Altro che bonus, questo fotovoltaico portatile è per tutti. Si ricarica in due ore

Chi ha intenzione di pagare centinaia di euro in bollette? Meglio investire quei soldi per diventare autosufficienti e produrre energia per l'autoconsumo.

Occhi puntati su tutte le novità del settore, pur di cercare la soluzione più adatta alle proprie esigenze di risparmio, contro il caro bollette.

Abbiamo già parlato del nuovo sistema low cost in vendita presso Ikea e spesso ci concentriamo anche sui consigli e le linee guida del Governo, in materia di risparmio energetico e gas razionato.

Oggi presentiamo una novità, per quanto riguarda il mercato dell’energia pulita e rinnovabile, ovvero il fotovoltaico portatile che regala l’autosufficienza energetica in meno di due ore di esposizione al sole. 

L’IFA di Berlino si è appena conclusa e questo è uno dei prodotti che più ha catalizzato l’attenzione, nel corso della sua esposizione in questa fiera dedicata ai trend mondiali della tecnologia

Ecco di cosa si tratta.

Fotovoltaico portatile con accumulo: caratteristiche 

Il nuovo Jackery Solar Generator 1000 Pro è un prodotto statunitense, già disponibile anche per la vendita online.

In sostanza, si tratta di un generatore solare che è possibile portare sempre con sé, che si tratti di un camper oppure della casa al mare ma perfetto anche in casa.

Va da sé che i costi sono ben inferiori di quelli previsti per un normale impianto fotovoltaico e inoltre quello portatile non richiede neppure ampi spazi per la sua collocazione.

Il sistema è composto da pannelli solari da poggiare su una superficie esposta al sole e una batteria di accumulo, che garantisce:

  • 1.000 cicli di carica ossia 10 anni con 1 ricarica a settimana
  • massima silenziosità con 46 dB 
  • 365 giorni di durata, se il funzionamento della batteria è impostata all’80%.

Tutto l’impianto pesa circa 11 chilogrammi ed ha un ingombro superiore a quello di un frigorifero portatile, tanto per intenderci. Però, considerando i benefici che ne derivano, è possibile agevolmente organizzarsi per portarlo con sé in campeggio ad esempio oppure per spostarsi nella casa delle vacanze, magari nel periodo estivo.

Fotovoltaico portatile: come funziona

Per ciò che riguarda il funzionamento di questo pannello solare, non differisce da quello di un tradizionale fotovoltaico. Semplicemente, è predisposto ad un agevole montaggio e smontaggio, da eseguire all’occorrenza, e non quindi ad essere posizionato come impianto fisso.

Il pannello del fotovoltaico portatile, anziché avere un inverter esterno, ha un micro-inverter integrato dal quale esce corrente alternata.

Nel momento in cui si giunge sul posto in cui si desidera posizionare l’impianto, si sistema la batteria di accumulo preferibilmente in una posizione centrale, rispetto a quella dei vari pannelli che vengono quindi posizionati tutt’intorno.

La batteria è collegata ad ogni singolo pannello grazie alla presenza di cavi. Le celle fotovoltaiche, costituite da silicio, sono in grado di convertire i fotoni, attraverso una reazione fisica, in un campo elettrico in corrente continua.

Il suo funzionamento, nella pratica, è come quello di un fotovoltaico da balcone, tanto è che questo impianto ben si presta anche ad essere posizionato proprio su un ballatoio oppure su un terrazzo, ben orientato in base all’esposizione al sole di cui si beneficia.

Fotovoltaico portatile: utilizzo e costi

Come abbiamo già avuto modo di mettere in evidenza i vantaggi di un impianto fotovoltaico portatile sono numerosi, in quanto legati ai molteplici utilizzi a cui si presta.

Abbiamo dunque ipotizzato di portarlo con sé in vacanza, che si tratti di un camper da alimentare ad esempio o di una casa al mare. Ma c’è di più.

Oltre al trasporto infatti, questo sistema portatile per la produzione (o meglio trasformazione) di energia elettrica a partire da quella solare, si presta anche ad altri impieghi.

In casa, ad esempio, si può collegare ad alcuni elettrodomestici, in maniera tale da azzerarne i consumi, non necessariamente quelli più costosi ma quelli che si utilizzano con maggiore frequenza.

Chi ha un giardino, magari con annesso garage per l’hobbistica, può rendere autosufficiente l’illuminazione e il funzionamento di tutte le attrezzature, senza gravare sui consumi dell’abitazione principale.

Anche per quanto riguarda il lavoro, l’impianto fotovoltaico portatile risolve i problemi di fornitura dell’elettricità, magari in un ufficio preso in affitto.

E per quanto riguarda i costi? Il prodotto che, in questa sede ha attirato la nostra attenzione, ha un costo di circa 4mila euro, inclusi anche i pannelli.

D’impatto può sembrare un investimento impegnativo, ma in realtà, a conti fatti, il risparmio è garantito senza dubbi, al di là della difficoltà iniziale di anticipare la somma.

Considerando la garanzia di 10 anni, si tratta in linea di massima, di una spesa di 400€ all’anno, irrisoria in confronto a quanto d’ora in poi pagheremo di bollette, ogni due mesi.

Sicuramente l’utilizzo di un impianto portatile non riesce ad azzerare i costi delle fatture ma a ridurli sicuramente sì.

Senza contare che esistono in commercio altre tipologie di sistemi fotovoltaici portatili e low cost, che sono ancora disponibili le agevolazioni fiscali approvate dal Governo e che quasi sempre c’è la possibilità di rateizzare i pagamenti.

Un costo aggiuntivo che dunque si traduce in convenienza economica ma soprattutto un piccolo prezzo da pagare per rendersi autosufficienti e ridurre le emissioni di Co2 nell’aria che respiriamo.

Per continuare ad approfondire la tematica, consigliamo la lettura di questo interessante articolo dedicato alla casa solare, soluzione per dire addio alle bollette.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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