Colf e badanti, bonus 300 euro senza ISEE: ok Draghi! Ultime!

Nuovo bonus per colf e badanti 2022: Cas.sa.colf ha approvato un rimborso di 300 euro per i lavoratori domestici. Tutti i dettagli su requisiti e domanda.

È stato approvato un nuovo bonus colf e badanti 2022 che permette ai lavoratori e alle lavoratrici domestiche di ottenere un rimborso fino a 300 euro una tantum a partire dal 1° maggio. Non stiamo parlando del bonus casalinghe 2022 (di cui ci siamo occupati in un precedente articolo), ma di una nuova misura destinata ai lavoratori domestici di tutta Italia. 

A dare conferma del nuovo bonus colf e badanti 2022 è stata Nuova collaborazione, l’Associazione nazionale datori di lavoro domestico tramite la sua pagina Facebook.

Il beneficio, però, non spetterà a tutti: il rimborso di 300 euro senza ISEE si può ottenere solo a specifiche condizioni. Oltre all’iscrizione alla relativa cassa, è opportuno aver versato anche i contributi relativi all’ultimo trimestre.

È stata poi modificata la normativa, limitatamente all’età di accesso, del “Long Term Care”, in seguito all’approvazione da parte di Cas.sa.colf. Si potrà accedere alle prestazioni a partire dai 70 anni.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire come funziona il bonus 300 euro per colf e badanti, a chi spetta il rimborso, come si richiede e quando arriva. Analizziamo poi i cambiamenti relativi al “Long term casa”. Tutti i dettagli in questa guida completa.

Colf e badanti, nuovo bonus 300 euro senza ISEE

Cas.sa.colf ha approvato il nuovo bonus 300 euro senza ISEE per tutti i lavoratori e le lavoratrici domestiche, ovvero colf e badanti. Ad annunciarlo è stata la pagina Facebook di Nuova collaborazione – l’Associazione nazionale datori di lavoro domestico firmataria del contratto collettivo nazionale del settore:

Approvato un contributo fino a 300 euro una tantum per i lavoratori e le lavoratrici ucraini/e iscritti a CAS.SA.COLF che ospitano presso il proprio domicilio parenti fino al terzo grado sfollati dall’Ucraina.

Il nuovo rimborso verrà erogato “una tantum”, ovvero una sola volta e in un’unica soluzione, ma avrà specifici beneficiari. Non sarà un bonus colf e badanti per tutti, come avvenuto nel periodo di pandemia, quando i lavoratori domestici hanno potuto ottenere un’indennità da 300 euro fino a 3.600 euro.

Il nuovo bonus colf e badanti costituisce una sorta di rimborso per le spese sostenute dalla famiglia o dal lavoratore domestico che accoglie un rifugiato ucraino – entro il terzo grado di parentela – e fornisce a quest’ultimo alimenti, beni di prima necessità, farmaci, vestiario, strumenti utili per la didattica (per i bambini) o necessari per proseguire la propria professione domestica. 

Il contributo è pensato proprio per aiutare e sostenere i profughi ucraini in fuga dalla guerra (oltre 4 milioni ad oggi): considerando l’elevata platea di cittadini di origine ucraina presenti in Italia, Cas.sa.colf ha pensato di elargire un rimborso in denaro a tutti coloro che daranno il proprio contributo per l’accoglienza dei profughi.

Ma come si può ottenere il rimborso di 300 euro e a chi spetta il bonus colf e badanti? Vediamo nel dettaglio tutti i requisiti richiesti e come presentare la domanda.

Colf e badanti, bonus 300 euro senza ISEE: come funziona?

In conseguenza dello scoppio della guerra in Ucraina, moltissimi cittadini stanno tentando di scappare negli Stati vicini per sopravvivere a un conflitto che si protrae da diversi mesi a questa parte. L’inizio della guerra è stato alle prime luci dell’alba del 24 febbraio 2022, quando le truppe russe hanno invaso l’Ucraina. A partire da quel momento si sono susseguiti massacri di civili, bambini, donne, e soldati. I profughi scappati sono tantissimi.

Per questo motivo, Cas.sa.colf ha deciso di approvare un nuovo bonus colf e badanti sottoforma di rimborso spese per tutti i lavoratori domestici di origini ucraine che accoglieranno un rifugiato ucraino nella propria casa, purché rientri entro il terzo grado di parentela (dunque può trattarsi di bisnonni, nipoti o altri legami di parentela).

La misura è retroattiva alle accoglienze avvenute a partire dal 24 febbraio 2022, data di inizio del conflitto in Ucraina, e il bonus colf e bandati da 300 euro si potrà richiedere dal 1° maggio 2022.

Colf e badanti, bonus 300 euro senza ISEE: a chi spetta il rimborso?

I requisiti di accesso al rimborso previsto dal bonus colf e badanti sono fissati nel comunicato stampa di Nuova collaborazione. Il beneficio non riguarderà tutti i lavoratori domestici, ma solo coloro che soddisferanno alcuni requisiti.

Non si tratta di limiti ISEE, in quanto il bonus colf e badanti è un bonus senza ISEE, che permette di fornire aiuti umanitari all’Ucraina.

Possono richiedere il rimborso di 300 euro tutti i lavoratori domestici (colf e badanti) iscritti alla relativa Cassa, che accolgono nella propria abitazione un familiare entro il terzo grado di parentela (o affini), sfollato dall’Ucraina a causa della guerra in corso.

Il rimborso andrà a coprire le spese relative al sostentamento di questo familiare, oltre a garantire tutti i beni di prima necessità di cui ha bisogno: farmaci, vestiario, materiale scolastico per i bambini che hanno il diritto di frequentare la scuola.

Il bonus colf e badanti con rimborso di 300 euro è erogabile una sola volta a decorrere dal 24 febbraio 2022, ma non tutti i lavoratori potranno ottenerlo: per ricevere il denaro è necessario essere in regola con la contribuzione obbligatoria – almeno per quanto riguarda i due trimestri precedenti a quello di decorrenza del rimborso – presso la relativa cassa previdenziale.

Colf e badanti, contributi alla cassa: come funzionano?

Come abbiamo specificato nel precedente paragrafo, per avere diritto al bonus colf e badanti (un rimborso pari a 300 euro una tantum) è necessario aver versato regolarmente i contributi previsti nell’ultimo trimestre alla cassa. Ma come funzionano?

I contributi per i lavoratori domestici (oltre a colf e badanti, rientrano anche le baby sitter) devono essere versati ogni tre mesi (entro i primi 10 giorni del mese), nel rispetto delle scadenze fissate dall’INPS:

  • dall’1 al 10 aprile, per il primo trimestre;
  • dall’1 al 10 luglio per il secondo trimestre;
  • dall’1 al 10 ottobre, per il terzo trimestre;
  • dall’1 al 10 gennaio per il quarto trimestre.

I pagamenti possono essere effettuati direttamente dall’applicazione PagoPA, dal sito web dell’INPS nella sezione “Portale dei pagamenti”, oppure CBILL.

Colf e badanti, bonus 300 euro senza ISEE: come richiederlo?

Il bonus colf e badanti si potrà richiedere a partire dal 1° maggio 2022, con retroattività al 24 febbraio: ovvero tutti coloro che hanno accolto un parente fino al terzo grado, a partire dallo scoppio del conflitto, hanno diritto a ricevere il rimborso di 300 euro senza ISEE.

Per presentare la propria domanda occorre contattare via e-mail questo indirizzo: praticheucraina@cassacolf.it. 

Tutte le informazioni aggiuntive sul bonus 300 euro per colf e badanti si trovano nel comunicato ufficiale di Nuova collaborazione, oppure si possono ottenere tutti i dettagli chiamando il numero verde 800.1000.26, accessibile solo da telefono fisso.

Bonus colf e badanti 2021: da 300 euro a 3.600 euro per tutti!

Non è la prima volta che ci troviamo di fronte a un bonus colf e badanti: anche durante il periodo di pandemia di Covid-19 era stato introdotto un aiuto per i lavoratori domestici. Questa indennità permetteva di ottenere un contributo da un minimo di 300 euro fino a un massimo di 3.600 euro per ogni lavoratore o lavoratrice.

In particolare, i due bonus colf e badanti hanno permesso di ottenere:

  • un contributo di 300 euro al mese per 12 mesi, fino a un totale di 3.600 euro all’anno, sottoforma di rimborso per le persone non autosufficienti;
  • un’indennità di 300 euro da parte dei datori di lavoro alle lavoratrici domestiche in maternità.

Questi bonus per colf e badanti NON sono stati confermati per il 2022.

Colf e bandati, nuove regole di accesso al “Long term care”

Unitamente all’introduzione del nuovo bonus colf e badanti – che consiste in un rimborso di 300 euro una tantum destinato solo ai lavoratori e alle lavoratrici domestiche che abbiano accolto un parente fino al terzo grado, sfollato dall’Ucraina a causa del conflitto, nella propria abitazione – sono stati anche modificati i regolamenti di accesso al “Long term care”.

Di che cosa stiamo parlando? Come spiega chiaramente la scheda INPS:

il Long term care è un bando di concorso per il riconoscimento di contributi a copertura totale o parziale del costo sostenuto da soggetti con patologie che richiedono cure di lungo periodo e il ricovero nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) o in strutture specializzate.

Dunque, i lavoratori domestici che si trovano in una condizione di non autosufficienza possono godere di un sostegno e di una serie di prestazioni da parte di INPS per sostenere le cure necessarie.

Il nuovo regolamento approvato da Cas.sa.colf prevede l’innalzamento del limite di età per l’accesso al Long term care dagli attuali 67 anni a 70 anni.

Ucraina, piano di accoglienza: 300€ al mese + 150€ a figlio

 Il Governo si prepara all’accoglienza dei profughi ucraini in fuga dal conflitto: sarà la Protezione Civile a dare il via alle richieste di aiuti per le famiglie sfollate, da raccogliere attraverso una piattaforma online.

Dall’inizio del conflitto in Ucraina, il 24 febbraio scorso, fino ad oggi sono scappati almeno 4 milioni di cittadini, e quasi 100 mila di questi hanno raggiunto il nostro Paese.

A circa 15 mila sfollati arrivati in Italia saranno destinati 33 euro al giorno, oltre alla possibilità di ottenere fino a 300 euro al mese per ogni famiglia, sommati a un contributo di 150 euro a figlio. Le risorse a disposizione dovrebbero riuscire ad accogliere almeno 60 mila richieste.

Ci saranno anche degli incentivi destinati agli entri del terzo settore e alle organizzazioni e/o associazioni che metteranno a disposizione delle strutture per l’accoglienza dei profughi, in accordo con il Comune di provenienza.

Le famiglie italiane che decideranno di ospitare cittadini ucraini nella propria abitazione – differentemente da quanto previsto in un primo momento – non avranno diritto di ricevere aiuti statali.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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