Bonus elettrico senza Isee! Ecco chi risparmia in bolletta

Per fronteggiare il caro bollette, la prima mossa che viene spontanea da mettere in atto è quella di ridurre all’osso i consumi. Sono tanti gli accorgimenti anti-spreco che è possibile adottare ma c’è senza dubbio una soglia incomprimibile, al di sotto della quale è impossibile scendere. Motivo per cui un bonus elettrico risulta senza dubbio di grande aiuto. Vediamo a chi spetta questo sconto in bolletta 2022.

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Per fronteggiare il caro bollette, la prima mossa che viene spontanea da mettere in atto è quella di ridurre all’osso i consumi. Sono tanti gli accorgimenti anti-spreco che è possibile adottare ma c’è senza dubbio una soglia incomprimibile, al di sotto della quale è impossibile scendere. Motivo per cui un bonus elettrico risulta senza dubbio di grande aiuto. 

Il secondo passo riguarda dunque la possibilità di usufruire di riduzioni e agevolazioni per tagliare i costi in fattura. Il bonus sociale per le utenze di luce e gas è legato al valore dell’Isee, per il quale il tetto massimo, a oggi, è fissato a poco più di 8 mila euro.

Anche in questo caso è possibile intervenire con qualche accortezza in più. Forse non tutti sanno infatti che è possibile richiedere il cosiddetto Isee corrente, che riferendosi ai redditi 2021, può risultare inferiore a quello del 2020.

Il bonus sociale legato al reddito però non è l’unico disponibile per le famiglie in difficoltà. C’è infatti un bonus elettrico a favore dei disabili, che contribuisce al pagamento delle bollette dell’elettricità, se la persona con handicap è costretta ad utilizzare apparecchiature elettromedicali per poter vivere.

Si tratta di un contributo di minimo 180 euro al mese e che può arrivare a un massimo di 676 euro. Vediamo i dettagli del bonus, cosa comprende e le modalità per richiederlo.

Bonus elettrico 2022, novità

Le ultime notizie rimbalzate un po’ ovunque sulle varie fonti di informazioni davano come per buona la novità riguardante il nuovo tetto Isee, per poter richiedere il bonus sociale per le bollette. In realtà, siamo ancora a livello di ipotesi.

Ciò che è certo, è che i costi delle bollette sono schizzati alle stelle. 

Come si legge su Tgcom24.mediaset.it  

Nel primo trimestre 2022 si registra nei servizi di tutela, nonostante gli interventi straordinari del governo, un aumento del costo per famiglia tipo pari al 55% per la bolletta dell'elettricità e al 41,8% per quella del gas rispetto al trimestre precedente.

Il Governo è intervenuto dapprima sui costi fissi e sugli oneri di sistema, con l’intento appunto di contrastare il più possibile l’aumento dei prezzi prospettato già dallo scorso anno, per quanto riguarda le forniture di materie prime.

Ora l’obiettivo è cercare di aiutare le famiglie in difficoltà, ampliando la platea dei beneficiari del bonus sociale per le bollette. La proposta è di innalzare il tetto Isee per poter accedere all’agevolazione, che a oggi viene concessa soltanto a chi ha un reddito Isee di circa 8 mila euro.

Così procedendo si riuscirebbe a distribuire il bonus elettrico a molte più famiglie, rispetto a quanto non avvenga ora. Ricordiamo che il bonus sociale ammonta a 125 euro per una persona sola, aumentando man mano che la famiglia cresce.

Al momento comunque si tratta solamente di ipotesi per possibili proposte da approvare.

In questa sede però presentiamo un’altra indennità, per tutte le famiglie bisognose di aiuto e non solo dal punto di vista economico. Infatti, si tratta di un bonus elettrico 2022 riservato solo alle persone con handicap.

dedicato a tutti coloro che vivono con un familiare disabile, che ha bisogno di strumentazioni e apparecchiature elettriche per poter vivere e per i quali è prevista un’agevolazione di almeno 180 euro, per fronteggiare il caro bollette.

Bonus elettrico per disagio fisico: cos’è

Volendo iniziare da una definizione

Il Bonus Elettrico per Disagio Fisico è una prestazione sociale di sostegno al reddito per le famiglie nelle quali viva un soggetto affetto da grave malattia, costretto ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita.

Purtroppo sono tante le situazioni in cui in casa c’è una persona disabile. Nei casi più gravi, il malato ha la necessità di utilizzare delle apparecchiature elettromedicali per poter sopravvivere. L’accensione di queste macchine o l’utilizzo dei vari dispositivi elettrici è prolungato nel tempo, pertanto ciò influisce in maniera notevole sui consumi di energia elettrica.

Lo Stato ha previsto un contributo economico per queste persone, istituendo per l’appunto il bonus elettrico per disagio fisico.

Per poter ricevere il bonus, è necessario che sia l’Asl a rilasciare un certificato che attesti le ore giornaliere di accensione indispensabile delle macchine. In assenza di questo documento, verrà assegnato allora il contributo minimo.

Gli importi partono da un minimo di 189 euro al mese, per un consumo entro i 600 kwh all’anno, per un contratto di 3 Kw di potenza (quello più comune, a uso domestico). Si passa poi a 311 €, fascia media tra 600 e 1200 kWh all’anno, fino ad arrivare a 449 €, fascia massima oltre 1200 kWh all’anno.

In alcune circostanze, può verificarsi la necessità di dover aumentare la potenza stessa del contratto, passandola a 6 kw. In questo caso, il contributo può arrivare anche a 676 euro per la fascia più elevata di consumi.

Bonus elettrico disagio fisico: le comunicazioni Arera

L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha provveduto a diramare alcune comunicazioni specifiche, per quanto riguarda le disposizioni da attuare, per ottenere il bonus elettrico disagio fisico.

Innanzitutto, si precisa che si tratta di un bonus che non viene erogato in automatico. Ogni persona interessata dunque è tenuta a procedere in autonomia, per inoltrare la propria domanda presso il Comune di appartenenza oppure un CAF.

A questo, si aggiunge una precisazione importante, che riguarda la tipologia di apparecchiature, per le quali poter richiedere il bonus. A tal proposito, è bene sapere che esiste un elenco ufficiale (Decreto del Ministero della Salute del 13 gennaio 2011) da consultare. 

Rimandiamo a questo contenuto specifico, dove trovare nel dettaglio tutte le informazioni da inserire all’interno della domanda e le istruzioni da seguire, per poter monitorare lo stato di avanzamento dello stesso.

Bonus elettrico 2022, come richiedere lo sconto in bolletta

Tutte le persone con handicap, che necessitano di apparecchiature elettromedicali per la propria sopravvivenza, hanno diritto a richiedere questo sconto in bolletta.

I parametri da rispettare sono, per la precisione, tre:

  • la potenza in kW del contratto della luce
  • il tipo di apparecchiature elettromedicali utilizzate
  • il tempo di utilizzo giornaliero, come da certificato rilasciato dall’Asl

Il primo passo da compiere, per ottenere il bonus elettrico 2022, è rivolgersi al proprio Comune. L’ufficio competente allora avrà cura di protocollare la domanda in arrivo, che può essere redatta da parte del diretto interessato, di un altro familiare oppure presentata tramite intermediario, come il Caf ad esempio.

Una volta accolta la domanda, questa non presenta una data di scadenza. Infatti il bonus viene erogato per tutta la vita del paziente disabile e non cambia, a meno che non intervengano modifiche. 

Ad esempio, può darsi il caso in cui il numero delle apparecchiature aumenti oppure cambino i dispositivi utilizzati. Se intervengono queste modifiche o aumentano i consumi legati ai macchinari, è necessario comunicare il tutto all’ufficio di competenza, per ottenere l’adeguamento del bonus elettrico e quindi aumentare lo sconto in bolletta.

A ogni modo è bene verificare quali siano i macchinari che beneficiano del bonus elettrico per disagio fisico e per i quali si può richiedere lo sconto in bolletta.

Il bonus elettrico per disagio fisico è un bonus senza Isee.

Bonus elettrico e altri modi per risparmiare in bolletta 

Senza dubbio, chi ha necessità di utilizzare queste apparecchiature, deve avere anche un’attenzione costante ai consumi in bolletta della luce.

Il bonus elettrico per disagio fisico contribuisce a ridurre le spese legate a certe tipologie di apparecchiature, ma per i consumi ordinari di tutta la famiglia? Come è meglio regolarsi?

Abbiamo dedicato all’argomento del caro bollette diversi contenuti di approfondimento. Riportiamo qui di seguito, i principali consigli che consentono di ottenere dei benefici, dal punto di vista dell’abbattimento dei costi, sulla bolletta della fornitura elettrica.

Innanzitutto è importante scegliere con attenzione la fascia oraria in bolletta, più conveniente per le proprie esigenze familiari. 

Un altro accorgimento che frutta molto, dal punto di vista del risparmio energetico, riguarda la consapevolezza di quanti kilowatt consuma uno specifico elettrodomestico. In tal modo, risulta più semplice stabilire quale sia l’elettrodomestico meno dispendioso da accendere in quel momento, riservando l’utilizzo degli altri apparecchi alle ore della giornata in fascia più economica.

Chi ha la possibilità di usufruire del fotovoltaico, sicuramente resterà stupito piacevolmente della sua efficienza. Installare un impianto di questo genere risulta una spesa ingente ma che, a ogni modo, va ad ammortizzarsi nel tempo. Soprattutto se si vive in un condominio, è un tipo di lavori che è possibile mettere in preventivo.

L’altra possibilità da sfruttare, ancora per i mesi a venire, riguarda la richiesta del superbonus 110%. Per i proprietari di villette unifamiliari, i termini sono a breve scadenza. Ma per altre categorie di proprietari di casa, le porte sono ancora aperte. Si tratta realmente di una grande opportunità, per migliorare l’efficientamento energetico della propria abitazione nonché l'approvvigionamento di materie prime energetiche, provenienti da fonti rinnovabili.

Non è tutto. Le nostre case ormai ospitano apparecchi elettrici di ogni genere. Tostapane, bollitori, piastra a induzione, fornetti elettrici, televisori, modem, rasoi ed epilatori elettrici…Il consiglio è di fare a meno di tutto ciò che è superfluo e soprattutto di non lasciare tutti gli apparecchi in stand by, per tutto il giorno, ma di aver cura di spegnerli completamente.

Ciò che invece può risultare di grande utilità, ai fini del risparmio energetico, è il ricorso ai prodotti innovativi della domotica, in grado di programmare l’accensione e lo spegnimento dei principali elettrodomestici, così come l'illuminazione del giardino o degli spazi esterni.