Bonus Facciate: guida completa per avere il 90% di sconto!

Con l’introduzione della Legge di Bilancio 2020 è stata introdotta un agevolazione economica che consente di beneficiare di una detrazione pari al 90% dei costi affrontati per abbellire o portare in sicurezza gli immobili delle nostre città: il Bonus Facciate. Riconfermata con grande successo anche nella Legge di Bilancio 2021. In questo articolo illustreremo nel dettaglio in cosa consiste il Bonus Facciate 2021, chi può beneficiarne e con quale modalità di utilizzo.

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Negli anni 2020 e 2021 diverse sono state le agevolazioni introdotte dal Governo a favore del settore edile e immobiliare. Manovre urgenti e importanti varate prima dal Governo Conte ed adesso dal Governo in carica, il Governo Draghi. Manovre necessarie soprattutto a fronteggiare al meglio la drammatica situazione di crisi economica e sociale causata dalla Pandemia Covid-19, che ha colpito dallo scorso anno duramente molte famiglie italiane. 

Un settore come quello delle costruzioni rappresenta ben il 9% del PIL Europeo, ma a causa del lock down e delle forti misure di contenimento e contrasto al nuovo virus Coronavirus adottate negli ultimi due anni, le ripercussioni non sono state poche. 

Mentre all’estero hanno saputo fin da subito gestire diversamente questo settore introducendo delle misure mirate al contenimento che mandassero avanti i cantieri in sicurezza, in Italia purtroppo abbiamo visto uno Stop ai lavori per molti mesi. 

Con l’introduzione della Legge di Bilancio 2020 è stata introdotta un agevolazione economica che consente di beneficiare di una detrazione pari al 90% dei costi affrontati per abbellire o portare in sicurezza gli immobili delle nostre città: il Bonus Facciate. Riconfermata con grande successo anche nella Legge di Bilancio 2021.

Il vantaggio indiscusso dell’agevolazione Bonus Facciate 2021 è sicuramente la possibilità di beneficiare della detrazione fiscale senza limiti massimi di spesa e con la possibilità aperta praticamente a tutti. 

In questo articolo illustreremo nel dettaglio in cosa consiste il Bonus Facciate 2021, chi può beneficiarne e con quale modalità di utilizzo

Bonus Facciate 2021: in cosa consiste

Il Bonus Facciate 2021 consiste semplicemente nel diritto di una detrazione fiscale del 90% sulla spesa totale sostenuta per interventi di restauro oppure interventi di recupero della facciata esterna dell’edificio

Una detrazione d’imposta Irpef lorda accessibile a tutti, che include anche solo interventi di pulitura o tinteggiatura esterna. 

Può essere beneficiato da residenti in territorio italiano ma anche da residenti in territorio estero, da persone fisiche e/o imprese con partita iva, da inquilini o proprietari effettivi dell’immobile in cui intervenire. 

L’unico requisito è quello della posizione geografica ove sono situati gli edifici, che deve necessariamente corrispondere alla zona A e alla zona B, individuate nel decreto ministeriale n°1444 del 1968 oppure immobili siti in zone assimilabili secondo norme regionali o regolamenti comunali di edilizia. 

Inclusi tra gli interventi inerenti al Bonus Facciate 2021 troviamo anche quelli su balconi, ornamenti e fregi. Altri interventi ammessi alla detrazione del 90% sono quelli sulle grondaie e i pluviali, sulle cornici o sui parapetti

Subiscono la detrazione economica anche tutte quelle spese correlate ai lavori di restauro o rifacimento delle facciate, quindi, per esempio, beneficia della detrazione anche l’installazione di ponteggi oppure lo smaltimento dei materiali. 

La tassa per l’occupazione del suolo pubblico, l’acquisto dei diritti per i titoli abitativi edilizi e l’iva all’imposta di bollo sono tutte spese rientranti nel pacchetto Bonus Facciate e quindi spese detraibili

Le spese sostenute devono aver documentazione datata anno 2020 e 2021.

Per quanto riguarda i soggetti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, viene riconosciuta per le spese affrontate nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 Dicembre 2020 e al 31 Dicembre 2021. 

Il Bonus Facciate 2021 prevede una detrazione d’imposta Irpef divisa in 10 quote annuali di pari importo. 

Per tale Bonus, a differenza di altre agevolazioni previste dalla Legge di Bilancio, non è assolutamente previsto un limite massimo di spesa né limiti di detrazione

E’ possibile scegliere se fruire della detrazione diretta oppure beneficiare di un contributo anticipato dal fornitore che effettua gli interventi, con uno “sconto in fattura” sul totale. 

Bonus Facciate 2021: a chi spetta

La platea dei beneficiari del Bonus Facciate è davvero ampia e non presenta grosse limitazioni

Come accennato nel paragrafo precedente, il Bonus Facciate 2021 è concesso sia ai residenti in Italia che i non residenti, le persone fisiche (compresi gli esercenti arti e professioni), gli enti pubblici e privati che non esercitano attività commerciale, le società, le associazioni tra professionisti e i contribuenti che determinano un reddito d’impresa

L’agevolazione è rivolta ai contribuenti che posseggono o detengono l’immobile soggetto agli interventi possessori di un titolo idoneo, nel momento dell’inizio dei lavori o al momento esatto del sostenimento delle spese relative agli interventi. 

In particolare, i beneficiari devono possedere l’immobile essendone proprietari o nudi proprietari o titolare di un altro diritto reale sull’immobile, come per esempio uso o usufrutto. 

I beneficiari devono, altrimenti, detenere l’immobile tramite contratto di locazione o in comodato d’uso, con regolare registrazione e consenso da parte dell’effettivo proprietario dell’immobile all’esecuzione degli interventi su esso. 

Possono beneficiare dell’agevolazione anche i familiari conviventi con chi possiede per legge l’immobile (come il coniuge o parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo), sia i conviventi di fatto ai sensi della legge n°76 del 2016. 

Come per i classici beneficiari del Bonus Facciate, questi due casi di contribuenti devono dimostrare la convivenza alla data di inizio lavori o al momento del pagamento delle spese con detrazione inclusa. 

Attenzione però, come riportato dall’Agenzia delle Entrate: “La detrazione, pertanto, non spetta al familiare del possessore o del detentore dell’immobile quando gli interventi sono effettuati su immobili che non sono a disposizione (in quanto locati o concessi in comodato) o su quelli che non appartengono all’ambito “privatistico”, come gli immobili strumentali all’attività d’impresa, arte o professione.”

E’ previsto il diritto alla detrazione anche a chi esegue in proprio i lavori sull’immobile, calcolando ovviamente solo le spese relative all’acquisto dei materiali necessari. 

Bonus Facciate 2021: come si utilizza

La detrazione beneficiata va ripartita in quote annuali di pari importo, per un totale di dieci quote, da far valere nel periodo d’imposta in cui sono state affrontate le varie spese e nei periodi d’imposta successivi, fino a concorrenza d’imposta lorda. 

E’ prevista la scelta da parte del beneficiario di come intende approfittare dell’agevolazione. 

E’ possibile ricevere un contributo sotto forma di sconto sul totale dovuto al fornitore del servizio con uno sconto in fattura, oppure avendo una cessione del credito corrispondente alla detrazione che spetta. 

Ovviamente la scelta va comunicata direttamente all’ente preposto, l’Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello in allegato al provvedimento dell’8 Agosto 2020 con modifica del 12 Ottobre 2020 del Direttore dell’Agenzia delle Entrate. 

La comunicazione deve avvenire entro e non oltre il 16 Marzo dell’anno successivo a quello in cui il beneficiario ha sostenuto le spese detraibili. 

  • Con lo sconto in fattura è il fornitore ad anticipare un contributo pari alla detrazione d’imposta lorda che spetta di diritto per tutti gli interventi relativi al restauro o recupero della facciata. Successivamente, il fornitore recupererà lo sconto anticipato come credito d’imposta, pari alla detrazione.
  • Con la cessione del credito, invece, è possibile cedere il credito d’imposta direttamente ad altri soggetti come fornitori di beni e servizi inerenti agli interventi oppure a favore di istituti di credito o intermediari finanziari. 

Nel caso in cui i beneficiari sono più soggetti per interventi sullo stesso immobile, di cui sono tutti possessori, ogni beneficiario può decidere con quale metodo usufruire dell’agevolazione, se in modo diretto con la detrazione oppure con lo sconto in fattura o cessione del credito. Quindi, possiamo trovarci tra condomini che scelgono modalità diverse tra loro per il pagamento degli stessi interventi fini allo stesso immobile. 

Il Bonus Facciate 2021 è cumulabile con altri Bonus esistenti, qualora sia previsto il possesso dei requisiti richiesti. 

Per esempio, il beneficiario del Bonus Facciate 2021 può inserire interventi ammessi nell’Ecobonus ed usufruire di entrambe le agevolazioni. 

Bonus Facciate 2021: interventi ammessi

Per il beneficio del Bonus facciate 2021 sono ammessi interventi mirati di restauro o recupero della facciata esterna, interventi di tinteggiatura o sola pittura esterna della facciata, rifacimento e messa in sicurezza di balconi, ornamenti e fregi oppure per interventi di miglioramento termico che interessano il 10% dell’intonaco della superficie lorda complessiva dell’immobile. 

In poche parole, il Bonus Facciate riguarda tutti quei lavori che riguardano l’involucro esterno visibile dell’immobile, in ogni suo lato del perimetro esterno. 

Il Bonus non può essere utilizzato per interventi effettuati sulle facciate interne e non visibili dalla strada. 

E’ possibile chiedere la detrazione anche delle spese affrontate per l’acquisto dei materiali, per le perizie e sopralluoghi eventuali richiesti o per il rilascio dell’attestazione di prestazione energetica dell’edificio.

Incluse nel pacchetto Bonus Facciate le spese per il montaggio dei ponteggi o smaltimento dei materiali, l’iva e l’imposta di bollo e la tassa di occupazione suolo pubblico

Bonus Facciate 2021: pagamenti 

Per beneficiare della detrazione fiscale del Bonus Facciate 2021 è necessario pagare le spese mediante un bonifico postale o bancario con annessa casuale di versamento, codice fiscale del beneficiario e numero partita iva o codice fiscale della ditta o professionista che effettua i lavori inerenti. 

Trovano validità anche i bonifici effettuati tramite conti aperti su Istituti di pagamento diversi dalle banche, autorizzati dalla Banca d’Italia a prestare servizi di pagamento, applicando una ritenuta d’acconto pari all’8%