Bonus facciate 2022: tutte le novità sulla cessione!

Sono in arrivo con il bonus facciate 2022 una serie di novità in merito alla cessione del credito! E non solo!

Novità in arrivo per il bonus facciate 2022!

In particolare per chi lo ha richiesto con la cessione del credito, una delle tre opzioni fiscali previste per questo e per altri bonus Casa.

Si tratta di un’opzione fiscale molto richiesta, specie per questo tipo di bonus edilizio, perché garantisce al contribuente di non spendere immediatamente. O, nel caso del bonus facciate 2022, di dover provvedere solo ad una piccola porzione di spese: nel nostro caso, si parla di un avanzo che va dal 40 al 10% massimo.

Essendo un’opzione molto ghiotta, non pochi hanno voluto sfruttarla. Per questo l’Agenzia delle Entrate dal 1 maggio ha disposto delle nuove limitazioni per questa misura, secondo quanto disposto dal Decreto Superbonus di febbraio.

Di recente invece il Governo Draghi ha voluto alleggerire queste restrizioni, guardando ad un’eventuale allentamento in merito agli stadi della cessione del credito. Ma ne parleremo meglio nel corso dell’articolo, assieme alle disposizioni attualmente vigenti.

Bonus facciate 2022: la cessione del credito è ancora sul tavolo! Novità dal Governo Draghi

Il bonus facciate 2022, come altri bonus Casa, non è un problema a livello amministrativo, ma solo da un punto di vista economico.

Probabilmente, con la garanzia che lo Stato avrebbe garantito tutti i crediti edilizi finora sborsati, era inevitabile ritrovarsi a febbraio con la scoperta di una truffa ai danni dello Stato del valore di 4,5 miliardi di euro. Una truffa di cui il bonus è responsabile per un 48%, secondo le stime del Sole24Ore.

Per questo il Governo Draghi ha cercato da mesi di limitare il credito, perché proprio quest’ultimo strumento è stato utilizzato in questa truffa miliardaria, specie con la frammentazione del credito, o la cessione a più stadi.

Però questo strumento, nelle mani giuste, ha garantito la continuità di lavori altrimenti bloccati per mancanza di fondi. E ad un anno da questa parte abbiamo ormai conferma del fatto che è il settore edilizio che sta trainando la ripartenza.

Ed è proprio questo il punto per cui di recente, cioè poche settimane dopo l’avvio delle nuove disposizioni dell’Agenzia delle Entrate, il Governo ha voluto invece allentare la morsa sulla cessione del credito. Specie dopo tutte le restrizioni richieste con il Decreto Superbonus.

Bonus facciate 2022: ecco come funziona la cessione del credito! Ultime novità

Il bonus facciate 2022 si può richiedere non solo con la detrazione fiscale, ma anche con la cessione del credito e con lo sconto in fattura. Va detto che queste ultime sono simili tra loro, perché c’è sempre in atto una cessione, ma ognuna ha intermediati o destinatari leggermente diversi.

Nella “cessione del credito” tu come contribuente cedi il tuo credito ad un istituto bancario o similaria. Mentre nello “sconto in fattura“, tu come contribuente cedi il tuo credito anche all’azienda edile, che lo utilizzerà come credito per eventuali finanziamenti bancari o direttamente nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

Non è una grande novità. Da sempre la cessione ha il vantaggio di:

  • ridurre o azzerare le spese per il contribuente o per l’azienda edile;
  • garantire un fondo assicurato per eventuali finanziamenti bancari.

Il problema è che, a forza di truffe e danni allo Stato, da febbraio molte richieste sono state sospese, specie da parte di istituti quali Poste Italiane o Banco PBM.

Il motivo è semplice. Dopo le prime indagini, e la scoperta del buco da quasi 5 miliardi, il Governo Draghi ha voluto introdurre nel Decreto Sostegni Ter una serie di misure sospensive per la cessione, proprio per i bonus Casa tutt’oggi disponibili, tra cui il bonus facciate 2022.

Per evitare un tracollo del sistema, ma al tempo stesso mettere sotto torchio chi al momento stava continuando a danneggiare lo Stato, il Governo ha stabilito col Decreto Superbonus una serie di limitazioni aggiuntive, che impedissero agli attuali e ai futuri richiedenti del bonus facciate 2022:

  • la frammentazione del credito
  • la cessione del credito oltre il terzo stadio.

In pratica da adesso il credito prevede un codice univoco di identificazione, che ne impedisce la frammentazione in più crediti irriconoscibili. Così, in caso di accertamenti, l’Agenzia delle Entrate o la Guardia di Finanza potrà subito risalire al contribuente.

Inoltre, la cessione sarà possibile, oltre alla prima, per altre due occasioni, ma solo con istituti, compagnie e agenzie finanziarie iscritte al rispettivo albo professionale. Soggetti giuridici senza alcun Ordine di riferimento saranno da adesso banditi.

Inevitabilmente queste limitazioni hanno fatto storcere il naso agli addetti ai lavori, in particolare alle aziende edilizie, che si sono sentite meno protette da parte dello Stato, specie con l’attuale aumento dei prezzi delle materie prime.

Però di recente sono venute fuori delle interessanti novità proprio in merito alla cessione del credito.

Bonus facciate 2022: la novità del quarto stadio della cessione! Ecco come funziona

Così come altri bonus che permettono l’accesso all’opzione della cessione del credito, anche il bonus facciate 2022 potrebbe beneficiare di un alleggerimento della cessione, cioè un aumento degli stadi.

Durante il question time alla Camera, il ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco ha proposto due modifiche relative alle attuali disposizioni previste per i principali bonus Casa.

La prima è l’aumento degli stadi permessi per la cessione, da tre a quattro, che permetterebbe maggiore elasticità da parte di aziende edili e istituti bancari/finanziari.

La seconda è il passaggio dalla valutazione delle “spese” a quella dei “pagamenti”. Questo riguarderebbe per lo più i richiedenti del Superbonus 110%, per il quale è prevista una proroga SAL al 30% per settembre 2022, come già avevamo precisato in un articolo recente. Nulla toglie di poterlo richiedere in accumulo col bonus facciate.

Sono proposte che leggermente stonano con le disposizioni entrate in vigore a inizi maggio, ma che riflettono comunque l’interessamento del Governo ad aiutare le imprese in un momento delicato come questo.

Oltre a queste proposte, ci sono delle novità anche per chi richiede il bonus facciate come sola detrazione fiscale, tramite il Modello 730.

Bonus facciate 2022: non solo cessione del credito! Ecco la novità del Modello 730

Il bonus facciate 2022 è richiedibile principalmente come detrazione fiscale, secondo il sistema della quota annuale: per dieci anni riceverai dall’Agenzia delle Entrate un credito d’imposta dal medesimo importo.

La novità per questo bonus è nel poter richiederlo tramite il Modello 730 senza dover ottemperare all’attestazione di congruità. Come segnala infoiva.com, si potrà richiedere il bonus facciate 2022 nel modello 730 senza seguire le procedure varate da novembre 2021 col decreto anti-frode.

Rimane obbligatorio solo se i lavori del bonus facciate 2022 riguardi la parte “energetica”, ovvero interventi quali la coibentazione, cioè l’isolamento termico (il “cappotto”), almeno sul 25% delle superfici opache orizzontali e verticali degli edifici.

Sono lavori che hanno come obiettivo l’efficientamento energetico, e pertanto vige l’obbligo del visto di congruità. Anche nel caso in cui si voglia accedere alla precedente percentuale del 90%, come avevamo già approfondito in questo articolo.

Ricordiamo che per provvedere al Modello 730 o Redditi si ha tempo fino al 30 settembre 2022. Qualora risultassero delle incongruità nel modello pre-compilato dall’Agenzia delle Entrate, disponibile dal 23 maggio, potrai provvedere alla sua compilazione (o a eventuali correzioni) presso un Centro di Assistenza Fiscale, o un patronato locale.

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