Bonus centri estivi 2022? Fino a 500 euro, senza domanda online!

Il Governo non ha pubblicato il bando nazionale ma senza domanda online per il bonus centri estivi 2022, il rischio è di pagare fino a 500 euroal mese! Soluzioni.

Il Governo non ha pubblicato il bando nazionale e molti genitori però stanno prenotando il posto per il proprio figlio, nelle varie strutture private della zona. Il costo mensile arriva a 500€: attenzione! Perché senza domanda online per il bonus centri estivi 2022, è questa la cifra che in molte città si andrà a pagare per intero in un mese!

Come si fa ad affrontare una spesa del genere senza contributi statali?

D’altronde manca circa un mese alla fine della scuola e le famiglie sono alle prese con l’organizzazione della stagione estiva per i più piccoli. Perché chi può permettersi di prenotare una vacanza, si concederà qualche giorno ad agosto ma per il resto?

Come fare per andare a lavorare a giugno, luglio e buona parte del mese di settembre?

Ecco cosa sappiamo oggi del bonus centri estivi 2022 e qualche valida alternativa per cercare di economizzare il più possibile nell’affidare i bambini a terze persone, mentre si lavora.

Bonus centri estivi: misura ancora attiva per il 2022, solo in alcune Regioni

A parte qualche riflessione da fare sulla durata delle vacanze estive in Italia, che sono le più lunghe d’Europa… come conciliare lavoro e famiglia d’estate?

Chi ha la fortuna di vivere al mare, ha qualche possibilità in più di organizzarsi, per offrire un diversivo “economico” ai più piccoli…ma nelle grandi città?

Il bonus centri estivi è un contributo che pare essere sopravvissuto all’entrata in vigore dell’assegno unico e universale, dello scorso mese di marzo.

In realtà il bando nazionale ancora non c’è e questo sta destando qualche preoccupazione, soprattutto all’interno dei nuclei familiari in cui sono entrambi i genitori a lavorare.

Anche perché, se è vero che le soluzioni sono tutte a portata di mano, tra asili nido privati e ludoteche, il problema è che il costo da sostenere per le rette non è che sia proprio alla portata di tutti.

Ebbene sì, perché se non arriva la possibilità di presentare la domanda online per i centri estivi 2022, il rischio è di arrivare a pagare fino a 500€ al mese per la retta!

Motivo per cui il Governo ha previsto spesso dei fondi da destinare a tale scopo, per offrire un contributo ai genitori che lavorano. Ma a chi rivolgersi, nell’attesa di linee guida a livello nazionale?

Alcune Regioni si stanno organizzando per offrire soluzioni tempestive al riguardo, come ad esempio la Valle d’Aosta e l’Emilia Romagna, che ha già stanziato il cosiddetto bonus rette, con un fondo di 6 milioni di euro a disposizione.

Come si legge sul sito della Regione, potranno usufruire di questo bonus le famiglie con figli dai 3 ai 13 anni (17 se con disabilità certificata), quindi nati dal 2009 al 2019, per un contributo massimo di 336 euro a figlio e nel limite di 112 euro a settimana.

Vediamo maggiormente nel dettaglio di cosa si tratta.

Bonus centri estivi 2022: l’esempio della Regione Emilia Romagna

Ogni Regione ha un proprio “tariffario” per così dire, con prezzi in linea con il costo della vita sul territorio, e questo vale anche per ciò che riguarda i centri estivi.

Se al Sud italia, un mese di frequenza, dal lunedì al venerdì, con pranzo incluso, oscilla tra 250 e 300 euro a figlio, man mano che ci si sposta in grandi città o al Nord, ecco che il costo lievita fino ad arrivare a 500 euro e oltre.

È chiaro che per molte persone si tratta di una cifra che rappresenta anche il 40%, se non di più, dello stipendio e che sarebbe impossibile da sostenere, senza un aiuto statale.

Ogni Regione dunque stanzia dei contributi, da distribuire in base all’Isee del nucleo familiare e tenendo conto delle condizioni specifiche della famiglia, come vedremo nel prossimo paragrafo dedicato ai requisiti per accedere al bonus centri estivi.

Nella fattispecie, per ciò che riguarda le famiglie residenti in Emilia Romagna, 

possibile chiedere il contributo se anche un solo genitore è impegnato in modo continuativo in compiti di cura, se nel nucleo familiare è presente una persona con disabilità grave o non autosufficiente.

Il limite Isee entro il quale rimanere, per potersi candidare a ricevere il bonus è di 28 mila euro.

Il rimborso massimo che è possibile ottenere è di 112 euro a settimana, per un massimo di 336 euro a figlio di età compresa tra 3 e 13 anni. Per chi ha un figlio con disabilità, è possibile l’iscrizione fino a 17 anni e senza limiti di Isee.

Bonus centri estivi 2022: requisiti di accesso al contributo

Come è noto, per poter accedere al contributo economico, ottenendo quindi uno sconto o rimborso sul pagamento delle rette per i centri estivi privati del proprio comune, è indispensabile munirsi di Isee.

A oggi non c’è alcun bando per i bonus centri estivi 2022: sappiamo però che, fino allo scorso anno, l’ammontare della soglia Isee era di 28 mila euro al massimo.

Il limite reddituale si sposa però con altri requisiti che rappresentano una via preferenziale per l’accesso al contributo.

I contributi sono destinati anche alle famiglie monogenitoriali e anche a quelle nelle quali uno dei due genitori o entrambi siano in cassa integrazione o disoccupati

Attenzione però! Chi è disoccupato, deve dimostrare di essere impegnato in progetti di ricollocamento.

Bonus centri estivi 2022: come funziona comune per comune

Il consiglio è di attivarsi subito per verificare che il proprio comune di residenza o Regione abbia attivato i bandi per l’iscrizione al centro estivo comunale. 

Ad esempio, per ciò che concerne il comune di Grugliasco 

le domande risultano già aperte e si chiudono il 20 maggio. Ci sono agevolazioni per chi è a reddito a zero e ovviamente si darà la precedenza a tutte le famiglie con Isee basso, fino a un massimo di 20 mila euro circa.

L’amministrazione comunale ha pubblicato le disposizioni per l’iscrizione ai centri estivi pubblici anche a Milano-Lorenteggio, con prezzi calmierati a settimana

oppure a Udine, comune in cui le iscrizioni sono aperte dal 29 aprile

Così anche a Pavia, a Venaria Reale, Piacenza e via di seguito. L’unico modo per poter conoscere nel dettaglio le tempistiche e i requisiti per l’accesso al bando comunale, è quello di contattare personalmente l’ufficio competente della propria città.

4 soluzioni per conciliare figli e lavoro in estate, in assenza di bonus centri estivi 2022

Che salti fuori il bonus centri estivi 2022 oppure no, intanto le famiglie di lavoratori devono a breve trovare soluzioni per questo problema.

C’è un modo per risparmiare 500€ al mese, evitando quindi di portare i bambini presso un campus estivo privato, e quindi dal conto salato?

Al di là di nonni o parenti vari che possano rendersi disponibili, i bambini hanno bisogno di giocare con i loro coetanei e di stare il più possibile all’aria aperta.

Se dunque l’abitazione dei nonni diventerà la loro seconda casa in estate, si possono iscrivere a un corso di attività sportiva o a un laboratorio creativo, da frequentare almeno un paio di volte alla settimana.

Giochi in spiaggia, al parco oppure in piscina rappresentano sempre una valida alternativa.

L’altra opzione da prendere in considerazione può essere quella di pagare una baby sitter, magari organizzandosi con altre mamme, così da dividere i costi e mettendo a disposizione a turno uno spazio per far incontrare i bambini, magari all’aperto se qualcuna tra loro ha a disposizione un giardino, ad esempio.

Il Grest da sempre aiuta tante famiglie, durante il periodo estivo. Si tratta del gruppo estivo (Gr+est) organizzato dalla parrocchia, che si occupa dei bambini in età scolare, durante il periodo estivo. I costi sono molto contenuti.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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