Bonus Edilizi: un nuovo decreto shock! Ecco le novità!

Pensavi che le novità sui Bonus Edilizi fossero terminate? Invece è stato approvato un nuovo decreto! Vieni a scoprire tutte le novità previste.

Non si smette mai di parlare dei Bonus Edilizi. Insomma, si tratta proprio di un settore che si trova sempre al centro di qualche bufera. 

Infatti, dopo le difficili proroghe che sono arrivate per questi bonus dedicati al mondo dell’edilizia, ci sono state le novità introdotte dal Decreto Sostegni Ter che hanno, di fatto, bloccato il mercato a causa dello stop alla cessione multipla del credito. 

A breve si attendono novità circa lo sblocco delle cessioni da parte delle banche, che si presume possano continuare ad operare sotto il diretto controllo della Banca d’Italia

Tuttavia, è bene ribadire che le novità circa i Bonus Edilizi non sono certo finite. 

Tutti noi sappiamo quanto queste agevolazioni siano state molto apprezzate nel corso del 2021, in primis il Superbonus 110%, seguito a ruota dal Bonus Facciate

Ebbene, nonostante le innumerevoli difficoltà, le proroghe per questi due bonus sono arrivate, anche se nel caso del Bonus Facciate la misura è stata rivoluzionata al 100%. 

Ed ora è arrivata una nuova notizia a scuotere il panorama dei Bonus Edilizi, ossia l’approvazione del Decreto Prezzi che fissa i costi massimi relativi a questi bonus. 

Ma andiamo a scoprire meglio di cosa si tratta nel corso di questo articolo!

Bonus Edilizi, Decreto Antifrode e Decreto Sostegni Ter: cos’è cambiato?

Prima di procedere parlando del nuovo Decreto Prezzi, è bene fare un passo indietro in modo da comprendere meglio quali Decreti hanno precedentemente modificato le vesti dei Bonus Edilizi. 

Insomma, il primo decreto che è andato a modificare il panorama dei bonus dedicati al mondo dell’edilizia è stato il Decreto Antifrode, approvato nel mese di novembre dello scorso anno. 

Il nome della misura dice tutto. Infatti, come sappiamo, il mondo dell’edilizia è spesso intaccato da tentativi di frode e truffe. E quindi, cos’ha deciso di fare il Governo Draghi per arginare questo fenomeno?

Beh, come abbiamo affermato, è sceso in campo il Decreto Antifrode che limita l’utilizzo di due modalità molto sfruttate per quanto riguarda i Decreto Antifrode: cessione del credito e sconto in fattura

Attenzione: quando parliamo di Decreto Antifrode dobbiamo sottolineare che la modalità della detrazione fiscale non viene in alcun modo toccata. 

Ebbene, il Decreto Antifrode ha imposto l’utilizzo di due documenti fondamentali in caso di cessione del credito e sconto in fattura. Stiamo parlando del visto di conformità e dell’asseverazione dei prezzi. 

Tutto ciò ha scosso il mercato dell’edilizia in quanto sarebbe stato necessario chiedere tali documenti per poter sfruttare il Superbonus 110%, il Bonus Facciate o altri bonus. 

Tuttavia, il decreto che ancora di più ha sconvolto il settore edilizio è stato il Decreto Sostegni Ter, approvato il 27 gennaio 2022. 

Se guardiamo il Decreto Sostegni Ter nel complesso, capiamo che è stata una misura pensata per aiutare coloro che si trovavano in difficoltà per effetto diretto del Covid-19. Tuttavia, come sappiamo, questa misura è andata ad intaccare i Bonus Edilizi. 

Anche in questo caso, le modalità che sono state “prese di mira” sono state ancora una volta la cessione del credito e lo sconto in fattura. 

Infatti, per mezzo del Decreto Sostegni Ter è stata vietata la cessione multipla del credito e questo ha, di fatto, dato un durissimo colpo al mercato dell’edilizia. 

Le banche rifiutano la cessione del credito per i Bonus Edilizi

Dopo l’approvazione del Decreto Sostegni Ter, alcune banche hanno smesso di accettare la cessione del credito. 

Infatti, banche come il Banco BPM o Poste Italiane hanno deciso di sospendere questa metodologia per usufruire dei Bonus Edilizi fino a quando non sarebbero state date notizie certe da parte del Governo in merito. 

Ovviamente, non tutte le banche hanno agito nello stesso modo. Infatti, Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banca Fineco hanno deciso di non mettere in stand-by la cessione del credito, ma di continuare ad operare adattandosi di volta in volta alla normativa. 

Mentre dal Governo si attendono nuovi sviluppi in merito al possibile sblocco della cessione del credito per i Bonus Edilizi, è stato emanato il Decreto Prezzi. 

Ma cosa cambia adesso? Andiamo a scoprirlo nel dettaglio.

Bonus Edilizi e Decreto Prezzi: cosa cambia ora?

Ebbene sì, il Ministro Roberto Cingolani ha firmato il testo del Decreto Prezzi alla data del 14 febbraio 2022. 

Si tratta di un decreto che sarebbe dovuto arrivare alla data del 9 febbraio 2022, ma abbiamo dovuto attendere un po’ di più.

Tale decreto ha stabilito quali saranno le nuove tariffe per quanto riguarda il Superbonus 110%, il Bonus Facciate e tutti gli altri sussidi del comparto dell’edilizia. 

Attenzione: le nuove regole saranno ufficialmente valide dopo 30 giorni dalla pubblicazione della misura sulla Gazzetta Ufficiale. 

Ma cosa prevede il Decreto Prezzi? Quali saranno gli effetti sui Bonus Edilizi? Andiamo a scoprirlo più nel dettaglio.

Bonus Edilizi: imposti costi massimi per la congruità delle spese

Per mezzo del Decreto Prezzi sono stati stabiliti i costi massimi che possono essere agevolabili per ottenere la congruità delle spese. 

Insomma, i massimali che sono stati indicati all’interno di questo decreto vanno ad aggiornare quelli che erano in vigore fino a quel momento (e che, per chiarezza, sono in vigore fino ad adesso). 

Ad esempio, i massimali per poter usufruire dell’Ecobonus aumenteranno del 20% in modo da poter essere adattati al crescente costo delle materie prime ed all’inflazione.

Ovviamente, come abbiamo sottolineato anche in precedenza, questa nuova normativa sarà attiva dopo 30 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. 

Di conseguenza, anche se la misura è stata firmata il 14 febbraio 2022, al momento tutto resta come prima, ma ancora per poco. 

A cosa serve il Decreto Prezzi per i Bonus Edilizi?

Ma per quale motivo il Ministero della Transizione Ecologica ha deciso di attuare tale provvedimento? Andiamo a scoprirlo subito. 

In prima battuta dobbiamo considerare l’estrema importanza di questa misura per quanto riguarda tutti coloro che lavorano nel comparto dell’edilizia. Quindi, parliamo sia di coloro che hanno delle imprese edili, sia coloro che si occupano dell’asseverazione dei prezzi per i diversi Bonus Edilizi, quali Superbonus 110%, Bonus Facciate, Bonus Casa e similari. 

Ebbene, come abbiamo sottolineato all’inizio di questo articolo, è necessaria l’asseverazione dei prezzi per poter sfruttare le modalità della cessione del credito e lo sconto in fattura. Dunque, il Decreto Prezzi entra proprio in questo frangente. 

Decreto Prezzi: i costi non saranno onnicomprensivi!

A differenza delle bozze che stavano circolando nell’ultimo periodo circa il Decreto Prezzi, i costi non saranno onnicomprensivi. 

Ma cosa significa? Beh, resteranno esclusi i costi di fornitura, di installazione, l’IVA, ed i costi di altre opere complementari. 

Tutto ciò è stato pensato per ridurre il peso sulle imprese edili che, dopo il Decreto Sostegni Ter non si trovano affatto in una situazione vantaggiosa. 

Quando si applica il Decreto Prezzi sui Bonus Edilizi?

Quando parliamo di Decreto Prezzi dobbiamo ricordare ancora una volta che esso entrerà in vigore dopo 30 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quindi tra un mese. 

Ma quando sarà necessario applicarlo? Beh, ovviamente nei casi di cessione del credito e di sconto in fattura, ossia quelle due modalità che per legge richiedono la presenza del visto di conformità e dell’asseverazione dei prezzi. 

Tuttavia, è doveroso ribadire che si applicheranno le direttive previste dal decreto prezzi solo nel caso in cui il titolo edilizio sia stato presentato dopo la data di entrata in vigore del decreto. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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