Bonus autismo in arrivo dopo la fine del Governo: ecco le novità per settembre

Si torna a parlare di bonus autismo, alla luce della fine del Governo Draghi e dei programmi da presentare, in vista delle elezioni di settembre. Novità!

Si torna a parlare di bonus autismo, alla luce della fine del Governo Draghi e dei nuovi programmi che i partiti in gioco sono tenuti a presentare, in vista delle elezioni fissate per il 25 settembre.

Nella fattispecie, per ciò che riguarda il bonus in questione, è Salvini della Lega che ritorna sull’argomento, dal momento che l’impegno della forza politica, in tal senso, è sempre stato costante.

Sicuramente dunque ci saranno novità in tal senso, nei prossimi due mesi, e fino ad arrivare al giorno fatidico del voto.

Ecco un riepilogo di quelli che sono gli aiuti già previsti per le persone con questo genere di disabilità, i fondi stanziati per il 2022 e i possibili scenari che si aprono dopo le elezioni politiche 2022.

Bonus autismo 2022: il punto della situazione fino a oggi

Già la nuova Legge di Bilancio 2022 ha previsto dei fondi per la disabilità, tra cui compare anche 

il Fondo per i soggetti con disturbo dello spettro autistico, finalizzato a favorire iniziative e progetti di carattere socio-assistenziale e abilitativo.

Rispetto allo scorso anno, le risorse risultano incrementate di 50 milioni di euro per il 2022 e il 2023, complessivamente. Nella fattispecie, si tratta di 27 milioni di euro per l’anno in corso.

Fino al mese di aprile però i fondi risultavano ancora bloccati, tanto è che Angsa, Associazione nazionale Genitori Persone con lo Spettro Autistico, chiedevano a gran voce lo sblocco appunto di tali risorse, pensate proprio per aiutare queste famiglie in difficoltà.

Soldi ibernati per mesi e, proprio ad aprile, Salvini ribadiva nuovamente l’importanza di sostenere tali famiglie senza perdere più tempo. Le vite di questi bambini e ragazzi continuano a scorrere e la mancanza di questo tipo di aiuti diventa determinante nella qualità della loro esistenza a venire.

L’obiettivo è di raggiungere la piena applicazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e ora che il Governo è caduto, non c’è più un minuto da perdere. Così ribadisce il leader della Lega, dal momento che, citando testuali parole, bisogna dare

“il via libera al fondo per l’autismo” sottolineando che si tratta di una misura dovuta a un ministro della Lega. “Il lavoro non si interrompe nonostante la crisi”, ribadisce Salvini. 

E solo un paio di settimane fa, arriva la conferma di 100 milioni di euro del Fondo per l’autismo da distribuire alle singole regioni, che vanno a d aggiungersi a quelle che sono le disponibilità già programmate a livello regionale.

È questa la conferma che arriva dalla voce diretta del ministro per le Disabilità, Erika Stefani, a margine della Conferenza Stato-Regioni.

Fondo per l’Autismo: finalità nella cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico

Ovviamente, istituire un fondo per l’autismo, a livello statale, risponde in primi a un’esigenza di tipo sociale e sanitario, che deve prevedersi a livello centrale, per poter aiutare le persone affette da questo disturbo, nel corso di tutta la loro vita.

Inoltre, il Fondo si prefigge anche di colmare, dal punto di vista economico, quelle disparità che, inevitabilmente, possono presentarsi a livello regionale, sia per ciò che riguarda i servizi disponibili sul territorio, sia per il supporto dedicato ai singoli pazienti.

Alla luce della recente Conferenza Stato-Regioni, che conferma lo stanziamento di 100 milioni di euro in favore degli autistici e delle loro famiglie, emergono però importanti novità.

Infatti, gli scenari futuri vedono protagonisti non solo i servizi assistenziali di tipo sanitario. Infatti, il progetto da realizzare, a sostegno di queste persone con disabilità e delle loro famiglie, è a 360°.

Si punta a sfruttare queste risorse, per quanto inizialmente in via sperimentale, anche per favorire l’inclusione nel mondo del lavoro di queste persone, progetti per ciò che riguarda la situazione abitativa delle persone affette da autismo e gli interventi per favorire la loro socializzazione.

Un supporto alle famiglie che dunque supera la dimensione meramente medica ma si spinge oltre, sulla scia di una serie di iniziative e progetti concreti volti a coinvolgere tutta la vita dell’autistico, nei vari aspetti del quotidiano.

Chi sono i destinatari del bonus autismo per il 2022

Possono beneficiare dei fondi messi a disposizione tutte le famiglie che hanno un familiare a carico, quindi all’interno del nucleo familiare, affetto da autismo.

La diagnosi si effettua a seguito di visita specialistica presso un neuropsichiatra infantile che si occupa di prendere in esame il bambino.

Una diagnosi precoce del disturbo si effettua formalmente intorno ai 3-4 anni di età, anche se già a partire dai 18-24 mesi è possibile stabilire se si è di fronte a un soggetto autistico.

L’Istituto sanitario nazionale stima che siano a oggi una decina i casi di autismo su 10.000 persone. La genetica rappresenta senza dubbio un fattore predominante ma non si esclude che fattori ambientali e di rischio per la mamma in gravidanza, possano contribuire al manifestarsi di questa patologia.

Gli autistici sono pressoché uomini e le differenti tipologie di handicap vanno sempre individuate attraverso l’ausilio di uno specialista. Non a caso si parla di “spettro” dell’autismo, dal momento che le forme in cui si presenta sono molteplici, dalle più lievi a quelle maggiormente complesse, passando attraverso sindrome di Asperger e disturbo Pervasivo dello Sviluppo Non Altrimenti Specificato (DPS-NAS), ad esempio.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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