Bonus figli 2022, elenco aiuti da richiedere ora e novità!

Bonus figli 2022: quest’anno, a sostenere i genitori nelle spese per la famiglia, non c’è solo l’assegno unico, ma anche una serie di altre agevolazioni.

Bonus figli 2022: quest’anno, a sostenere i genitori nelle spese per la famiglia, non c’è solo l’assegno unico e universale, entrato in vigore a gennaio. 

Non c’è dubbio che questa misura sia la più discussa del 2022 e che offra un sostegno concreto alle famiglie, garantendo anche una serie di maggiorazioni che l’INPS ha ribadito proprio in questi giorni con un post sul canale social dell’Istituto. 

Oltre alla novità, che ha preso il posto della maggior parte dei bonus destinati ai figli, nel 2022 ci sono comunque anche altre agevolazioni che non sono state inglobate nell’assegno unico. 

È il caso, per esempio, del bonus asilo nido, agevolazione rimasta in vigore e che permette di ottenere un sostegno economico a copertura dell’iscrizione e delle rette per la frequentazione dei figli in asili nido pubblici e privati. 

Non solo, perché a sostegno dello studio vi è un’altra agevolazione della quale si sta molto parlando nelle ultime settimane. Viene definita bonus 1.000 euro e aperto a tutti. La realtà, però, è un po’ diversa, dal momento che si tratta di un bonus che prende di mira un target molto specifico e che a breve analizzeremo più da vicino. 

Delusione per quest’anno potrebbe essere la mancata proroga del bonus baby sitting, l’agevolazione che in passato ha aiutato molti genitori a sostenere le spese per l’iscrizione e la frequentazione dei campi estivi da parte dei figli, fondamentale soprattutto per i genitori lavoratori. 

Non tutto è perduto. Almeno non per chi ha la fortuna di vivere in determinate Regioni. In mancanza di un’agevolazione su piano nazionale, l’Emilia Romagna si è mossa verso l’introduzione di un bonus rette che può venire incontro a moltissime famiglie. 

Bonus figli, il 2022 è l’anno dell’assegno unico: tutte le maggiorazioni da ottenere

Quando si parla di bonus figli è impossibile non nominare il protagonista di questo 2022: l’assegno unico e universale. 

Stiamo parlando della misura diventata oggi la più importante in Italia e che ha preso il posto della maggior parte dei bonus famiglia nel nostro Paese. In questo caso stiamo parlando davvero di un bonus per tutti: 

l’assegno unico è riconosciuto a lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, disoccupati, incapienti, percettori di reddito di cittadinanza. 

In più, si tratta di una misura che può essere richiesta anche senza ISEE, benché questo strumento sia fondamentale per ottenere importi più alti rispetto a quello base (50 euro a figlio). 

Importi più alti, in più, possono essere raggiunti grazie alle maggiorazioni, come ricordato dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, il 21 aprile sulla pagina Facebook: 

30 euro mensili in più per ogni figlio minore per entrambi i genitori lavoratori; 85 euro in più per ogni figlio successivo al secondo; maggiorazioni per figli disabili (importi in base alla gravità della disabilità); 20 euro in più per ciascun figlio alle madri con meno di 21 anni. 

Bonus figli 2022: fino a 3.000 euro per pagare le rette

Come sappiamo, l’assegno unico ha abolito e sostituito la maggior parte dei bonus in favore delle famiglie. A non essere stato inglobato nella nuova misura, però, c’è il bonus asilo nido. 

Si tratta di un’agevolazione, fino a 3.000 euro, da richiedere anche senza ISEE per sostenere i genitori nel pagamento delle rette per la frequentazione di asili nido pubblici e privati. 

Come avviene per l’assegno unico, benché la misura possa essere richiesta anche in assenza di un ISEE in corso di validità, gli importi vengono determinati in base al valore ISEE. In particolare: 

hanno diritto all’importo massimo di 3.000 euro all’anno le famiglie con un ISEE fino a 25.000 euro; l’importo scende a 2.500 euro nel caso di ISEE fino a 40.000 euro; l’importo minimo, pari a 1.500 euro all’anno, è riservato alle famiglie con ISEE maggiore di 40.000 euro o per chi non presenta l’ISEE. 

Come comunicato da INPS, le nuove domande per richiedere il bonus nido possono essere inviate a partire da febbraio e devono essere compilate dal genitore che sostiene il pagamento delle rette. 

La domanda può essere inviata in totale autonomia, tramite il servizio online INPS, o chiedendo assistenza a CAF e patronati. 

Bonus figli da 1.000 euro per tutti? Di cosa si tratta per davvero

Come già accennato a inizio articolo, nelle ultime settimane si parla molto di un bonus figli del valore di 1.000 euro a famiglia aperto a tutti. 

Non rientra propriamente tra le fake news: il bonus, in effetti, esiste. Piuttosto, l’errore sta nel considerarla un’agevolazione economica aperta a qualunque nucleo familiare e nel fatto che consista in 1.000 euro. 

Le cose non stanno proprio così e, anzi, il bonus ha una platea di beneficiari molto ben definita: 

stiamo parlando, infatti, del bonus musica: una detrazione fiscale del 19%, fino a un massimo di 1.000 euro, per le spese di iscrizione dei figli a conservatori, istituzioni AFAM, scuole di musica iscritte ai registri regionali, bande e cori. 

Insomma, in sostanza non si tratta affatto di un bonus figli generico, bensì di un’agevolazione messa in campo per i genitori che non vogliono rinunciare all’educazione musicale dei figli. 

Inoltre, la misura è riconosciuta per i figli dall’età di 5 anni e fino ai 18 anni. 

Altro fraintendimento sul bonus musica è il fatto che si parli di valore dell’ISEE. Il bonus, però, non viene erogato in base al valore dell’ISEE, ma è legato a limitazioni sul reddito complessivo. Il reddito complessivo familiare, infatti, non può superare i 36.000 euro.

Trattandosi di un bonus sotto forma di deterazione, per ottenerlo è necessario presentare la dichiarazione dei redditi.

Bonus figli 2022: si può richiedere il bonus baby sitting quest’anno?

Con l’estate che si avvicina, molti sono i genitori, soprattutto coloro che lavorano, che si stanno cominciando a organizzare per garantire ai figli l’iscrizione a centri estivi. 

Se con l’emergenza Covid-19 i genitori hanno avuto la possibilità di godere del bonus baby sitting (o anche chiamato bonus baby sitter) quest’anno le cose sembrano prendere una direzione ben diversa: 

il bonus baby sitting non è stato prorogato nel 2022. 

Ciò significa che non ci sarà alcun bonus figli pari a 1.200 euro l’anno per pagare servizi di baby sitting o per l’iscrizione a centri estivi. 

Molti sono i genitori che si chiedono cosa fare adesso e come ricevere un sostegno dallo Stato. 

Arriva il bonus rette dell’Emilia Romagna: aiuti in arrivo anche da altre Regioni?

In mancanza di una misura a livello nazionale, la spinta è arrivata dalle Regioni, anzi dalla regione, dal momento che solo l’Emilia Romagna ha perseguito questa direzione finora. 

La Regione, infatti, ha messo a disposizione 6 milioni di euro a Comuni e Unioni di Comuni per garantire la frequentazione di centri estivi a bambini e ragazzi e, di conseguenza, sostenere i genitori lavoratori, ma anche disoccupati (basta che abbiano sottoscritto un Patto per il Lavoro) nelle spese e nell’organizzazione familiare. 

Il bonus figli dell’Emilia Romagna è destinato alle famiglie in cui sono presenti figli tra i 3 e 13 anni (o anche fino ai 17 anni se si tratta di figli con disabilità). 

Il valore del bonus rette è di 336 euro per ogni figlio e per richiederlo è necessario presentare il modello ISEE. 

Ovviamente, a poter beneficiare dell’agevolazione saranno solo i genitori residenti in Emilia Romagna. L’augurio, però, è che iniziative come questa possano partire da un numero sempre maggiore di Regioni, in modo da garantire un sostegno per la frequentazione dei centri estivi per bambini e i ragazzi su tutto il territorio nazionale.

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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