Bonus carburante 200 euro e non solo! Ecco le ultime!

Il bonus carburante non sarà solo da 200 euro, e non sarà solo per i dipendenti! Ecco a chi aspettano i nuovi sconti su benzina e diesel!

Bonus carburante 200 euro! E non solo!

Questo e quant’altro è lo sconto che il Governo Draghi ha autorizzato di recente per frenare il caro benzina e diesel scoppiato a seguito della crisi internazionale.

La misura in generale non riguarderà però solo i dipendenti, che avranno in questo caso un’agevolazione fiscale, ma anche tutti gli altri automobilisti, a cominciare dalla riduzione delle accise e dell’IVA sulla benzina, e anche una serie di sconti per il settore aziendale.

Gli unici che non avranno questi tagli sul costo della benzina saranno solo le aziende energetiche, che vedranno un 10% di tassazione aggiuntiva sugli extraprofitti degli ultimi mesi.

Così il Governo potrà in qualche modo modulare il taglio che dovrà aspettarti non sulle accise, ma sull’entrata erariale che garantiscono. Anche perché non sono pochi i miliardi che entrano grazie a queste tasse indirette.

Per saperne di più ti suggerisco l’ultimo video di DT’s Channel, disponibile su Youtube e sul suo canale.

A questo si aggiunge anche un ulteriore aggiornamento sulla questione delle bollette, anch’esse esplose con l’altalena dei prezzi del gas naturale e del petrolio a livello di mercati.

In questo articolo faremo il punto della situazione, e vedremo a chi spettano questi sconti, come quello da 200 euro per i dipendenti.

Bonus carburante 200 euro: ecco come richiederlo

Tra le prime misure c’è il bonus carburante 200 euro, cioè uno sconto sulla spesa per rifornimenti di benzina e gasolio a fini lavorativi, come lo spostamento in servizio, o per raggiungere il luogo di lavoro.

Per richiederlo dovrai, come dipendente privato, fare domanda presso il tuo datore di lavoro, il quale te ne affiderà solo se per raggiungere il luogo di lavoro sei obbligato all’uso del proprio mezzo automobilistico.

Questo bonus è disponibile solo come voucher a titolo gratuito, e solo per fare rifornimento presso i punti di benzina aderenti.

Non potrai riversarlo, ad esempio, per ottenere una controparte in denaro, e non potrai cederli assolutamente a terze parti.

Questa soluzione può fare la differenza per chi non vuole ritrovarsi con parte del proprio stipendio da dipendente bruciato da uno o più pieni di benzina o gasolio.

Però è giusto precisare a chi spetta davvero questo buono, onde evitare fraintendimenti.

Bonus carburante 200 euro in arrivo! Ecco a chi spetta

Il bonus carburante 200 euro è un buono disposto dal Governo Draghi per tutte le aziende che hanno a carico le spese per i trasporti, pertanto il rifornimento di benzina e gasolio.

Si parla di aziende che sono totalmente dipendenti dai mezzi di trasporto, e dai servizi di logistica, e che, grazie all’aumento dei prezzi, rischiano di trovarsi con meno margine di guadagno, e più spese.

Per evitare che per un pieno con 2,3 euro al litro vengano messi in cassa integrazione centinaia di lavoratori, il Governo ha disposto questo bonus benzina che dovranno essere erogati ai lavoratori per la copertura dei trasporti ad uso lavorativo.

Oltre a ciò, il bonus è una garanzia fiscale anche per il dipendente stesso. In sede fiscale, di solito, i buoni e i trattamenti extra vengono conteggiati nel reddito, e accumulandosi portano ad un aumento dell’imposta lorda da pagare.

Non è il caso di questo bonus, che sarà esentato per questa volta a tutti i dipendenti.

Purtroppo questo buono spetta solo ad un tipo di dipendente, cioè quello delle aziende private. Nel caso di dipendenti pubblici o di altri settori non saranno disposti ulteriori benefit.

Però in compenso ci sono altri modi per avere una spesa della benzina molto più contenuta!

Come avere la benzina gratis oltre al bonus carburante 200 euro?

La benzina gratis sarebbe un sogno per tutti, specie se ti ritrovi in un mese a pagare non più 1,8 euro al litro ma 2,20, se non di più in alcune zone d’Italia, come hanno segnalato all’Osservaprezzi.

In realtà non c’è modo per averla gratis se non attraverso buoni benzina disposti dalle aziende. Si può procedere con la raccolta punti, e cioè con il raggiungimento di una quota di punti che ti permette di ottenere gratis dei buoni benzina

Ma la raccolta punti è in pratica un insieme che tu ottieni per ogni tot euro spesi per un servizio o per l’acquisto di un prodotto. Teoricamente devi spendere prima per avere gratis la benzina.

Altrimenti ci sono i voucher carburante delle stesse aziende energetiche, come quelli ENI, disponibile presso le omonime agenzie commerciali o sul sito ufficiale www.multicard.eni.com.

Oppure quelli Q8, cioè Kuwait Petroleum Italia.

Se non sei un dipendente privato e non puoi richiedere i bonus carburante 200 euro, l’alternativa è in quelli Q8, che prevedono l’utilizzo sia in presenza del gestore, con passaggio del codice a barre, o direttamente alla colonnina, digitando le 12 cifre che compongono il buono carburante.

Questi buoni sono disposti direttamente sul Portale Recard Q8. Si ricorda che per richiedere i Q8Ticketfuel bisogna essere, se non un’azienda, almeno titolare di una Partita IVA.

Sennò ulteriori benefit sono sul taglio delle accise, e sulla rateizzazione delle bollette energetiche.

Bonus carburante 200 euro, e non solo! Taglio delle accise grazie al Governo!

Se non hai modo di ottenere il bonus carburante 200 euro nemmeno come partita IVA, oltre che come dipendente privato, dovrai accontentarti di pagarla un poco meno rispetto a prima.

Il Governo Draghi ha disposto un taglio di 25 centesimi sulle accise che compongono il costo della benzina al litro.

Teoricamente si parla di un taglio del 18%, come avevamo trattato in un precedente approfondimento, visto che la composizione delle accise prevede una quota del 63% sul prezzo complessivo. Ed essendo la benzina a 2,20 euro al litro, si parla di almeno 1,30 euro solo di accise.

Purtroppo queste tasse indirette servono allo Stato. L’entrata erariale garantita ogni anno è di ben 25 miliardi di euro. Anche se molto ricca, questa tassa purtroppo non è proporzionata alla ricchezza dell’automobilista, o al fatto se sia un buon contribuente o meno. E’ indiretta, quindi tutti la pagano indiscriminatamente. Per questo le accise non sono molto amate.

Il timore è che un taglio delle accise potrebbe scatenare una corsa alla ricerca di un modo per arginare la perdita erariale, visto che, seppur limitato fino al 30 aprile 2022, il taglio ridurrà il gettito di diversi milioni di euro. Forse verrà presa in considerazione l’aumento di qualche tassa, o di qualche percentuale IVA.

Bonus carburante 200 euro e non solo! In arrivo bonus bollette!

Oltre al bonus benzina il Governo ha disposto anche un perfezionamento del bonus bollette, che prevede. E’ già previsto il rimborso per chi ha un disagio economico e fisico a patto di avere un ISEE familiare massimo di 20.000 euro.

Ora si aggiunge anche la rateizzazione delle bollette per tutte le imprese fino a 24 mesi.

In particolare, per le aziende cosiddette “energivore”SACE (acronimo per Servizi assicurativi e finanziari per le imprese) ha disposto un supporto di garanzia con istituti bancari e finanziari fino a 9 miliardi di euro per gestire la rateizzazione aziendale.

Così da impedire alle aziende di dover provvedere al pagamento di bollette così alte da non poter provvedere al pagamento dei salari e delle buste paga dei propri dipendenti.

Anche perché al momento sono stati stanziati per la CIG in deroga solo altre 26 settimane, come segnalato dallo stesso Ministro dell’Economia e Finanze Daniele Franco. In futuro, bollette da decine di migliaia di euro potrebbero in qualche modo portare altre persone sotto cig, se non direttamente in disoccupazione se la situazione dovesse degenerare.

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