Bonus auto: Draghi regala 6.000 euro a tutti! Ecco come fare

Il bonus auto 2022 ammonta a 6.000 euro per l'acquisto di un auto elettrica a fronte di una rottamazione, ma ci sono due vincoli da rispettare.

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 1 marzo 2022, del Decreto Energia, o conosciuto come decreto bollette, sono stati svincolati anche i fondi per il nuovo bonus auto per il 2022 e fino al 2030.

Nel 2022 ci saranno 700 milioni di euro per acquistare un auto nuova, sia elettrica che non, ma a bassa emissione di CO2, fino a un massimo di 6.000 euro. Il fondo aumenterà ad 1 miliardo di euro all’anno fino al 2030.

Una boccata di ossigeno per un comparto industriale, che fa fatica a sollevarsi. Prima l’emergenza Covid, poi le conseguenze della difficoltà di approvvigionamento di alcune componenti per la produzione ed ora il conflitto tra Russia ed Ucraina e lo stop alla fornitura di alcune materie prime necessarie alla fabbricazione di automobile.

L’intero settore auto aspettava che il Governo compisse un passo, dopo che nella legge di bilancio 2022 non aveva inserito alcuna voce sul capitolo incentivi auto, dopo quelli erogati nel 2020 e 2021.

Ma finalmente con il decreto bollette, si sbloccano 700 milioni di euro, e quindi l’intero comparto potrà riprendere ad immatricolare le auto. Il punto però è quanto i cittadini italiani saranno disposti a comprare una nuova auto, in un momento in cui il bilancio familiare è messo sotto stress dall’aumento dell’inflazione che si sta riverberando su tutti i beni e servizi. 

Certo, potrebbe essere l’occasione ad esempio per passare ad un auto completamente elettrica, ma il costo attuale dell’energia non invoglierebbe a compiere questo passo.

Questa volta però il bonus auto sembrerebbe vincolato a due condizioni per evitare che gli incentivi possano effettivamente essere usati dai cittadini e non dalle concessionarie.

Bonus auto: 6.000 euro da Draghi per la nuova auto

Il fondo 2022 messo a disposizione dal governo italiano, guidato da Mario Draghi, è di 700 milioni di euro, e servirà a finanziare gli incentivi per l’acquisto di auto a bassa emissione. L’obiettivo di abbattere le emissioni entro il 2030, deve spingere gli italiani a cambiare il proprio parco auto, molto vecchio e sopratutto inquinante. 

Ma farlo senza incentivi, con i prezzi delle auto, soprattutto quelle elettriche, non è pensabile. Il governo allora interviene con un bonus fino a 6.000 euro per comprare un auto elettrica, rottamando la propria.

Il meccanismo di utilizzo del bonus auto non è stato ancora chiarito, e si attende il decreto attuativo da parte del ministero dello sviluppo economico entro il 31 marzo. Ma l’ipotesi è che il bonus auto 2022 ricalcherà integralmente quello già sperimentato nel 2020 e 2021.

Ma c’è una differenza. Il governo ha deciso di mettere un tetto al prezzo delle auto acquistabili con il bonus auto.

Per le auto con emissioni nella fascia tra 0 e 60 g/km di CO2, quindi le elettriche ed ibride, il prezzo delle automobili deve essere inferiore di 5.000 euro rispetto al precedente listino, che si era attestato a 50.000 euro. 

Per le auto con emissione di CO2 tra 61 e 135 g/km, il prezzo di vendita, iva esclusa, non deve superare 35.000 euro.

Immediata la reazione di Michele Crisci dell’Unrae, che dichiara che questa mossa è

estremamente controproducente sia per la concorrenza, perché escluderebbe un gran numero di player dagli incentivi, sia per i consumatori, che avrebbero una minore scelta di prodotto, sia per l’Erario, che avrebbe minori incassi Iva a parità di incentivi.

Per ora, il tetto al prezzo è uno dei vincoli.

Bonus auto 2022:  come funziona il bonus Draghi

Questa volta il governo sembra intenzionato a voler dare una mano al settore auto, ma anche a voler svecchiare il parco auto, ed entro il 2030 aumentare la circolazione di veicoli elettrici o a bassa emissione.

Nel decreto bollette, il governo non solo stanzia 700 milioni di euro per il 2022, ma si impegna per nove anni a finanziare con 9 miliardi la trasformazione ecologica del parco auto italiano.

Il bonus auto mira a privilegiare l‘acquisto di auto elettriche o ibride plug-in. Ma questa volta ci sono anche fondi destinati all’acquisto di veicoli a benzina o diesel purchè con una emissione di CO2 tra 61 e 135 g/km.

Si doverà attendere il decreto attuativo del MISE, per il 31 marzo, per conoscere le modalità di funzionamento del bonus auto per il 2022. Ma con molta probabilità si ricalcherà lo schema già visto per gli incentivi del 2020 e 2021

Il concessionario prenota il bonus in modo da poterlo poi girare all’acquirente in fase di acquisto del veicolo. Il bonus sarà erogato sia con rottamazione di un vecchio veicolo che senza. Nella prima ipotesi si può presupporre che il concessionario intervenga con un contributo proprio.

Bonus auto 2022: a quanto ammonta l’incentivo

Le prime indiscrezioni, in attesa del decreto attuativo del MISE, ministero dello sviluppo economico, parlano di un bonus auto per il 2022 che va da 1.250 euro a 6.000 euro

L‘importo più alto sicuramente sarà associato all’acquisto di auto meno inquinanti se non con emissione zero, ossia elettriche. Quindi per i veicoli con emissione di CO2 compresa tra 0 e 20 g/Km spetterà il bonus da 6.000 euro. 

Per le auto con emissione tra 21 e 60 g/km, ossi auto ibride o plug-in, il bonus auto si attesterà a 2.500 euro.

Mentre l’acquisto di auto tradizionali, ma con emissioni non superiori a 135 g/km, il contributo sarà di 1.250 euro. 

L’obiettivo è favorire l’acquisto di nuove auto, a zero o bassa emissione di CO2, a fronte della rottamazione. I bonus auto sopra riportati si riferiscono alla condizione di rottamare un veicolo esistente.

Nell’ipotesi in cui non ci sia un veicolo da rottamare, il bonus auto passa 4.000 euro per le auto elettriche e 1.000 euro per le ibride. Non c’è alcun bonus per le auto con emissione di 61-135 g/km di CO2.

Oltre all’incentivo statale è previsto anche il contributo obbligatorio della concessionaria, che è di 1.000 euro senza rottamazione o di 2.000 euro con un veicolo da demolire.

Bonus auto 2022: vincoli per avere 6.000 euro

Il ginepraio di bonus che dal 2020 caratterizzano l’economia italiana, ha rilevato però che spesso gli italiani incassano in modo improprio gli aiuti di Stato.

Per il 2022, sul fronte bonus auto, il governo è corso ai ripari ed ha introdotto due vincoli, che potrebbero tuttavia limitare la portata del bonus stesso.

Il primo vincolo, riguarda il prezzo massimo di listino che deve avere l’auto scelta dal consumatore per poter usufruire del bonus auto.

Per le auto elettriche, il prezzo di listino, IVA esclusa scende a 50.000 euro a 45.000 euro, mentre per le altre il prezzo non deve superare 35.000 euro.

Questo vincolo pone tuttavia alcuni interrogativi sulla sua legalità, imponendo una contrazione dell’offerta, ma anche una limitazione alla domanda. 

Sempre il presidente dell’UNRAE lancia l’allarme su questa limitazione sostenendo che 

questa misura potrebbe esser di dubbia legittimità e potrebbe avere impatti molto negativi sullo sviluppo della mobilità a zero emissioni, senza portare di fatto alcun vantaggio ai consumatori, ma solamente ad alcuni produttori.

L’altro vincolo è invece in capo all’acquirente che non potrà vendere la sua auto o effettuare qualsiasi passato di proprietà prima che siano trascorsi 12 mesi dalla data di acquisto.

Bonus auto fino al 2030: solo per l’elettrico

Il governo guidato da Mario Draghi, ha deciso di prorogare gli incentivi auto fino al 2030 per centrare l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 e per garantire la transizione ecologica nel settore auto.

Ma rispetto al bonus auto 2022, dal 2023 il miliardo messo a disposizione ogni anno sarà sfruttabile solo per acquistare auto elettriche, o auto ibride. Quindi il 2022 potrebbe essere l’ultimo anno in cui si potranno acquistare auto a benzina o diesel, seppure con basse emissioni di CO2. 

Il meccanismo dovrebbe essere sempre lo stesso, e quindi un contributo erogato dalla concessionaria a fronte dell’acquisto di auto a zero emissioni e bassissime emissioni con relativa rottamazione di una auto più inquinante. 

Soddisfatta ANFIA, in rappresentanza di imprese ed imprenditori del settore auto:

Le risorse stanziate dal Governo nell’ambito del Decreto Bollette sono il segnale che la filiera industriale automotive attendeva da tempo per affrontare con maggior convinzione e con le necessarie misure di accompagnamento la transizione produttiva verso la mobilità a bassissime emissioni.

Per il meccanismo di utilizzo del bonus auto 2022, si rimanda al prossimo decreto attuativo del MISE.

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