Bonus senza ISEE da 3.000 euro a famiglia. Ma scade in 4 mesi!

Arriva l'Assegno unico e spariscono i bonus famiglia senza ISEE. Sono molti i contributi che saranno cancellati e sono tutti molto generosi oltre a non richiedere requisiti di reddito per beneficiarne. Vediamo come non farci scappare questi bonus che assegnano anche 3.000 euro a famiglia.

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Il 1 gennaio dell 2022 il tanto chiacchierato Assegno Unico per i figli entrerà in vigore a pieno regime, sostituendo l’Assegno temporaneo e spazzando via una quantità considerevole di bonus famiglia INPS.

A sparire saranno in primis tutti quei bonus che garantivano importi cospicui anche ai redditi alti, i cosiddetti bonus INPS senza ISEE.

Stando alle promesse dell’esecutivo Draghi l’Assegno Unico dovrebbe semplificare e velocizzare la procedura di assegnazione ed erogazione rispetto alla miriade di contributi precedenti.

Tuttavia molti hanno fatto notare come la misura sia pensata perlopiù per gli indigenti o i redditi davvero bassi, a cui eroga somme considerevoli, mentre per quanto riguarda gli altri beneficiari l’importo non sarebbe al pari di quello concesso dall’insieme dei bonus famiglia INPS senza ISEE.

In ogni caso, resta da prendere atto del fatto che molti bonus senza ISEE che arrivano ad erogare fino a 3.000 euro all’anno spariranno completamente dopo il 31 dicembre 2021. 

In parole povere restano quattro mesi per richiedere questi contributi che poi saranno cancellati, vediamo perciò come ottenerli perché il tempo stringe.

Una panoramica completa di tutti i bonus famiglia è offerta anche da AllegraLu nel suo video YouTube:

  

Bonus bebè senza ISEE, quattro mesi alla cancellazione

Il primo generoso bonus a cui dovremo dire addio nel 2022 è il bonus bebè, cioè uno dei contributi che lo Stato assegna ai nuclei familiari che nel corso del 2021 hanno partorito o adottato dei bambini.

Proprio quest’anno il bonus bebè INPS è diventato senza ISEE, cioè non ha più requisiti di reddito per l’accesso e i beneficiari possono essere anche cittadini con redditi alti.

Per la compilazione della domanda di richiesta del bonus bebè è comunque utile presentare l’ISEE anche se non obbligatorio. Questo perché, pur essendo aperto a tutte le fasce di reddito, il bonus bebè non ha importi fissi, cioè le somme erogate sono calibrate sul reddito con un rapporto inversamente proporzionale, dove quando sale il reddito del nucleo familiare, scende l’importo del bonus bebè.

Perció chi non allega la modulistica relativa alla situazione reddituale verrà messo al pari dei redditi più alti, ricevendo la somma minima spettante.

Inoltre si faccia attenzione perché come tutti i bonus che coinvolgono i minori, nel caso di genitori non conviventi, al fine di valutare la situazione reddituale del nucleo familiare non sarà necessario l’ISEE corrente o ordinario, ma il cosiddetto “ISEE minorenni”, che fornisce un quadro più dettagliato della situazione economica legata al bambino.

Invio delle domande e calcolo degli importi spettanti con il bonus bebè 2021

Passiamo agli importi, il bonus bebè assegna alle famiglia un contributo mensile stabilito in base alla situazione economica del nucleo familiare ed erogato per 12 mesi. Può essere richiesto entro 90 giorni dalla nascita, nel caso la domanda sia inviata dopo questo termine l’INPS accorderà comunque il beneficio del bonus bebè, soltanto che le mensilità arretrate saranno perse.

Gli importi del bonus bebè sono così assegnati sulla base dell'indicatore ISEE:

  • ai redditi che non superano i 7.000 euro, 160 euro al mese per un totale di 1.920 euro all’anno;
  • ai redditi tra 7.000,01 e 40.000 euro, 120 euro al mese per un totale di 1.400 euro all’anno;
  • ai redditi che superano i 40.000 euro, 80 euro al mese per un totale di 960 euro all’anno.

Ma qualora nel nucleo familiare vi sia un parto gemellare o un’adozione plurima gli importi sopra indicati aumenteranno del 20%:

  • ai redditi che non superano i 7.000 euro, 192 euro al mese per un totale di 2.304 euro all’anno;
  • ai redditi tra 7.000,01 e 40.000 euro, 144 euro al mese per un totale di 1.728 euro all’anno;
  • ai redditi che superano i 40.000 euro, 96 euro al mese per un totale di 1.152 euro all’anno.

Come si è detto il bonus bebè stando a quanto confermato dall’esecutivo governativo vivrà solo fine a fine anno, termine entro cui sarà possibile inoltrare le ultime richieste.

Come tutti i bonus famiglia INPS per ottenere il bonus bebè la richiesta dovrebbe essere presentata online sul sito ufficiale, sul quale gli utenti dovranno effettuare l’accesso con le credenziali SPID, CIE 3.0 o CNS.

Chi non è pratico di procedure telematiche di richiesta può farsi assistere dai Caf o Patronati o contattare l’INPS telefonicamente usando il Contact Center con i seguenti numeri: 803 164 (numero verde); 06 164 164 (numero di rete fissa).

Bonus asilo nido 2021, arriva fino a 3.000 euro a famiglia 

Veniamo ad un contributo molto generoso il bonus asilo nido 2021, che al pari del bonus bebè non obbliga il richiedente a presentare l’ISEE, poiché è aperto anche ai redditi alti. Tuttavia, allo stesso modo del bonus bebè gli importi variano e ai redditi bassi sono assegnate cifre maggiori, perciò presentare l’indicatore della situazione reddituale è comunque consigliato.

Il bonus nido è anche lui in scadenza a fine anno e ha ancora quattro mesi di vita in cui assegnerà ai cittadini, con figli in età da nido, un contributo economico proprio per pagare le rette delle strutture per l’infanzia. In alternativa se il minore non può frequentare il nido, ad esempio a causa di patologie croniche, solo in questo caso il bonus bebè potrà essere usato come finanziamento per una forma di assistenza domiciliare.

Le due casistiche appena descritte però prevedono un funzionamento diverso del bonus bebè, perché una volta stabilito quale sia l’importo massimo spettante sulla base del reddito, se il bonus è richiesto per l’assistenza a casa del bambino, allora tutta la somma sarà erogata in un solo versamento al beneficiario, che potrà disporne completamente e come vuole.

Se invece si richiede il bonus per pagare le rette del nido allora la misura è più selettiva, in primo luogo quando si fa domanda di dovrà allegare almeno un ricevuta mensile che dimostri che una rata è stata già pagata. Poiché in questo scenario l’importo totale spettante viene diviso in 11 quote mensili, ciascuna delle quali viene erogata al beneficiario solo dopo che l’INPS abbia preso visione delle ricevute di pagamento.

Per farla breve se si manda il bambino al nido, per avere l’importo pieno annuale spettante di bonus, egli deve essere andato al nido per 11 mesi, altrimenti si avranno solo le mensilità corrispondenti ai mesi reali in cui il minore è stato presso la struttura.

Come calcolare gli importi e richiedere il bonus nido 2021

Passando agli importi del bonus nido 2021 si è già spiegato che questi, sul modello del bonus bebè, assegnano cifre diverse in base all’indicatore ISEE del nucleo familiare:

  • ai redditi che non superano i 25.000 euro, 272 euro circa al mese per un totale di 3.000 euro all’anno;
  • ai redditi tra 25.000,01 e 40.000 euro, 227 euro circa al mese per un totale di 2.500 euro all’anno;
  • ai redditi che superano i 40.000 euro, 136 euro al mese per un totale di 1.500 euro all’anno.

Per il bonus nido qualora il bambino sia affetto da disabilità gli importi sono assegnati con un incremento pari al 20%.

La domanda va presentata sempre in modalità telematica ma al momento della richiesta di dovrà dimostrare, allegando la ricevuta, che almeno una retta del nido è stata già pagata.

Addio Premio alla Nascita (bonus mamme domani)

Un altro contributo che non vedrà il 2022 è il Premio alla Nascita, più famoso con il nome di bonus mamme domani. 

Per quest’anno praticamente questo contributo ha gli stessi requisiti di accesso del bonus bebè essendo rivolto alla platea delle famiglia che nel 2021 hanno partorito o adottato un figlio.

Il bonus non richiede ISEE, neanche per calcolare gli importi poiché essendo tecnicamente un “premio” alle famiglie, non ha importi variabili ma regala 800 euro quando c’è un minore che è entrato nel nucleo familiare nel 2021.

La domanda va sempre fatta online e in questo caso l’ISEE sarà irrilevante anche ai fini del calcolo degli importi, poiché lo ripetiamo la somma erogata è fissa e di 800 euro a bambino. Infatti se si tratta di adozioni plurime o parti gemellari spetta il doppio contributo, ma dovrà essere inviata anche una doppia domanda di richiesta.

Che accadrà al bonus baby sitter nel 2022?

Infine veniamo ad un altro popolare contributo il bonus baby sitter 2021, la sopravvivenza di questo contributo non è tanto legata all’entrata in vigore dell’Assegno Unico, quanto alla permanenza dello stato di emergenza.

Il contributo infatti è vincolato all’esistenza delle misure restrittive per contenere la pandemia e offre un supporto alle famiglie con minori di 14 anni, che sono obbligati a stare a casa per una delle seguenti motivazioni:

Anche in questo caso siamo nella cerchia dei bonus famiglia INPS senza ISEE, che erogano un contributo di massimo 100 euro a settimana, a prescindere da quale sia il reddito del nucleo familiare. Con gli importi assegnati sarà possibile pagare le persone che offrono come prestazione occasionale l’assistenza al minore. Anche se l’INPS è stata molto chiara riguardo al fatto che il bonus baby sitter 2021 non è utilizzabile per parenti entro il terzo grado, cioè non si potrà più usare per pagare i nonni e gli zii.

Passando al funzionamento del bonus baby sitter, la domanda è sempre telematica come impone l’INPS, tuttavia la modalità di accesso al bonus è diversa dagli altri incentivi INPS. Prima di inoltrare la domanda vera e propria ci sarà un passaggio preliminare da compiere e cioè registrarsi e attivare, sempre sul sito INPS, il cosiddetto Libretto Famiglia. 

Si tratta di un portafogli digitale che viene usato in genere per pagare le prestazioni occasionali, perché dopo aver avuto il bonus asilo nido i soldi non saranno versati sul conto corrente del beneficiario, ma sul suo Libretto Famiglia. Il beneficiario infatti non potrà prelevare gli importi in prima persona, ma dovrà pagare i prestatori, cioè chi fa da baby sitter, usando appunto questo portafoglio, da cui trasferirà i soldi a chi offre la prestazione occasionale.

Che cos’è l’ISEE minorenni e quando va presentato

I bonus famiglia che coinvolgono contributi assegnati sulla base della presenza di minori all’interno del nucleo familiare richiedono, in alcune circostanze, la presentazione dell’ISEE minorenni. Sono comprese una serie di casistiche ma alla base deve esservi il fatto che i due genitori del bambino non sono conviventi. Nel caso però uno dei sua abbia perso la patria potestà allora non servirà questo speciale tipo di ISEE, ma quello normale.

Questo ISEE minorenni a differenza di quello ordinario tiene conto della situazione economica generale del minore, cioè analizza non solo quella del nucleo familiare dove vive il minore, ma anche dell’altro genitore.