Bonus da 800 euro: ecco chi può richiederlo e come fare!

Bonus da 800 euro confermato: ecco come ottenerli e a chi spettano le somme previste. Parliamo di un bonus INPS, denominato bonus ISCRO, che sarà valido fino all’anno 2023. L’anno corrente ha visto la conferma di moltissimi dei numerosi bonus che erano stati introdotti all’inizio della pandemia di Covid-19 dall’allora Presidente Giuseppe Conte; la maggior parte di queste agevolazioni, però, potevano e possono tutt’oggi essere richieste solo da coloro i quali presentino ISEE che non sia superiore a determinate soglie. Questo non vale, invece, per il bonus ISCRO che andremo ad analizzare nel dettaglio in questo articolo.

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Bonus da 800 euro confermato: ecco come ottenerli e a chi spettano le somme previste. Parliamo di un bonus INPS, denominato bonus ISCRO, che sarà valido fino all’anno 2023.

L’anno corrente ha visto la conferma di moltissimi dei numerosi bonus che erano stati introdotti all’inizio della pandemia di Covid-19 dall’allora Presidente Giuseppe Conte; la maggior parte di queste agevolazioni, però, potevano e possono tutt’oggi essere richieste solo da coloro i quali presentino ISEE che non sia superiore a determinate soglie.

Questo non vale, invece, per il bonus ISCRO che andremo ad analizzare nel dettaglio in questo articolo. Si tratta, lo anticipiamo subito, di un bonus pensato per i titolari di partita IVA: anche i lavoratori non dipendenti, infatti, sono stati (proprio come tutti gli altri italiani) duramente colpiti dalla crisi economica attuale, che sembrerebbe ancora in atto e non accenna a retrocedere.

Questo il Governo lo sa bene: per questo il bonus ISCRO è stato confermato per tre anni, fino al 2023.

Sebbene dunque, a seguito dell’insediamento del nuovo Governo guidato da Mario Draghi, in moltissimi avevano temuto per le sorti del bonus da 800 euro, fortunatamente i potenziali beneficiari non hanno nulla da temere: il bonus ISCRO è confermato.

Ecco a chi spetta e come richiederlo.

Bonus da 800 euro ISCRO: cos’è

Il bonus da 800 euro ISCRO ha ricevuto la propria conferma ufficiale grazie ad una circolare INPS dedicata, la numero 94 pubblicata in data 30 giugno 2021, grazie alla quale l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha comunicato che il bonus ISCRO ha esteso la propria validità per gli anni 2021, 2022 e 2023.

Grazie a quest’agevolazione, coloro che lavorano autonomamente potranno ricevere, per il triennio sopra citato, fino ad 800 euro mensili, per un totale di sei mesi per ogni anno in cui effettueranno richiesta.

Bisogna però sottolineare due aspetti importantissimi del bonus ISCRO (acronimo di Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa): innanzitutto, è riservato ai lavoratori che risultino regolarmente iscritti alla cosiddetta Gestione Separata. In secondo luogo, può essere richiesto allo Stato italiano soltanto da coloro che non hanno ancora richiesto alcuna misura a sostegno del reddito.

Secondo quanto normato in sede di Legge di Bilancio 2021, il bonus da 800 euro ISCRO, in realtà, potrà ammontare, a seconda dei casi, da un minimo di 250 euro ad un massimo di 800 euro.

Bonus ISCRO fino a 800 euro: ecco chi sono i beneficiari

Abbiamo già fatto qualche accenno circa i potenziali beneficiari del bonus da 800 euro ISCRO al paragrafo precedente, ma andiamo ad analizzare più nel dettaglio la platea di coloro che potranno effettuare richiesta per ottenere l’agevolazione.

Il lavoratore richiedente, per l’accesso all’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, dovrà aver svolto regolarmente una professione autonoma e possedere dunque partita IVA regolarmente aperta.

Ci sono però dei casi in cui il possesso di partita IVA non basta. Se il lavoratore, infatti, risulta aderente ad una cassa di categoria professionale, il bonus ISCRO non può essere richiesto, in quanto riservato agli iscritti alla Gestione Separata INPS.

Altro requisito per poter effettuare la richiesta e ricevere il bonus da 800 euro è non risultare percettore né di Reddito di Cittadinanza, né di altre agevolazioni o trattamenti pensionistici: l’unica eccezione è rappresentata dall’assegno ordinario di invalidità, che rappresenta l’unica agevolazione cumulabile con il bonus ISCRO.

Per poter effettuare la richiesta per il bonus ISCRO, poi, il cittadino non deve aver superato un reddito di 8145 euro durante l’anno precedente; deve inoltre essere attestato un fatturato inferiore al 50% rispetto agli anni precedenti, altrimenti non si avrà diritto ad accedere alla misura di sostegno.

Inutile sottolineare che, per poter richiedere il bonus da 800 euro ISCRO, il lavoratore deve aver regolarmente pagato i propri contributi. 

Ultimo requisito, infine, riguarda la partita IVA, che deve risultare aperta da almeno quattro anni per poter ottenere di diritto il bonus da 800 euro ISCRO.

Coloro i quali risultino percettori di altre indennità, come la NASpI o l’indennità di disoccupazione DIS-COLL non potranno richiedere il bonus ISCRO; altre incompatibilità sono rappresentate dagli incarichi politici: se il soggetto dovesse risultare percettore di indennità politiche o elettive, la domanda per l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa verrebbe rigettata.

Bonus da 800 euro ISCRO: ecco come si calcola e a quanto ammonta

Per il calcolo dell’importo esatto dell’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, le indicazioni possono essere reperite all’articolo 1 comma 391 della ben nota Legge 178/2020, ossia la Legge di Bilancio 2021.

L’importo del bonus ISCRO, infatti, varierà a seconda delle caratteristiche peculiari del lavoratore autonomo che intende richiedere l’Indennità Straordinaria.

Abbiamo già detto infatti che il bonus da 800 euro ISCRO, in realtà, non ammonterà ad 800 euro per tutti i richiedenti, ma può variare da un minimo di 250 euro fino ad un massimo, appunto, di 800 euro, per sei mensilità annue e per il triennio 2021-2023.

La misura si preoccuperà di sostenere tutti i lavoratori autonomi che hanno subito delle perdite a causa della crisi economica originatasi dalla pandemia, perdite che dovranno portare il lavoratore ad un ricavo annuo non superiore ai 8,145 euro di fatturato annuo per il 2020 (se si intende richiedere l’agevolazione nel 2021), per il 2021 (se si richiederà ISCRO nel 2022) o per il 2022 (se il bonus verrà richiesto durante l’anno 2023).

Per il calcolo della cifra esatta che il lavoratore riceverà ogni mese, basterà prendere l’importo fatturato l’anno precedente e dimezzarlo. Si moltiplica poi la cifra rimasta per il 25%: il bonus che il richiedente potrà ricevere sarà pari al risultato ottenuto.

Per capire meglio il ragionamento dietro al calcolo del bonus da 800 euro ISCRO, analizziamo l’esempio di calcolo che troviamo nella già citata circolare INPS: se il reddito annuo è di

“6.000 euro, lo stesso verrà diviso per due (€ 6.000/2 = € 3.000) e successivamente moltiplicato per il 25 per cento (€ 3.000 x 25% = € 750), determinando così l’importo mensile della prestazione ISCRO pari a 750 euro.”

Ma perché il reddito annuo viene dimezzato?

La motivazione è molto semplice: il bonus ISCRO viene concesso per sei mesi, e non per un anno intero. In ogni caso, comunque, il calcolo del bonus da 800 euro ISCRO potrebbe variare durante il triennio di validità del bonus: l’importo limite verrà aggiornato ogni anno, in base alle variazioni dei prezzi di consumo individuati dall’indice ISTAT.

Bonus INPS da 800 euro: la procedura per richiederlo

La richiesta per ottenere l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa può essere inoltrata, a mezzo di domanda telematica, direttamente sul sito ufficiale INPS.

Esiste infatti un’area dedicata sul sito, cui l’interessato potrà accedere autenticandosi utilizzando diverse modalità:

  • identità SPID
  • Carta Nazionale dei Servizi
  • Carta di Identità Elettronica
  • Pin INPS

Potrebbero però esserci dei lavoratori autonomi che preferiscono altre tipologie di presentazione della domanda, alternative alla modalità telematica. In questo caso, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha messo a disposizione il proprio Contact Center, che può essere agevolmente contattato a mezzo di telefonata, utilizzando il numero 803 164 se lo si contatta da telefono fisso; in alternativa, da cellulare, il Contact Center INPS può essere contattato al numero 06 164164.

Non bisogna dimenticare, infine, i termini di scadenza annuali per la richiesta del bonus ISCRO: gli interessati hanno tempo fino al 31 ottobre 2021 per inoltrare la propria richiesta e ottenere il bonus da 800 euro ISCRO.

Oltre il bonus ISCRO: altre agevolazioni dedicate alle partite IVA

Come accennavamo in apertura, per quest’anno 2021 sono moltissimi i bonus e le agevolazioni che hanno ricevuto conferma; il bonus da 800 euro ISCRO, comunque, non è l’unica misura di sostegno pensata a misura di partita IVA. Esistono, infatti altre forme di aiuto per coloro che lavorano autonomamente.

Ci riferiamo, nello specifico, ai bonus partite IVA a fondo perduto, che il Governo italiano ha riservato a differenti categorie di lavoratori autonomi.

Per finanziare questo ulteriore bonus, lo Stato italiano ha pensato a dei contributi a fondo perduto che possono arrivare a toccare la cifra di 150.000 euro per singolo richiedente.

Purtroppo, la platea dei beneficiari comprende soltanto lavoratori autonomi, titolari di attività di impresa e titolari che percepiscono reddito agrario; tutte le altre tipologie di partita IVA sono purtroppo escluse.

Tali agevolazioni a fondo perduto possono assumere diverse configurazioni, ovvero tre diversi tipi di bonus a fondo perduto che le partite IVA possono richiedere: si tratta di differenti tipi di bonus non cumulabili tra loro. Questo significa che, in base al proprio specifico caso, il lavoratore autonomo potrà richiedere uno solo dei bonus che andremo ad analizzare a breve.

Nello specifico, gli autonomi appartenenti alle categorie sopra descritte potranno richiedere:

  • bonus Sostegni Bis stagionali, che è un’agevolazione a fondo perduto riservata ai lavoratori che abbiano registrato un calo di reddito pari come minimo al 30%. L’entità del bonus viene calcolata sulla base delle effettive perdite registrate;
  • bonus Sostegni bis perequativo, di cui sfortunatamente sappiamo ancora poco, in quanto si attendono comunicazioni ufficiali da parte dell’Agenzia delle Entrate;
  • bonus Sostegni bis automatico, che è un’agevolazione, come ci dice il suo stesso nome, concessa dall’Agenzia delle Entrate in maniera del tutto automatica agli ex percettori del contributo Sostegni. 

Coloro i quali non registrino i requisiti richiesti per l’accesso al bonus da 800 euro ISCRO, possono dunque richiedere uno di questi bonus a fondo perduto. Per ulteriori informazioni, gli interessati potranno leggere il nostro articolo totalmente dedicato a questi bonus partite IVA a fondo perduto.