Bonus casa 2022: Superbonus, facciate, mobili, verde. Novità

Superbonus, Ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus facciate, bonus mobili ed elettrodomestici, bonus verde, bonus idrico e acqua potabile: quali sono i bonus casa confermati per il 2022? La Manovra porta tante novità e diverse conferme: ecco come ristrutturare la propria casa risparmiando e sfruttando gli sconti del Governo!

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Una valanga di novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 potrebbero mettere in confusione gli italiani: con una Manovra espansiva da 30 miliardi di euro in deficit, il Governo ha deciso di confermare parecchi bonus casa 2022, modificando però i requisiti di accesso o le aliquote di detrazione.

Così, anche nel 2022 tornerà il bonus facciate, con una detrazione fiscale ridotta al 60, oppure il bonus mobili ed elettrodomestici con un tetto massimo di spesa fino a 5 mila euro fino al 2024. 

E ancora: Superbonus 110% con proroga selettiva e con una riduzione graduale dell’aliquota di detrazione di qui al 2024. Confermati anche il bonus ristrutturazione e l’ecobonus, con le aliquote previste anche per il 2021. Infine, confermato il bonus verde per giardini e terrazzi.

Vediamo, quindi, che cosa cambia sui bonus casa 2022, quali sono stati prorogati e come si possono ottenere le detrazioni fiscali. Ecco tutte le novità in arrivo dal prossimo anno grazie alla Legge di Bilancio 2022.

Bonus casa 2022: tutte le novità della Manovra!

Il Governo ha approvato nella serata di giovedì 28 ottobre la Manovra 2022 da 30 miliardi di euro in deficit, introducendo diverse novità per quanto riguarda i bonus casa confermati per il 2022, ma non solo. 

Confermati il Superbonus con proroga selettiva al 2024 e con un meccanismo di décalage. Grande ritorno del bonus facciate nel 2022, ma con aliquote nettamente inferiori (dal 90% al 60%), confermati anche il bonus mobili ed elettrodomestici, il bonus verde, il bonus ristrutturazioni, e l’Ecobonus.

Novità anche sulle pensioni, con il cambio dei requisiti di accesso a Opzione Donna e l’aumento dei lavori gravosi che permettono di utilizzare la finestra di uscita dell’Ape Sociale. Quota 102 sostituirà per un solo anno Quota 100, in attesa del ritorno alla Legge Fornero.

E ancora: il reddito di cittadinanza prenderà le vesti di una “lotteria”, ovvero verrà sospeso dopo due rifiuti al lavoro e verrà decurtato di 5 euro ogni mese fino a quando almeno un familiare non compilerà il patto per il lavoro. Tuttavia, il sussidio grillino non potrà essere inferiore a 300 euro al mese per tutti.

Un’altra fetta importante riguarda il taglio delle tasse, per il quale sono riservati 8 miliardi di euro: ci si concentrerà – probabilmente – sul taglio del cuneo fiscale e sull’Irap.

Infine, toccati anche i capitoli di ammortizzatori sociali, sanità, decontribuzione, imprese e affitti per i giovani.

Bonus casa 2022: ritorna il bonus facciate! Come funziona?

Inizialmente escluso dal Documento Programmatico di Bilancio – che anticipa i contenuti della Legge di Bilancio –, il bonus facciate ha trovato la proroga al 2022 nel testo definitivo della Manovra 2022. Tuttavia, non senza sorprese.

Se fino ad oggi i contribuenti hanno potuto godere di un’aliquota di detrazione pari al 90% delle spese sostenute, per il 2022 la percentuale verrà drasticamente ridotta, scendendo al 60%. In questo modo, il bonus facciate diventerebbe meno conveniente del Superbonus per i lavori relativi alla posa del cappotto termico, così come per l’Ecobonus ordinario.

Tuttavia, il Governo ha deciso: a partire dal 1° gennaio 2022, il bonus facciate comporterebbe una detrazione fiscale per i contribuenti pari al 60% della spesa sostenuta per il rifacimento delle facciate esterne degli edifici, senza alcun limite di spesa.

Sono compresi nel bonus facciate anche gli interventi di recupero o di restauro di facciate esterne, anche se si tratta di edifici strumentali, appartenenti a qualsiasi categoria catastale. Un requisito essenziale, però, è che tali immobili siano locali in zone residenziali A o B (o assimilabili) ai sensi del decreto ministeriale n. 1444/1968.

Bonus mobili ed elettrodomestici fino al 2024: tetto massimo 5.000 euro

Novità in arrivo dalla manovra per il bonus mobili ed elettrodomestici 2022: l’agevolazione è confermata per i prossimi tre anni (2022-2024), ma con un nuovo limite di spesa.

Come sappiamo, la scorsa Legge di Bilancio 2021 aveva innalzato il tetto massimo di spesa da 10 mila euro a 16 mila euro. Grazie alla detrazione del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili o elettrodomestici (nell’ambito di una ristrutturazione edilizia), quindi, si potevano recuperare fino a 8 mila euro.

Per il 2022 le cose cambieranno: il bonus mobili ed elettrodomestici consentirà di ottenere sempre una detrazione del 50% della spesa sostenuta per gli acquisti, ma il tetto massimo scenderà a 5 mila euro fino al 2024.

Ricordiamo che per beneficiare del bonus mobili ed elettrodomestici è necessario controllare attentamente le etichette energetiche: per ottenere la detrazione, in effetti, occorre acquistare arredi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni).

Bonus verde confermato fino al 2024!

Anche il bonus verde, così come il bonus mobili ed elettrodomestici, ha ottenuto la proroga del Governo fino al 2024. Nessuna decurtazione delle aliquote in questo caso.

L’agevolazione bonus verde riguarda l’ammodernamento di giardini e terrazzi e consente di ottenere una detrazione del 36% su un tetto massimo di spesa pari a 5.000 euro (ovvero un massimo di 1.800 euro di detrazione).

Bonus casa 2022: gli incentivi per la ristrutturazione 

Non dovrebbero esserci sorprese, invece, per quanto riguarda il bonus ristrutturazione, confermato così come lo conosciamo anche per il 2022. Come funziona?

In caso di interventi di manutenzione ordinario o straordinaria sugli edifici, è possibile godere di una detrazione fiscale del 50% su un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro: questo è quanto previsto dal bonus ristrutturazione 2021 e 2022.

Molti degli interventi concessi sono coperti anche da Superbonus 110%, ma solo previa soddisfazione di determinati requisiti. In ogni caso, è possibile sfruttare il bonus ristrutturazione per interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, restauro, risanamento conservativo (eseguiti su condomini o su singole unità immobiliari).

Sono ammesse anche le spese per la ristrutturazione edilizia di parti comuni di edifici o di singole unità immobiliari.

Bonus casa 2022: confermate le aliquote dell’Ecobonus 

Confermate le aliquote di detrazione previste dall’Ecobonus, che rimane anche nel 2022 in parallelo al Superbonus 110%. In che cosa consiste l’Ecobonus, chi può richiederlo e quali sono le detrazioni per il 2022?

Per favorire la riqualificazione energetica degli edifici è possibile sfruttare le agevolazioni dell’Ecobonus, che permette di ottenere detrazioni del 50% o del 65% a fronte di lavori di efficientamento energetico realizzati su immobili già esistenti.

Grazie all’Ecobonus ordinario, quindi, si possono ottenere delle detrazioni con meno vincoli rispetto a quanto previsto del Superbonus 110%: per esempio, è possibile ottenere l’agevolazione (detrazione Irpef e Ires) per l’acquisto della caldaia, per la sostituzione di finestre o infissi.

Oltre alle due aliquote sopra descritte (al 50% o al 65%) è possibile ottenere detrazioni fino all’85% per interventi realizzati su parti comuni degli edifici (ovvero all’interno dei condomini).

Superbonus 110%, proroga selettiva e con décalage: le novità

Anche il Superbonus 110%, dopo mesi di ipotesi e incertezze, ha trovato la proroga al 2023 nella Legge di Bilancio del prossimo anno. Dal 2024, invece le aliquote tenderanno al ribasso: dapprima al 70% (nel 2024) e poi al 65% (nel 2025).

Sulla proroga del Superbonus 110%, però, occorre fare alcune precisazioni.

Anzitutto la proroga al 2023 spetta soltanto agli edifici IACP (Istituti autonomi delle case popolari) e ai condomini. Per quanto riguarda, invece, case unifamiliari e villette, la proroga è al 31 dicembre 2022, ma con un tetto ISEE non superiore a 25.000 euro. Come cambia il Superbonus a partire dal 2024?

Riassumiamo nel seguente schema la variazione delle aliquote del Superbonus previste dalla Manovra per i prossimi anni:

  • Superbonus al 110% fino al 31 dicembre 2023 (solo per condomini e IACP);
  • Superbonus al 70% fino al 31 dicembre 2024;
  • Superbonus al 65% fino al 31 dicembre 2025.

Cessione del credito e sconto in fattura: cosa cambia nel 2022?

Nella lunga lista dei bonus casa confermati e prorogati al 2022, mancherebbe un tassello alquanto importante. Usiamo il condizionale in quanto si attende ancora il testo definitivo della Manovra, ma nella bozza approvata il 28 ottobre dal Cdm questo aspetto sembra mancare.

Ci riferiamo alla possibilità di richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito (disciplinate dall’articolo 121 del decreto Rilancio numero 34 del 2020), che permettono di recuperare in tempi rapidi i bonus casa riconosciuti per il 2020 e per il 2021. 

In loro assenza – come notiamo dalla bozza della Manovra 2022 – è possibile ottenere soltanto la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi che, nella maggior parte dei casi, viene recuperata in quote annuali di pari importo.

Bonus casa 2022: in arrivo il bonus idrico e il bonus acqua potabile!

Attenzione a non confondere il bonus idrico con il bonus acqua potabile: le due misure, introdotte dalla Legge di Bilancio 2021, non sono ancora entrate in vigore. Per questo motivo, auspichiamo che i decreti attuativi e le piattaforme vengano attivate almeno per il 2022.

Il bonus idrico – prorogato al 2024 – consente di ottenere fino a 1.000 euro di rimborso a fronte di interventi di ristrutturazione di bagno e cucina. Conosciuto anche come bonus doccia e rubinetti, riguarda la sostituzione dei vasi sanitari con impianti a scarico ridotto, oppure la posa di soffioni o colonne doccia a risparmio idrico. Tutte misure che intendono spingere le famiglie al risparmio di un bene molto prezioso: l’acqua.

Il bonus acqua potabile, invece, permette di ottenere un rimborso fino a 500 euro per le spese sostenute per ridurre il consumo dell’acqua potabile. In altre parole, l’agevolazione permette di ottenere un credito di imposta pari al 50% delle spese sostenute per “l’acquisto e l’installazione di sistemi filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica”. 

Mentre il bonus idrico è stato prorogato al 2024 (la scadenza precedente era al 31 dicembre 2021), il bonus acqua potabile è stato confermato solo per il 2022.