Bonus Facciate 90% sotto torchio. La Legge di Bilancio 2022 non risparmia modifiche all’agevolazione più richiesta dei Bonus ristrutturazione casa, dopo il Superbonus 110%.
E questa volta non si tratta di cambiamenti del tutto vantaggiosi, almeno rispetto al suo operare attuale.
Maggiori informazioni sulle modifiche ai Bonus casa previste dalla Legge di Bilancio 2022 le trovate nel video YouTube del Geometra Danilo Torresi.
Ricordiamo, infatti, che il Bonus Facciate permetterà ai cittadini di ristrutturare le pareti esterne di un immobile visibili da strada godendo uno “sconto” del 90% sulle spese sostenute per realizzare i lavori, fino al 31 dicembre 2021.
Si tratta di un’agevolazione che, unitamente al Superbonus 110%, rende fattibile l’esecuzione di interventi di ristrutturazione molto complessi e costi costosi impossibili da mettere a punto senza un aiuto economico da parte dello Stato.
Un aiuto purtroppo pagato a caro prezzo dalle casse erariali. Ecco perché in prima battuta il Governo capitanato dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, di fronte alla questione se rinnovare o meno il Bonus Facciate aveva palesato l’intenzione di cancellare la misura a partire dal 2022.
A seguito di questa esternazione, però, sono divampate le polemiche politiche. Molti si sono schierati a favore del Bonus Facciate sottolineando il pericolo a cui si sarebbe andati incontro cancellando con un colpo di spugna il contributo.
Bonus Facciate: come mai si è deciso di modificare la Legge di Bilancio 2022?
A pagare le spese di un’improvvisa cancellazione del contributo sarebbe stato il settore dell’edilizia recentemente in ripresa proprio grazie ai Bonus ristrutturazione casa, Bonus Facciate incluso.
Tale rischio, assolutamente da evitare, ha portato a vari ritocchi della prima versione del documento bozza della Legge di Bilancio 2022, fino alla definizione del testo finale in cui il Bonus Facciate è sì presente ma rinnovato nella veste.
Secondo la bozza definitiva della Manovra 2022, dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022 l’agevolazione potrà essere ancora richiesta anche se offrirà una detrazione diversa sulle spese legate ai lavori eseguiti.
Nello specifico, si passerà dal 90% al 60% di “sconto” fino al termine del prossimo anno quando il Bonus Facciate uscirà definitivamente di scena.
Dunque, anche se la proroga al 2022 è arrivata non c’è molto da gioire, sia per il taglio netto operato dal Governo Draghi sulla percentuale di detrazione IRPEF, sia per le conseguenze su altri Bonus casa arrecate da queste modifiche.
Per salvare in extremis il Bonus Facciate, infatti, molte agevolazioni sono state ridimensionate negli importi.
Il Bonus Mobili ne è l’esempio lampante con il taglio del tetto massimo di spesa ammessa a detrazione a 5.000 euro dai 16.000 attuali.
Ma non è tutto. Mentre il testo bozza della Legge di Bilancio 2022 estende la possibilità di utilizzare il Bonus Facciate 60% nelle modalità di sconto in fattura e cessione del credito, il decreto antifrode (DL n.157 Antifrode) ha creato il caos nel settore delle costruzioni obbligando al visto di conformità anche con la detrazione IRPEF.
Pare, poi, ci siano delle disposizioni da mettere in pratica per gestire il rapporto tra Bonus Facciate e Bonus Mobili ed elettrodomestici che, a partire dal prossimo anno, non potranno più essere richiesti insieme, diventano cioè incompatibili.
Bonus Facciate: proroga al 2022 nella Legge di Bilancio, ko la detrazione IRPEF
Al Bonus Facciate e al Superbonus 110% va il merito di aver trascinato il settore dell’edilizia fuori dal baratro della crisi economica in cui era piombato a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il motivo è da ricercare nell’ampia categoria di interventi abbracciati da ambedue le misure: il Superbonus 110% rende fattibile i lavori di riqualificazione energetica degli immobili, mentre il Bonus Facciate permette di realizzare interventi finalizzati al recupero del patrimonio edilizio italiano.
Siamo, quindi, di fronte a due agevolazioni importanti e allo stesso tempo molto costose, ma da tenere comunque in vita perché permettono di portare a compimento lavori altrimenti non realizzabili dal punto di vista economico senza un sostanzioso aiuto da parte dello Stato.
Per tale motivo, il Governo Draghi ha disposto la proroga del Bonus Facciata al 2022. Più lunga, invece, la sopravvivenza del Superbonus 110% con diverse scadenze a seconda degli immobili e dei lavori interessati.
Insomma, piuttosto che cancellare di punto in bianco il Bonus Facciate, il Governo ha optato per una lenta e graduale cancellazione del contributo che porterebbe, andando avanti nel tempo, ad una riduzione dello sconto da applicare alle spese sostenute per i lavori effettuati.
Nello specifico, il Bonus Facciate attualmente in vigore, operante con una detrazione al 90%, permetterà di realizzare lavori di ristrutturazione sulle parete perimetrali esterne di un immobile fino al 31 dicembre 2021.
Oltrepassata tale data si potrà continuare ad utilizzare l’incentivo, ma sotto una detrazione IRPEF del 60% con il conseguente taglio allo sconto sulle spese che ne deriva.
Questo modalità di fruizione, applicabile dall’inizio del 2022 e fino alla fine dello stesso anno, non verrà quasi sicuramente rinnovata al 2023, anno in cui il Bonus Facciate cesserà di esistere.
Bonus Facciate proroga al 2022: riconfermata la cessione del credito e lo sconto in fattura
L’unica nota positiva, in uno scenario non proprio vantaggioso, è la riconferma dello sconto in fattura e della cessione del credito anche nel prossimo anno. Per meglio intenderci, con la proroga al 2022 del Bonus Facciate arriva anche il rinnovo delle sue modalità di utilizzo.
Dal 2022 si potrà continuare ad utilizzare in contributo come detrazione IRPEF, sconto in fattura e cessione del credito.
Una decisione arrivata dopo non poche polemiche. La prima bozza della Legge di Bilancio, infatti, dava il via libera alla proroga al 2022 del Bonus Facciate senza affrontare la questione delle opzioni di utilizzo del contributo.
Dunque, un sorta di ritorno alle origini. Quando il contributo fu introdotto, si poteva accedere allo sconto sulle spese dei lavori solo tramite detrazione IRPEF, non c’era quindi la possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Queste due modalità di utilizzo sono state inserite successivamente, mentre la prima bozza della Legge di Bilancio 2022 sanciva il ritorno alla sola detrazione fiscale.
Affinché lo sconto in fattura e la cessione del credito potessero essere utilizzati anche nel 2022, il Governo Draghi ha dovuto rimettere mani sulla Legge di Bilancio modificando il punto riguardante le modalità di fruizione del Bonus Facciate.
A fronte di tale intervento si può, dunque, dire che anche dal 2022 ci sarà la possibilità di utilizzare lo sconto in fattura e la cessione del credito fino alla naturale estinzione del Bonus Facciata.
Bonus Facciate: il Decreto antifrode inserisce il visto di conformità anche per la detrazione
Le Leggi di Bilancio non solo gli unici strumenti di cui un Governo può servirsi per apportare delle modifiche su sussidi e Bonus.
Il recente Decreto antifrode (DL 157/2021), pubblicato lo scorso 11 novembre, ne è l’esempio. Il documento ha esteso l’obbligo del visto di conformità a tutti i Bonus ristrutturazione casa, incluso il Bonus Facciate.
Con quali conseguenze? Il visto sarà necessario tanto se si usufruisce del Bonus Facciate come sconto in fattura, quanto se si fa ricorso alla cessione del credito e della tradizionale detrazione IRPEF di 10 anni.
Maggiori informazioni sugli effetti del visto di conformità sul Bonus Facciate le trovate QUI.