Bonus bebè, fino a 1500 euro per tutte le famiglie! La novità

Bonus bebè INPS ancora attivo nel 2022. Spuntano però altri contributi comunali fino a 1500 euro. Ecco le ultime novità per tutte le famiglie.

Bonus bebè ancora attivo nel 2022. Nonostante l’ingresso in scena dell’Assegno Unico e Universale, le famiglie italiane potranno ancora avvalersi di altri contributi e ottenere fino a 1500 euro per ogni figlio a carico.

Non è una novità, il Bonus bebè rientra nella lista dei contributi indirizzati ai nuclei familiari assorbiti dall’Assegno Unico e Universale. La nuova agevolazione, attiva da gennaio 2022, abbraccia una larga platea di beneficiari alcuni dei quali esclusi in passato dai contributi messi a disposizione dal Governo italiano ed erogati dall’INPS.

Andrà quindi a risollevare le sorti di disoccupati, percettori del Reddito di Cittadinanza, lavoratori autonomi, dipendenti, titolari di Partita IVA. 

Oltre al Bonus mamma domani, gli ANF, il Bonus asilo nido e le detrazioni per i figli a carico fino ai 21 anni di età, anche il Bonus bebè è giunto alla sua naturale estinzione. L’unico superstite è il Bonus asilo nido riconosciuto alle famiglie con figli frequentati gli asili nido pubblici o privati. 

Insomma, ad eccezione del Bonus asilo nido nessun altro contributo potrà essere richiesto dalle famiglie italiane con figli a carico se non l’Assegno Unico. 

Non mancano però i casi in cui le famiglie possono ancora fare affidamento su un sussidio riconosciuto per i nuovi nati.

Si tratta non solo del Bonus bebè vero e proprio erogato dall’INPS, variabile negli importi in base all’ISEE del nucleo familiare richiedente, ma anche di specifici sussidi messi in campo a livello comunale che garantiscono il più delle volte importi più generosi rispetto a quelli dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, anche fino a 1.500 euro. 

L’intento di queste iniziative è duplice: da una parte si cerca di fornire un supporto economico alle famiglie interessate da una nascita, dall’altra si cerca di incentivare la genitorialità.

Un aiuto economico di certo gradito in un contesto come quello attuale dominato dai rincari delle bollette, dall’impennata dei costi di benzina, diesel e Gpl, dall’aumento progressivo dei prezzi dei beni di consumo e da tutti gli altri effetti economici legati tanto all’emergenza epidemiologica da Covid-19, quanto alla guerra Russia Ucraina.

Senza perdere altro tempo, vediamo subito quali sono i nuovi Bonus bebè comunali, a chi spettano, come funzionano, per quali aspetti si differenziano dal Bonus famiglia INPS ormai non più richiedibile, e come farne domanda.

Bonus bebè, 2.000 euro alle famiglie anche nel 2022: come averlo

Prima ancora di vedere quali sono i Bonus bebè attivi e richiedibili nel 2022 è indispensabile chiarire un concetto: il Bonus bebè erogato dall’INPS non è più richiedibile essendo stato assorbito dall’Assegno Unico e Universale.

Il Bonus bebè di cui parleremo nel corso dei paragrafi, pertanto, non ha nulla a che vedere con il contributo gestito ed erogato fino allo scorso anno dall’INPS destinato alle coppie interessate da una nascita o dall’adozione di un bambino.

Seppur l’entrata in scena dell’Assegno Unico e Universale abbia privato molte famiglie italiane della possibilità di richiedere il sussidio per i nati nel 2022, nell’anno in corso si possono richiedere altre misure per certi versi molto simili al Bonus bebè INPS.

Attenzione perché quest’ultimo non è ancora scomparso del tutto: in alcuni casi specifici si potrà ancora ricevere il pagamento del Bonus bebè erogato dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, ma i beneficiari si possono contare sulle dita di una mano.

Altra cosa sono i Bonus bebè introdotti dai Comuni pensati per offrire un sostegno economico alle famiglie, almeno per i primi 12 mesi di vita del bambino o per il primo anno di ingresso del bambino nel nucleo famigliare adottivo.

E le cifre sono degne di nota: stiamo parlando di Bonus bebè comunali che oscillano da un importo minimo di 500 euro fino ad arrivare a 1.500.

Bonus bebè INPS, a quali famiglie nel 2022? Ecco a chi spetta

Partiamo risolvendo il primo quesito: quali sono le famiglie che potranno ancora ricevere il Bonus bebè ormai confluito nell’Assegno Unico e Universale?

La misura entrata in vigore lo scorso gennaio, i cui pagamenti sono iniziati a marzo 2022, ha finito per assorbire quota parte dei Bonus INPS attivi lo scorso anno, Bonus bebè compreso.

Nell’anno in corso, quindi, le famiglie non potranno più contare sull’agevolazione. Una regola questa che vale nella maggior parte dei casi tranne che per alcune eccezioni. Ebbene si, anche nel 2022 alcuni nuclei familiari continueranno a ricevere i pagamenti INPS mensili del Bonus bebè.

Si tratta di quelle famiglie che hanno da tempo presentato domanda all’INPS per godere del contributo e che già stanno beneficiando del sussidio. 

Il Bonus bebè, infatti, viene erogato fino al compimento del primo anno di vita del bambino, o dal primo anno di ingresso nel nucleo familiare in caso di adozione. Solo in questo caso alle famiglie spetta il Bonus bebè anche nel 2022.

Bonus bebè INPS, quali sono gli importi 2022. Novità sui pagamenti

Come avuto modo di precisare pocanzi, nel 2022 si contano ancora numerose famiglie percettrici del Bonus bebè gestito dall’INPS. Queste riceveranno l’assegno INPS per l’importo spettante. 

Le somme destinate alle famiglie variano in base all’ISEE presentato: per valori dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente inferiore a 7000 euro si riceverà un Bonus bebè annuale di 1.920 euro, per un ISEE fino a 40.000 euro fino a 1.152 euro all’anno.

Ma non è tutto. Il Bonus bebè verrà erogato anche ai nuclei familiari che in sede di domanda non hanno presentato ISEE, ma solo per il tetto minimo previsto dalla misura. Una novità che lo rende molto simile all’Assegno Unico e Universale.

Ma veniamo ai pagamenti INPS del mese. Qual è la data da segnare sul calendario per ricevere il Bonus bebè di maggio 2022? Il pagamento INPS è atteso proprio in questi giorni. Come consuetudine, le erogazioni partiranno nell’ultima settimana del mese.

Per conoscere la data esatta di accredito basta consultare il fascicolo previdenziale del cittadino, accessibile dal sito internet INPS una volta inserite le credenziali: SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) e CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Bonus bebè INPS, fino a 1500 euro a tutte le famiglie. In quali Comuni?

Oltre al Bonus bebè INPS ancora percepito da alcune famiglie, ma non più richiedibile, si contano sul territorio italiano numerosi Comuni che garantiscono un sostegno economico molto simile all’agevolazione concessa dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. 

E gli importi sono molto generosi: ciascuna famiglia può ricevere fino a 1500 euro spendibili nell’acquisto di beni di prima necessità necessari nel primo anno di vita del bambino.

Il Comune di Casargo, ad esempio, ha introdotto un Bonus bebè rivolto alle famiglie che hanno messo al mondo un bambino nel 2021. Beneficiarne è semplice, basta essere residenti nel Comune e presentare domanda all’ufficio protocollo.

Vediamo subito per quali importi spetta. Diciamo fin da subito che le somme erogate alle famiglie sono inferiori rispetto a quelle messe a disposizioni da altri Comuni. Alcuni possono arrivare a toccare i 1500 euro d’importo.

Bonus bebè, 800 euro complessivi in alcuni Comuni: come funziona

I Bonus bebè pensati dalle amministrazioni comunali, inutile dirlo, si differenziano dal contributo INPS sotto molti aspetti. Per quanto la modalità di erogazione, il Comune di Casargo offre alle famiglie due voucher di diverso importo spendibili presso alcuni negozi aderenti all’iniziativa.

Veniamo alle cifre. Ben 500 euro di Bonus bebè spettano alle coppie, 300 euro invece ai nuclei familiari composti da un solo genitori (padre o madre).

Il funzionamento del Bonus bebè in questione è un po’ diverso dagli altri. Trattandosi di un voucher, infatti, potrà essere utilizzato per pagare i servizi di trasporto pubblico o per l’esenzione dal pagamento nei piazzali dell’Alpe Giumello e Alpe Paglio.

Bonus bebè, fino a 1500 euro per tutte le famiglie: ecco dove

Oltre al particolare Bonus bebè introdotto dal Comune di Casargo, si contano altri contributi messi in campo per venire incontro alle necessità economiche delle famiglie con figli a carico in tenera età.

Anche a Limosano (Molise) l’amministrazione comunale offre un sostegno economico alle coppie con figli venuti alla luce nell’anno in corso.

In questo caso, l’importo del Bonus bebè sarà di 1500 euro da dividere in tre tranche di pari importo: 500 euro spettano alla nascita del bambino, 500 al compimento del primo anno di vita e altri 500 da erogare dopo l’inizio della scuola dell’infanzia.

I requisiti da rispettare per essere ammessi al Bonus bebè di Limosano non sono particolarmente stringenti: alle famiglie è richiesta la residenza nel comune e l’essere in regola con il pagamento delle imposte comunali.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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