Bonus casalinghe da 500 euro: INPS chiarisce alcuni punti

Si parla di un bonus casalinghe da 500 euro, ma in realtà la situazione è leggermente diversa. INPS infatti ha chiarito alcuni aspetti!

Bonus casalinghe da 500 euro?

E’ una novità nel panorama delle agevolazioni disposte dal Governo Draghi, ma in realtà bisogna fare chiarezza su questo aspetto. Anzi, è proprio l’INPS a precisare questo punto, per evitare fraintendimenti o equivoci in merito.

A causa del Covid e di tutta la crisi economica che si sta vivendo, il Governo ha disposto una serie di agevolazioni fiscali e creditizie alle persone in difficoltà, in particolare per chi, dall’oggi al domani s’è trovato senza lavoro, e quindi senza un reddito per coprire tutte le spese.

Per questo è stato disposto un bonus che aveva come obiettivo il riassorbimento di questa emorragia occupazionale, che, ricordiamo, nel 2020 ha portato alla perdita di quasi un milione di posti di lavoro. Però di recente è salito alla ribalta questo nuovo incentivo, che riguarda non solo le casalinghe, ma anche le vedove.

Pure Breaking News Italia nel suo video ha voluto chiarire questa situazione. Puoi rivederlo se vuoi sul suo canale Youtube.

A questo si aggiunge anche un’ulteriore serie di incentivi o di supporti economici per mantenere, anche in stato di disoccupazione, un reddito dignitoso, nella speranza che in futuro si approdi ad un Reddito di Base.

Ma prima vediamo insieme che cos’è questo bonus e quando si ottengono questi 500 euro.

Cos’è il bonus casalinghe da 500 euro?

Intanto precisiamo questo aspetto. Ci sono due bonus casalinghe, e solo uno riguarda l’erogazione di 500 euro, mentre l’altro è un supporto per la formazione e il reintegro al lavoro, come disposto dal fondo disposto dal Ministero delle Pari Opportunità.

Se si parla del primo, facciamo riferimento ad un assegno sociale, cioè una prestazione economica assistenziale dell’INPS per tutte le casalinghe e vedove.

Questo bonus va ad aiutare tutte le signore che si ritrovano ad avere un reddito basso o praticamente nullo, e che non hanno maturato abbastanza anni di cassa previdenziale per poter godere nemmeno di una pensione minima.

Questo bonus è disposto solo per casalinghe e vedove italiane o straniere (cioè aventi, se non la cittadinanza, almeno il permesso/carta di soggiorno in corso di validità), purché avente almeno 67 anni d’età anagrafica.

  • Inoltre è richiesto avere un reddito che sia:
  • per le vedove, di 6.000 euro annui;
  • per le casalinghe ancora coniugate, di 12.000 euro annui.

Questo assegno è molto simile non solo all’assegno sociale (ex pensione sociale), ma anche alla Pensione di Cittadinanza, che prevede sempre un supporto assistenziale per gli over67, ma con alcune particolarità in più.

Diversamente, il bonus casalinghe attualmente disponibile è un’altra misura, più basata sul reintegro lavorativo che sull’erogazione di contributi assistenziali. Inoltre, a differenza della precedente, non fa distinguo a livello di genere: è rivolta sia a casalinghe di genere femminile, sia a casalinghi di genere maschile. 

Chi può richiedere il bonus casalinghe? INPS chiarisce alcuni punti

Se si vuole avere una maggiore sicurezza per il futuro, oltre ad un contributo assistenziale, si può richiedere l’accesso a questo ulteriore bonus, che, a dispetto del bonus casalinghe 500 euro, garantisce una formazione e un miglioramento delle competenze informatiche e professionalizzanti. 

In questo caso dobbiamo tornare indietro nel tempo, quando venne istituto col Decreto Agosto 2020 un fondo da 3 milioni di euro per gli enti di formazione e le associazioni che gestiscono corsi di formazione gratuiti.

Il bonus diventa un’opportunità per migliorare le proprie competenze e per integrarsi meglio col mondo del lavoro contemporaneo, nonché con il mercato stesso. Infatti lo stesso Ministro delle Pari Opportunità, Elena Bonetti, ha voluto puntare molto su queste “occasioni di qualificazione e di empowerment”.

Non parliamo in questo caso di un contributo assistenziale da 500 euro, ma di una possibilità in più di entrare nel mondo del lavoro grazie a percorsi formativi per la riqualificazione di donne e uomini.

Sono tutti corsi gratuiti, garantiti sia per i casalinghi di genere maschile sia per le casalinghe di genere femminile.

Semmai l’unico problema potrebbe essere nell’accessibilità dei corsi presso il tuo ente di riferimento. Generalmente questi enti di formazione o associazioni culturali sono disponibili in comuni provinciali, o almeno con una media-alta densità abitativa, pertanto dovrai vedere nel tuo capoluogo di provincia la disponibilità di questi corsi.

Sennò, come alternativa, se sei vedova o casalinga over67, c’è sempre il bonus casalinghe 500 euro.

Cosa bisogna fare per avere il bonus casalinghe 500 euro INPS?

Il bonus casalinghe 500 euro è previsto solo per chi ha un reddito basso o addirittura nullo, e che rientra nelle categorie sociali delle casalinghe e/o delle vedove.

A loro è disposto un assegno sociale del valore massimo di 500 euro al mese, a patto di non avere pressoché versato nulla alle casse previdenziali, altrimenti si potrebbe in questo caso beneficiare di una pensione minima, cioè spettante con almeno tot anni di contributi previdenziali versati.

Ricordiamo infatti che, sul piano pensionistico, tutti i lavoratori dal 1996 sono sottoposti (anche) al modello contributivo, oltre a quello retributivo, disponibile soltanto per le classi fino al 1980.

In questo caso, dovranno fare richiesta direttamente sul sito dell’INPS, anche attraverso la propria area riservata, purché avendo già a disposizione uno dei seguenti strumenti di identificazione digitale:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica),
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Però, se non si ha raggiunto l’età di sessantasette anni, si può ancora tentare una carta, quella dell’istruzione. In questo caso il bonus casalinghe diventa un accesso gratuito ai servizi di formazione e/o di acculturamento, presso enti o associazioni culturali finanziati dal sopracitato fondo del Ministero.

Come richiedere il bonus casalinghe, oltre a quello da 500 INPS?

Nel caso in cui si voglia passare invece a questi corsi di formazione, il bonus casalinghe diventa una realtà solo se hai la fortuna di avere nei tuoi dintorni un ente o associazione che è riuscita ad ottenere fondi per i propri progetti di acculturamento o formazione gratuita.

Gli enti in questione potranno fare domanda entro e non oltre il 31 marzo 2022, presentando anche progetti o iniziative che però riguardino attività formative relative alla digitalizzazione o all’informatizzazione. 

Purtroppo l’Italia è ancora carente da un punto di vista infrastrutturale e culturale sul piano della digitalizzazione, anche da parte della popolazione più giovane. Infatti questi corsi vanno a insegnare attività come:

  • l’acquisizione di conoscenze,
  • il riconoscimento di fake news,
  • la creazione di contenuti digitali,
  • l’accesso agli strumenti di comunicazione digitale,
  • l’apprendimento della netiquette e delle norme sulla privacy,
  • l’uso di strumenti di identificazione digitale, come quelli sopra menzionati.

Praticamente tutti i mezzi che, specie sul luogo di lavoro, si usano molto frequentemente, anzi quasi ogni giorno. O strumenti che sono ormai indispensabili al di fuori della vita lavorativa, come lo SPID o le piattaforme Cloud.

Sono tutti corsi che possono fare la differenza in un mondo sempre più proiettato verso la digitalizzazione. Ricordiamo che questi corsi dovranno svolgersi nell’arco di 12 mesi, e solo in modalità telematica.

Per accedere al Bonus casalinghe servirà inoltre essere iscritti, come già segnalato da lentepubblica.it, all‘Assicurazione obbligatoria per il lavoro svolto in ambito domestico ed essere in regola col pagamento della polizza assicurativa INAIL contro gli infortuni domestici.

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