Bonus baby sitter Inps 2021: a chi spetta e come funziona

Bonus baby sitter 2021: l'INPS chiarisce i beneficiari, gli importi e le modalità per presentare la richiesta. Tante novità: 100 euro a settimana per tutte le famiglie che hanno un figlio fino a 14 anni in didattica a distanza o in quarantena. E ancora: alcune Regioni hanno bandito bonus a livello locale per le famiglie: quali sono e a chi spettano.

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Il bonus baby sitter 2021, annunciato dalla Ministra per le Pari Opportunità e per la Famiglia Elena Bonetti insieme al congedo parentale Covid, cambia veste. Una nota dell’INPS, in occasione dell’apertura delle domande all’8 aprile, infatti, ha chiarito che “sono cambiati importi e categorie di aventi diritto, fattori che hanno richiesto il necessario allineamento delle procedure amministrative e la configurazione di quelle informatiche”.

Ciò significa che prima di richiedere il beneficio sarà necessario controllare tutti i requisiti necessari per effettuare la richiesta, verificare i moduli e i documenti necessari e controllare gli importi del bonus. Un’altra novità rispetto al precedente aiuto è la possibilità di utilizzare il bonus baby sitter per pagare i centri estivi: in questo caso, però, il bonus baby sitter diventa incompatibile con il bonus asilo nido.

Vediamo nel dettaglio qual è la procedura da seguire per richiedere il bonus baby sitter 2021, quali sono le indicazioni dell’INSP, come cambiano gli importi e i beneficiari. Qui tutte le informazioni utili per i genitori.

Bonus baby sitter 2021, le istruzioni dell’INPS

È attiva da giovedì 8 aprile la piattaforma dell’INPS che permette di richiedere il bonus baby sitter 2021, previsto dal decreto legge numero 30 del 13 marzo 2021. Una nota dell’Istituto ha chiarito che gli importi e i beneficiari sono cambiati rispetto al bonus baby sitter che avevamo conosciuto con i decreti economici del Governo Conte bis.

Infatti, il nuovo bonus baby sitter è destinato a una platea di beneficiari ben definita e avrà un importo diverso dai 600 euro previsti dai precedenti decreti. La misura è volta a sostenere quei genitori che, presumibilmente a causa della loro attività lavorativa, non sono in grado di accudire i propri figli e devono pertanto pagare una baby sitter.

Quali sono le categorie di soggetti che possono richiedere il beneficio? Ecco una guida completa per effettuare la domanda per il bonus baby sitter.

Bonus baby sitter 2021: a chi spetta?

La platea di beneficiari del bonus baby sitter è cambiata rispetto alle disposizioni dei decreti economici del Governo Conte bis. La Ministra per le Pari Opportunità e per la Famiglia aveva annunciato un nuovo sostegno per le famiglie in seguito all’introduzione di nuove zone rosse in vista della Pasqua e per il periodo immediatamente successivo.

A tale scopo sono stati introdotti nuovamente i congedi parentali retribuiti per le zone rosse e il nuovo bonus baby sitter da 100 euro a settimana.

Potranno richiedere il bonus baby sitter le seguenti categorie di lavoratori:

  • lavoratori autonomi iscritti all'Inps;
  • lavoratori iscritti alla Gestione separata, di cui all’articolo 2, comma 26, della legge numero 335 dell’8 agosto 1995;
  • lavoratori del settore sanitario pubblico o privato;
  • lavoratori del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegati per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19;

Per quanto riguarda il comparto della sanità, le richieste possono essere effettuate dai seguenti specialisti:

  • medici, compresi i medici di base e i pediatri seppur non in possesso di un contratto di lavoro subordinato;
  • infermieri (inclusi ostetrici);
  • tecnici di laboratorio biomedico;
  • tecnici di radiologia medica;
  • operatori sociosanitari, compresi i soccorritori e autisti/urgenza 118.

Bonus baby sitter 2021: cambiano gli importi!

Il bonus baby sitter 2021 erogato dall’INPS, in ottemperanza al decreto legge del 13 marzo 2021 non ha più un valore pari a 600 euro.

Il nuovo bonus introdotto dal Governo Draghi, infatti, ha un valore fino a 100 euro a settimana, ma viene erogato in presenza di determinate condizioni.

I genitori che intendono richiedere il bonus baby sitter e rispettano i requisiti sopra descritti, dovranno attenersi a queste indicazioni. Si può richiedere il bonus baby sitter in presenza di:

  • figli minori di 14 anni in didattica a distanza;
  • figli minori di 14 anni in quarantena su disposizione della ASL territoriale competente. 

Il sussidio può essere richiesto soltanto se l’altro genitore non sta già usufruendo di altre tutele o del congedo parentale retribuito.

Bonus baby sitter 2021: come si richiede?

Per richiedere il bonus baby sitter 2021 esistono due canali. Per quanto riguarda il primo, è necessario collegarsi al sito dell’INPS (disponibile a questo indirizzo) ed effettuare il login tramite una delle seguenti modalità:

  • credenziali SPID di livello 2;
  • Carta di identità elettronica (CIE);
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • Tramite il PIN dispositivo rilasciato dall’INPS.

Una volta eseguito l’accesso, occorre collegarsi all’apposita sezione “Bonus servizi di baby sitting”, scegliere l’opzione “Prestazioni e servizi”, cliccare su “Tutti i servizi”, poi su “Domande per Prestazioni a sostegno del reddito” e infine su “Bonus servizi di baby sitting”. Seguendo la procedura riportata sul sito si riusciranno a inoltrare le domande: verranno richiesti, a tal fine, appositi documenti e moduli da compilare debitamente.

In alternativa, è possibile scegliere il secondo canale per l’effettuazione della richiesta: si può ottenere il bonus baby sitter 2021 anche tramite gli enti di Patronati, sfruttando i servizi offerti gratuitamente.

Bonus baby sitter 2021: quando arriva?

Il bonus baby sitter 2021 verrà erogato tramite Libretto di Famiglia o, in alternativa, su richiesta del beneficiario, per l’iscrizione presso i centri estivi, i servizi socio-educativi, centri ricreativi o servizi integrativi. In questi casi, però, il bonus baby sitting non è compatibile con il bonus asilo nido.

Si potrà utilizzare il credito ottenuto fino al 30 giugno 2021.

Bonus baby sitter in arrivo dalle Regioni

Oltre ai sostegni introdotti a livello nazionale, alcune Regioni hanno deciso di introdurre ulteriori misure a sostegno delle famiglie. Per esempio, Umbria, Liguria e Veneto hanno introdotto un bonus baby sitter a livello regionale, mentre Lombardia, Lazio e Friuli Venezia Giulia prevedono sostegni diversi per i genitori con figli minori impegnati nella didattica a distanza.

Ecco le misure che possono richiedere le famiglie residente nelle Regioni corrispondenti.

Liguria

Nel dettaglio, in Liguria possono richiedere il bonus baby sitter tutte le famiglie con un reddito complessivo ISEE non superiore a 35 mila euro. Il contributo ha un valore mensile pari a 350 euro e viene erogato in presenza di figli con meno di 14 anni (meno di 18 se si tratta di ragazzi con disabilità).

Sempre per le famiglie, la Liguria ha previsto un contributo per il pagamento della retta per l’iscrizione all’asilo nido fino a giugno 2021: il voucher ha un valore compreso tra i 100 e i 200 euro e viene assegnato alle famiglie con un reddito complessivo ISEE inferiore a 20 mila euro.

Umbria

L’Umbria, invece, ha previsto un bonus baby sitter retroattivo dal 1° febbraio, ma da richiedere a partire dal 24 marzo 2021. Il bonus si rivolge ai genitori con figli fino a 12 anni (o disabili senza limiti di età) e che svolgano un lavoro autonomo o dipendente nel settore pubblico o privato. È richiesto, inoltre, un ISEE non superiore a 50 mila euro. Il contributo economico è pari a 400 euro una tantum, con maggiorazione di 100 euro per ogni ulteriore figlio (fino a un massimo di 800 euro).

Friuli Venezia Giulia

Diversi i sostegni alle famiglie previsti dal Friuli Venezia Giulia: la Regione ha previsto una carta famiglia per i nuclei con figli dai 3 ai 14 anni. Il contributo parte da un minimo di 150 euro e raggiunge un massimo di 575 euro da impiegare per pagare baby sitter o centri estivi: lo stanziamento di risorse è pari a 6 milioni di euro per il triennio 2021-2023.

Il Friuli Venezia Giulia ha anche previsto un bonus riservato ai professionisti pari a 6 mila euro per i figli fino a 3 anni e 8 mila euro in caso di figlio minore fino a 8 anni con disabilità.

Veneto

Anche il Veneto è una delle Regioni che ha previsto l’introduzione di specifici sussidi per le famiglie con figli minorenni. I genitori possono richiedere – fino a ottobre 2021 – il bonus baby sitter, ovvero un contributo pari a 200 euro mensili per i ragazzi con meno di 14 anni. Il voucher viene erogato per un massimo di 10 mensilità ed è riservato ai nuclei familiari con un reddito complessivo ISEE non superiore a 40 mila euro.

Lazio e Abruzzo

La Regione della Capitale ha stanziato ulteriori fondi per sostenere i genitori con figli impegnati nella didattica a distanza: è previsto un piano per l’infanzia e l’adolescenza. Lo stesso dicasi anche per l‘Abruzzo, previa autorizzazione della Commissione Ue.

Nel Lazio il bonus baby sitter avrà un valore variabile secondo gli importi riportati nel seguente schema:

  • bonus da 800 euro per la fascia 0-3 anni, utile per l'iscrizione ai centri estivi o attività simili e anche per servizi baby-sitting;
  • bonus da 500 euro per la fascia 4-5 anni;
  • bonus da 300 euro per i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 14 anni;
  • bonus da 200 euro per gli adolescenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni.

Lombardia

È previsto subito dopo Pasqua un pacchetto da 25 milioni di euro per la Regione Lombardia, il cosiddetto bando "Protezione famiglia".

L’assessore regionale alla Famiglia Alessandra Locatelli dovrà tenere conto dell’andamento epidemiologico per definire gli aiuti da erogare alle famiglie che hanno subito riduzioni di reddito a causa della pandemia di coronavirus. Il contributo spetterà ai genitori con almeno un figlio minore a carico.

Bonus baby sitter anche dia Comuni: ecco quali

Anche alcuni Comuni italiani hanno introdotto dei sussidi destinati alle famiglie con figli a carico impegnati nella didattica a distanza. 

In particolare, il Comune di Bologna ha introdotto un bonus baby sitter riservato ai genitori dei bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, che non frequentano strutture educative. Inoltre, è attivo il servizio “Tata Bologna”: le famiglie che assumono una tata per almeno 24 ore a settimane e per un minimo di tre mesi, potranno chiedere un sussidio ulteriore di 200 euro mensili maggiorati di 100 per ogni figlio in più sotto i 3 anni.

A Verbania e Ravenna, invece, sono stati introdotti dei voucher da – rispettivamente – 400 euro e 300 euro per le famiglie con figli fino a 12 anni e con reddito complessivo ISEE non superiore ai 35 mila euro.