una parte dell’immobile ma c’è di più. Infatti, il requisito anagrafico da rispettare è valido anche se coincide con solo una parte del periodo di imposta annuale.

Il limite resta sempre fissato al 20% della detrazione, per un massimo di 2 mila euro oppure avendo la possibilità di scegliere la detrazione d’imposta al lordo ovvero equivalente a un forfait di 991,60 euro. Questa possibilità si mette in atto nel momento in cui la detrazione del 20% è inferiore alla somma del forfait.

Per proporre un esempio pratico, se il canone annuo della stanza è di 3.600 euro, allora il 20% di detrazione fiscale possibile ammonta a 720 euro. In questo caso invece, si concede la quota forfettaria minima di 991,60 euro.

Chi ha diritto al contributo affitto 2022

È la legge 431/1998 che disciplina l’agevolazione prevista per questi contratti di locazione. 

Gli aventi diritto sono dunque i giovani di età compresa tra i 20 anni e fino ai 31 anni non ancora compiuti. 

Per poter richiedere la detrazione fiscale, è necessario innanzitutto risiedere nel comune in cui si trova l’abitazione. Quindi, per i giovani universitari fuori sede ad esempio, non è possibile continuare a fare riferimento alla casa dei genitori, come abitazione principale.

Il contributo non è previsto su immobili di lusso e si concede solo se si è in regola con il pagamento del canone di affitto.

È possibile beneficiare dell’agevolazione solo per i primi quattro anni del contratto di locazione. La condizione da rispettare è che ovviamente i giovani con età compresa tra 20 e 31 anni siano residenti nel nuovo appartamento e non semplicemente domiciliati.

Questo significa che, per ognuno dei quattro anni previsti dalla locazione di un immobile a uso abitativo, il giovane non deve aver compiuto i 31 anni di età, se vuole continuare a usufruire del bonus. Se però compie il trentunesimo anno di età nel corso dell’anno d’imposta, allora il requisito dell’età anagrafica resta comunque valido.

E cosa succede se altri coinquilini, quindi con contratto di locazione relativo allo stesso appartamento, non rispecchiano invece i requisiti anagrafici richiesti dall’agevolazione? Ebbene, soltanto colui che ha l’età prevista può giovare del beneficio.

Bonus affitti 2022: domanda online e credenziali per accedere all’Agenzia delle Entrate

Come la stessa Agenzia delle Entrate specifica il bonus affitti si richiede entro il 30 giugno 2022. 

Richiederlo è semplice, dal momento che si procede direttamente con la domanda online, utilizzando quindi lo Spid o le altre credenziali disponibili per l’identità digitale.

Le novità introdotte dalla nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate sposta il limite di età anagrafica da 30 a 31 anni, per continuare a beneficiare della detrazione fiscale. La possibilità si estende da tre a quattro anni, quindi coprendo per intero la durata del contratto di locazione.

Inoltre, è possibile ora ottenere il bonus anche per una sola stanza all’interno dell’appartamento e non necessariamente riferendosi a tutto l’immobile.

L’importante è che, al momento della stipula del contratto, il giovane abbia spostato la propria residenza nell’appartamento in questione e che non abbia compiuto i 31 anni di età, alla firma del contratto o del rinnovo. 

Se invece, nei mesi successivi alla stipula del contratto, compie i 31 anni di età, comunque sia la possibilità di richiedere il bonus resta valida e quindi sarà possibile beneficiare della detrazione fiscale per l’intero periodo d’imposta.

Vale la pena ricapitolare dunque che è possibile richiedere il bonus affitti sia per coloro che decidono di trasferirsi nelle zone montane sia per i giovani che si spostano in altro comune, ad esempio per frequentare l’Università oppure per andare a vivere da soli.

Le agevolazioni sono differenti, a seconda dei casi.

Infine, ricordiamo che è possibile richiedere un contributo affitto anche per chi versa in stato di morosità. Per evitare lo sfratto si può ricorrere al Fondo per morosità incolpevole, inviando la domanda entro il 31 dicembre 2022. 

Tutti i nuclei familiari che hanno difficoltà a pagare il canone di locazione e non superano i 26 mila euro di reddito Isee, allora hanno facoltà di richiedere il bonus. Per procedere,è necessario contattare il proprio comune di residenza.

Rimandiamo alla lettura dell’articolo dedicato a tutti i bonus casa previsti per i giovani da parte del Governo, per ulteriori informazioni più dettagliate.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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