Bonus condizionatori e pompe di calore: come richiederlo

L’estate è ormai definitivamente agli sgoccioli, ma questo non impedisce agli italiani di pensare all’installazione di un nuovo condizionatore o, dato l’avvicinarsi della stagione fredda, di una pompa di calore. È anche per questo che, nonostante sia fine estate, si sente ancora parlare del bonus condizionatori, del quale non ci sono però tantissime notizie in giro per il web. Eppure, si tratta di un bonus confermato dalla legge n. 178/2020, conosciuta anche come Legge di Bilancio 2021: scopriamo quindi quali sono le procedure per richiedere il bonus condizionatori, a chi spetta e a quanto ammonta l’agevolazione che permetterà agli italiani di installare il proprio condizionatore a condizioni davvero vantaggiose.

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L’estate è ormai definitivamente agli sgoccioli, ma questo non impedisce agli italiani di pensare all’installazione di un nuovo condizionatore o, dato l’avvicinarsi della stagione fredda, di una pompa di calore.

È anche per questo che, nonostante sia fine estate, si sente ancora parlare del bonus condizionatori, del quale non ci sono però tantissime notizie in giro per il web.

Eppure, si tratta di un bonus confermato dalla legge n. 178/2020, conosciuta anche come Legge di Bilancio 2021: scopriamo quindi quali sono le procedure per richiedere il bonus condizionatori, a chi spetta e a quanto ammonta l’agevolazione che permetterà agli italiani di installare il proprio condizionatore a condizioni davvero vantaggiose.

Bonus condizionatori 2021: in cosa consiste l’agevolazione

Quando parliamo di bonus condizionatori, ci riferiamo alla misura economica attiva già l’anno precedente, che consentirà alle famiglie italiane di ricevere un’agevolazione sull’installazione di un condizionatore o una pompa di calore.

Per la proroga 2021, tra l’altro, si è pensato di concedere l’agevolazione anche nel caso in cui l’immobile interessato non sia in ristrutturazione: nel 2020, lo ricordiamo per coloro i quali non lo sapessero, una condizione di base per poter effettuare la richiesta era appunto la ristrutturazione dell’immobile stesso.

Per il 2021, e fino al 31 dicembre 2021 (data in cui la Legge di Bilancio 2021 giungerà alla sua scadenza) la ristrutturazione dell’immobile per il quale si intende richiedere il bonus condizionatori non è necessariamente richiesta.

Ma cosa prevede, con esattezza, il bonus condizionatori?

Come leggiamo su soldioggi.it:

“l’installazione di un condizionatore a pompa di calore su un immobile residenziale rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria per i quali si può usufruire della detrazione Irpef”

Rientrando dunque tra i lavori di manutenzione straordinaria, l’installazione di un nuovo condizionatore permetterà all’interessato di ottenere una detrazione IRPEF.

Detrazione che viene concessa solamente a patto di migliorare la classe energetica del condizionatore attualmente installato nell’immobile in oggetto: il bonus condizionatori nasce infatti, nelle intenzioni del governo, per promuovere la sostituzione con dispositivi che abbiano un impatto ambientale più vantaggioso.

Questo significa che, di fatto, verranno premiate tutte le installazioni di condizionatori i quali, in ragione di una classe energetica migliore, avranno un minore impatto negativo sull’ambiente.

È per questo che l’incentivo conosciuto come bonus condizionatori è stato confermato anche nel 2021, nel tentativo di agire positivamente in ottica green, dato il crescente consumo legato all’uso di condizionatori.

Ricordiamo, poi, che il bonus condizionatori è previsto anche per l’eventuale installazione di una nuova pompa di calore a basso impatto ambientale.

Inclusi nella misura, infine, sono anche gli impianti che servono alla deumidificazione dell’aria.

È possibile, tra l’altro, richiedere l’accesso al bonus condizionatori non soltanto per sostituire i vecchi climatizzatori, sia estivi che pompe di calore, ma anche per richiedere una nuova installazione, purché il nuovo dispositivo abbia basso impatto ambientale.

Bonus condizionatori: a quanto ammonta la detrazione IRPEF?

Possiamo far rientrare a pieno titolo il bonus condizionatori nella lista di quelli che vengono definiti bonus casa 2021, ossia tutte le agevolazioni che la Legge di Bilancio ha previsto in favore di eventuali migliorie negli immobili italiani.

Come accennavamo, si tratta nello specifico di una detrazione IRPEF che servirà a coprire tra il 50% ed il 65% della spesa per l’acquisto e/o l’installazione di un climatizzatore nuovo.

La detrazione IRPEF è variabile in quanto la sua entità dipende sia dal modello di condizionatore scelto (e dal suo impatto ambientale), sia da alcune caratteristiche dell’immobile, che analizzeremo più avanti.

Una buona notizia per tutti gli italiani: per il bonus condizionatori non è prevista la presentazione dell’ISEE e non ci sono affatto limiti di reddito; tutti possono richiederlo.

Bonus condizionatori, i beneficiari dell’agevolazione: ecco a chi spetta

A differenza di molti altri incentivi promossi dalla Legge di Bilancio 2021, il bonus condizionatori e pompe di calore è rivolto praticamente alla maggior parte dei cittadini che vivono in Italia: come accennavamo prima, si tratta di un bonus che può essere richiesto senza alcun limite ISEE.

Il bonus condizionatori può essere richiesto da persone fisiche, associazioni, società, enti di varia natura (privati o pubblici), ditte, professionisti ed esercenti arti, cooperative.

Gli unici enti non ammessi sono quelli che svolgono attività di tipo commerciale.

Altro fattore interessante è che a richiedere il bonus condizionatori non dovrà necessariamente essere il proprietario dell’immobile: nel caso di affitto, il locatario ha diritto a beneficiarne.

Le motivazioni dietro una così ampia possibilità di accedere al bonus condizionatori si spiega nella volontà del Governo di garantire una svolta green al nostro Paese, attraverso la promozione dell’acquisto di strumentazione a risparmio energetico.

Lo stesso motivo, insomma, che sta dietro l’introduzione di altri bonus, come il bonus idrico che vuole incentivare il risparmio delle risorse d’acqua.

Bonus condizionatori in caso di ristrutturazione: ecco come funziona

Preoccupiamoci adesso di analizzare il funzionamento del bonus condizionatori e pompe di calore, sia nel caso in cui l’immobile sia in ristrutturazione, sia nel caso in cui non vi sia alcun intervento di ristrutturazione in atto.

Quando la ristrutturazione dell’immobile è in corso, il bonus condizionatori rientrerà a pieno titolo all’interno dell’ecobonus, il quale prevede una detrazione IRPEF che intende coprire dal 50% al 65% delle spese per il nuovo condizionatore.

In questo caso, purtroppo, c’è una limitazione: il bonus condizionatori sarà concesso solo nel caso in cui si stia sostituendo un vecchio condizionatore, e non sarà quindi concessa la detrazione nel caso in cui si voglia installare un condizionatore senza che ve ne sia uno preesistente.

Il limite massimo del rimborso in forma di detrazione equivale a 30.000 euro, che verranno restituiti al richiedente in dieci anni.

Per quanto riguarda la percentuale della detrazione, questa dipenderà da vari fattori. Si avrà una detrazione del 50% nel caso in cui l’immobile in oggetto sia sottoposto a ristrutturazione ordinaria, o nel caso in cui, per manutenzione straordinaria, si acquisti un climatizzatore la cui classe energetica sia pari o superiore alla classe A+.

Per ottenere invece una detrazione pari al 65% della spesa sostenuta, sarà necessario sostituire una vecchia pompa di calore che non rientri tra quelle a risparmio energetico, sostituendola con una pompa di calore a risparmio energetico.

Il bonus condizionatori viene gestito da ENEA, ossia l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, cui andranno inviati tutti i documenti relativi all’acquisto del condizionatore, che provino l’effettivo risparmio energetico.

Da sottolineare il fatto che, ai fini dell’ottenimento del bonus condizionatori, l’acquisto del nuovo dispositivo andrà effettuato con mezzi di pagamento tracciabili quali bonifico bancario o eventuali finanziamento. Il tutto al fine di consentire ed agevolare eventuali verifiche necessarie da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Specifichiamo che il credito IRPEF ottenuto grazie al bonus condizionatori può essere riscosso tramite detrazione o, in alternativa, il beneficiario può optare per la cessione del credito a soggetti terzi tramite l’Agenzia delle Entrate: in questo modo, ad esempio, sarà quindi possibile cedere il proprio credito alle aziende incaricate dell’installazione e dell’eventuale ristrutturazione dell’immobile in oggetto. Ogni pagamento, ovviamente, dovrà essere accuratamente tracciato.

Bonus condizionatori: come funziona se non stai ristrutturando casa

Passiamo adesso al secondo caso, quello del bonus condizionatori nel caso in cui l’immobile non sia attualmente sottoposto a ristrutturazione: abbiamo infatti più volte detto che, anche qualora non siano in attivo dei lavori di manutenzione ordinario o straordinari, il bonus condizionatori e pompe di calore potrà essere richiesto ed ottenuto.

Ovviamente, in questo caso, esistono dei rigidi requisiti da rispettare.

Innanzitutto, cominciamo col dire che l’installazione di un condizionatore o di una pompa di calore possono rientrare tra i lavori di manutenzione straordinaria e, dunque, la detrazione IRPEF che l’interessato potrà ottenere è pari al 50% del prezzo totale che si andrà a spendere.

Come nel caso precedente, poi, per avere diritto alla detrazione il nuovo condizionatore dovrà avere un minore impatto ambientale rispetto a quello precedentemente installato.

È necessario, anche in questo caso, effettuare l’acquisto con finanziamento a rate o con bonifico bancario: in quest’ultimo caso, per non rischiare di vedersi rigettata la domanda, è necessario apporre sullo scontrino il codice fiscale dell’intestatario (o della partita IVA, se a richiedere il bonus sarà un’azienda o ditta individuale).

Solo in questo modo sarà poi possibile richiedere la detrazione IRPEF spettante in sede di dichiarazione dei redditi, utilizzando il modello 730 o, se lo si preferisce, utilizzando la Dichiarazione Sostitutiva Unica DSU tramite la quale è possibile dichiarare la sostituzione del condizionatore.

Oltre a questi passaggi, per richiedere il bonus condizionatori e pompe di calore senza ristrutturazione sarà necessario far pervenire una comunicazione all’ente ENEA, tramite il sito dell’agenzia, comunicazione che dovrà contenere le informazioni del nuovo condizionatore (classe energetica inclusa).

Per poter ottenere in bonus condizionatori, è necessario che la comunicazione di acquisto sia fatta pervenire telematicamente all’ENEA entro e non oltre novanta giorni dall’acquisto del nuovo elettrodomestico.