Bonus elettrico senza ISEE: spetta a più beneficiari. Aisla aggiorna i requisiti

Bollette dell'elettricità salate per tutti ma c'è chi proprio non può risparmiare, per tagliare i costi. Ecco a chi va questo bonus elettrico senza Isee.

Senza ombra di dubbio, il caro energia riguarda tutti indistintamente e mette in ginocchio famiglie e imprese. Ma c’è una categoria di persone che ne risente più di tutti e che non ha alcuna possibilità di risparmiare sulle bollette, adottando accorgimenti o espedienti dell’ultimo minuto.

Chi infatti ha necessità di utilizzare apparecchiature elettromedicali salvavita, non ha scelta. Si tratta di persone fragili e disabili, che tra l’altro non sempre rientrano nei requisiti per ottenere il bonus elettrico senza Isee, erogato proprio in funzione di quel disagio fisico.

Il punto è che alcune tipologie di macchinari non rientrano nell’elenco ufficiale di quelli autorizzati a ricevere il bonus.

Motivo per cui Aisla ha richiesto proprio un aggiornamento in tal senso, in maniera tale da poter ampliare la platea dei beneficiari del bonus e quindi dare il contributo economico anche a queste persone.

Bonus elettrico senza Isee: novità Aisla per ampliare la platea dei beneficiari

L’Aisla è l’Associazione italiana Sclerosi laterale amiotrofica che ha già richiesto formalmente al Ministero della Salute di aggiornare l’elenco delle apparecchiature elettromedicali, al fine di permettere ai diretti interessati di percepire il bonus elettrico senza Isee previsto direttamente in bolletta, in questi casi.

Nella fattispecie, l’associazione ora richiede il contributo economico anche per ciò che riguarda la macchina della tosse e il comunicatore oculare.

Si tratta infatti di due ausili indispensabili per chi è affetto da Sla. Ma l’Aisla ha compiuto un ulteriore passo avanti, offrendo un aiuto tangibile in denaro ovvero un’erogazione a fondo perduto a sostegno dei propri soci affetti da Sla.

La macchina per la tosse rientra a pieno titolo in quelle salvavita, motivo per cui non si comprende come mai non rientri nell’elenco presente nel decreto ministeriale del 2011, vale a dire 11 anni or sono.

Per ciò che riguarda il comunicatore oculare, se è vero che non rientra nelle apparecchiature propriamente senza vita, rappresenta però un ausilio essenziale, per questi pazienti, al fine di poter comunicare con terze persone e ciò è un diritto inalienabile per l’uomo e sancito dalla Costituzione italiana.

Va ricordato, in modo incisivo, che l’aumento del costo dell’elettricità per queste persone pesa molto di più che per le altre famiglie, visto che un malato di Sla ha bisogno di stare attaccato a questi macchinari 24h al giorno e il bonus energia spetta dunque loro di diritto.

Cos’è il bonus per disagio fisico e a chi spetta

Si tratta di un bonus elettrico senza Isee, dal momento che nulla ha a che vedere con il reddito di una famiglia bensì è riconosciuto a tutti coloro che presentano un handicap o una grave disabilità, tale per cui necessitano dell’utilizzo di macchinari elettromedicali per la loro stessa sopravvivenza.

La condizione di disabilità però non apre in automatico le porte al bonus. Infatti, per poterlo ricevere, è necessario contattare l’Asl, in maniera tale da attestare il numero di ore di consumo giornaliero da riconoscere al paziente. In mancanza di questo passaggio, allora si ha diritto al contributo minimo previsto.

Sono disponibili diversi importi, a seconda della tipologia di consumo e della potenza del contatore. Purtroppo, molto spesso è indispensabile aumentarla, per poter consentire al malato di utilizzare le apparecchiature e all’intero nucleo familiare di soddisfare il proprio fabbisogno energetico tra le mura domestiche.

Per ciò che riguarda gli importi, rimandiamo alla pagina ufficiale di Arera, con tutti i valori attualmente in vigore.

Ecco dunque come procedere con la richiesta.

Come richiedere il bonus senza Isee per l’energia elettrica

Il bonus in questione si concretizza in uno sconto che si applica direttamente in bolletta, per chi ne beneficia.

La richiesta si inoltra al proprio comune di appartenenza. Per procedere con la compilazione della domanda è indispensabile avere a disposizione le informazioni relative alla potenza in kW del proprio contatore, oltre all’elenco delle apparecchiature di cui si dispone e alle ore di utilizzo giornaliero stimato (come da certificato Asl da allegare).

È possibile richiedere il bonus elettrico spettante anche tramite terza persona di fiducia oppure un intermediario, quale ad esempio il Caf.

Una volta protocollata la domanda, si riceve il contributo economico, il quale non prevede una data di scadenza bensì spetta di diritto per tutta la vita, tranne in caso di modifiche che, in tal caso, vanno comunicate.

Ad esempio, può verificarsi la necessità di cambiare le apparecchiature elettromedicali oppure aggiungerne ulteriormente. Può rendersi indispensabile aumentare la potenza del contatore o il numero di ore essenziali per la sopravvivenza giornaliera.

Per tutti coloro che a oggi utilizzano macchinari per la tosse o comunicatori oculari, il consiglio è di monitorare le ultime informazioni presso la propria associazione di riferimento Aisla, con l’auspicio di veder presto aggiornato l’elenco dei dispositivi elettromedicali che beneficiano dello sconto diretto in bolletta dell’elettricità.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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