Bonus bici: ecco come puoi ottenere subito euro750!

Il bonus bici ha subito delle variazioni dal Governo, ma ciò non toglie il fatto che se rispetti i criteri potrai avere diritto a un beneficio di ben euro750!

Benvenuto o benvenuta in questo nuovo articolo di Trend Online.

In quest’arco temporale uno dei problemi maggiori che la nostra società deve affrontare è quello dell’inquinamento ambientale.

Per anni e anni, da quando sono nate le industrie, sono state sfruttate una miriade di risorse energetiche e il grande prezzo da pagare sta nel fatto che spesso le nostre attività hanno un impatto sulla natura.

Anche se sul breve periodo non ci sembra una cosa poi così catastrofica, di fatto man mano che passano gli anni le conseguenze diventano sempre più evidenti (e anche pericolose, purtroppo).

Tutto questo meccanismo alla fine dei conti si ritorce contro di noi, perché mangiamo cibi inquinati, respiriamo aria malata, beviamo acqua sporca e via dicendo.

Ovviamente l’esposizione a questi materiali inquinanti ci porta ad ammalarci gravemente e molte persone purtroppo rischiano la vita a causa di questo sistema controproducente.

Oltre alle industrie, una delle fonti di maggiore inquinamento è costituito dai mezzi di trasporto, come le macchine, le navi e gli aerei.

Questi mezzi per noi sono fondamentali perché siccome il mondo attuale è sempre più frenetico, c’è la necessità di spostarsi da un luogo all’altro il più rapidamente possibile.

Bonus bici: il problema della sedentarietà

Oltre al discorso sull’inquinamento, che prende in considerazione tutto l’ecosistema mondiale, in cui siamo inclusi anche noi umani, c’è un altro fattore che rende la nostra vita più difficile.

Questo fattore negativo è la sedentarietà.

Viviamo in un’epoca in cui ci sono grandi comodità e questo è chiaramente di base molto positivo, il problema arriva quando si sacrifica il movimento per causa della pigrizia.

Non sempre è necessario spostarsi con la macchina, soprattutto se si devono raggiungere zone abbastanza vicine nella propria città, ma l’abitudine di mettersi in macchina e guidare spesso supera la voglia di fare una camminata o una pedalata in bicicletta.

Anche questo tipo di atteggiamento costituisce un danno per la salute, proprio perché il movimento è una delle componenti fondamentali per la salute dell’individuo.

Per salute intendo dire sia salute fisica senz’ombra di dubbio e allo stesso tempo anche salute mentale, che per quanto possa essere sottovalutata, di fatto ha un rapporto molto stretto con la salute fisica.

Bonus bici: il mezzo beneficio della pandemia

La pandemia del coronavirus è stata disastrosa per quasi tutti i punti di vista e su quest’aspetto non ci sono dubbi.

Il covid non è stato un male che ha colpito solo la salute fisica delle persone, ma tutto ciò che gli ruota intorno (paura dell’infezione, quarantene, chiusure e via dicendo) ha lasciando delle profonde cicatrici nella mente di tutti noi e il danno all’economia è stato colossale.

Ciononostante c’è un piccolo aspetto che passa inosservato, ma che nella primissima fase della pandemia è saltata agli occhi di molte persone.

Ti sto parlando del fatto che la natura ha avuto modo di “respirare un po’”

Con quest’espressione voglio dire che il fatto che le aziende, le fabbriche, i negozi e diciamo quasi tutte le strutture siano state chiuse ha fatto sì che la percentuale d’inquinamento si sia ridotta drasticamente e questo è stato un avvenimento che ha portato un beneficio al nostro ecosistema.

Dall’altra parte, invece, il covid ha potenziato ulteriormente il problema della sedentarietà, perché dovendo stare a casa non si aveva molto spazio di manovra per fare movimento.

Ecco perché uno degli effetti collaterali peggiori è stata proprio la diffusione di disturbi alimentari, perché in qualche modo bisognava scacciare la noia.

Bonus bici: l’intervento del Governo

In una situazione critica come questa il Governo si è dato da fare per poter dare un sostegno concreto ai cittadini.

Restiamo sempre nell’ambito della sostenibilità e della sedentarietà.

Se ci fai caso, il mezzo del monopattino elettrico ha avuto un vero e proprio exploit praticamente dopo che siamo usciti dalla primissima ondata di Covid, grossomodo a fine primavera 2020.

L’obiettivo dello Stato era quello di offrire un mezzo di trasporto comodo e veloce e che allo stesso tempo sia non inquinante.

Da quest’idea è stata diffusa la commercializzazione del monopattino elettrico, su cui si aveva diritto al rimborso del 60%.

Questa è stata la prima forma di bonus mobilità esercitata dallo Stato nel corso di questi due anni di pandemia.

Oltre al monopattino elettrico è stata diffusa la produzione e la distribuzione della bicicletta elettrica.

Il pericolo che sta alla base di questi due mezzi sta nel fatto che sono mezzi abbastanza instabili e allo stesso tempo abbastanza veloci.

Il ché si traduce in una grande quantità d’incidenti, soprattutto perché molti guidatori di questi mezzi sono anche adolescenti o addirittura bambini.

Per risolvere questo problema si sta pensando all’applicazione di una spesa assicurativa, proprio per cercare di ridurre al minimo queste situazioni spiacevoli.

Bonus bici: le novità per il 2022

In seguito a un enorme flusso di richieste da parte dei cittadini, lo Stato ha deciso di reintegrare il bonus bici tra i vari benefici economici disponibili ai cittadini italiani.

Mettendo da parte il discorso che ti ho fatto sul monopattino, molti bonus inerenti alla mobilità erano gestiti dalle Regioni.

In questa nuova versione del bonus bici la gestione sarà amministrata a livello nazionale.

Anche se viene tendenzialmente chiamato “bonus bici” non lasciarti confondere, perché di fatto è esteso anche ad altri mezzi, come monopattini e addirittura automobili.

Prima di spiegarti nel dettaglio tutte le componenti fondamentali di questo nuovo bonus bici, ti anticipo che si tratta di un bonus senza ISEE, cioè non è obbligatorio presentare il proprio ISEE per avere il beneficio.

Bonus bici: i mezzi di trasporto coinvolti

Faccio una piccola precisazione in merito al nome.

Se da un lato è assolutamente vero il fatto che tendiamo a chiamare questo bonus utilizzando la parola bici, è anche vero che c’è una denominazione più tecnica, che comunque vuol dire la stessa e identica cosa.

Il nome a cui mi sto riferendo è “bonus mobilità sostenibile” e questo nome gli è stato attribuito proprio per evitare equivoci, nel senso che questa denominazione tecnica fa capire che ci sono altri mezzi coinvolti.

Prima ti ho accennato le biciclette, i monopattini e le automobili. Oltre alle automobili sono inclusi anche i mezzi pubblici, in particolar modo i pullman.

Per quanto riguarda le automobili nello specifico, uno dei sistemi ecologici che possono essere messi in pratica consiste nel car sharing.

Bonus bici: come viene fatta l’erogazione?

Qualsiasi cittadino che decide liberamente di sfruttare la mobilità sostenibile ha il diritto di poter ricevere questo bonus.

Ci sono delle condizioni abbastanza rigide che bisogna rispettare, ma questo lo vedremo un po’ più in là nei prossimi paragrafi.

Mentre col vecchio sistema si utilizzavano i voucher, che consentivano una sorta di sconto in fase d’acquisto, qui le cose sono leggermente differenti.

Si utilizzerà la forma del credito d’imposta. Ma cosa significa in parole pratiche?

In pratica non si ottiene uno sconto nel momento in cui si compra il bene, ma quello sconto viene applicato sulle tasse da pagare ed è bene specificarlo nella dichiarazione dei redditi.

Bonus bici: i beneficiari

Come ti ho già accennato qualche paragrafo sopra, questo bonus non richiede necessariamente la presentazione dell’ISEE, pertanto si capisce che si tratta di un bonus “universale”.

Segue orientativamente lo stesso principio dell’assegno unico universale, che è entrato in vigore dal primo marzo 2022.

La caratteristica peculiare di questo bonus sta nella sua retroattività.

Retroattività è un termine che indica l’attivazione di un qualcosa che sia precedente.

In questo caso il bonus è retroattivo perché tiene conto delle spese effettuate nel corso dell’anno 2020.

In parole povere tutti coloro che hanno acquistato una bicicletta elettrica o un monopattino elettrico nel periodo di tempo compreso tra il 31 agosto 2020 e il 31 dicembre 2020, potranno avere lo sconto sulla dichiarazione dei redditi.

L’acquisto non solo dev’essere formalmente iscritto a quella data, ma il pagamento dev’essere anche completamente saldato in quell’arco temporale, per far sì che il bonus sia valido.

C’è un’altra condizione obbligatoria: oltre all’acquisto e al saldo del mezzo elettrico, sempre in quel periodo temporale dev’essere stato rottamato un veicolo inquinante.

Invece, per chi ha usufruito dei servizi di car sharing e di mezzi di trasporto green sempre in quel periodo (viene preso in considerazione un abbonamento fisso e non un utilizzo singolare) può avere il credito d’imposta sulla dichiarazione dei redditi.

Bonus bici: gli importi del 2022

Passiamo adesso alle cifre vere e proprie relative a questa misura economica.

Il limite massimo entro il quale si può usufruire del bonus è di ben €750. 

Per il momento devi tenere a mente che tutto questo meccanismo vale solo ed esclusivamente per le spese sostenute nell’anno 2020, il 2021 non è ancora incluso.

O meglio, non si hanno ancora notizie di un eventuale bonus mobilità che svolga una funzione retroattiva per l’anno 2021.

Da quando si può richiedere il bonus bici?

Lo stato ha stanziato un fondo di €5 milioni e l’investimento non viene rinnovato.

Il ché significa che non tutti purtroppo possono avere la possibilità di sfruttare quest’occasione.

Al momento la procedura di richiesta non è ancora stata attivata, ma tieni bene a mente la data del 13 aprile 2022, perché in quel giorno partirà tutto il meccanismo.

La scadenza è stata fissata al 13 maggio 2022.

Per presentare la domanda devi utilizzare questo modello fornito dalla’Agenzia delle Entrate per effettuare la pratica e infine dovrai rimandare sempre a lei la documentazione compilata.

Antun Benvestito
Antun Benvestito
Redattore, classe 2001.Sono nato a Bari, ma ho origini croate da parte di mia madre. Sono uno studente di lingue straniere presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e ho sempre nutrito un certo interesse per il lavoro online. Le lingue che al momento sono alla mia portata sono l'inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco, il russo e il croato. Sono un ex giocatore di pallanuoto e non smetterò mai di amare il mondo acquatico. Il mio motto? Alzati dal letto con determinazione e vai a dormire con soddisfazione""
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