Bonus facciate al 60%, ora convengono altre detrazioni!

Bonus facciate: la legge di bilancio 2022 conferma per un solo anno la detrazione, riducendola dal 90 al 60%. A rischio di estinzione giá da quest'anno.

La legge di bilancio 2022 ha confermato il bonus facciate per un solo anno la detrazione, riducendola dal 90 al 60%. A rischio di estinzione giá da quest’anno, in alcuni casi risulta comunque più vantaggioso di altri sconti fiscali.

Potrebbe essere l’ultimo giro di giostra per il bonus facciate, l’agevolazione che ha visto diminuire la percentuale dal 90 al 60%. Numeri alla mano il nuovo bonus rischia di avviarsi all’estinzione già a partire da quest’anno. Di fatto chi si trova ad affrontare un intervento sulla facciata, ha a disposizione diverse alternative che sono decisamente più convenienti. 

Parliamo nello specifico dell’ecobonus che richiede gli stessi adempimenti del bonus facciate ma presenta percentuali più vantaggiose, oltre ad avere l’ulteriore utilitá che, in presenza di determinate condizioni, puó cumularsi con il sismabonus che porta l’intero intervento in detrazione all’80-85%.

In ultimo, in caso di cessione o sconto in fattura, il bonus facciate dovrà sempre passare dall’asseverazione dei prezzi e dal visto di conformità,  due degli adempimenti i cui costi possono gravare pesantemente soprattuto sui lavori più piccoli. 

Il bonus ristrutturazioni invece può evitare questi adempimenti per tutti gli interventi di costo complessivo non supereriore ai 10.000 euro per i lavori che ricadono in edilizia libera.

Caratteristiche del bonus facciate

Partiamo ricordando che é stata la Legge di Bilancio 2020 ad introdurre il bonus facciate e consiste in una misura che prevede una detrazione dall’imposta lorda pari al 60% (prima era del 90%) sulle spese documentate, sostenute per interventi atti a recuperare o restaurare la facciata degli edifici. Tra gli interventi rientrano anche la pulitura e la tinteggiatura esterna.

Ma quali sono le caratteristiche del bonus facciate? Questa agevolazione ha la caratteristica di incentivare gli interventi di recupero e di restauro delle facciate esterne dell’edificio, del perimetro intero dell’edificio, nonché di quelle facciate interne comunque visibili dal lato strada. 

Nulla a che vedere con il bonus facciate il rifacimento dei serramenti, dei portoncini di ingresso. Sono coinvolti in questo tipo di agevolazione anche il rifacimento dei balconi (frontalini, pavimentazione ecc.).

Attualmente il bonus facciate é una misura che viene incentivata al 60%, ( non piú il 90% come in passato ) in dieci anni senza limiti di spesa e con scadenza 31 dicembre 2022.  

Il bonus facciate si percepisce per immobili esistenti ovvero accatastati e in regola con il pagamento dei tributi. 

Le modifiche al bonus facciate in legge di bilancio 2022

Sono diverse le modifiche alla proroga del bonus facciate che sono contenute nella legge di bilancio 2022 di recente approvata in Senato. parleremo di alcuni cambiamenti che modificheranno l’agevolazione piú apprezzata dagli italiani.

La legge di bilancio 2022 è ormai in dirittura di arrivo, del bonus facciate se ne è parlato tanto: dalla possibilitá che potesse essere eliminato, alla riduzione delle percentuale di agevolazione al 60%. Si era perfino palesata l’idea di un ritorno al 90%, ora invece resta confermata la percentuale del 60%. 

Comunque la proroga ci sarà anche con tutte le restrizioni previste dal decreto anti frodi che verrà inglobato nella legge di bilancio 2022. 

Vediamo insieme quali sono le restrizioni previste per questa agevolazione che fino ad ieri tra le maggiormente utilizzate.

Proroga bonus facciate al 2022 al 60%: come abbiamo detto il bonus facciate é stato prorogato per l’anno 2022, però diversamente dai bonus casa ed Ecobonus che vedranno la loro fine solo nel 2024, il bonus facciate si fermerà al 2022, non più al 90% ma al 60%.

In altre parole il recupero, il restauro delle parti opache della facciate visibili da strada o luogo pubblico, potranno essere agevolate anche nel 2022 ma solo al 60%.

Proroga cessione del credito e sconto in fattura al 2022 : anche per il 2022 é data al contribuente la possibilità di poter usufruire di questa agevolazione optando per la cessione del credito o lo sconto in fattura verso gli Istituti bancari piuttosto che nei confronti di Poste, verso tutti gli altri soggetti.

Obbligo visto di conformitá e attestazione di congruitá : il decreto antifrodi ha introdotto l’obbligo del visto di conformità e dell’attestazione sulla congruità delle spese quando si intende cedere o scontare il credito derivante dal bonus facciate.

Normalmente da questi adempimenti, le spese per il visto, l’attestazione e per l’asseverazione sulla congruità delle spese (che possono essere agevolate 60% nel 2022 ), sono esclusi quegli interventi sotto i 10.000 euro e gli interventi in edilizia libera, questa esclusione non vale per il bonus facciate. 

Quindi per il bonus facciate,  anche se si tratta di interventi di edilizia libera o interventi per un importo complessivo inferiore a 10.000 euro,  é obbligatorio comunque fare il visto e l’attestazione sulla congruità delle spese questo perché il bonus facciate è l’agevolazione che ha maggiormente veicolato la gran parte delle frodi e dei prezzi gonfiati.

Quindi al fine di evitare problemi, la scelta é stata quella di perseguire la strada dell’introduzione di maggiori restrizioni.

Maggiori poteri all’Agenzia delle Entrate: che in occasione della comunicazione telematica in caso di cessione del credito o sconto in fattura, l’Agenzia delle Entrate ha la possibilità di sospendere entro cinque giorni la cominicazione, per un periodo massimo di 30 giorni,  per controlli preventivi.

Prezzario MiTE e DEI per tutti gli interventi: l’attesissimo elenco prezzi del ministero della transizione logica ( che dovrá essere pubblicato, entro gennaio), potrá essere utilizzato anche per quegli interventi del bonus facciate che non sono energetici.

Prima per effettto della circolare 16/E del 29 novembre 2021 successiva al Decreto anti frodi dell’ 11 novembre scorso è sorto il problema del prezzario DEI utilizzabile per tutti gli interventi Ecobonus compresi quelli Ecobonus e bonus facciate, ma non per tutti gli altri interventi, ora viene introdotta una frase specifica che fa riferimento alla norma che comprende anche il prezzario DEI.

Il bonus facciate perde la sfida con gli altri bonus 

Dunque per il bonus casa si è chiusa la fase degli annunci, delle promesse e delle ipotesi. Infatti con l’entrata in vigore della legge di bilancio per il 2022 si apre la fase della pianificazione. Tra le tante agevolazioni emerge sicuramente uno sconfitto che è il bonus facciate, sconfitto perché la detrazione per le spese sostenute dal primo gennaio 2022 scende dal 90% al 60%. 

Inoltre la proroga prevista dalla manovra e di un anno solo , ovvero fino al 31 di dicembre 2021, anziché fino alla fine del 2024 come per gli altri bonus ordinari e poi quando si utilizza il bonus facciate mediante la cessione del credito di imposta o lo sconto in fattura è necessario avere sempre l’asseverazione e il visto di conformità.

In pratica non é possibile  beneficiare di quella franchigia, di quella deroga introdotta dalla manovra 2022 per i cantieri di importo complessivo fino a 10.000 euro e per quelli che ricadono nell’attività edilizia libera. 

Ecco che allora il bonus facciate quest’anno entra in concorrenza con tante altre agevolazioni e in certi casi perde la sfida di convenienza. Questo capita in tutte le situazioni in cui si deve fare ad esempio un cappotto termico qui l’ecobonus,che è come minimo al 65%, è più conveniente. 

Quando invece si tratta di fare degli interventi edilizi sulla facciata degli immobili, allora il discorso cambia e il bonus facciate mantiene in certi casi una sua convenienza. 

Questo può succedere ad esempio quando si interviene su unità monofamiliare quelle che spesso vengono chiamate le villette e si fanno soltanto interventi di tinteggiatura che di pulitura delle pareti esterne. Questi interventi non possono avere la detrazione del 50% mentre hanno il bonus facciate.

Lo stesso succede quando si interviene su immobili non residenziali ,qui il 50% non è ammesso, invece il bonus facciate premia anche gli interventi su edifici non abitativi. 

E lo stesso vale quando all’interno di un condominio ci sono società o enti non commerciali che possiedono alcune delle unità immobiliari. Il bonus facciate anche questi soggetti perché è anche una detrazione Ires e non soltanto una detrazione Irpef.

Quindi tutte queste ipotesi la detrazione anche ridotta al 60% rimane interessante. Certo. Quello che bisogna capire è che viene meno la promessa, forse In molti casi l’illusione che i lavori possono essere fatti senza mettere mano al portafoglio.

Grazie allo sconto in fattura o comunque cedendo il credito a banche poste assicurazioni e recuperando di fatto il 90% della spesa. Ecco questa che era un po’ la grande promessa del 2020 e del soprattutto del 2021 che quest’anno viene meno. 

Bonus facciate: il 90% é comunque garantito per alcuni lavori

Ottime notizie per coloro che hanno iniziato i lavori entro la fine del 2021. Infatti le nuove disposizioni non hanno efficacia retroattiva, questo vuol dire che chi ha iniziato i lavoro entro la fine dell’anno scorso anche nel caso in cui i lavori dovessero proseguire nel 2022, in ogni caso resta salva la percentuale di detrazione del 90%.

Discorso diverso, come abbiamo visto, se la domanda per il bonus facciate viene inoltrata nel 2022. In questo caso vigono le nuove regole introdotte dalla legge di bilancio 2022, verrà dunque applicato lo sconto del 60%. 

Doverosa a questo punto fare una importante distinzione tra imprese e privati.

Privati: vige il principio di cassa ovvero é applicabile la percentuale del 90% solo nel caso in cui per i lavori iniziati nel 2021 siano stati pagati per intero nello steso anno, quindi nel 2021. Per tutti quei lavori il cui pagamento slitta l’anno successivo ovvero al 2022, verrá applicato lo sconto del 60% .

Imprese: vige il principio di competenza ovvero si prescinde dalla data di pagamento dei lavori, acquisisce valore quando sono effettuati i lavori. Quindi per quelli iniziati entro la fine del 2021 viene applicata la percentuale del 90%, invece per i lavori parti nel 2022 si fa riferimento alla nuova disciplina, si applica lo sconto del 60%.

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