Bonus Carburante: 200 euro per tutti? Occhio ai requisiti! 

Il bonus carburante 200 euro sarebbe per tutti i lavoratori, ma bisogna stare attenti ai requisiti! E anche alle novità!

Il Bonus carburante 200 euro prevede ora nuovi requisiti per tutti i richiedenti che sono stati aggiunti grazie al Decreto Aiuti!

Si tratta di un buono benzina che negli ultimi mesi è passato dall’essere solo ed esclusivamente per i lavoratori dipendenti di aziende private, ad essere disponibile anche per chi è un lavoratore di aziende no-profit.

Questo è stato disposto dal Governo Draghi per cercare di venire incontro a quanti più beneficiari possibili, dal momento che, fino a fine aprile, il bonus carburante 200 euro era quasi un privilegio per i dipendenti privati.

Il problema è che ora molte aziende rischiano lo stallo, perché i requisiti ora si fanno sempre più restringenti, a causa delle disposizioni relative al welfare contrattuale.

Se non altro, come eventuale “scappatoia”, come semplice contribuente potrai richiedere altre agevolazioni, e non solo per la benzina. Si parla del bonus 200 euro e del bonus 60 euro, che a breve verranno resi disponibili per tutti.

Occhio però ai requisiti fiscali previsti! Intanto vediamo le ultime sul bonus carburante 200 euro.

Bonus Carburante 200 euro: aziende in stallo per il cambio dei requisiti! Che succede?

Il bonus carburante 200 euro ora è previsto per molte altre persone. Se non fosse stato disposto il Decreto Aiuti, a quest’ora avrebbero potuto richiederlo solo i lavoratori dipendenti di aziende private.

Quindi niente aziende no-profit, cooperative, fondazioni o associazioni varie, anche se si tratta di lavoratori con contratti a tempo indeterminato (quest’ultimo è il più importante dei requisiti).

Invece, col nuovo decreto del Governo Draghi, anche i lavoratori delle cosiddette aziende/enti del Terzo Settore potranno beneficiare di questa esenzione fiscale sui buoni benzina.

Ricordiamo che il bonus carburante 200 euro non è l’accredito di duecento euro sul tuo conto corrente o carta prepagata con IBAN, ma solo una detrazione fiscale aggiuntiva, totalmente non correlata all’attuale fringe benefit da 258,23 euro annui.

Il problema è che, nonostante questa estensione del bonus carburante 200 euro, per le aziende c’è il rischio di trovarsi in uno stallo a causa dei nuovi requisiti.

Come ricorda il Sole24Ore, questo benefit fiscale dovrà essere messo a disposizione il prima possibile dalle aziende, dato che: 

“[…] a decorrere dal mese di giugno di ogni anno, devono mettere a disposizione dei lavoratori tali strumenti di welfare da utilizzare entro il 31 maggio dell’anno successivo.”

Purtroppo l’adempimento di questo obbligo potrebbe risultare un’impresa per aziende che, a causa degli ultimi eventi economici e internazionali, hanno cominciato a subire delle perdite, o a ritrovarsi con delle spese energetiche importanti.

Ma facciamo un attimo il punto della situazione sulla disposizione stessa del bonus benzina.

Bonus Carburante 200 euro: ecco come cambiano i requisiti per tutti!

Il bonus Carburante 200 euro è una copertura defiscalizzata che il dipendente può avere nel caso in cui richieda al proprio datore di lavoro dei buoni benzina. Ma i requisiti previsti per il beneficio riguardano la copertura delle spese carburante per il proprio veicolo, nel caso di viaggi casa-lavoro, o per quello aziendale se è in trasferta.

In poche parole, tu come contribuente ti ritrovi ad utilizzare dei buoni che non faranno reddito sulla tua Denuncia dei Redditi, mentre l’azienda potrà richiedere ulteriori detrazioni per il reddito d’impresa.

Ma come requisiti d’accesso per quest’ulteriore detrazione serve essere accreditati almeno come:

  • ente aziendale,
  • lavoratore autonomo,
  • libero professionista.

A causa di tali requisiti, i contribuenti in regime forfettario non potranno beneficiare del bonus Carburante 200 euro.

Potrai inoltre accedere ad ulteriori detrazioni, come il fringe benefit da 258,23 euro, che non risulta intaccato da questa misura. In pratica, potrai beneficiare di oltre 450 euro di esenzione fiscale, a fine anno, come già avevamo approfondito in questo articolo.

Pertanto, per il lavoratore dipendente si prospetta un beneficio di ben 450 euro, mentre per l’azienda si parla comunque di una spesa, anche importante se si è di grosse dimensioni.

Bonus Carburante 200 euro: occhio a chi paga alla fine per il voucher benzina!

Il bonus carburante 200 euro è principalmente pagato dal datore di lavoro, il quale provvede ad acquistare presso le compagnie che hanno in gestione anche i servizi di rifornimento stradale.

Pertanto l’esenzione è solo del dipendente, mentre, come abbiamo detto poco sopra, come “premio di consolazione” al datore di lavoro spettano delle detrazioni per il proprio reddito d’impresa. Ma se sei però una Partita IVA sotto regime forfettario, no. 

Per certi versi il bonus carburante 200 euro è “pagato” anche dallo Stato, oltre che dal datore di lavoro, visto che, disponendo di questa esenzione, lo Stato stesso in parte si priva di ulteriori entrate erariali.

E se si aggiunge anche le entrate mancate col taglio delle accise, si può facilmente capire come mai il Governo Draghi abbia aumentato la tassazione degli extra profitti al 25%, dopo esser partiti da un semplice 10%, a marzo.

Se non altro, tutti noi potremmo beneficiare almeno di questo taglio.

Bonus Carburante 200 euro e non solo: agevolazioni e tagli per tutti!

Il bonus carburante 200 euro è una delle tante agevolazioni che il Governo Draghi ha disposto da marzo. Ma a conti fatti la migliore è sempre il taglio delle accise, dato che permette a tutti di ritrovarsi, almeno fino all’8 luglio, con una riduzione di 30 centesimi sul prezzo al litro di benzina e gasolio.

Oltre a venire rinnovato da maggio, il Governo ha aggiunto anche l’accisa zero sul metano, più la riduzione dell’IVA al 5%. Per il metano era quasi d’obbligo, dal momento che a momento il prezzo alla pompa di rifornimento, a marzo, stava per raggiungere quota 3 euro!

Poi ovviamente è stato reso retroattivo l’accesso al bonus bollette, ma questo è un altro discorso. Se vuoi saperne di più, in particolare sui requisiti, ti suggerisco l’approfondimento a cura di Achiropita Cicala.

Almeno fino a luglio tutti i contribuenti potranno ritrovarsi con un prezzo intorno ai 1,7-1,8 euro al litro, salvo speculazioni varie, come già era stato segnalato dall’Osservatorio Prezzi a marzo, in pieno rincaro.

Purtroppo è inevitabile che, pur di non privarsi di altre centinaia di milioni di euro di tasse, il Governo reintrodurrà le accise. Anche per questo a luglio per molti italiani arriverà una nuova agevolazione, anche se con degli specifici requisiti.

Bonus Carburante 200 euro: l’importo raddoppia con questa nuova agevolazione! Ecco i requisiti

Il bonus carburante 200 euro potrebbe diventare anche un bonus 400 euro senza dover per forza richiedere l’integrazione col fringe benefit.

E questo è grazie allo stesso decreto Aiuti, che ha portato all’introduzione di un bonus 200 euro per tutti i lavoratori e pensionati aventi però un reddito lordo annuo intorno ai 35.000 euro.

E’ un extra alquanto curioso, perché, come riportato da Informazione Fiscale stessa, si tratta proprio di un versamento sulla propria busta paga, pensione, contributo assistenziale o compenso in caso di lavori occasionali o co.co.co. In pratica un bonus IRPEF però da 200 euro, e proprio per tutti!

Così facendo, oltre all’esenzione fiscale e al fringe benefit, potrai richiedere anche un contributo extra di 200 euro. Così facendo, in meno di due mesi, avrai la bellezza di 650 euro!

Anzi, 710 euro se aggiungi il bonus 60 euro per chi acquista abbonamenti per i mezzi pubblici, anche come studente oltre che come lavoratore. Se ne vuoi saperne di più ti suggerisco l’articolo di Alessia Seminara.

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