Ad introdurre il bonus affitto per i giovani che abbiano meno di 31 anni, ci ha pensato direttamente la Legge di Bilancio 2022. La novità è stata introdotta grazie alla modifica dell’articolo 16 del Tuir. La misura potrà avere un valore massimo di 2.000 euro e ne potranno beneficiare quanti abbiano stipulato dei contratti di locazione. Il bonus affitto è comunque riservato ai giovani che abbiano un reddito inferiore a 15.493,71 euro.
Come molti si ricorderanno, questa particolare misura, originariamente, era prevista per sostenere le spese per il pagamento del canone di locazione. Con la Legge di Bilancio 2022 sono state introdotte alcune importanti novità. Proviamo a vedere quali sono.
Bonus affitto 2022: cosa è cambiato!
Nel 2022 sono diverse le novità che riguardano il bonus affitto. Le più importanti sono connesse proprio alla riformulazione del comma 1 ter dell’articolo 16 del Tuir. Una lieve delusione, comunque, è possibile registrare sotto il profilo della stessa portata dell’incentivo, che viene ridotto. Sarà possibile usufruire di un contributo massimo pari a 2.000 euro, contro i 2.400 euro che erano previsti originariamente. Viene ampliata, però, la platea dei beneficiari, arrivando ad includere anche i ragazzi e le ragazze, che abbiano intenzione di prendere in affitto solo e soltanto una camera.
Ma proviamo ad entrare un po’ di più nel dettaglio del bonus affitto 2022 e vedere che cosa è possibile ottenere. Ad introdurlo è la Legge di Bilancio 2022, ossia la legge n. 234 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 20 dicembre 2021. La misura viene riformulata ed estesa quanto meno per tutto l’anno in corso.
Fin dalle prime bozze del DDL, che erano circolate, appariva chiaro che sarebbe anche arrivata una modifica delle detrazioni previste con il bonus affitto. Indicazione che si trova già nel testo definitivo della Manovra, dove c’è una riformulazione del comma 1-ter dell’articolo 16 del Tuir:
Ai giovani di età compresa fra i 20 e i 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro, che stipulano un contratto di locazione ai sensi della legge 9 dicembre 1998, n. 431, per l’intera unità immobiliare o porzione di essa, da destinare a propria residenza, sempre che la stessa sia diversa dall’abitazione principale dei genitori o di coloro cui sono affidati dagli organi competenti ai sensi di legge, spetta, per i primi quattro anni di durata contrattuale, una detrazione dall’imposta lorda pari a euro 991,60, ovvero, se superiore, pari al 20 per cento dell’ammontare del canone di locazione e comunque entro il limite massimo di euro 2.000.
Bonus affitto: entriamo nel dettaglio!
Sostanzialmente la riformulazione della norma è andata a modificare la detrazione prevista per le locazioni, che sono state stipulati dai più giovani. Ma proviamo a vedere quali sono i requisiti richiesti per ottenere il bonus affitto:
- requisito anagrafico: passa da 30 a 31 anni non compiuti;
- è possibile ottenere il bonus affitto nel caso in cui il contratto di locazione riguardi unicamente una porzione dell’unità immobiliare. Quindi non è necessario affittare l’intera casa, ma è possibile prendere in locazione solo e soltanto una camera. Situazione molto frequente per i giovani fuori sede;
- il periodo di fruizione si allunga di un anno;
- è necessario prendere la residenza all’interno dell’immobile;
- l’importo erogato passa da 300 a 991,60 euro. Vi è la possibilità di arrivare al 20% rimendo entro i limiti di 2.000 euro se superiore.
Per poter accedere al bonus affitto i diretti interessati devono rispettare alcuni requisiti. L’agevolazione, infatti, è prevista per quanti si ritrovino nelle seguenti condizioni:
- avere un’età compresa tra i 20 ed i 31 anni, che non devono essere ancora compiuti;
- il reddito complessivo deve essere inferiore a 15.493,71 euro;
- aver stipulato un contratto di locazione per un’intera unità immobiliare o per una porzione di questa. Dovrà essere adibita ad abitazione principale e dovrà essere diversa da quella dei genitori.
Quanti rientreranno nella platea dei beneficiari del cosiddetto bonus affitto, potranno beneficiare di una detrazione pari a 991,60 euro all’anno. Comunque vada l’importo non potrà essere superiore al 20% delle spese relative al canone di locazione, per un importo massimo di 2.000 euro. L’agevolazione viene riconosciuta per i primi quattro anni dalla stipula del contratto.
Bonus affitto anche per il turismo!
La misura che abbiano appena analizzato non deve essere confusa con il bonus affitto rivolto al turismo. All’interno del Decreto Sostegni ter, infatti, è previsto un credito d’imposta del 60% rivolto alle piccole e medie imprese del turismo, che abbiano registrato un calo del fatturato pari al 50% rispetto al periodo pre-Covid. In questo caso è molto importante segnalare che per poter accedere a questa agevolazione è necessario aver registrato una perdita degli utili. Ma come funziona questo particolare bonus affitto:
- l’agevolazione copre il 60% del canone di locazione:
- il credito d’imposta potrà essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi o in compensazione;
- il bonus affitto arriverà solo e soltanto dopo aver pagato il canone.
Attenzione: i dettagli si conosceranno solo con la pubblicazione definitiva in Gazzetta ufficiale del decreto approvato, di cui per il momento circolano solo le bozze.