Bonus facciate: come scoprirne tutti i segreti!

Il bonus facciate, prorogato ma comunque in scadenza il 31 dicembre 2021, non avrà più segreti. Conoscerlo permetterà di poterne usufruire al meglio senza commettere errori e risparmiando un buon quantitativo di denaro nell'attuazione dei lavori di ripristino della propria facciata. Se sei interessato non attendere oltre poiché nell'articolo c'è tutto ciò che bisogna sapere a riguardo.

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Avere la possibilità di rinnovare l'estetica e la struttura della nostra facciata di casa è sicuramente una prospettiva allettante.

Se hai sentito parlare di questa possibilità ma non hai ben chiaro come funzioni il cosiddetto bonus facciate, potresti trovare tutto ciò che ti serve proprio in questo articolo.

Più avanti, infatti, andremo a rispondere alle domande più comuni a riguardo, descrivendo nel dettaglio e in maniera semplice, i requisiti e le caratteristiche di questa agevolazione fiscale.

Il bonus è fondamentalmente volto all'abbellimento edile delle nostre città, non negando però l'opportunità di fornire una corretta manutenzione alle facciate di casa nostra, spendendo una cifra contenuta grazie alla detrazione pari al 90% della spesa sostenuta.

Immergiamoci subito nei dettagli, andando a scoprire la natura del bonus facciate senza tergiversare oltre.

Bonus facciate: in cosa consiste esattamente?

L'agevolazione fiscale relativa al bonus facciate è una particolare detrazione relativa al settore edile, in vigore dal 2020 e che si aggiunge a quelle già esistenti come l'Ecobonus, il Sismabonus e così via.

Il bonus si riferisce, come già specificato, a tutti gli interventi volti a migliorare il decoro architettonico della facciata, andato magari a deteriorarsi a causa delle intemperie, di disastri naturali o semplicemente di scarsa cura nella qualità dei materiali utilizzati durante la costruzione. 

Prima di andare oltre è necessario specificare che le regole base dell'agevolazione sono state definite nell'articolo 25 della Legge di Bilancio 2020, ma la Legge di Bilancio 2021 ha prorogato di un successivo anno le detrazioni fiscali pari al 90% delle spese totali sostenute.

Tali detrazioni, inoltre, saranno ripartite in 10 rate annuali con partenza fissata durante l'anno di inizio delle prime spese.

Una buona notizia, relativa al settore prettamente economico, è che non ci sono massimali di spesa da rispettare: ciò vuol dire che i lavori relativi al bonus facciate potranno essere tranquillamente aggiunti ad altri lavori di ristrutturazione in atto nell'abitazione.

Nelle spese correlate, inoltre, sono compresi tutti gli interventi relativi ai lavori. Ecco quindi che nell'agevolazione fiscale rientrano anche l'installazione di eventuali ponteggi, l'imposta di bollo o per esempio lo smaltimento dei vari materiali.

Bonus facciate: chi ne può usufruire?

La prerogativa base per avere diritto al tanto agognato bonus facciate è l'intenzione di effettuare un recupero o un restauro della facciata di un edificio esistente, il quale deve a sua volta rispettare determinate caratteristiche che andremo ad elencare più avanti.

I diretti beneficiari, che devono essere contribuenti (residenti o non residenti nel territorio dello Stato) soggetti Irpef e soggetti passivi Ires, appartengono a queste categorie:

  • Persone fisiche (inquilini o proprietari)
  • Enti pubblici e privati, senza svolgere un'attività commerciale
  • Società
  • Contribuenti che conseguono reddito di impresa
  • Associazioni di professionisti

Ricordiamo che tutti i beneficiari possono comprendere nei lavori anche gli interventi di tinteggiatura o pulitura della facciata, senza un effettivo intervento strutturale o di muratura.

Quali sono le condizioni per accedere al bonus facciate?

Gli edifici, per poter usufruire della detrazione fiscale promessa dal bonus, devono appartenere a determinate categorie che andremo ad elencare di seguito.

Superano infatti l'esame di ammissione, solo gli interventi su strutture appartenenti alle zone urbane A e B. Ma a cosa si riferiscono queste zone?

  • La zona urbana A include tutte le parti di territorio definibili come "centro storico" e quindi rivestono un'importanza a livello culturale, architettonico e artistico.
  • La zona urbana B, quella forse di maggiore interesse per chi volesse usufruire del bonus, comprende tutto il resto del territorio edificato, purché la superficie di tale zona sia coperta di edifici per almeno il 12,5% della superficie fondiaria totale dell'area. Questo vuol dire che la densità territoriale deve essere superiore a 1,5 mc/mq.

Insomma, per farla breve, non sono comprese nel bonus le aree di espansione urbanistica non abbastanza dense, gli immobili isolati, le case di campagna e gli immobili di tipo agricolo o esistenti in aree produttivo-industriali.

Quali elementi sono compresi nel bonus facciate?

A scanso di equivoci, in questo breve paragrafo andremo a specificare tutto ciò che è compreso nei lavori.

Come abbiamo già accennato poco sopra, infatti, anche i lavori di tinteggiatura e di pulizia sono compresi, ma quindi cos'altro può rientrare nella possibilità di detrazione del bonus facciate e cosa no?

Ogni elemento elencato di seguito è ammesso nel bonus purché l'edificio coinvolto appartenga alle zone urbanistiche A o B. Per chiarire, il balcone di un'abitazione situata in un centro storico gode del bonus, mentre il balcone di una casa di campagna ne è escluso.

  • Tetto: non facendo parte della facciata esterna non gode del bonus ma è compreso in altre detrazioni di carattere edilizio, come l'ecobonus al 65%.
  • Ponteggio: come già accennato precedentemente sì, l'allestimento di ponteggi fa parte delle spese detratte al 90% nel bonus facciate.
  • Progettazione: perizie e sopralluoghi sono spese che rientrano a pieno titolo nel bonus facciate, quindi tutto ciò che riguarda la progettazione dei lavori.
  • Ornamenti e fregi: hanno la stessa valenza dei balconi, quindi ogni lavoro ad essi dedicato è compreso nella detrazione fiscale.
  • Parapetti e pluviali: se presenti in una facciata esterna godono del bonus come gli altri elementi.
  • Terrazze: a differenza dei balconi, non facendo parte della facciata esterna, non godono del bonus facciate.
  • Grondaie: Il bonus è ammesso per la riparazione o la sostituzione se la grondaia è situata in una facciata esterna.
  • Finestre: tasto dolente; le finestre e gli infissi non sono annoverate tra gli elementi ammessi dal bonus facciate, ma godono, se necessario l'intervento, della detrazione del 50% in caso di sostituzione o modifica del materiale.
  • Cornicioni: ammesso il bonus anche per i cornicioni, purché siano in una facciata esterna e i lavori comprendano il consolidamento, il ripristino o il rinnovo.
  • Cancelli e portoni: In questo caso non c'è beneficio del bonus facciate ma c'è la possibilità di sfruttare la detrazione del 50%.
  • Balconi: come per i cornicioni, anche i balconi godono del bonus secondo le stesse regole, relative al decoro urbano e quindi al ripristino.

Bonus facciate: come fare a richiederlo?

Per poter richiedere il bonus facciate le operazioni da fare non sono tantissime, ma vanno seguite in maniera precisa e zelante.

Durante l'inizio dei lavori, e quindi quando si inizia a pagare la ditta operante o i professionisti privati, è necessario conservare la fattura che attesti il pagamento avvenuto.

Nella fattura (dove vi sarà la causale del versamento), oltre al quantitativo speso, dovrà essere indicato chiaramente il soggetto che sta fornendo la prestazione lavorativa e ricevendo quindi il compenso (con codice fiscale o numero di partita IVA) e colui che sta erogando il pagamento (il destinatario della detrazione, del quale sarà necessario inserire il codice fiscale).

Tutti questi dati dovranno essere esposti nella presentazione della spesa effettuata per il lavoro durante la dichiarazione dei redditi.

In quest'ultima, infatti, oltre a tutto il resto delle spese effettuate durante l'anno, potrà essere inserita la spesa relativa ai lavori che godranno della detrazione fiscale offerta dal bonus facciate protagonista di questo articolo.

L'erogazione pecuniaria verrà effettuata automaticamente dall'Agenzia delle Entrate, una volta che sarà presentata la documentazione di cui sopra. Questo passaggio potrà essere preso in carico da un professionista del settore o da un intermediario CAF.

È importante segnalare che tutta la documentazione relativa al pagamento dei lavori dovrà essere tracciabile e facilmente individuabile, così da non incorrere in problemi e disguidi relativi ai controlli sull'evasione fiscale.

Per quest'ultima ragione segnalata, sarebbe opportuno effettuare ogni pagamento tramite bonifico bancario; evitando i contanti, infatti, si avrà sempre una documentazione precisa e identificabile del movimento effettuato durante la procedura di pagamento.

Bonus facciate: anche a favore delle imprese?

Fino ad ora abbiamo trattato principalmente l'agevolazione nei riguardi dei privati, ma in realtà il bonus facciate può essere usufruito anche dalle imprese che, rispettando i giusti requisiti, abbiano la necessità di ripristinare le facciate dei propri immobili.

Era necessario fare questa precisazione, in quanto, alcuni degli altri bonus del settore edile (come l'ecobonus o il superbonus), non comprendono le imprese, bensì solamente i privati. 

A questo riguardo è inoltre importante volgere l'attenzione anche ai professionisti autonomi che beneficiano di una partita IVA a regime forfettario; questi infatti, per le agevolazioni alle quali sono già soggetti, non hanno diritto ad usufruire anche del bonus facciate per i propri immobili.

Quando scade il bonus facciate?

Ci troviamo nel 2021 e vogliamo fare in modo di poter usufruire di questo bonus il prima possibile, così da non perderlo. Quindi fin quando abbiamo l'opportunità di richiederlo e sfruttarlo in seguito all'inizio dei lavori?

Per merito delle Legge di Bilancio 2021, il bonus facciate è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021. Questo significa che, pagare la ditta o il professionista che si prenderà carico del lavoro prima del 31 dicembre 2021, permetterà al privato richiedente di usufruire serenamente del bonus facciate e quindi di ottenere la detrazione fiscale del 90% anche quando i lavori termineranno dopo la data di scadenza, in quanto l'importo verrà versato prima.

Chi volesse approfondire in maniera viscerale l'argomento, troverà di sicura utilità la seguente diretta video tenuta da Carlo Pagliai, il quale offre un quadro completo della natura riguardante il tanto agognato bonus facciate: