Bonus Facciate 2022, ultime Draghi: 90% con nuove regole!

Bonus Facciate alle origini.Si potrà usufruire dell’agevolazione al 90%, ma solo se si rispettano nuove regole 2022 fissate dal Governo Draghi. Ecco le ultime

Bonus Facciate 2022 modificato. La Legge di Bilancio 2022 ha rivisitato da cima a fondo i Bonus ristrutturazione casa dopo le recenti truffe scoperte ai danni dello Stato.

Gli ultimi aggiornamenti sul Bonus Facciate potete trovarli nel video YouTube di Danilo Torresi.

La percentuale di detrazione fiscale scende così al 60%, ma si potrà comunque sfruttare la vecchia agevolazione 90% se si rispettano nuove regole.

Purtroppo, il Governo Draghi non poteva procedere diversamente. I dati raccolti dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, parlano chiaro: i Bonus ristrutturazione hanno incentivato le frodi e generato l’appropriazione indebita di denaro pubblico per un ammontare di 4,4 miliardi di euro.

Una cifra significativa sperperata nel mal utilizzo delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura del Superbonus 110% e del Bonus Facciate, a causa della mancanza di rigidi e costanti controlli nelle diverse modalità d’uso.

Complice l’assenza di accertamenti sia per il Bonus Facciate, sia per il Superbonus 110%, i contribuenti italiani si trovano nel 2022 a fare i conti con una versione del Bonus Facciate diversa da quella operativa lo scorso anno.

La percentuale di detrazione fiscale da applicare sulle spese sostenute per realizzare i lavori crolla vertiginosamente dal 90% al 60%.

Per meglio intenderci, si passa dal Bonus Facciate 90% dello scorso anno al Bonus Facciate 60% nel 2022.

C’è però una piccola chance che permette anche nel 2022 di usufruire del Bonus Facciate come credito d’imposta, sconto in fattura o cessione del credito al 90%. Quale?

Chi ha provveduto a versare almeno il 10% di anticipo della spesa complessiva necessaria per realizzare gli interventi all’impresa incaricata di portare a compimento i lavori, o abbia scontato lo stesso importo in fattura, o fatto ricorso alla cessione del credito, entro la fine del 2021, anche se il completamento degli interventi di ristrutturazione è previsto nel 2022, potrà usufruire del Bonus Facciate 90%, alla condizione che i lavori siano già avviati.

Ma entriamo subito nei dettagli analizzando quali sono le nuove regole da rispettare per poter continuare ad utilizzare il Bonus Facciate 90% anche nell’anno in corso e quali cambiamenti sono stati apportati dal Governo Draghi al Bonus ristrutturazione casa nel 2022.

Bonus Facciate: detrazione al 60% o al 90% nel 2022? Ecco le nuove regole di Draghi

Occorre chiarire una serie di punti prima di spostare l’attenzione sulle nuove regole che permettono anche del 2022 di accedere al Bonus Facciate 90%

Partiamo dalle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022. La Manovra ha messo nero su bianco il taglio dell’aliquota di detrazione fiscale del Bonus Facciate dello scorso anno. Dal 2022, il Bonus ristrutturazione casa opererà sotto una veste completamente nuova.

Il Governo Draghi ha disposto la riduzione della detrazione fiscale dal 90% del 2021 al 60% del 2022 per i lavori di ristrutturazione avviati e terminati entro il 31 dicembre 2022.

Per essere più precisi, chi vorrà fare ricorso al Bonus Facciate 2022 riuscirà a spuntare soltanto uno “sconto” del 60% sull’ammontare complessivo delle spese sostenute per realizzare gli interventi di ristrutturazione, contro il 90% dello scorso anno.

La possibilità di ottenere un maggior risparmio sulla spesa sfruttando la detrazione fiscale del 90% non è più accessibile, se non per un’eccezione.

Bonus Facciate 2022: detrazione al 90%! Ecco le ultime regole di Draghi

Esiste infatti una sola chance per beneficiare del Bonus Facciate 90% nel 2022 sempre nel rispetto delle nuove regole disposte dal Governo Draghi sulla modalità di funzionamento del Bonus ristrutturazione 2022. Quale?

Coloro che hanno iniziato i lavori di ristrutturazione della facciata esterna di un edificio entro le fine dello scorso anno, seppur ancora non terminati, potranno avvalersi del Bonus Facciate 2022 con detrazione al 90%, se rientrano in una casistica specifica.

Potranno usufruire del Bonus Facciate 2022 al 90% solo se il committente ha pagato all’impresa incaricata dell’esecuzione dei lavori almeno il 10% della spesa complessiva.

In questo caso ci si potrà avvalere del credito d’imposta implicito nel Bonus casa, oppure, sempre nel rispetto della quota del 10%, si potrà fare ricorso allo sconto in fattura o alla cessione del credito.

Questa è l’unica possibilità per beneficiare del Bonus Facciate 90% nel 2022.

In tutte le altre situazioni si applicano le disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2022: la percentuale di detrazione al 60%.

All’elenco delle regole da seguire per poter sfruttare questa chance, si aggiunge il rispetto dei termini di scadenza per la presentazione delle comunicazioni.

Nello specifico, chi rientra nella fattispecie appena vista potrà ricorrere al Bonus Facciate 90% nel 2022 solo se le comunicazioni vengono inoltrate all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo.

Un provvedimento dello stesso Ente (3 febbraio 2022) prevede lo slittamento delle comunicazioni per i lavori di ristrutturazione iniziati nel 2021 al 7 aprile 2022.

Bonus Facciate 2022: detrazione al 60% ed altre regole. Ecco le ultime novità della Legge di Bilancio

Mentre la Legge di Bilancio è intervenuta sulla detrazione fiscale portandola dal 90% al 60% nel 2022, fortunatamente nessuna modifica è stata adottata dal Governo Draghi in riferimento ai lavori ammessi al Bonus Facciate 2022.

Le regole rimangono sempre le stesse: il Bonus Facciate continuerà a coprire anche per quest’anno tutti i lavori di recupero e restauro delle facciate degli immobili visibili dalla strada.

Per quanto riguarda le novità introdotte dalla Manovra, sono pochi i punti a cui prestare attenzione.

lavori dovranno essere eseguiti nell’anno in corso e ultimati entro il 31 dicembre 2022: questa è la condizione da rispettare per poter usufruire del Bonus Facciate nel 2022 con percentuale di detrazione del 60%.

Anche la regola per cui i lavori devono essere eseguiti esclusivamente su immobili già esistenti, tagliando fuori le nuove costruzioni, rimane immutata.

Per quanto riguarda i beneficiari, invece, il Bonus Facciate potrà essere sfruttato dai proprietari degli immobili su cui si intende intervenire con il Bonus ristrutturazione, a prescindere dalla percentuale di possesso.

Stessa chance è concessa ai soggetti in affitto, purché abbiano avuto l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario, le società semplici e i condomini.

Ricordiamo che anche del 2022 si potrà accedere al Bonus Facciate nelle classiche tre modalitàdetrazione fiscale del 60%, sconto in fattura, cessione del credito.

Bonus facciate: cessione del credito sotto torchio. Ecco le nuove regole 2022

A fronte delle frodi fatte registrare dai Bonus ristrutturazione casa, Bonus Facciate in primis, il Governo Draghi è dovuto correre ai ripari per arginare il fenomeno, fissando nuove regole e paletti alle opzioni di utilizzo di sconto in fattura e cessione del credito.

Snocciolando un po’ di numeri, circa il 46% delle truffe si sono verificare sul Bonus Facciate, costate alla Stato ben 4,4 miliardi di euro.

Una situazione questa parzialmente tamponata dall’introduzione dell’obbligo del visto di conformità e dell’asseverazione sulla congruità delle spese per tutti i Bonus ristrutturazione casa utilizzabili nelle opzioni di sconto in fatturacessione del credito e, solo nel caso del Superbonus 110% anche per la detrazione IRPEF.

I due nuovi documenti sono stati introdotti dal Decreto Antifrode entrato in vigore lo scorso 11 novembre per limitare soprattutto l’uso della cessione del credito, l’opzione che più di tutte ha generato truffe.

A stringere ancora di più le maglie della cessione ci pensa il decreto-legge n.13 del 25 febbraio 2022il credito potrà essere ceduto se si rispettano nuove regole.

Innanzitutto, si pone un freno alla cessione del credito a catena, poi viene introdotto un codice identificativo che permette di tracciare i diversi trasferimenti.

Nello specifico, il numero di cessioni massimo consentito è di tre, e solo, dalla seconda in poi ci si potrà rivolgere esclusivamente agli istituti vigilati o iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 Testo unico in materia bancaria e creditizia.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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