Bonus carburante: Draghi aumenta importi e platea!

Il bonus carburante ora potrà essere richiesto da più persone, e garantire un importo decisamente più generoso! Ecco le ultime disposizioni del Governo Draghi

Il bonus carburante ora è doppio grazie a Draghi!

Ed è “doppio” sia per la platea, praticamente raddoppiata rispetto al mese scorso, sia per gli importi previsti per la detrazione fiscale, più che raddoppiati, grazie al fringe benefit che puoi richiedere per quest’anno.

In molti temevano che da maggio in poi la maggior parte dei tagli e delle agevolazioni, disposte dal Governo Draghi venissero annullate, in particolar modo il taglio delle accise da 30 centesimi.

Invece Draghi ha voluto ampliare questi bonus, e mantenere tutte le agevolazioni invariate. E’ un apertura che fa ben sperare tutti, specie a chi ancora non può rientrare nel bonus carburante da 200 euro, almeno quello che all’inizio era previsto solo per i lavoratori dipendenti del settore privato.

Di contro, il Governo Draghi ha stabilito diverse agevolazioni, che riguarderanno sia gli automobilisti tout court, sia i lavoratori del settore trasporti. Più una serie di incentivi previsti con il futuro reddito energetico, ma nel parleremo meglio nel corso dell’articolo.

Bonus carburante: Draghi estendere la platea dei beneficiari! Ecco a chi spetta

Il bonus carburante è stato esteso ora ad altre categorie relative ai lavoratori. Ma più che Draghi si dovrebbe ringraziare le commissioni riunite di Finanza e Industria del Senato, perché è grazie alla loro interpretazione se s’è potuto estendere la platea.

Come ricorda Ipsoa.it, è accaduto che, in sede d’esame, la Commissione al Senato abbia voluto far valere la dizione generale di “azienda” anche ad altre tipologie di imprese.

Al giorno d’oggi non esistono solo le imprese private, ma anche enti senza scopo di lucro, ovvero non economici. Con la modifica al disegno di legge per la conversione del D.L. n. 21/2022, anche loro potranno beneficiare del bonus carburante, ma solo se il loro contratto è 

  • da lavoratore dipendente privato, 
  • da apprendistato,
  • da socio di cooperativa di produzione e lavoro.

Sfortunatamente il Governo Draghi non ha confermato il bonus carburante ad altre categorie lavorative, quali:

  • lavoratori autonomi,
  • tirocinanti,
  • collaboratori (a progetto, continuativi ecc.),
  • amministratori.

Ricordiamo che il lavoratore dipendente pubblico ha già diritto ad un rimborso spese, pertanto non potrà accedere al bonus carburante, secondo quanto disposto da Draghi.

Inoltre ci teniamo a precisare che le aziende ora considerate dalla norma possono andare dalle semplici cooperative sociali alle fondazioni e società di mutuo soccorso. In pratica tutte le imprese relative agli Enti del Terzo settore, che hanno come obiettivo la promozione sociale e l’assistenza nei confronti di minoranze o gruppi sociali fragili.

Oltre a questa novità sulla platea, Draghi ha voluto cambiare gli importi relativi al bonus carburante.

Bonus carburante: Draghi dispone nuovi importi per tutti i nuovi beneficiari!

Il bonus carburante disposto da Draghi è fondamentalmente una detrazione fiscale da 200 euro, resa disponibile già da marzo con il Decreto Energia.

In realtà questa cifra può essere alzata a 450 euro grazie al fringe benefit.

Si tratta di una frangia economica che permette di avere l’esenzione per alcuni trattamenti economici o erogazioni liberali, a patto però di rimanere sotto quella frangia.

Altrimenti quella somma finisce direttamente nel reddito, e contribuisce ad aumentare il prelievo fiscale dell’IRPEF, specie per chi si trova tra due aliquote fiscali.

Come già raccontato da Federica Antignano, per il 2021 il fringe benefit era intorno a 516 euro, mentre per il 2022 è tornata a circa 258 euro.

Se vale l’interpretazione per cui il fringe benefit e il bonus carburante possono essere cumulabili, avresti la possibilità di avere ben 450 euro di erogazioni liberali totalmente esentate.

Va da sé che ancora non è chiaro se l’azienda possa utilizzare questo sistema per destinare ai suoi dipendenti i buoni benzina dell’anno precedente. In linea puramente teorica, si potrebbe infatti utilizzare i buoni del 2021 anche nel 2022, e rendere anche questi esentabili, ma solo se non superano il fringe benefit di 250 euro circa. Però non c’è alcuna conferma in merito a questa possibilità.

Qualora però tu non abbia accesso né al bonus carburante, né al fringe benefit, è ancora possibile avere ulteriori agevolazioni per quel che concerne l’automobile e il consumo di benzina e gasolio. Se ne vuoi saperne di più, ti suggerisco il video a cura degli Insindacabili, disponibile anche nel suo canale Youtube.

Bonus carburante: Draghi conferma il taglio delle accise e altre agevolazioni!

Il bonus carburante non è il solo buono che Draghi ha rinnovato a maggio, con il Decreto Aiuti. Poco prima della scadenza, il Governo Draghi ha deciso di rinnovare fino all’8 luglio una serie di tagli e agevolazioni, riassumibili così:

  • taglio delle accise sulla benzina e sul gasolio di 30 centesimi per ogni litro,
  • imposizione dell’accisa zero sul metano, con riduzione dell‘IVA al 5%.

In pratica molti automobilisti potranno continuare a ritrovarsi con la benzina attorno agli 1,8 euro senza servito, invece di beccarsi dall’oggi al domani 2,1-2,2 al litro.

Oltre a questo, sono state riconfermate le varie agevolazioni previste per il settore dei trasporti, oltre al supporto economico previsto per le aziende energivore, grazie ai miliardi garantiti da SACE.

C’è però da chiedersi quanto potrà resistere una situazione del genere, dal momento che il Governo Draghi, con altri due mesi di taglio delle accise, praticamente si sta privando di decine, se non centinaia di milioni di euro di mancate entrate fiscali.

Le accise, per quanto siano impopolari, garantiscono all’erario oltre 25 miliardi di euro l’anno, praticamente 2 miliardi al mese. E ridurre 30 centesimi da un corrispettivo di 1,08 euro significa privarsi ogni mese del 30%, cioè oltre 600 milioni di euro. Così facendo, tra marzo e luglio lo Stato si ritroverà con quasi 2,4 miliardi di euro non riscossi.

Va detto però che, se a marzo il Governo Draghi aveva prelevato il 10% dagli extraprofitti delle aziende energetiche, da maggio si procederà al 25%

Pertanto c’è un finanziamento assicurato dietro a tutto ciò. Però forse è un po’ troppo presto per valutare il finanziamento di un reddito energetico.

Bonus carburante: reddito energetico contro il rincaro? Draghi dice no!

Il bonus carburante da 200 euro durerà fino al 2022, e non sarà possibile richiederlo una seconda volta. Nel caso estremo in cui il conflitto russo-ucraino dovesse perdurare anche dopo luglio, e arrivare a fine anno, per Draghi la situazione potrebbe diventare molto problematica.

Anche perché, oltre al carburante, in molti stanno riscontrando delle grosse difficoltà con la bolletta energetica. Per questo alcune regioni, come la Puglia, ha introdotto una specie di reddito energetico per tutti i suoi concittadini. Si tratta di un bonus energia, del valore massimo di 8.500 euro, valido solo per l’acquisto di:

  • moduli fotovoltaici;
  • impianti solari termici;
  • impianti solari termo-fotovoltaici;
  • sistemi ibridi;
  • impianti micro-eolici;
  • sistemi di accumulo di energia.

Sono tutti dispositivi e impianti che già si potrebbero richiedere col Superbonus 110. Infatti è alquanto improbabile che uno strumento come il reddito energetico possa venire esteso in tutta Italia, se per gli stessi impianti si può richiedere un’agevolazione da quasi 96.000 euro come il Superbonus 110.

Probabilmente il reddito energetico è salito alla ribalta di recente per via delle ultime critiche del premier Draghi in merito al bonus 110, così come a tutti gli altri bonus, come il Sismabonus e l’Ecobonus.

In effetti è difficile affidarsi ad un bonus che viene costantemente minacciato di sospensione, o addirittura completamente stravolto dalla proroga a settembre, come accaduto con questi ultimi bonus.

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