Bonus babysitter: la misura è stata annullata dal Governo!

Il Governo Draghi ha deciso di cancellare definitivamente il bonus babysitter! Nell'articolo scoprirai cosa cambia in occasione di quest'eliminazione.

Benvenuto o benvenuta in questo nuovo articolo di Trend Online.

Il mondo di oggi è sempre più innovativo e i ritmi di vita sono sempre più frenetici e incalzanti.

Una delle caratteristiche della società in cui viviamo è proprio il fatto che ci siano sempre tante cose da fare, tanti problemi da risolvere, tanti impegni che risucchiano il nostro tempo e le nostre energie.

Siamo costantemente bombardati da informazioni, a partire dalla televisione per poi arrivare con Internet e i social media sono la ciliegina sulla torta.

La nostra concentrazione è sempre più fragile e la nostra soglia d’attenzione è sempre più sottile, per questo la nostra mente si trova in uno stato di confusione che crea sempre più annebbiamento.

Anche il fenomeno del multitasking è una delle conseguenze negative del mondo di oggi.

Noi esseri umani siamo fatti per portare avanti un compito alla volta e possiamo dare peso a un pensiero alla volta.

Non possiamo fisicamente distribuire la nostra energia su più fronti, perché altrimenti o non produciamo risultati soddisfacenti, o andiamo incontro a un forte stress.

Infatti, per scrivere sul pc non puoi pigiare due, tre, quattro tasti insieme per scrivere una parola. Se fai così rischi solo di danneggiare il tuo computer e per comporre la parola o la frase devi spingere un bottone alla volta.

Allo stesso modo funzioniamo anche noi e purtroppo sempre più individui ostentano di essere multitasking, perché credono che questo sia un riconoscimento della loro capacità di gestione del tempo e produttività, quando invece è l’esatto contrario.

Bonus babysitter: lo stress dei genitori

L’attività di crescita di un figlio è un compito molto delicato e per poter raccogliere dei buoni frutti è necessario fare un lavoro meticoloso come genitore.

La fase iniziale della vita di una persona è di vitale importanza, perché è in quel periodo di anni che si costruiscono le basi di quello che sarà l’uomo o la donna di domani.

La maggior parte dei traumi e dei blocchi mentali che un adulto ha presuppongono quasi sempre un’esperienza dolorosa vissuta durante l’infanzia o l’adolescenza.

Siccome i genitori devono pur sempre portare il pane a casa, è necessario che svolgano la loro attività lavorativa.

Allo stesso tempo è anche vero il fatto che lo stress accumulato durante il lavoro, se non viene metabolizzato per bene, può costituire un fattore di rischio per la crescita del figlio o della figlia.

Una persona stressata ha la tendenza ad avere reazioni più istintive, soprattutto per quanto riguarda sentimenti come la collera, e una perdita di autocontrollo potrebbe essere causa di dolori emotivi per il bambino o la bambina.

Ecco perché il ruolo dei nonni è un grande supporto, proprio perché entra in gioco una figura anziana, tendenzialmente più saggia (e con più tempo libero, questo è importante), che può gestire efficacemente la crescita del figlio o della figlia.

Purtroppo non sempre i nonni possono essere disponibili ed è per questo che esistono le figure professionali dei babysitter, che aiutano i genitori nella gestione dell’ambiente domestico.

Ovviamente il babysitter non può esercitare un ruolo chiave nell’educazione, perché quello è il compito del padre e della madre, ma può essere d’aiuto nella fase di controllo dello stato dei bambini e della gestione di faccende domestiche.

Bonus babysitter: il problema della pandemia

Oltre a queste condizioni avverse si aggiunge un grande ostacolo che in questi due anni ha dominato la scena mondiale e questo è il covid.

La pandemia e tutto ciò che ne consegue (quarantene, restrizioni, problemi di salute e via dicendo) ha lasciato delle tracce profondissime sull’intera popolazione mondiale.

I bambini e i ragazzi, insieme agli anziani, sono alcune delle categorie che hanno subito più danni, in particolar modo dal punto di vista psicologico.

Questo è successo perché la pandemia ha arrestato il processo di crescita personale e ha imposto delle limitazioni sociali, che non hanno dato modo al bambino o al ragazzo di coltivare le proprie competenze sociali.

Per questo il Governo aveva pensato d’inserire un bonus per le famiglie, che era il bonus babysitter.

Questo bonus funzionava in questa maniera.

L’erogazione veniva effettuata tramite il meccanismo del Libretto Famiglia ed erano consentiti massimo €100 settimanali per ogni nucleo familiare.

L’importo massimo di cui potevano beneficiare le famiglie ammontava esattamente a €1.200

In linea generale, questo bonus babysitter era riconosciuto (ovviamente a condizione che venga fatta una richiesta) da parte di alcune categorie di cittadini.

Questi sono i lavoratori che risultano essere iscritti alla Gestione Separata Inps, lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni Speciali dell’Inps e lavoratori professionisti autonomi iscritti alle casse professionali non gestite dall’Inps.

Oltre a queste categorie, ci sono anche altri cittadini che potevano usufruire di questo bonus.

Di seguito ti riporto l’elenco:

  • Personale addetto alla sicurezza;
  • Personale addetto al soccorso pubblico;
  • Dipendenti sanitari pubblici e privati accreditati (medici, infermieri, ostetrici, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia medica, operatori sociosanitari, soccorritori o autisti 118).

Bonus babysitter: le ultime informazioni prima della cancellazione

Come ti ho già accennato, il Governo Draghi ha preso la drastica decisione di cancellare definitivamente l’erogazione del bonus babysitter.

Prendendo spunto dalle nuovi disposizioni che sono state messe in pratica in occasione della nuova manovra finanziaria, non è stato dedicando alcun fondo d’investimento per il bonus babysitter.

Questo viene specificato nel testo della legge numero 234 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2021.

Al suo posto, però, viene messa in campo un’altra misura di sostegno economico, ossia l’assegno unico universale, che è stato messo in vigore a partire dal primo marzo 2022.

Anche se viene eliminato il bonus babysitter, questo non vuol dire necessariamente che la squadra dell’esecutivo italiano abbia deliberatamente deciso di abbandonare le famiglie a loro stesse.

Ciò su cui devi focalizzarti è più che altro il cambio di mezzo, l’utilizzo di una strategia differente, ma l’obbiettivo di sostenere i cittadini italiani in questa fase di crisi profonda rimane sempre lo stesso.

E la nuova strategia è, appunto, l’assegno unico universale.

Il sostituto del bonus babysitter è l’assegno unico universale

Questa misura è stata introdotta dal Governo a partire dal primo gennaio 2022, mentre come ti ho detto prima, la sua prima applicazione è datata al primo marzo.

Quest’assegno ha come target principale sempre le famiglie che abbiano figli a carico, a condizione che abbiano un’età inferiore ai 21 anni.

L’assegno unico universale non fa distinzione di reddito, in poche parole tutte le famiglie hanno il diritto di essere sostenute.

Chiaramente le famiglie che hanno un reddito più basso percepiscono un quantitativo maggiore rispetto alle famiglie più benestanti.

Infatti, anche se non è obbligatorio presentare l’ISEE, è comunque consigliabile farlo, perché in caso di mancata presentazione c’è uno svantaggio.

l’Inps eroga la quota più bassa, che di fatto spetta alle famiglie con un reddito maggiore di €40.000.

L’importo dell’assegno non tiene conto solo ed esclusivamente del reddito familiare, che viene determinato dal calcolo dell’ISEE, ma tiene conto anche di altri fattori importantissimi.

Il primo criterio è l’età dei figli, mentre il secondo concerne il numero di figli a carico dei genitori.

Dunque, se riprendiamo un attimo il discorso del bonus babysitter ci rendiamo conto del fatto che mentre il bonus babysitter è un’agevolazione economica che prende una nicchia abbastanza ristretta.

Allo stesso tempo notiamo che l’assegno unico universale abbraccia più categorie di famiglie, perché oltre a tener conto del numero di figli e dell’età si prende come metro di considerazione anche la presenza di eventuali disabili, riconosciuti dalla legge 104.

Addirittura sono incluse nella lista di beneficiari anche le ragazze madri che non hanno compiuto ancora 21 anni di età, ci sono anche i genitori separati, i minori adottati e via discorrendo.

Cliccando su questo link potrai avere accesso all’articolo di riferimento in cui tutte queste informazioni vengono spiegate con più precisione, in modo tale che tu possa avere un’idea chiara su questo nuovo tipo di assegno.

Ti anticipo già che quest’assegno unico universale non sostituisce solo il bonus babysitter, ma prende anche il posto dell’assegno familiare e di qualche altro bonus inerente alla sfera della famiglia.

Antun Benvestito
Antun Benvestito
Redattore, classe 2001.Sono nato a Bari, ma ho origini croate da parte di mia madre. Sono uno studente di lingue straniere presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e ho sempre nutrito un certo interesse per il lavoro online. Le lingue che al momento sono alla mia portata sono l'inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco, il russo e il croato. Sono un ex giocatore di pallanuoto e non smetterò mai di amare il mondo acquatico. Il mio motto? Alzati dal letto con determinazione e vai a dormire con soddisfazione""
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