Dal 1° gennaio 2022, alcuni bonus ancora attivi verranno inglobati in un'unica soluzione rappresentata dal cosiddetto Assegno Unico universale.
I bonus di cui stiamo parlando rientrano tutti nelle agevolazione relative alla famiglia e ai figli, che come scritto precedentemente diventeranno totale competenza dell'Assegno Unico.
Ma cosa succede fino al 31 dicembre 2021?
In questo articolo tratteremo esattamente questa tematica, poiché fino a quella data ci sono alcuni bonus ancora richiedibili, prima del loro accorpamento in un'unica proposta.
In futuro, tratteremo più nello specifico le caratteristiche dell'Assegno Unico e analizzeremo come si presenta e cosa offre, ma per soffermiamoci sul presente e concentriamoci sui benefici ancora usufruibili singolarmente e che vanno ad agevolare la situazione economica familiare.
I bonus dei quali andremo a parlare oggi, facendo una rapida panoramica ma fornendo gli spunti chiave per avere un quadro completo di ciascuno, sono il "Bonus asilo nido", il "Bonus bebè" e il "Bonus mamma domani".
Come si può intuire dai nomi, anche qualora non si fosse ancora entrati in contatto con essi, questi bonus trattano capillarmente la tematica della famiglia, con un occhio di riguardo verso i nascituri o i nuovi nati.
Possiamo infatti dividerli per fasi: il Bonus mamma domani fornisce un aiuto alle mamme in procinto di partorire, il Bonus bebè agevola l'impatto con la nascita e i primissimi mesi di vita del pargolo mentre il Bonus asilo nido va a coprire quella parte di vita del bambino che inizia ad approcciarsi con le prime realtà scolastiche.
Senza indugiare oltre, andiamo a conoscere meglio ogni Bonus citato, procedendo in ordine secondo le fasi descritte.
Bonus mamma domani: di cosa si tratta?
Come facilmente intuibile dal nome, il Bonus mamma domani rivolge le sue attenzioni alle donne in gravidanza che stanno per dare alla luce la propria o le proprie creature.
Un bonus di questa natura, anche chiamato "premio alla nascita", è stato ideato dalle normative del Governo italiano per incentivare la natalità ed incrementarne il tasso.
Come noto, infatti, la penisola italiana è un Paese piuttosto "vecchio", che mostra un'età media particolarmente avanzata.
Ma torniamo a noi.
Per chi, anche in un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo, decide di affrontare un passo importante come quello di diventare genitori, lo Stato predispone in prima battuta questo incentivo atto a far fronte alle spese che precedono l'imminente nascita.
L'importo previsto per il Bonus mamma domani ammonta a 800 euro, e può essere richiesto a partire dal settimo mese di gravidanza della futura mamma o dal giorno in cui il bambino entra a far parte della famiglia, nel caso di adozione.
Come gli altri bonus di cui andremo a parlare, anche il Bonus mamma domani fissa la sua scadenza al 31 dicembre 2021, prima dell'avvento dell'Assegno Unico già citato.
Requisiti e richiesta del Bonus mamma domani!
Ma come fare ad essere in regola per poter richiedere il Bonus?
Innanzitutto, chiaramente bisogna essere nel bel mezzo di una gravidanza, ma ciò non basta.
Come accennato, è necessario trovarsi all'inizio dell'ottavo mese di gestazione o che il figlio adottato sia già entrato a far parte della famiglia.
Sono comprese nel beneficio del Bonus anche le mamme che richiedono un affidamento preadottivo o tutte le mamme straniere che però risiedono regolarmente in Italia.
Importante segnalare che il Bonus è richiedibile anche nel caso di parto prematuro o semplicemente di parto nei tempi prestabiliti.
Ma per quanto riguarda la domanda?
Nessuna preoccupazione anche in questo caso, poiché andremo ora ad affrontare i passaggi base da seguire.
Innanzitutto si può richiedere il Bonus per ogni singolo evento, e ciò significa che contano la richiesta a inizio ottavo mese, il parto, l'affidamento o l'adozione.
Per fare un esempio esemplificativo, per quanto improbabile, una neomamma può richiedere due agevolazioni di 800 euro nel caso stia per partorire e allo stesso tempo adottare un altro bambino.
Un'agevolazione viene rilasciata per il parto mentre la seconda viene rilasciata per l'adozione.
Le domande andranno presentate attraverso la compilazione online dell'apposito modulo messo a disposizione dal sito dell'INPS, accedendo via PIN, SPID o CiE.
Nel caso in cui non sia abbia la possibilità o l'intenzione di sfruttare lo sportello online, è comunque possibile contattare il numero 803 164 (da rete fissa) o il numero 164 164 (da rete mobile), oppure ancora rivolgersi ad un operatore di patronato in grado di svolgere la prestazione da intermediario.
Bonus bebè: ecco i primi dettagli!
Il Bonus bebè non si discosta particolarmente dal Bonus mamma domani, ma a differenza di quest'ultimo non può essere richiesto prima della nascita del minore e comunque il suo scopo principale è quello di fornire un aiuto economico che possa andare a fare la differenza proprio in seguito al parto e per i primi mesi di vita dell'infante.
Come per il Bonus mamma domani è possibile richiedere il Bonus bebè sia per i nuovi figli nati per i nuovi figli adottati o presi in affidamento.
L'agevolazione viene percepita dalla famiglia richiedente sotto forma di un assegno mensile che dura 12 mesi, ovvero un anno, a partire dalla data di nascita del minore o dal primo giorno di ingresso nella famiglia del figlio adottato.
Il Bonus Bebè può essere richiesto fino al 31 dicembre 2021 e nel caso venga accolto le mensilità possono essere percepite anche per tutto il 2022, nonostante l'ingresso in vigore dell'assegno unico di cui abbiamo parlato all'inizio.
Bonus bebè: requisiti e importi!
Per potere accedere alle domande per il Bonus bebè è necessario essere cittadini italiani o eventualmente comunitari o extracomunitari in possesso di un regolare permesso di soggiorno; inoltre il richiedente deve possedere la sua residenza in Italia e convivere insieme al minore protagonista dell'agevolazione richiesta.
Gli importi percepiti, invece, vengono definiti in base al valore ISEE dichiarato dalla famiglia tramite corretta compilazione del modello DSU e sono così suddivisi:
- Per ISEE inferiore ai 7.000 euro si ha diritto a 1.920 euro annui;
- per ISEE compreso tra 7.000 euro e 40.000 euro si ha invece diritto a 1.440 euro annui;
- Per valori ISEE superiori a 40.000 euro si potranno percepire 960 euro annui.
Questi valori cambiano in caso di nascita o adozione di un figlio successivo al primo e subiscono una maggiorazione:
- 2.304 euro annui per la fascia più bassa di ISEE;
- 1.728 euro annui per la fascia che sta nel mezzo;
- 1.152 euro annui per la fascia più alta, ovvero superiore a un valore ISEE di 40.000 euro.
Le fasce sottintendono inoltre che non esiste un limite massimo ISEE da rispettare, cosa che invece avveniva in passato.
Bonus asilo nido: caratteristiche principali!
Il Bonus asilo nido, a differenza dei due precedenti, va a tirare in causa le prime esperienze scolastiche dell'infante e a dare quindi una mano nel sostenere le spese relativa alla retta da pagare.
Anche in questo caso la scadenza ultima prima dell'Assegno Unico è fissata al 31 dicembre 2021, quindi è opportuno informarsi e capire se c'è la possibilità di richiederlo preventivamente.
Il contributo fornito dal Bonus asilo nido spetta a tutti i figli nati dal 1° gennaio 2016 e ha subito una maggiorazione a partire dal dicembre 2019, con valori definiti in base al calcolo dell'ISEE minorenni.
L'agevolazione fiscale viene predisposta dall'INPS ed erogata in seguito alla domanda da parte dei genitori di un figlio (o più figli) in possesso dei requisiti richiesti.
Come per gli altri Bonus relativi alla famiglia, anche in questo caso sono beneficiari sia i figli biologici che i minori entrati in famiglia tramite adozione o affidamento.
Inoltre sono idonei tutti i minori che si trovano a dover frequentare un asilo nido pubblico o privato o tutti coloro che hanno necessità di ricevere assistenza scolastica domiciliare per comprovata esistenza di patologia cronica grave.
L'importo massimo annuo percepibile attraverso il Bonus asilo nido ammonta a 3.000 euro, calcolati sulla base del calcolo dell'ISEE minorenni.
Bonus asilo nido: le fasce relative agli importi e come fare richiesta!
Il Bonus asilo nido prevede una suddivisione in base ai valori ISEE proprio come quella affrontata per il Bonus bebè nei paragrafi precedenti.
È necessario specificare in anticipo che per poterne godere bisogna però possedere la cittadinanza italiana o dell'Unione Europea, una carta di soggiorno in caso di extracomunitario, la residenza in territorio italiano e la coabitazione con il minore beneficiario.
Nel sito dell'INPS, raggiungibile a questo indirizzo, è spiegato il corretto procedimento per inoltrare la domanda, anche in caso si vogliano utilizzare modalità differenti dalla compilazione online.
Vediamo ora quali sono gli importi percepibili in base al valore ISEE minorenni dichiarato:
- Valore fino a 25.000 euro: importo annuo percepibile pari ad un massimo di 3.000 euro per il pagamento della retta dell'asilo nido;
- valore compreso tra 25.000 euro e 40.000 euro: 2.500 euro di importo massimo percepibile;
- valore superiore ai 40.000 euro: 1.500 euro come massimo importo percepibile.
Ricordiamo infine, che per risultare nella giusta fascia e non rischiare di finire nella più bassa a priori, è necessario fornire in fase di documentazione una corretta dichiarazione ISEE.
In caso contrario, infatti, verrebbe percepito l'importo minimo a prescindere dalla nostra reale condizione economica familiare.
Con AllegraLu e il suo video, vediamo assieme una spiegazione in più per compilare la domanda:
Bonus per la famiglia: conclusioni!
I tre bonus di cui abbiamo avuto modo di parlare saranno tutti compresi quando verrà definito l'assegno unico, come già precisato in introduzione, ma si è ancora in tempo per richiederli entro la fine di quest'anno, ovvero il 31 dicembre 2021.
Considerando poi la possibilità di beneficiarne, una volta richiesti, anche per tutto il corso del 2022, rende quantomeno conveniente dare uno sguardo e magari fare domanda prima della scadenza, nel caso si risiedesse nelle giuste condizioni contemplate dai Bonus.