Bonus benzina: arrivano 200 euro, ecco come funziona!

Il prezzo del carburante è salito alle stelle e il Governo sta cercando le giuste contromisure, per questo motivo ha introdotto, tra le altre cose, il bonus benzina che garantisce 200 euro ad alcuni cittadini. Vediamo come funziona la misura e tutto quello che c'è da sapere in merito.

Image

Il prezzo del carburante ha raggiunto prezzi mai visti ed è andato alle stelle, tra le cause c'è sicuramente la terribile guerra in Ucraina che sta imperversando in queste settimane.

Il Governo ha dunque introdotto il bonus benzina, una misura che consente ad alcuni cittadini di ricevere 200 euro per l'acquisto di benzina e diesel.

Oltre a questo, è in fase di discussione anche il famoso taglio alle accise che è da tempo sotto l'occhio del ciclone, e in questo giorni è l'argomento numero uno dell'opinione pubblica per quanto riguarda il nostro Paese.

Assieme al costo del carburante un aumento vertiginoso si è potuto notare anche nel costo delle bollette, che sta raggiungendo livelli insostenibili per molti cittadini.

Mario Draghi deve correre ai ripari e per farlo è obbligato a introdurre misure efficaci e utili a sostenere i cittadini, e dunque si trova nuovamente a dover prendere decisioni importanti.

Andiamo a vedere tutto quello che sta accadendo e tutte le novità.

Prima di proseguire vi consigliamo la visione del seguente video YouTube di NOTIZIE ITALIA, il quale parla proprio del bonus benzina da 200 euro.

Bonus benzina: ecco 200 euro! Che cos'è

Abbiamo detto che il Governo deve correre ai ripari contro il costo del carburante che ha raggiunto livelli astronomici, e che per farlo si sta avvalendo di una nuova misura: il bonus benzina.

Questa, in sostanza, consente di ricevere 200 euro da spende in buoni per l'acquisto del carburante ma va in beneficio di alcune categorie di persone.

Parliamo ad esempio dei lavoratori dipendenti, questa agevolazione infatti non va in favore di tutti i cittadini, ma andremo a vedere questo aspetto successivamente.

La misura sarà valida per tutto l'anno corrente, di conseguenza si potrà sfruttare per tutto il 2022, e questo grazie ai fondi stanziati da Mario Draghi e dalla sua squadra di Governo.

Si parla infatti di 4.4 miliardi di euro, un bel gruzzoletto che servirà per contrastare questa crisi che sta martoriando le tasche dei cittadini.

L'agevolazione non arriverà tramite un aumento in busta paga, non ci saranno per intenderci stipendi gonfiati, ma l'incentivo arriverà sotto forma di sconto direttamente alla pompa di carburante.

Bonus benzina: a chi spetta e chi riceve 200 euro

Abbiamo capito che il bonus benzina è inserito in una manovra che ha lo scopo di combattere contro l'aumento dei prezzi del carburante, oltre che delle bollette di luce e gas.

Abbiamo però anche detto che non tutti possono sfruttarlo, gli organi di competenza hanno infatti deciso di distinguere tra chi, a detta loro, ne ha più bisogno e chi meno.

Per la precisione, l'agevolazione andrà in favore dei lavoratori dipendenti che dunque devono raggiungere il loro posto di lavoro, mentre tutti gli altri non potranno ricevere nessun incentivo.

Lavoratori autonomi, lavoratori in smart working e via dicendo dunque non possono ricevere i famosi 200 euro, e continueranno a pagare normalmente il carburante.

A elargire i buoni ai beneficiari sarà il datore di lavoro, che si occuperà del loro smistamento controllando la corretta trasparenza delle operazioni.

Non c'è alcun costo relativo al buono, questo infatti è completamente gratuito e garantisce uno sconto stimato di circa 15 centesimi per litro, niente male considerando il prezzo al quale stiamo acquistando il carburante.

Bonus benzina: come funziona

Abbiamo visto dunque che il bonus benzina da 200 euro viene consegnato direttamente dal datore di lavoro ai propri dipendenti, ma qui è necessario fare una doverosa premessa.

L'azienda non ha nessun obbligo di concedere tale benefit, è infatti discrezionale in base alla politica aziendale.

È chiaro dunque che, nel caso il datore di lavoro non fosse disposto a cedere tali buoni, peraltro senza motivo, a svolgere un ruolo determinante saranno gli stessi dipendenti oltre che i sindacati.

Non troviamo un vero e proprio motivo per il quale l'azienda dovesse decidere di non concedere tali buoni, ma in ogni caso tramite il confronto si può trovare un punto d'incontro.

Sempre nell'ambito del funzionamento è necessario specificare anche che il bonus verrà elargito una volta soltanto e che la finestra sarà di due mesi: dal primo aprile 2022 al 31 maggio 2022.

Bisogna dunque prestare molta attenzione alle scadenze perché altrimenti si rischia di perdere il diritto a ricevere l'unica agevolazione utile al fine di pagare meno il carburante.

Bonus benzina: serve l'ISEE?

Abbiamo capito ora che cos'è e come funziona il bonus benzina, e abbiamo messo in luce alcuni aspetti importanti come il periodo e la discrezionalità dell'azienda.

Alla luce di questo andiamo ora a vedere un altro tema che sempre interessa i cittadini, ovvero la certificazione ISEE, serve presentarla?

La risposta è abbastanza scontata, ed è assolutamente no.

Infatti, spetta proprio all'azienda richiedere l'agevolazione per i propri dipendenti e dunque non è necessario presentare alcuna certificazione legata al reddito.

Non è una misura che va a favorire chi è maggiormente in difficoltà economica, ma proprio quei lavoratori che devono raggiungere il proprio posto di lavoro e per i quali l'azienda può inserire questo benefit.

Bonus benzina:come richiederlo

Abbiamo detto nel corso dei paragrafi che il bonus benzina è una misura che non è richiedibile da parte del singolo lavoratore, che non può pretenderlo dato che il datore di lavoro non ha nessun obbligo.

Detto questo, se l'aziende decidesse di elargire questo benefit, potrebbe procedere in maniera unilaterale o confrontandosi con i propri sindacati.

Il dipendente dunque ha pieno diritto a ricevere l'agevolazione, ma spetterà poi al datore di lavoro la decisione finale.

È chiaro che l'opportunità è ghiotta e qualunque dipendente di azienda privata difficilmente vorrà privarsi di 200 euro in questo delicato periodo storico, ma purtroppo non possiede alcun diritto di pretenderli.

Bonus benzina: il taglio delle accise

Abbiamo visto come il bonus benzina sia una misura molto importante che potrebbe aiutare le famiglie a contrastare il caro carburante, che in questo periodo storico sta gravando e non poco sulle tasche dei cittadini.

L'agevolazione non è assolutamente risolutiva, è piuttosto un modo per tamponare e limitare i danni nel breve, ma tutto questo può bastare?

Al vaglio c'è anche il taglio delle accise, uno dei temi più spinosi che il Governo si sta trovando a trattare anche spinto dall'opinione pubblica che è veramente critica a riguardo.

L'Italia è uno dei paesi in cui il carburante si paga di più, e le accise sono il primo motivo per il quale il Parlamento è stato messo sotto accusa.

Periodicamente sentiamo che queste verranno tagliate e che quindi si riuscirà a pagare meno il carburante, ma la verità è che ogni volta la promessa non viene mantenuta.

Questa volta sembra che il taglio ci sarà, ma purtroppo solamente in un periodo limitato e questo ha fatto storcere il naso, nuovamente, agli italiani.

Se ne sta discutendo proprio in queste ore, e di conseguenza a breve potremo avere maggiori certezze sulla strada che verrà percorsa.

Bonus benzina: le critiche

Come ogni volta che il Governo introduce una misura questa viene messa in discussione, com'è normale che sia, e anche il bonus benzina non è stato da meno.

A dire la verità, questa agevolazione non ha ottenuto riscontri positivi né dall'opinione pubblica né da figure di spicco del Governo.

È stata perlopiù considerata inadeguata e soprattutto insufficiente per contrastare questo difficile periodo.

Alcuni sono stati ancora più critici, definendola semplicemente uno spreco di denaro pubblico che non avrà alcuna utilità.

A esporsi in maniera diretta è stato anche Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo Economico che ha definito l'insieme di misure emanate per il caro bollette e per il carburante come "debolissime".

Ha rincarato poi la dose esplicando la sua personale idea per riportare la benzina ha un prezzo considerato accettabile, ovvero 1.75 euro.

Secondo Calenda, bisognerebbe tassare gli extraprofitti del 50 per cento, a quel punto utilizzare il denaro per abbassare il costo del carburante.

Ognuno si è fatto la propria idea sulla questione, quello che però appare chiaro è che è necessario intervenire come meglio si può per arginare i danni.

Bonus benzina: i bonus sociali per luce e gas

Abbiamo fino a qui parlato del bonus benzina in virtù del fatto che il costo del carburante è schizzato alle stelle, ma non è l'unica misura introdotta in questi giorni.

Vogliamo dunque, per completezza dell'articolo, andare a parlare dei bonus sociali che hanno lo scopo di aiutare gli italiani a combattere il caro bollette.

La misura è destinata una particolare categorie di persone, che si trovano in difficoltà di salute oppure in forte difficoltà economica.

Di recente il Governo ha deciso d'introdurre alcune novità per aumentare la platea di beneficiari, tacciata di essere troppo stretta e di non favorire dunque l'aiuto necessario al nostro Paese.

Per questo motivo Mario Draghi ha deciso di alzare il tetto ISEE fino a 12.000 euro, consentendo a più di 5 milioni di famiglie di pagare meno le bollette.

Si parla dunque di un aumento di più di 1 milione di famiglie che potranno godere di questa agevolazione, e questo rappresenta sicuramente un primo passo, anche se non è quello definitivo.

Bonus benzina: dipendenti possono sorridere

Siamo quasi giunti al termine del nostro articolo nel quale abbiamo potuto capire tutto quello che c'era da sapere a proposito del bonus benzina.

Una cosa sola appare chiara: i dipendenti possono sorridere, o almeno potranno farlo per un limitato ritaglio di tempo.

Solo loro avranno la possibilità di ricevere l'agevolazione, e questo potrà accadere solamente se il datore di lavoro vorrà concedere tale benefit che, peraltro, non ha nessun costo per l'azienda.

Alla luce di questo possiamo dire che effettivamente, anche a nostro avviso, è necessario fare qualcosina in più per garantire a tutti i cittadini un maggior risparmio sul carburante, ma non è questa la sede per aprire questo dibattito.

Staremo a vedere che cosa accadrà nelle prossime settimane tenendovi aggiornati costantemente sull'argomento.