Bonus bebè novembre 2021: pagamento in arrivo!

Sono in corso i pagamento per il bonus bebè di novembre 2021. Alcuni beneficiari hanno già ricevuto l’accredito, altri invece lo riceveranno a breve. Ma qual è il destino dell’assegno di natalità, dal momento che a partire da gennaio del prossimo anno verrà abolito per cedere il posto all’assegno unico e universale? Vediamo le date di pagamento e che fine farà la misura.

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Bonus bebè novembre 2021: sono in arrivo i pagamenti dell’assegno mensile destinato a tutte le famiglie per ogni figlio nato, adottato in preaffido da ricevere fino al compimento di un anno dall’evento (sia esso il parto o l’entrata in famiglia in seguito all’adozione). 

I pagamenti di questo bonus, che si aggiunge ai molti altri aiuti a sostegno delle famiglie in vigore oggi nel nostro Paese, non seguono sempre un calendario prestabilito. Per questo motivo, la data di accredito può variare di mese in mese e da beneficiario a beneficiario. 

Nonostante questo, è comunque possibile fare delle previsioni, basate sia sulle testimonianze dei percettori dell’assegno mensile, sia sulle erogazioni relative ai mesi precedenti. Inoltre, è sempre possibile, per il beneficiario dell’agevolazione, collegarsi al sito INPS e verificare le date di disposizione del pagamento che indicano il periodo dal quale cominciano a partire le erogazioni. 

Ma cosa succederà al bonus bebè dopo il 31 dicembre 2021? E sarà possibile richiedere questa agevolazione per famiglie per un ultimo mese o l’arrivo del nuovo assegno unico e universale porrà fine a questo importante bonus famiglia per il 2022?

Bonus bebè cos’è e a chi spetta nel 2021 

Sono molte le famiglie che beneficiano oggi dell’assegno di natalità, più comunemente conosciuto come bonus bebè. 

Si tratta di un bonus destinato alle famiglie per una nuova nascita o per l’entrata in famiglia di un figlio adottivo o in affido e che è stato possibile richiedere per tutto il 2021. 

Di cos’è il bonus bebè, quali sono i requisiti per ottenerlo e come presentare richiesta ce ne parla Lucia Pirruccio, consulente previdenziale, che ha preparato questo video informativo per fornire tutte le informazioni necessarie ai genitori che vorranno farne richiesta all’INPS: 

  

È bene non confondere questa misura con il bonus mamma domani. Si tratta, infatti, di due agevolazioni molto diverse. Benché entrambe si rivolgano a famiglie nelle quali si sono verificati eventi come nuove nascite o ingresso di figli adottivi in famiglia, la durata del bonus bebè è pari a 12 mesi (a partire dalla data in cui si è verificato l’evento), mentre il bonus mamma domani è un premio alla nascita. 

Insomma, il primo assicura alla famiglia beneficiaria un assegno erogato ogni mese da INPS, il cui importo dipende dal valore dell’ISEE, mentre il secondo permette di ottenere 800 euro, in un’unica soluzione. 

L’erogazione del bonus bebè avviene ogni mese, ma non è possibile fornire una data precisa per tutti. Vediamo allora quali sono le possibili date di accredito, come ricevere i soldi e cosa fare in caso di mancato pagamento. 

Bonus bebè pagamento in arrivo: quando arrivano i soldi a novembre 2021

Come già accennato, i pagamenti relativi al bonus bebè non seguono sempre un calendario regolare. Quel che è certo è che si tratta di un pagamento a cadenza mensile e che l’importo che verrà accreditato a breve ai beneficiari fa riferimento al mese di ottobre. 

Per il mese di novembre, come date di pagamento è stato indicato il periodo che va da lunedì 15 novembre a mercoledì 24. Infatti, alcuni beneficiari hanno già ricevuto l’accredito, mentre altri sono ancora in attesa. 

Se, quindi, i soldi non sono ancora arrivati, niente paura, perché manca davvero poco. 

Ricordiamo che le modalità per ricevere il pagamento vengono indicate al momento della domanda. Tra le opzioni, si può scegliere di ricevere il pagamento mensile del bonus bebè tramite: 

bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale, carta prepagata con IBAN, conto corrente estero, intestati a chi presenta la richiesta. 

Ricapitoliamo, inoltre, gli importi spettanti in base al valore del modello ISEE che, se presentato, permette di ricevere più soldi rispetto all’importo minimo: 

per ISEE che non superino i 7.000 euro, l’assegno mensile consiste in 1.920 euro all’anno (160 euro al mese); per ISEE che vanno dai 7.000 ai 40.000 euro, l’assegno spettante è di 1.440 euro annui (120 euro mensili); per ISEE che superano i 40.000 euro, invece, si ha diritto a un assegno annuo di 960 euro. 

Questi sono gli importi relativi al valore dell’ISEE, ma per stabilire l’importo effettivo che dovrà essere accreditato si devono prendere in considerazione la maggiorazione del 20% per ogni figlio successivo al primo.

Ci sono, però, casi in cui il pagamento proprio non arriva. È necessario, allora, stabilire quali possono essere la cause e verificare in totale autonomia che non si tratti di un semplice ritardo. Nel secondo caso, un semplice controllo direttamente sul sito dell’INPS potrà bastare per accertarsi di avere diritto al pagamento. 

Bonus bebè, cosa fare se non arrivano i soldi e come verificare il pagamento sul sito INPS

Saper utilizzare i canali digitali messi a disposizione dagli enti pubblici come INPS è molto utile, soprattutto quando o non si è ricevuto il pagamento oppure, semplicemente, si vogliono ottenere maggiori informazioni sulle date previste per l’accredito. 

Per il bonus bebè, così come per tutte le altre prestazioni erogate e gestite dall’Istituto, questa possibilità è aperta a tutti i beneficiari. Questi non dovranno fare altro che collegarsi al sito INPS ed entrare con le proprie credenziali nella propria area riservata. 

Per farlo, soprattutto a partire dal 1 ottobre, quando i PIN INPS sono stati dismessi, è necessario essere in possesso di SPID, CIE oppure CNS. Senza queste credenziali, infatti, non è possibile accedere all’area riservata e, di conseguenza, monitorare le proprie istanze o verificare le date di pagamento. 

Le date di disposizione del pagamento possono essere visualizzate entrando nel fascicolo previdenziale del cittadino. Per chi non ha particolare dimestichezza con la tecnologia, c’è sempre la possibilità di richiedere assistenza al CAF o al patronato di fiducia che potranno aiutare a entrare nell’area riservata e monitorare il pagamento. 

Ma cosa fare i soldi non arrivano? Se, trascorso tutto il mese di novembre, il pagamento del bonus bebè non dovesse proprio arrivare, è il momento di chiedersi se: 

c’è la possibilità che il diritto al bonus sia decaduto, a causa di eventi che si sono verificati e che non sono stati comunicati all’INPS o, se non si sono verificati particolari condizioni, sia il caso di mettersi in contatto con l’Istituto per ottenere maggiori chiarimenti. 

Il lasso di tempo utile per erogare i pagamenti comprende, infatti, un intero mese. Se entro l’ultimo giorno di novembre, quindi, il pagamento non è stato ancora erogato e non ce ne è nemmeno traccia sul sito INPS, è il caso di correre ai ripari e mettersi in contatto con l’Istituto per individuare il problema.

Se ti trovi in questa situazione, ti consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato Bonus bebè, ecco cosa fare se non arriva il pagamento: in questo approfondimento, infatti, vengono vagliate tutte le eventuali ragioni per cui l’assegno non è stato accreditato, fornendo anche tutte le indicazioni e i canali che ti possono mettere in contatto con INPS per risolvere il problema. 

Bonus bebè e assegno unico: cosa cambierà dopo la riforma

L’arrivo di un ulteriore bonus a favore delle famiglie, a luglio 2021, peraltro compatibile anche con il bonus bebè, ha anticipato i grandi cambiamenti che aspettano le famiglie italiane a partire dal prossimo anno. 

Il nuovo bonus 2021, l’assegno temporaneo per i figli minori, che può essere richiesto a partire dal 1 luglio e fino al 31 dicembre 2021, infatti, è quello che viene definito la misura-ponte che è stata messa a disposizione delle famiglie, prima di procedere con una vera e propria riforma dei bonus famiglia oggi esistenti. Per il momento, questa agevolazione è stata resa disponibile solo per alcune categorie di beneficiari, in particolare per tutti coloro che non possono beneficiare degli ANF.

A gennaio 2022 sarà poi possibile richiedere il nuovo assegno unico e universale: una misura, disponibile per tutti (lavoratori dipendenti, autonomi, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza e così via) che permetterà a tutte le famiglie con figli a carico, un sostegno economico. 

Ciò significa che tutti i bonus come li conosciamo oggi, tra bonus bebè, bonus mamma domani, assegni familiari ecc., verranno, più che aboliti, inglobati in quest’unica misura. L’importo, anche in questo caso, viene stabilito in base al modello ISEE. Anche in assenza di quest’ultimo sarà, però, possibile richiedere il sostegno ottenendo l’importo minimo. 

Non tutto è ancora chiaro rispetto al nuovo assegno unico. Con il decreto attuativo, è certo che la misura potrà essere richiesta a partire da gennaio, entrando poi a regime da marzo 2022. Ma, allora, che fine farà il bonus bebè?

Bonus bebè, potrà essere richiesto anche nel 2022?

Una domanda che fanno molti genitori è se ci sarà la possibilità, anche per il prossimo anno, di richiedere e beneficiare del bonus bebè. 

Considerando l’arrivo imminente dell’assegno unico che, di fatto, dovrà spazzare via tutti i bonus famiglia esistenti, si direbbe che a essere abolito in via definitiva debba essere anche il bonus bebè. Ma, poiché sono ancora vari i punti poco chiari del debutto della nuova misura, è difficile stabilire cosa realmente succederà a partire dal prossimo anno. 

Per esempio, non è ancora del tutto chiaro se, entrando l’assegno unico a pieno regime solo a marzo 2022, sarà possibile, per le famiglie, presentare le domande per la nuova misura e, allo stesso tempo, continuare a beneficiare degli aiuti oggi disponibili. 

In più, dal momento che il bonus bebè ha una durata di 12 mesi, non è da escludere che ci possa essere la possibilità di continuare a beneficiare del sussidio anche nel 2022, in caso di domande relative a nuove nascite fino al 31 dicembre 2021, così come pure la possibilità di presentare domanda anche nei primi mesi del 2022. 

Per avere informazioni più chiare si dovranno attendere, quindi, i decreti attuativi dell’assegno unico. Solo allora tutti i dubbi verranno chiariti e si potranno avere certezze in merito al destino di misure come il bonus bebè e gli altri bonus famiglia.