Bonus bancomat da 320 euro: la svolta di Draghi! Come averli ora

In seguito alla più che discussa decisione da parte del Governo Draghi in merito alla sospensione temporanea del bonus cashback, la nuova squadra governativa ha avviato l’introduzione di un sostegno economico differente, che sarà chiamato bonus bancomat 2021. Ecco chi saranno i fortunati che potranno richiederlo.

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Durante le ultime settimane, il Governo italiano guidato dall’attuale premier, l’ex banchiere della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha preso importanti decisioni che manifestano un netto cambio di direzione rispetto alla linea di interventi e di misure intrapresa da parte della precedente squadra governativa di Giuseppe Conte.

Infatti, tra le novità intraprese da parte del nuovo Governo, vi è una sospensione temporanea, che si estenderà almeno per tutto il prossimo semestre di questo anno, per quanto riguarda il bonus cashback, approvato e sperimentato durante il periodo natalizio dell’anno precedente e che è stato valido fino al 30 giugno. 

In questo senso, attraverso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la relativa entrata in vigore del decreto-legge numero 99 reso noto il 30 giugno 2021, la squadra governativa di Mario Draghi ha dettato una serie di nuove Misure urgenti in relazione all’ambito fiscale, alla tutela del lavoro, dei consumatori e a sostegno delle imprese.

Tra le misure introdotte, oltre alla sospensione temporanea del bonus cashback vi è l’introduzione di un nuovo contributo economico, che prende il nome di bonus bancomat.

Si tratta di un contributo sotto forma di credito di imposta pari al 100 per cento in relazione a tutte le commissioni relative ai pagamenti che saranno effettuati mediante il sistema di pagamento elettronico da parte dei clienti e dei consumatori, nei confronti di tutti quegli imprenditori che avranno a loro disposizione un POS che consente quindi di effettuare dei pagamenti mediante carte di credito, carte prepagate e bancomat. 

Quindi, se da un lato il Governo Draghi ha sancito la sospensione del bonus cashback nei confronti di tutti i cittadini italiani, dall’altro, mediante il bonus bancomat ha avviato una politica decisamente più orientata a sostenere e ad aiutare economicamente gli imprenditori italiani.  

Nel corso dell’articolo, quindi, saranno approfonditi tutti gli aspetti e le peculiarità in riferimento al nuovo bonus bancomat che offrirà la possibilità ad alcune categorie di cittadini e di lavoratori italiani di avere a disposizione un contributo economico dal valore di 320 euro. 

Draghi: tutte le novità sul nuovo decreto 

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la relativa entrata in vigore del nuovo decreto-legge numero 99 del 30 giugno 2021, ha comportato l’introduzione di una serie di nuove agevolazioni e misure economiche destinate ad alcune categorie di lavoratori, nello specifico quei cittadini italiani che hanno un lavoro di tipo autonomo e che dunque risultano essere titolari di una partita IVA.

A questo proposito, il recente decreto-legge stabilisce da un lato un nuovo aiuto economico nei confronti di quegli imprenditori che provvederanno a dotarsi degli strumenti volti ai pagamenti tramite metodi elettronici, ovvero carte di credito, carte prepagate o bancomat; dall’altro lato, tuttavia, l’articolo 1 relativo al decreto-legge numero 99, 30 giugno 2021, ha comportato anche l’introduzione di una serie di modifiche legate al Piano Italia Cashless, il quale aveva ottenuto la sua conferma e approvazione da parte del precedente Governo guidato da Giuseppe Conte.

Dunque, il decreto-legge numero 99 del 30 giugno 2021 rappresenta attualmente un decisivo passo in avanti da parte della nuova squadra governativa, che ha confermato la sua volontà di intraprendere delle misure e degli interventi che si differenziano rispetto a quelli approvati fino al mese di marzo di questo anno dalla squadra di Conte

In questo senso, la prima novità introdotta dal Governo Draghi riguarda la sospensione temporanea del bonus cashback, il quale avrebbe offerto la possibilità di ottenere il rimborso del 10 per cento della spesa, nei confronti di tutti i cittadini italiani e le famiglie che effettuavano pagamenti presso i negozi fisici situati sul territorio nazionale, mediante il sistema di pagamento elettronico e tracciabile, quale ad esempio bancomat, carte di credito e applicazioni smartphone

Bonus bancomat di 320€: le caratteristiche principali 

A questo proposito, il decreto-legge numero 99 del 30 giugno 2021 relativo alle misure urgenti in riferimento all’ambito fiscale, alla tutela del lavoro, dei consumatori e a sostegno delle imprese, ha introdotto un importante bonus, che ha preso il nome di bonus bancomat.

Si tratta di un cambiamento fondamentale in quanto offrirà la possibilità ad alcune categorie di cittadini italiani di ottenere un bonus una tantum dal valore di 320 euro.

Una seconda novità riguarda il credito di imposta, destinato a tutti gli imprenditori ed esercenti che effettuano un’attività di arte, di professione o di impresa, a cui non saranno addebitate le commissioni in seguito ai pagamenti effettuati mediante un qualsiasi tipo di modalità elettronica o tracciabile.

In questo contesto, occorre sottolineare che il credito di imposta, precedentemente fissato alla percentuale del 30 per cento, attraverso l’approvazione del recente decreto-legge è passato alla quota del 100 per cento. 

A questo proposito, a partire dal primo luglio, tutti i titolari di regolare partita IVA che acquisteranno un sistema come quello del POS che consentirà ai loro clienti di effettuare i pagamenti tramite un sistema elettronico, avranno la possibilità di accedere al doppio credito di imposta. 

Questo può avvenire sia nei casi di acquisto che di noleggio o utilizzo degli strumenti che consentono ai consumatori di effettuare i propri pagamenti mediante bancomat, carta di credito o carta prepagata, attraverso un sistema che permette il collegamento con il registratore di cassa. 

Credito di imposta e bonus bancomat 2021: come funzionano

A partire dal 30 giugno 2021, sono state introdotte una serie di nuove misure ed interventi da parte del Governo italiano attualmente guidato da Mario Draghi che coinvolgeranno una platea di beneficiari piuttosto ampia, che avrà la possibilità di accedere al nuovo bonus bancomat dal valore di 320 euro e al credito di imposta del 100 per cento.  

A questo proposito, è necessario evidenziare che non tutte le categorie di lavoratori e di cittadini italiani potranno accedere a queste nuove misure economiche, in quanto queste sono destinate esclusivamente a quei cittadini che effettuano regolarmente un lavoro di tipo autonomo e che quindi sono titolari di partita IVA, in quanto gestiscono un’attività di arte, di professione o di impresa. 

Tuttavia, occorre sottolineare che per poter avere l'accesso ai sostegni economici predisposti dal Governo italiano mediante l’approvazione del nuovo decreto-legge numero 99 reso noto il 30 giugno 2021, sarà necessario rispondere ad alcune specifiche condizioni.

In particolare, gli imprenditori e le aziende che intendono ottenere il bonus bancomat 2021 e il credito di imposta, dovranno risultare in possesso, o aver noleggiato e utilizzato uno strumento che permetta ai consumatori di effettuare delle transizioni economiche tramite le modalità di pagamento elettronico e tracciabile, come ad esempio il POS. 

Le caratteristiche del bonus cashback

In seguito all'entrata in vigore del nuovo decreto-legge, la squadra governativa di Draghi ha preso anche un’altra importante decisione, quella di sospendere temporaneamente il famoso bonus cashback

Si trattava di una misura economica che poteva essere riconosciuta nei confronti di tutti i cittadini maggiorenni, residenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla fascia ISEE o dal reddito di riferimento del proprio nucleo familiare. 

A questo proposito, tale iniziativa che era stata introdotta prima in maniera sperimentale durante il periodo natalizio e successivamente per i prossimi tre semestri, da parte del Governo italiano, avrebbe di fatto portato al rimborso del 10 per cento di tutte le spese effettuate dai cittadini italiani, purché queste fossero avvenute mediante metodi di pagamento tracciabili ed elettronici. 

In merito a ciò, avevano aderito alla misura del cashback i principali enti bancari ed operatori, quali Poste Italiane, Cassa Centrale, Banca Sella, Pagobancomat, SIApay, Bancomat Pay, Satispay, Mercury Payment (ex Setefi), Axepta BNL, American Express, Iccrea, UniCredit, Six Payments, Nexi, SumUp.

Bonus cashback: cosa succederà con la sospensione 

In seguito alla decisione del 28 giugno da parte della cabina di regia del Governo Draghi, il bonus cashback sarà sospeso almeno per il prossimo semestre, ovvero durante il periodo tra il primo luglio e il 31 dicembre di questo anno.

È chiaro, dunque, che vi è ancora una probabilità, seppur remota, che il bonus riprenda a dare i suoi effetti a partire dal prossimo anno, almeno per l’ultimo semestre che comprenderebbe il periodo tra il primo gennaio 2022 e il 30 giugno 2022.

Tuttavia almeno per quanto riguarda questo primo semestre del 2021, sono stati circa 9 milioni i cittadini italiani che hanno deciso di aderire al bonus cashback, scaricando l’applicazione per smartphone, raggiungendo oltre 780 milioni di transazioni economiche effettuate mediante sistemi di pagamento elettronico, che avranno così la possibilità di ottenere il rimborso del 10 per cento delle spese sostenute, fino all’importo massimo di 150 euro.

L’ammontare degli importi del bonus bancomat 2021

Il bonus bancomat, spetterà nei confronti di tutti gli imprenditori esercenti attività di impresa, di arte e di professione che decideranno di avere in dotazione, noleggiare oppure utilizzare degli strumenti che consentono ai clienti il pagamento mediante modalità elettroniche e tracciabili. 

In questo senso, il bonus potrà essere ottenuto con importi differenti, sulla base dei diversi compensi e ricavi di ciascun imprenditore, nello specifico seguendo le seguenti categorie: 

  • 10% dell’importo complessivo: per i soggetti che hanno conseguito compensi e ricavi nel periodo di imposta precedente, con importi superiori a un milione di euro ma inferiori ai cinque milioni; 
  • 40% dell’importo: per i soggetti i cui compensi e ricavi del periodo di imposta precedente, sono superiori a 200 mila euro ed inferiori ad un milione di euro;
  • 70% dell’importo: per gli esercenti con ricavi e compensi del periodo di imposta precedente inferiori ai 200 mila euro.