Bonus benzina e assegno energia: ipotesi nel piano di Draghi

Un bonus benzina per le famiglie in difficoltà e per gli autotrasportatori e un assegno energia per i redditi più bassi nel nuovo decreto. Pro e contro.

Un bonus benzina per le famiglie in difficoltà e per gli autotrasportatori e un assegno energia, proposto da Letta (PD), per i redditi più bassi: sono le alternative che si aggiungono alle varie ipotesi sul tavolo del governo contro la crisi energetica e i costi del carburante che sono saliti alle stelle. 

Certo, non bastava la pandemia e le conseguenze economiche, per le famiglie e le imprese italiane, a gravare sulla possibilità di una ripresa. E nemmeno l’aumento dei costi delle materie prime. Incredibile, ma vera, la guerra in Ucraina non fa che infliggere un nuovo, durissimo colpo al nostro Paese. 

Un terribile colpo cui il presidente del Consiglio Mario Draghi deve fare i conti, vagliando le ipotesi “migliori”, in una situazione che, però, non sembra avere una scadenza ben definita e che, anzi, potrebbe protrarsi per molto tempo. Gli interventi devono, dunque, essere tempestivi. 

E mentre i partiti chiedono uno scostamento di bilancio, gli occhi del Premier sono fissi verso Bruxelles, mentre il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, punta il dito contro l’aumento immotivato del carburante per il quale c’è bisogno di un intervento immediato da parte del governo. 

Nel frattempo, sul tavolo delle proposte ci sono soluzioni “assistenziali” come il bonus benzina (o bonus carburante) o l’assegno energia per famiglie in difficoltà: misure che, come sperimentato anche negli scorsi anni, darebbero la possibilità di offrire un immediato sostegno ai cittadini, ma senza risolvere davvero la situazione. 

Bonus bollette e assegno energia, ma non solo: decreto in arrivo

Se il Covid-19 aveva rappresentato un’esperienza straordinaria per l’Italia (così come per il mondo intero), la guerra Russia-Ucraina non è da meno e ci ha portati a nuovi interventi senza precedenti da attivare quanto prima.

È in quest’ottica che il governo è ora al lavoro su un decreto contro i rincari, la cui approvazione dovrebbe avvenire in tempi record. Anche stavolta, e contro le aspettative, Palazzo Chigi non contempla lo scostamento di bilancio, direzione proposta, invece, da alcuni partiti tra cui Lega e Movimento 5 Stelle. 

Il nuovo decreto, da emanare in tempi record, contempla diverse misure contro la crisi, alcune delle quali mirano a contrastare il recente aumento dei costi della benzina. Aumenti considerati una vera e propria truffa da Cingolani, considerazione sulla quale ha detto la sua anche l’economista Cottarelli, sostenendo che i prezzi, al di là della guerra e le conseguenti sanzioni, sono sotto speculazione. 

Tra gli interventi che potrebbero essere inseriti nel decreto, in particolare: 

l’abbassamento dei prezzi per benzina e diesel (un taglio di circa 15 cent a litro) e un tetto massimo per da fissare per le importazioni del gas (misura che dovrebbe essere condivisa con l’Unione Europea); nuova rateizzazione delle bollette; tagli sulle accise. 

Bonus benzina e assegno energia: nuovi aiuti a famiglie e imprese nel decreto in arrivo?

Non c’è ancora nulla di confermato e le proposte, dai diversi partiti, sono varie e diverse tra loro. Eppure, anche nel contesto del caro carburante, così come per l’aumento delle bollette, si fa strada la proposta di puntare a bonus da riconoscere alle fasce della popolazione maggiormente in difficoltà in questo periodo. 

Se per le imprese si sta riflettendo sulla possibilità di ricorrere ad aiuti e ristori a fondo perduto, stavolta riconosciuti in base all’appartenenza a settori che più di altri stanno soffrendo l’aumento dei costi delle materie prime e sui consumi di energia, spuntano fuori proposte dirette ai cittadini e le famiglie italiane. 

Letta, del PD, per esempio, invoca un assegno energia. Un sostegno, che ha l’obiettivo di porgere la mano alle famiglie messe in ginocchio dai recenti ed eccessivi aumenti, ancora una volta legato alla situazione economica familiare. Insomma, anche in questo caso, così come succede già per alcuni aiuti statali come i bonus sociali, si tratta di una misura assistenziale i cui requisiti dovrebbero includere anche la valutazione dello stato economico, quindi, presumibilmente, tenendo conto, e stabilendo, determinate soglie ISEE.

Imboccare la strada delle misure assistenziali, però, non sembra promettere bene, specialmente in un Paese come l’Italia in cui “mettere le toppe” ha spesso spostato l’attenzione da soluzioni a più lungo termine. E se, da questo punto di vista, un lavoro su nuovi bonus o sul potenziamento di quelli già esistenti sembrerebbe essere meno costoso di un intervento strutturale, si rischia, ancora una volta, di non risolvere il problema in via definitiva. 

Bonus benzina 2022 per famiglie e autotrasportatori: altra ipotesi sul tavolo

Tra le ipotesi sul tavolo di Draghi non solo l’assegno energia proposto da Letta, ma anche un nuovo aiuto diretto ai cittadini, sulla scia di ciò che sta già accadendo in altri paesi europei come la Francia: 

si pensa a un bonus benzina (o bonus carburante) da destinare alle famiglie in difficoltà economiche, ma anche a camionisti e autotrasportatori, parametrato, probabilmente, in base al valore dell’ISEE. 

La proposta, come già accennato, prende spunto dalla misura francese messa in campo per fronteggiare l’innalzamento dei prezzi del carburante e sostenere i cittadini che guadagnano meno di 2.000 euro al mese. In questo caso, sostanzialmente, parliamo di un contributo economico, del valore di 100 euro, per le classi medie. 

In Italia, dunque, il modello sarebbe lo stesso. Un bonus da destinare alle famiglie in maggiore difficoltà economica. E poiché, nel nostro Paese, lo strumento per avere una fotografia esaustiva della condizione economica è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, qualora dovesse essere messo in campo un aiuto simile, è molto difficile pensare che questo non venga legato al valore dell’ISEE. 

Bonus benzina come i bonus sociali: cosa aspettarsi dal nuovo decreto

In sostanza, il bonus benzina potrebbe riguardare quella fascia della popolazione che può già fare affidamento sui cosiddetti bonus sociali, o anche conosciuti come bonus gas e luce, un aiuto per le famiglie in difficoltà economica e che, soprattutto in questo periodo, sta sostenendo la spesa, in crescita, delle bollette degli italiani. 

Esattamente come potrebbe essere concepito il bonus benzina, infatti, i bonus sociali vengono riconosciuti alle famiglie che hanno un ISEE sotto gli 8.000 euro oppure, se in presenza di quattro o più figli, non superiore ai 20.000 euro. 

Nel caso dei bonus sociali, va ricordato che il cittadino non ha alcuna necessità di presentare apposita domanda, dal momento che, se presentata la DSU, il bonus viene concesso in automatico. 

Non è da escludere che, con il nuovo decreto in arrivo, anche i bonus luce e gas possano subire delle modifiche. In particolar modo, si starebbe ipotizzando un ampliamento della platea dei beneficiari. Insomma, le soglie ISEE potrebbero salire e i bonus essere riconosciuti a un maggior numero di famiglie e cittadini. 

Per maggiori informazioni, consigliamo la lettura del nostro approfondimento sui bonus sociali Bonus luce e gas 2022: 5 risposte alle domande più frequenti 

Bonus benzina, assegno energia e bonus sociali: quando arriva il nuovo decreto

Sul fatto che, ad affiancare i bonus sociali, possano aggiungersi altri sostegni economici come il bonus benzina, per famiglie e autotrasportatori, o un assegno energia non è detta l’ultima parola. 

Di certo, il governo sta puntando a risolvere in fretta la situazione, o quanto meno imboccare la strada giusta per arrivare a una soluzione che riesca a contenere i danni a breve termine. Da questo punto di vista, i bonus non dispiacerebbero affatto ai cittadini, ma dovrebbero pur sempre essere affiancati da altri tipi di intervento. 

Cosa succederà, comunque, dovrebbe esserci chiaro già da questa settimana. Almeno questi sono i tempi indicati per far vedere la luce al nuovo decreto, fondamentale per agire contro il rincaro, arrestare gli scioperi degli autotrasportatori e dare una prima risposta in attesa delle misure a livello europeo. 

D’altra parte, l’Italia è uno dei Paesi che peggio può sostenere le conseguenze economiche derivanti dall’aumento delle materie prime, così come dalle sanzioni imposte alla Russia, dalla quale importiamo circa il 40% del gas. 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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